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I Misteri della cattedrale. Meraviglie nel labirinto del sapere
Il progetto, uno degli eventi dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, prevede l’apertura del nuovo allestimento del Museo della Cattedrale cui si integra uno straordinario percorso di salita che, attraverso luoghi segreti, condurrà fino alla cupola. In più, una mostra che, dal 7 aprile al 7 luglio 2018, riporterà alla luce alcuni dei più preziosi codici miniati medievali, come il Libro del Maestro o il Salterio di Angilberga appartenenti al patrimonio archivistico piacentino, di assoluto rilievo nel panorama europeo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il progetto vedrà l’apertura del nuovo allestimento del Museo del Duomo cui si integra uno straordinario percorso di salita che, attraverso luoghi segreti, condurrà fino alla cupola del Guercino.
In più, dal 7 aprile al 7 luglio, una mostra riporterà alla luce alcuni dei più preziosi codici miniati medievali, come il Libro del Maestro o il Salterio di Angilberga, appartenenti al patrimonio archivistico piacentino
Dopo il successo di Guercino a Piacenza, che ha visto oltre 100.000 persone salire all’interno della cupola della Cattedrale per ammirare gli affreschi di Guercino, il Duomo ritorna a essere il fulcro della vita culturale piacentina.
Sabato 7 aprile 2018 s’inaugura I MISTERI DELLA CATTEDRALE. Meraviglie nel labirinto del sapere, il progetto promosso dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio, in collaborazione con la Fondazione Piacenza e Vigevano, il Comune di Piacenza e l’Archivio di Stato di Piacenza, col sostegno della Regione Emilia-Romagna, di Crédit Agricole Cariparma e della Camera di Commercio di Piacenza.
Tale progetto, uno degli eventi dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, prevede l’apertura del nuovo allestimento del Museo della Cattedrale cui si integra uno straordinario percorso di salita che, attraverso luoghi segreti, condurrà fino alla cupola.
In più, una mostra che, dal 7 aprile al 7 luglio 2018, riporterà alla luce alcuni dei più preziosi codici miniati medievali, come il Libro del Maestro o il Salterio di Angilberga appartenenti al patrimonio archivistico piacentino, di assoluto rilievo nel panorama europeo.
Dalla primavera, Kronos - Museo della Cattedrale si presenterà con un nuovo allestimento, con un ingresso autonomo da via Prevostura, che permetterà di accedere, per la prima volta, dai giardini sul retro delle absidi della Cattedrale.
Ad accogliere i visitatori ci sarà la proiezione di un video che racconterà la storia del complesso vescovile piacentino dal IV sec. fino alla costruzione dell’attuale cattedrale.
La sala delle sculture, quella degli argenti e quella delle suppellettili lignee faranno da introduzione alla piccola pinacoteca in cui saranno conservate alcune preziose pale d’altare, come I diecimila martiri crocifissi di Elisabetta Sirani, la Madonna dello Zitto di Giovanni Battista Tagliasacchi, Morte di San Francesco Saverio di Robert De Longe, il San Gerolamo e l’angelo di Guido Reni in dialogo con un Achrome di Piero Manzoni della collezione MCM Mazzolini.
Nell’anticamera delle sagrestie superiori, un video, con un’intervista a Valerio Massimo Manfredi, introdurrà alle cinque sezioni della mostra dei codici.
La prima tappa - transitando nel coro del presbiterio da cui si potrà ammirare, da posizione ravvicinata, il grande polittico sopra l’altare (XV secolo), il coro ligneo e le volte - sarà nella sala dell’archivio storico capitolare dove all’interno dell’architettura, formata dai grandi armadi lignei del XVIII sec., sarà ospitata la sezione musicale.
La visita alle restanti sezioni della mostra continuerà nelle sagrestie superiori; qui si potranno ammirare gli antichi libri provenienti dalla Biblioteca Ambrosiana, dalla biblioteca Braidense, dall’Archivio di Stato di Parma, dall’Archivio di Stato di Piacenza, dagli Archivi Capitolari della Cattedrale e di Sant’Antonino, dall’Archivio Storico Diocesano di Piacenza e Bobbio, e dalla Biblioteca Passerini Landi. Straordinari capolavori dal IX al XV secolo raccontano la storia civile e religiosa del territorio con particolare accento su Piacenza e Bobbio con il suo Scriptorium, secondo solo a Montecassino. All’interno di un anfiteatro multimediale saranno presentate immagini ad alta risoluzione delle pagine più preziose.
In un piccolo vano della cattedrale sarà riprodotto uno scriptorium dotato di tutti gli strumenti che i monaci utilizzavano per la produzione dei libri e un video racconterà le fasi di lavorazione dalla preparazione della pergamena alla rilegatura finale.
Lungo il percorso di salita, l’ultima sezione sarà interamente dedicata al Libro del Maestro, un totum liturgico che dal XII secolo è stato modello e tesoro per la liturgia e che costituisce una summa culturale, secondo la concezione medievale. Il Libro del Maestro è il volume più importante e misterioso dell’archivio della Cattedrale, la cui stesura ebbe inizio al principio del XII secolo. Al suo interno conserva nozioni di astronomia e astrologia, usi e costumi della popolazione legata ai cicli lunari e al lavoro nei campi. Il codice illustra, attraverso splendide miniature e formule melodiche (dette tropi), i primi drammi teatrali liturgici medievali, rappresentati in chiese e conventi, come primi strumenti di comunicazione delle storie della Bibbia.
I visitatori vi accederanno nella penombra di una prima sala, accolti da una voce e immagini che illustreranno la genesi del Libro del Maestro; le persone saranno poi invitate ad accedere alla “Macchina del Tempo”: una experience room prodotta da Gionata Xerra, dove verranno accompagnate, grazie a proiezioni, in un fantastico viaggio nel Medioevo, in una biblioteca virtuale da cui prende vita il racconto del Codice.
Schermi touch-screen consentiranno di sfogliare virtualmente le pagine del Libro del Maestro ad altissima risoluzione e alcune applicazioni permetteranno, attraverso il gioco, di interagire con varie sezioni del codice, tra cui le tabelle medievali per il calcolo delle feste mobili.
Raggiunta la cupola, i visitatori saranno invitati a indossare cuffie wi-fi e a entrare nel loggiato. Dopo lo show di luci creato da Davide Groppi, si potrà procedere lungo tutto il perimetro della cupola, ammirando da vicino il ciclo affrescato dal Guercino, composto dai sei scomparti con le immagini dei profeti Aggeo, Osea, Zaccaria, Ezechiele, Michea, Geremia, e dalle lunette in cui si alternano episodi dell’infanzia di Gesù - Annuncio ai Pastori, Adorazione dei pastori, Presentazione al Tempio e Fuga in Egitto - a otto affascinanti Sibille e il fregio del tamburo, cui si aggiungono i due spicchi della cupola che raffigurano i profeti Davide e Isaia, dipinti da Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone.
Ridiscendendo sul lato nord, nel matroneo s’incontrerà la sezione relativa ai lavori di restauro della cattedrale attuati alla fine dell’800 con esposizione dei reperti allora smantellati tra cui torcieri, sculture, lapidi, parti di altari.
Si accederà quindi all’interno del campanile per poterne ammirare dal basso l’imponente struttura lignea e accedere a una stanza segreta dove sono ancora conservati gli ingranaggi dell’orologio anticamente posto in facciata.
Come ha affermato mons. Gianni Ambrosio, vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio, “La prossima mostra denominata “I misteri della Cattedrale”, che vede coinvolto il nostro Duomo intende ancora una volta esprimere una forte valenza religiosa con itinerari di profonda spiritualità”.
“L’esperienza della bellezza - ha continuato mons. Gianni Ambrosio -, manifestata dalle grandi espressioni dell’arte cristiana, in particolare quella romanica dell’edificio e quella rinascimentale di tanti affreschi che decorano l’edificio sacro, costituisce un immenso patrimonio di fede e di tradizione che occorre riscoprire e saper comunicare all’uomo contemporaneo. Essa rappresenta una suggestiva “via” (via pulchritudinis) di conoscenza del mistero divino”.
Dal canto suo, Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza, ha dichiarato come, “attraverso i manoscritti e i codici miniati, sarà possibile capire quanto Piacenza sia stata importante non solo come centro economico e commerciale - i banchieri piacentini erano conosciuti in tutta l’Europa, ma anche come centro di promozione culturale e divulgazione del sapere”.
Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano che, dopo avere promosso Guercino a Piacenza ha voluto sostenere questo nuovo progetto, ha ricordato che “la rassegna, lungi dall’essere un’iniziativa destinata a un pubblico di bibliofili, vuole riflettere sulla comunicazione e sulla trasmissione del sapere”.
“Il titolo dell’iniziativa - ha proseguito Massimo Toscani - evidenzia la fatica di raggiungere e afferrare la conoscenza; non solo quella concettuale, fatta di studio, di lettura, di ricerca delle fonti, ma anche quella fisica, quella cioè che ci conduce all’interno di una biblioteca per iniziare un viaggio iniziatico che attraverso una dialettica del sapere ci porta tra gli scaffali alla scoperta delle meraviglie che la sapienza umana ha saputo creare e che ha voluto trasmettere alle generazioni future”.
“Piacenza e l’Emilia-Romagna - ha sottolineato Paola Gazzolo, assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia-Romagna - sono ricche di tesori da scoprire. Il grande successo della mostra del Guercino ha svelato chiaramente a tutta la città e all’intero Paese le meraviglie della Cattedrale cittadina, portando alla ribalta nazionale le bellezze artistiche che conserva. Ora non dobbiamo disperdere l’eredità che quell’evento ci ha lasciato”.
“L’ufficio diocesano per i beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio - ha evidenziato il suo direttore, Manuel Ferrari - con la mostra I Misteri della Cattedrale porta avanti l'opera di valorizzazione della Cattedrale e dello straordinario patrimonio artistico che a essa appartiene. Dopo la riapertura del percorso nei sottotetti che conduce alla cupola affrescata dal Guercino, tocca ora ad un altro capolavoro internazionalmente riconosciuto dalla comunità scientifica quale il Libro del Maestro e a preziosi manoscritti del territorio, utili a far comprendere la vita civile, sociale e religiosa”.
In più, dal 7 aprile al 7 luglio, una mostra riporterà alla luce alcuni dei più preziosi codici miniati medievali, come il Libro del Maestro o il Salterio di Angilberga, appartenenti al patrimonio archivistico piacentino
Dopo il successo di Guercino a Piacenza, che ha visto oltre 100.000 persone salire all’interno della cupola della Cattedrale per ammirare gli affreschi di Guercino, il Duomo ritorna a essere il fulcro della vita culturale piacentina.
Sabato 7 aprile 2018 s’inaugura I MISTERI DELLA CATTEDRALE. Meraviglie nel labirinto del sapere, il progetto promosso dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio, in collaborazione con la Fondazione Piacenza e Vigevano, il Comune di Piacenza e l’Archivio di Stato di Piacenza, col sostegno della Regione Emilia-Romagna, di Crédit Agricole Cariparma e della Camera di Commercio di Piacenza.
Tale progetto, uno degli eventi dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, prevede l’apertura del nuovo allestimento del Museo della Cattedrale cui si integra uno straordinario percorso di salita che, attraverso luoghi segreti, condurrà fino alla cupola.
In più, una mostra che, dal 7 aprile al 7 luglio 2018, riporterà alla luce alcuni dei più preziosi codici miniati medievali, come il Libro del Maestro o il Salterio di Angilberga appartenenti al patrimonio archivistico piacentino, di assoluto rilievo nel panorama europeo.
Dalla primavera, Kronos - Museo della Cattedrale si presenterà con un nuovo allestimento, con un ingresso autonomo da via Prevostura, che permetterà di accedere, per la prima volta, dai giardini sul retro delle absidi della Cattedrale.
Ad accogliere i visitatori ci sarà la proiezione di un video che racconterà la storia del complesso vescovile piacentino dal IV sec. fino alla costruzione dell’attuale cattedrale.
La sala delle sculture, quella degli argenti e quella delle suppellettili lignee faranno da introduzione alla piccola pinacoteca in cui saranno conservate alcune preziose pale d’altare, come I diecimila martiri crocifissi di Elisabetta Sirani, la Madonna dello Zitto di Giovanni Battista Tagliasacchi, Morte di San Francesco Saverio di Robert De Longe, il San Gerolamo e l’angelo di Guido Reni in dialogo con un Achrome di Piero Manzoni della collezione MCM Mazzolini.
Nell’anticamera delle sagrestie superiori, un video, con un’intervista a Valerio Massimo Manfredi, introdurrà alle cinque sezioni della mostra dei codici.
La prima tappa - transitando nel coro del presbiterio da cui si potrà ammirare, da posizione ravvicinata, il grande polittico sopra l’altare (XV secolo), il coro ligneo e le volte - sarà nella sala dell’archivio storico capitolare dove all’interno dell’architettura, formata dai grandi armadi lignei del XVIII sec., sarà ospitata la sezione musicale.
La visita alle restanti sezioni della mostra continuerà nelle sagrestie superiori; qui si potranno ammirare gli antichi libri provenienti dalla Biblioteca Ambrosiana, dalla biblioteca Braidense, dall’Archivio di Stato di Parma, dall’Archivio di Stato di Piacenza, dagli Archivi Capitolari della Cattedrale e di Sant’Antonino, dall’Archivio Storico Diocesano di Piacenza e Bobbio, e dalla Biblioteca Passerini Landi. Straordinari capolavori dal IX al XV secolo raccontano la storia civile e religiosa del territorio con particolare accento su Piacenza e Bobbio con il suo Scriptorium, secondo solo a Montecassino. All’interno di un anfiteatro multimediale saranno presentate immagini ad alta risoluzione delle pagine più preziose.
In un piccolo vano della cattedrale sarà riprodotto uno scriptorium dotato di tutti gli strumenti che i monaci utilizzavano per la produzione dei libri e un video racconterà le fasi di lavorazione dalla preparazione della pergamena alla rilegatura finale.
Lungo il percorso di salita, l’ultima sezione sarà interamente dedicata al Libro del Maestro, un totum liturgico che dal XII secolo è stato modello e tesoro per la liturgia e che costituisce una summa culturale, secondo la concezione medievale. Il Libro del Maestro è il volume più importante e misterioso dell’archivio della Cattedrale, la cui stesura ebbe inizio al principio del XII secolo. Al suo interno conserva nozioni di astronomia e astrologia, usi e costumi della popolazione legata ai cicli lunari e al lavoro nei campi. Il codice illustra, attraverso splendide miniature e formule melodiche (dette tropi), i primi drammi teatrali liturgici medievali, rappresentati in chiese e conventi, come primi strumenti di comunicazione delle storie della Bibbia.
I visitatori vi accederanno nella penombra di una prima sala, accolti da una voce e immagini che illustreranno la genesi del Libro del Maestro; le persone saranno poi invitate ad accedere alla “Macchina del Tempo”: una experience room prodotta da Gionata Xerra, dove verranno accompagnate, grazie a proiezioni, in un fantastico viaggio nel Medioevo, in una biblioteca virtuale da cui prende vita il racconto del Codice.
Schermi touch-screen consentiranno di sfogliare virtualmente le pagine del Libro del Maestro ad altissima risoluzione e alcune applicazioni permetteranno, attraverso il gioco, di interagire con varie sezioni del codice, tra cui le tabelle medievali per il calcolo delle feste mobili.
Raggiunta la cupola, i visitatori saranno invitati a indossare cuffie wi-fi e a entrare nel loggiato. Dopo lo show di luci creato da Davide Groppi, si potrà procedere lungo tutto il perimetro della cupola, ammirando da vicino il ciclo affrescato dal Guercino, composto dai sei scomparti con le immagini dei profeti Aggeo, Osea, Zaccaria, Ezechiele, Michea, Geremia, e dalle lunette in cui si alternano episodi dell’infanzia di Gesù - Annuncio ai Pastori, Adorazione dei pastori, Presentazione al Tempio e Fuga in Egitto - a otto affascinanti Sibille e il fregio del tamburo, cui si aggiungono i due spicchi della cupola che raffigurano i profeti Davide e Isaia, dipinti da Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone.
Ridiscendendo sul lato nord, nel matroneo s’incontrerà la sezione relativa ai lavori di restauro della cattedrale attuati alla fine dell’800 con esposizione dei reperti allora smantellati tra cui torcieri, sculture, lapidi, parti di altari.
Si accederà quindi all’interno del campanile per poterne ammirare dal basso l’imponente struttura lignea e accedere a una stanza segreta dove sono ancora conservati gli ingranaggi dell’orologio anticamente posto in facciata.
Come ha affermato mons. Gianni Ambrosio, vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio, “La prossima mostra denominata “I misteri della Cattedrale”, che vede coinvolto il nostro Duomo intende ancora una volta esprimere una forte valenza religiosa con itinerari di profonda spiritualità”.
“L’esperienza della bellezza - ha continuato mons. Gianni Ambrosio -, manifestata dalle grandi espressioni dell’arte cristiana, in particolare quella romanica dell’edificio e quella rinascimentale di tanti affreschi che decorano l’edificio sacro, costituisce un immenso patrimonio di fede e di tradizione che occorre riscoprire e saper comunicare all’uomo contemporaneo. Essa rappresenta una suggestiva “via” (via pulchritudinis) di conoscenza del mistero divino”.
Dal canto suo, Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza, ha dichiarato come, “attraverso i manoscritti e i codici miniati, sarà possibile capire quanto Piacenza sia stata importante non solo come centro economico e commerciale - i banchieri piacentini erano conosciuti in tutta l’Europa, ma anche come centro di promozione culturale e divulgazione del sapere”.
Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano che, dopo avere promosso Guercino a Piacenza ha voluto sostenere questo nuovo progetto, ha ricordato che “la rassegna, lungi dall’essere un’iniziativa destinata a un pubblico di bibliofili, vuole riflettere sulla comunicazione e sulla trasmissione del sapere”.
“Il titolo dell’iniziativa - ha proseguito Massimo Toscani - evidenzia la fatica di raggiungere e afferrare la conoscenza; non solo quella concettuale, fatta di studio, di lettura, di ricerca delle fonti, ma anche quella fisica, quella cioè che ci conduce all’interno di una biblioteca per iniziare un viaggio iniziatico che attraverso una dialettica del sapere ci porta tra gli scaffali alla scoperta delle meraviglie che la sapienza umana ha saputo creare e che ha voluto trasmettere alle generazioni future”.
“Piacenza e l’Emilia-Romagna - ha sottolineato Paola Gazzolo, assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia-Romagna - sono ricche di tesori da scoprire. Il grande successo della mostra del Guercino ha svelato chiaramente a tutta la città e all’intero Paese le meraviglie della Cattedrale cittadina, portando alla ribalta nazionale le bellezze artistiche che conserva. Ora non dobbiamo disperdere l’eredità che quell’evento ci ha lasciato”.
“L’ufficio diocesano per i beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio - ha evidenziato il suo direttore, Manuel Ferrari - con la mostra I Misteri della Cattedrale porta avanti l'opera di valorizzazione della Cattedrale e dello straordinario patrimonio artistico che a essa appartiene. Dopo la riapertura del percorso nei sottotetti che conduce alla cupola affrescata dal Guercino, tocca ora ad un altro capolavoro internazionalmente riconosciuto dalla comunità scientifica quale il Libro del Maestro e a preziosi manoscritti del territorio, utili a far comprendere la vita civile, sociale e religiosa”.
07
aprile 2018
I Misteri della cattedrale. Meraviglie nel labirinto del sapere
Dal 07 aprile al 22 luglio 2018
arte antica
Location
KRONOS – MUSEO DELLA CATTEDRALE
Piacenza, Via Prevostura, 7, (Piacenza)
Piacenza, Via Prevostura, 7, (Piacenza)
Biglietti
€ 10,00 (museo + mostra codici)
€ 15,00 (museo + mostra codici + salita alla cupola)
Ridotto
€ 8,00 (museo + mostra codici)
€ 12,00 (museo + mostra codici + salita alla cupola)
Gratuito
Portatori di handicap (con problemi di deambulazione) e accompagnatore; bambini con meno di 6 anni (solo per la mostra dei codici); giornalisti muniti di tessera; soci ICOM
Orario di apertura
martedì, mercoledì e giovedì: 9.00 - 20.00 (ultimo ingresso alle 18.00; ultima salita in cupola alle 19.00)
venerdì e sabato: 9.00 – 23.00 (ultimo ingresso alle 21.00; ultima salita in cupola alle 22.00)
domenica: 9.00 – 20.00 (ultimo ingresso alle 18.00; ultima salita in cupola alle 19.00)
lunedì chiuso
La biglietteria chiude un’ora prima.
Vernissage
7 Aprile 2018, su invito
Ufficio stampa
CLP