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Marino Marini – Sculture, dipinti, grafica
Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea presenta in questa mostra dedicata a Marino Marini, circa quaranta tra sculture, dipinti, disegni e incisioni e litografie, principalmente databili tra gli anni ’40 e ’50.
Comunicato stampa
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Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea presenta in questa mostra dedicata a Marino Marini, l’artista che più ha segnato la fortuna dell’arte italiana del novecento a livello internazionale e, nello stesso tempo, la storia della galleria, circa quaranta tra sculture, dipinti, disegni e incisioni e litografie, principalmente databili tra gli anni ’40 e ’50.
Come sottolineano Flavio Fergonzi e Barbara Cinelli, curatori della mostra Marino Marini. Passioni visive, attualmente in corso al Guggenheim di Venezia e nei mesi scorsi allestita a Palazzo Fabroni di Pistoia, Marino Marini è diventato, nella seconda metà del secolo scorso, una leggenda vivente. Nel pieno della sua maturità di artista, nel 1950, il gallerista americano Curt Valentin organizza una sua mostra importante a New York, e il grande collezionismo americano scopre uno stile essenziale, in cui arcaismo e contemporaneità, memorie etrusche e stilizzazione modernista, “stilismi picassiani e forme elementari delle antiche civiltà mediterranee” convivono in opere che parlano un linguaggio universale e seducente. Tale è la fortuna di Marino Marini in America che sue opere “recitano” in film famosissimi come Sabrina di Billy Wilder, il regista che presta un suo personale “Piccolo cavaliere” del ’47 per la scena in cui Humphrey Bogart corteggia Audrey Hepburn; Indovina chi viene a cena di Stanley Kramer, Provaci ancora Sam di Woody Allen (e di nuovo un bronzo di Marini fa da sfondo a un corteggiamento tra Allen e Diane Keaton). Giganti dell’economia e dell’arte come Nelson Rockefeller e Igor Stravinskij chiedono a Marino Marini di ritrarli, e mentre sue opere sono al Moma, da Peggy Guggenheim a Venezia, e nei maggiori musei svizzeri, le più blasonate riviste dell’opera, da Life a Newsweek a New York Times gli dedicano ampli servizi, mentre la leggendaria modella e fotografa Lee Miller posa davanti a sue sculture per Vogue.
Con questa mostra Studio Guastalla celebra anche un sodalizio tra l’artista e la galleria, che si snoda lungo tutta la sua carriera, dalla prima mostra di un giovane Marino Marini, che in vacanza con la famiglia a Livorno espone una sua incisione a Bottega d’Arte, della famiglia Belforte-Guastalla, all’ultima mostra dell’anziano scultore, nel 1979, sempre a Livorno, presso la galleria di Guido e Giorgio Guastalla, suoi mercanti ed editori di grafica e nonché autori del catalogo ragionato delle litografie e incisioni.
Come sottolineano Flavio Fergonzi e Barbara Cinelli, curatori della mostra Marino Marini. Passioni visive, attualmente in corso al Guggenheim di Venezia e nei mesi scorsi allestita a Palazzo Fabroni di Pistoia, Marino Marini è diventato, nella seconda metà del secolo scorso, una leggenda vivente. Nel pieno della sua maturità di artista, nel 1950, il gallerista americano Curt Valentin organizza una sua mostra importante a New York, e il grande collezionismo americano scopre uno stile essenziale, in cui arcaismo e contemporaneità, memorie etrusche e stilizzazione modernista, “stilismi picassiani e forme elementari delle antiche civiltà mediterranee” convivono in opere che parlano un linguaggio universale e seducente. Tale è la fortuna di Marino Marini in America che sue opere “recitano” in film famosissimi come Sabrina di Billy Wilder, il regista che presta un suo personale “Piccolo cavaliere” del ’47 per la scena in cui Humphrey Bogart corteggia Audrey Hepburn; Indovina chi viene a cena di Stanley Kramer, Provaci ancora Sam di Woody Allen (e di nuovo un bronzo di Marini fa da sfondo a un corteggiamento tra Allen e Diane Keaton). Giganti dell’economia e dell’arte come Nelson Rockefeller e Igor Stravinskij chiedono a Marino Marini di ritrarli, e mentre sue opere sono al Moma, da Peggy Guggenheim a Venezia, e nei maggiori musei svizzeri, le più blasonate riviste dell’opera, da Life a Newsweek a New York Times gli dedicano ampli servizi, mentre la leggendaria modella e fotografa Lee Miller posa davanti a sue sculture per Vogue.
Con questa mostra Studio Guastalla celebra anche un sodalizio tra l’artista e la galleria, che si snoda lungo tutta la sua carriera, dalla prima mostra di un giovane Marino Marini, che in vacanza con la famiglia a Livorno espone una sua incisione a Bottega d’Arte, della famiglia Belforte-Guastalla, all’ultima mostra dell’anziano scultore, nel 1979, sempre a Livorno, presso la galleria di Guido e Giorgio Guastalla, suoi mercanti ed editori di grafica e nonché autori del catalogo ragionato delle litografie e incisioni.
14
marzo 2018
Marino Marini – Sculture, dipinti, grafica
Dal 14 marzo al 14 aprile 2018
arte moderna e contemporanea
Location
STUDIO GUASTALLA
Milano, Via Senato, 24, (Milano)
Milano, Via Senato, 24, (Milano)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato
10-13 e 15-19
Vernissage
14 Marzo 2018, ore 18.00
Autore
Curatore