“il tappeto si è fatto terra a rompere l’idea di territorio e dirsi senza limiti: fuori dai confini se la conoscenza incontra l’amore di altre valli, di desiderati campi”; è con queste parole che Lúcio Rosato, presentando una nuova installazione, accoglie il lavoro fotografico di Giada Ciarcelluti dedicato a Giorgio. Io e giorgio è il punto di unione e corrispondenza tra i due autori dove quell'io è detto da entrambi e a entrambi appartiene. Ma chi è Giorgio? Giorgio non è un cane ma un levriero russo che ha abitato per quattro anni con Lucio e che da quattro mesi vive con Giada: dalla città alla campagna, dallo stanziare al vacare, dal chiuso all'aperto, da un territorio circoscritto ad una terra libera. Così, se Rosato pone al centro dello spazio il tappeto rosso iraniano sul quale Giorgio stanziava, ecco che lo stesso tappeto si va volante e ancora lo accoglie ma per raccontare tutto intorno di una rinascita: gli scatti in bianco e nero di Giada Ciarcelluti, che fermano l'immagine di Giorgio nel suo nuovo mondo, sembrano appartenere alla memoria ma riscattano e riconciliano il presente, testimoni di vita da levriero e non da cane

Giada Ciarcelluti è alla sua prima esposizione personale e usomagazzino è orgoglioso e felice di questo battesimo in quanto consapevole del valore etico e della sensibilità poetica del suo lavoro di ricerca appassionato che presto inevitabilmente occuperà la scena della fotografia contemporanea

vi aspettiamo per un brindisi con il montepulciano d’abruzzo doc 2015 della Fattoria La Valentina / Spoltore

Giada Ciarcelluti è nata 1994 ed è cresciuta nell’entroterra Abruzzese. Si è interessata all'arte orafa e alla fotografia. Sotto la guida di Paolo Dell’Elce approfondisce il linguaggio fotografico per poi studiare arti visive a Venezia. Subisce il fascino dell’antropologia, del mondo delle pietre e della musica classica che la portano spesso a viaggiare e a vivere con curiosità il quotidiano. Menzione speciale al Premio Aurum per la fotografia 2013, ha contribuito alla realizzazione dei cataloghi della biennale fotografica LoretoView e ha realizzato reportage presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma per Tony Bungaro e Nico Morelli. Due suoi scatti fotografici sono presenti nei cataloghi Razza umana di Oliviero Toscani e ad icona di Paolo Dell’Elce. Ha incontrato e fotografato artisti del panorama internazionale come: Marco Veronese, Gillo Dorfles, Giovanni Frangi, Gianni Berengo Gardin, Erri De Luca, Le Pustra, Ildebrando D’Arcangelo. Scrive per LACERBA. Vive e lavora a Loreto Aprutino nello studiocielomare

Lúcio Rosato (Lanciano 1960) architetto, viaggia sui territori al limite tra la concretezza del pensiero e l’astrazione della materia realizzando altre architetture. Insegna interior design alla facoltà di architettura e design di Pescara. Molti i riconoscimenti, da Europan 4 nel 1996 al premio architettura d'Abruzzo 2012 per la casa che guarda il mare a riparo bardella di Ortona. Tra le ultime realizzazioni: una casa tra le case in Terranova di Ortona e per tornare a guardare il mare una pista ciclo-pedonale a Francavilla al mare (con Ermano Flacco, Gianluca Conte e Gianni Duronio). Vive e prende appunti a Pescara