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Sonia Kacem – Did snow fall on the pyramids?
In occasione della sua terza mostra personale presso T293 l’artista svizzero-tunisina Sonia Kacem ha realizzato una serie di nuove installazioni site-specific che, seppur esteticamente astratte, percorrono le tracce del dramma alla ricerca di una interazione emotiva con lo spettatore.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il processo artistico di Sonia Kacem può essere descritto come una discussione continua
tra forma e contenuto. Sin dall’inizio è stato caratterizzato da un'attenta ricerca sui
materiali e da un meticoloso studio delle loro proprietà fisiche al fine di indagare le loro
reazioni e determinare la loro forma finale. I materiali utilizzati provengono da diverse fasi
del ciclo del consumo: prodotti acquistati online ma anche oggetti di seconda mano trovati
in qualche negozio dell’usato, scarti industriali e rifiuti individuali come anche elementi
appena usciti da un laboratorio artigianale.
Una personale mitologia guida l'artista nella scelta e nella manipolazione di tali materiali
che vengono sottoposti a una serie di gesti casuali con l'obiettivo di sviluppare
assemblaggi scenografici in cui il visitatore è invitato a vagare. Le installazioni di Sonia
Kacem sono infatti il risultato di una ricerca di interazione tra oggetti e osservatore:
un'interazione intuitiva con le forme e la materialità delle composizioni che, pur restando
esteticamente astratte, percorrono le tracce della finzione o del dramma. L’artista ci
presenta temi e storie attinenti alla sua attuale ricerca e che influenzano profondamente il
suo lavoro senza mai essere espliciti.
Le tre piramidi al centro dello spazio suggeriscono tre personaggi colti durante una
conversazione: le forme sono volutamente oscure e allusive per mantenere quella
continua tensione tra presenza e assenza in cui Sonia Kacem trova il potenziale scultoreo
che vuole incorporare nella propria produzione. Attraverso il prisma della scultura l'artista
ha così gradualmente introdotto nuovi elementi che l'hanno portata a indagare il corpo e,
più in generale, l'esperienza umana. Ciò è intuibile dai titoli delle sue ultime installazioni -
Thérèse, Petra, Loulou, Carcasse: tutti nomi o cognomi alla ricerca di una personificazione
dell’oggetto per introdurre nella sua pratica nuovi spunti di analisi sociale, come ad
esempio i condizionamenti legati alla sfera pubblica e privata.
Il titolo "Did snow fall on the pyramids" si riferisce alla notizia di un’eccezionale – per
quanto improbabile – nevicata avvenuta in Egitto nel 2013 e che si è diffusa in tutto il
mondo attraverso innumerevoli condivisioni sui social network di alcune surreali immagini
di piramidi coperte di neve. Anche se in quei giorni la neve era effettivamente caduta, la
foto si è rivelata essere una manipolazione digitale di una foto esistente per creare
l'impressione di un paesaggio innevato. Incuriosita da questa nuova dinamica di
trasmissione, Sonia Kacem trasferisce questa contrazione e la seguente tensione nelle
sue strutture allusive: di fronte ad esse ci troviamo al cospetto di qualcosa che ci sembra
di riconoscere ma della cui autenticità siamo ancora in dubbio.
Questa tensione è evidente nelle forme ‘intermedie’ che riempiono gli spazi della galleria
come ad esempio i segni – o simboli – in legno appesi sulle pareti: un corpo di lavori
assolutamente inedito nella pratica di Sonia Kacem. Posti l’uno accanto all’altro questi
oggetti contengono un potenziale semantico che il visitatore è invitato a cogliere e
sviluppare. Esortando lo spettatore a decifrare le opere, la mostra che gioca su continue
dicotomie: strutture criptiche dai tratti familiari, segni grafici apparentemente chiari ma
ancora indecifrabili, forme concrete che varcano la soglia dell’immaginario.
T293, Via Ripense 6 00153, Roma T. +39 06 89825614 E. info@t293.it W. www.t293.it
Uno speciale ringraziamento da parte dell’artista a T293, l’Istituto Svizzero di Roma (ISR),
Alessia Volpe e Giulia Bierens de Haan.
Sonia Kacem
Did snow fall on the pyramids?
7 April – 5 May, 2018
Opening 6 April, 6pm
Via Ripense 6, Rome
info@t293.it
The artistic process of Sonia Kacem can be described as an ongoing discussion between
form and content. It has been characterized by a careful exploration of materials and a
study of their physical properties in order to investigate their reactions and determine their
final shape. She sources her materials from different stages of the consumption’s cycle:
online ordering, second hand shops, crafted objects from workshops, factories’ leftovers or
individual refuses.
At the same time, a personal mythology guides the artist in the choice and manipulation of
such materials that are subjected to a series of random gestures with the aim of
developing scenographic assemblages in which the visitor is invited to wander. Sonia
Kacem's installations are the result of a search for interaction between objects and
observer: an intuitive interaction with the forms and the materiality of compositions that,
even though aesthetically abstract, follow the traces of fiction or drama. In fact, the artist
brings topics and stories that are relevant in her present research and that influence her
work directly without being explicit.
The three pyramids in the center of the space suggest three characters caught during a
conversation: the forms are deliberately obscure and allusive to maintain that continuous
tension between presence and absence in which Sonia Kacem finds the sculptural
potential she wants to incorporate into her own production. Through the prism of sculpture
the artist has gradually introduced new elements that led her to investigate the body and,
more generally, human experience. This is understandable through the titles of her latest
installations – Thérèse, Petra, Loulou, Carcasse : namely all surnames. This
personification of the objects introduced new insights into social analysis in her work such
as the constraints related to the public and private spheres.
The title “Did snow fall on the pyramids?” refers to the news of an exceptional - albeit
unlikely - snowfall in Egypt in 2013 that spread around the globe through countless shares
on social networks of some surreal images of snow-covered pyramids. Although the snow
actually fell on those days, the photo turned out to be a digital manipulation of an existing
picture to create the impression of a snowy landscape. Intrigued by this new dynamic of
transmission, Sonia Kacem transfers this contraction and the following tension in its
allusive structures: in front of them we are confronted with something we seem to
recognize but whose authenticity we still doubt.
This tension is evident in the 'intermediate' forms the artist has occupied the gallery with,
such as the wooden sign pieces on the wall, a new body of work in Kacem's practice. Put
next to each other, these signs carry a potential of meaning that the visitor is invited to
grasp and develop. Exhorting the viewer to decipher the artworks, the exhibition plays on
continuous dichotomies: cryptical structures with familiar features, graphic signs that are
apparently clear but still indecipherable, concrete forms that cross the threshold of
imaginary.
T293, Via Ripense 6 00153, Roma T. +39 06 89825614 E. info@t293.it W. www.t293.it
The artist would like to thank T293, Istituto Svizzero di Roma (ISR), Alessia Volpe and
Giulia Bierens de Haan.
tra forma e contenuto. Sin dall’inizio è stato caratterizzato da un'attenta ricerca sui
materiali e da un meticoloso studio delle loro proprietà fisiche al fine di indagare le loro
reazioni e determinare la loro forma finale. I materiali utilizzati provengono da diverse fasi
del ciclo del consumo: prodotti acquistati online ma anche oggetti di seconda mano trovati
in qualche negozio dell’usato, scarti industriali e rifiuti individuali come anche elementi
appena usciti da un laboratorio artigianale.
Una personale mitologia guida l'artista nella scelta e nella manipolazione di tali materiali
che vengono sottoposti a una serie di gesti casuali con l'obiettivo di sviluppare
assemblaggi scenografici in cui il visitatore è invitato a vagare. Le installazioni di Sonia
Kacem sono infatti il risultato di una ricerca di interazione tra oggetti e osservatore:
un'interazione intuitiva con le forme e la materialità delle composizioni che, pur restando
esteticamente astratte, percorrono le tracce della finzione o del dramma. L’artista ci
presenta temi e storie attinenti alla sua attuale ricerca e che influenzano profondamente il
suo lavoro senza mai essere espliciti.
Le tre piramidi al centro dello spazio suggeriscono tre personaggi colti durante una
conversazione: le forme sono volutamente oscure e allusive per mantenere quella
continua tensione tra presenza e assenza in cui Sonia Kacem trova il potenziale scultoreo
che vuole incorporare nella propria produzione. Attraverso il prisma della scultura l'artista
ha così gradualmente introdotto nuovi elementi che l'hanno portata a indagare il corpo e,
più in generale, l'esperienza umana. Ciò è intuibile dai titoli delle sue ultime installazioni -
Thérèse, Petra, Loulou, Carcasse: tutti nomi o cognomi alla ricerca di una personificazione
dell’oggetto per introdurre nella sua pratica nuovi spunti di analisi sociale, come ad
esempio i condizionamenti legati alla sfera pubblica e privata.
Il titolo "Did snow fall on the pyramids" si riferisce alla notizia di un’eccezionale – per
quanto improbabile – nevicata avvenuta in Egitto nel 2013 e che si è diffusa in tutto il
mondo attraverso innumerevoli condivisioni sui social network di alcune surreali immagini
di piramidi coperte di neve. Anche se in quei giorni la neve era effettivamente caduta, la
foto si è rivelata essere una manipolazione digitale di una foto esistente per creare
l'impressione di un paesaggio innevato. Incuriosita da questa nuova dinamica di
trasmissione, Sonia Kacem trasferisce questa contrazione e la seguente tensione nelle
sue strutture allusive: di fronte ad esse ci troviamo al cospetto di qualcosa che ci sembra
di riconoscere ma della cui autenticità siamo ancora in dubbio.
Questa tensione è evidente nelle forme ‘intermedie’ che riempiono gli spazi della galleria
come ad esempio i segni – o simboli – in legno appesi sulle pareti: un corpo di lavori
assolutamente inedito nella pratica di Sonia Kacem. Posti l’uno accanto all’altro questi
oggetti contengono un potenziale semantico che il visitatore è invitato a cogliere e
sviluppare. Esortando lo spettatore a decifrare le opere, la mostra che gioca su continue
dicotomie: strutture criptiche dai tratti familiari, segni grafici apparentemente chiari ma
ancora indecifrabili, forme concrete che varcano la soglia dell’immaginario.
T293, Via Ripense 6 00153, Roma T. +39 06 89825614 E. info@t293.it W. www.t293.it
Uno speciale ringraziamento da parte dell’artista a T293, l’Istituto Svizzero di Roma (ISR),
Alessia Volpe e Giulia Bierens de Haan.
Sonia Kacem
Did snow fall on the pyramids?
7 April – 5 May, 2018
Opening 6 April, 6pm
Via Ripense 6, Rome
info@t293.it
The artistic process of Sonia Kacem can be described as an ongoing discussion between
form and content. It has been characterized by a careful exploration of materials and a
study of their physical properties in order to investigate their reactions and determine their
final shape. She sources her materials from different stages of the consumption’s cycle:
online ordering, second hand shops, crafted objects from workshops, factories’ leftovers or
individual refuses.
At the same time, a personal mythology guides the artist in the choice and manipulation of
such materials that are subjected to a series of random gestures with the aim of
developing scenographic assemblages in which the visitor is invited to wander. Sonia
Kacem's installations are the result of a search for interaction between objects and
observer: an intuitive interaction with the forms and the materiality of compositions that,
even though aesthetically abstract, follow the traces of fiction or drama. In fact, the artist
brings topics and stories that are relevant in her present research and that influence her
work directly without being explicit.
The three pyramids in the center of the space suggest three characters caught during a
conversation: the forms are deliberately obscure and allusive to maintain that continuous
tension between presence and absence in which Sonia Kacem finds the sculptural
potential she wants to incorporate into her own production. Through the prism of sculpture
the artist has gradually introduced new elements that led her to investigate the body and,
more generally, human experience. This is understandable through the titles of her latest
installations – Thérèse, Petra, Loulou, Carcasse : namely all surnames. This
personification of the objects introduced new insights into social analysis in her work such
as the constraints related to the public and private spheres.
The title “Did snow fall on the pyramids?” refers to the news of an exceptional - albeit
unlikely - snowfall in Egypt in 2013 that spread around the globe through countless shares
on social networks of some surreal images of snow-covered pyramids. Although the snow
actually fell on those days, the photo turned out to be a digital manipulation of an existing
picture to create the impression of a snowy landscape. Intrigued by this new dynamic of
transmission, Sonia Kacem transfers this contraction and the following tension in its
allusive structures: in front of them we are confronted with something we seem to
recognize but whose authenticity we still doubt.
This tension is evident in the 'intermediate' forms the artist has occupied the gallery with,
such as the wooden sign pieces on the wall, a new body of work in Kacem's practice. Put
next to each other, these signs carry a potential of meaning that the visitor is invited to
grasp and develop. Exhorting the viewer to decipher the artworks, the exhibition plays on
continuous dichotomies: cryptical structures with familiar features, graphic signs that are
apparently clear but still indecipherable, concrete forms that cross the threshold of
imaginary.
T293, Via Ripense 6 00153, Roma T. +39 06 89825614 E. info@t293.it W. www.t293.it
The artist would like to thank T293, Istituto Svizzero di Roma (ISR), Alessia Volpe and
Giulia Bierens de Haan.
06
aprile 2018
Sonia Kacem – Did snow fall on the pyramids?
Dal 06 aprile al 05 maggio 2018
arte contemporanea
Location
T293 [Sede definitivamente chiusa]
Napoli, Via Dei Tribunali, 293, (Napoli)
Napoli, Via Dei Tribunali, 293, (Napoli)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 12-19
sabato ore 15-19
Vernissage
6 Aprile 2018, h 18-21
Autore