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Omnia Ab Uno. L’artista come sciamano ed etnografo
La terza tappa del progetto L’Occhio Irresponsabile inaugura sabato 24 marzo alle ore 18.00.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La terza tappa del progetto L’Occhio Irresponsabile inaugura sabato 24 marzo alle ore 18.00.
La splendida cornice di Villa di Toppo Florio a Buttrio (Ud) ospita Omnia Ab Uno. L’artista come sciamano ed
etnografo, curata da Josip Zanki. L’intero progetto è curato da Paolo Toffolutti, realizzato da Neo
associazione culturale, supportato dalla Regione Friuli Venezia Giulia ed ospitato da partner che co-
producono la cultura sul territorio: Comune di Buttrio con il progetto Spac, Erpac_Ente Regionale per il
Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia, Galleria Regionale d’Arte Contemporanea
Spazzapan, Comune di Gradisca d’Isonzo, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del FVG.
Dopo la mostra Alla Ricerca dell’Aura Perduta – Lato A alla Galleria Regionale d’Arte Contemporanea L.
Spazzapan in Palazzo Torriani a Gradisca d’Isonzo (Go) aperta fino al 04 marzo, dopo Andreja
Kujunčić. Different Voices alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Fvg in Palazzo Clabassi
a Udine aperta fino al 10 marzo, sabato 24 si inaugura Omnia ab Uno. L’artista come Sciamano ed
Etnografo. La mostra che si concentra sulla relazione tra parole (mantra e codice simbolico d’illuminazione),
immagini ed oggetti nel campo artistico e in quello scientifico contemporanei basatI sull'esperienza
sciamanica. I contesti delle opere d'arte sono il buddismo tibetano, il patrimonio pre-colombiano
sudamericano e le forme simboliche con origini sciamaniche come il camminare in cerchio, la vibrazione dei
tamburi, la ripetizione di parole e immagini e la trasformazione della natura. Il percorso espositivo, sul
concetto di Artista come Etnografo di Hal Foster, include opere video, una raccolta di bandiere oranti con
mantra scritti (simbolismo di Kailas), oggetti sciamanici e animistici originali e pitture, schizzi e disegni
thangka tibetani. I visitatori saranno invitati a partecipare ad uno stato di coscienza meditativo in cui,
secondo il Buddhismo tibetano, l'energia divina (lha tibetano) è incarnata nelle immagini, negli oggetti o
nello spazio fisico creati.
La personale esperienza di ricerca - di artisti e studenti – intorno al principio di incarnazione del divino in
un'opera d'arte e al concetto di immagine, spazio e corpo umano, è unificata, come per l'Aleph di Borges,
nella parola-numero “Uno”: punto all'infinito, che stabilisce la simultaneità di spazio e tempo.
È inoltre previsto un workshop per artisti e studenti dall’11 al 13 aprile 2018 con interventi sul Disegno
Thangka a cura di Josip Zanki e sull’ Arte drammatica e di memoria dopo Giordano Bruno a cura
di Gintautas Mažeikis
La splendida cornice di Villa di Toppo Florio a Buttrio (Ud) ospita Omnia Ab Uno. L’artista come sciamano ed
etnografo, curata da Josip Zanki. L’intero progetto è curato da Paolo Toffolutti, realizzato da Neo
associazione culturale, supportato dalla Regione Friuli Venezia Giulia ed ospitato da partner che co-
producono la cultura sul territorio: Comune di Buttrio con il progetto Spac, Erpac_Ente Regionale per il
Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia, Galleria Regionale d’Arte Contemporanea
Spazzapan, Comune di Gradisca d’Isonzo, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del FVG.
Dopo la mostra Alla Ricerca dell’Aura Perduta – Lato A alla Galleria Regionale d’Arte Contemporanea L.
Spazzapan in Palazzo Torriani a Gradisca d’Isonzo (Go) aperta fino al 04 marzo, dopo Andreja
Kujunčić. Different Voices alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Fvg in Palazzo Clabassi
a Udine aperta fino al 10 marzo, sabato 24 si inaugura Omnia ab Uno. L’artista come Sciamano ed
Etnografo. La mostra che si concentra sulla relazione tra parole (mantra e codice simbolico d’illuminazione),
immagini ed oggetti nel campo artistico e in quello scientifico contemporanei basatI sull'esperienza
sciamanica. I contesti delle opere d'arte sono il buddismo tibetano, il patrimonio pre-colombiano
sudamericano e le forme simboliche con origini sciamaniche come il camminare in cerchio, la vibrazione dei
tamburi, la ripetizione di parole e immagini e la trasformazione della natura. Il percorso espositivo, sul
concetto di Artista come Etnografo di Hal Foster, include opere video, una raccolta di bandiere oranti con
mantra scritti (simbolismo di Kailas), oggetti sciamanici e animistici originali e pitture, schizzi e disegni
thangka tibetani. I visitatori saranno invitati a partecipare ad uno stato di coscienza meditativo in cui,
secondo il Buddhismo tibetano, l'energia divina (lha tibetano) è incarnata nelle immagini, negli oggetti o
nello spazio fisico creati.
La personale esperienza di ricerca - di artisti e studenti – intorno al principio di incarnazione del divino in
un'opera d'arte e al concetto di immagine, spazio e corpo umano, è unificata, come per l'Aleph di Borges,
nella parola-numero “Uno”: punto all'infinito, che stabilisce la simultaneità di spazio e tempo.
È inoltre previsto un workshop per artisti e studenti dall’11 al 13 aprile 2018 con interventi sul Disegno
Thangka a cura di Josip Zanki e sull’ Arte drammatica e di memoria dopo Giordano Bruno a cura
di Gintautas Mažeikis
24
marzo 2018
Omnia Ab Uno. L’artista come sciamano ed etnografo
Dal 24 marzo al primo maggio 2018
arte contemporanea
Location
VILLA DI TOPPO FLORIO
Buttrio, Via Sottomonte, 17, (Udine)
Buttrio, Via Sottomonte, 17, (Udine)
Orario di apertura
Domenica ore 11.00·13:00 e 16.00-19.00; chiuso il giorno di Pasqua; aperto Martedì I Maggio - INGRESSO LIBERO
Visite guidate Mar 25.03 ore 16:00 | Mar 1.05 ore 11:00 e 16.00
Vernissage
24 Marzo 2018, h 18
Curatore