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Gennaro Vallifuoco – Rinnovazione
Le opere di Vallifuoco in mostra coniugano il folclore contadino campano con l’iconografia tradizionale dei tarocchi napoletani, fondendo immaginario classico e immaginario sacro in un contesto folclorico di matrice onirica.
Comunicato stampa
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Sarà inaugurata venerdì 23 marzo 2018 alle 19,00, presso il Convento di S. Maria degli Angeli a Torchiati di Montoro (AV), RINNOVAZIONE, la personale di pittura di GENNARO VALLIFUOCO. La mostra apre il quarto ciclo di MONTORO CONTEMPORANEA, rassegna di mostre personali di pittura, scultura e fotografia. L’iniziativa - ideata e diretta da Gerardo Fiore, e patrocinata dal Comune e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Montoro - è rivolta ad artisti di riconosciuta carriera, che si sono distinti sul panorama nazionale, e che intendono donare il proprio contributo alla crescita della collettività verso i linguaggi dell’Arte Contemporanea.
Alla serata, moderata da Sabatino Del Regno, interverranno oltre all’artista: il Sindaco Mario Bianchino, l’Assessore alla Cultura Raffaele Guariniello; Salvatore Di Marzo, redattore sezione cultura ‘Eroica Fenice’; il Direttore della rassegna Gerardo Fiore.
Contatti: 389 1629853
Scrive Salvatore Di Marzo: ‘Osservare le illustrazioni di Gennaro Vallifuoco significa affacciarsi su un mondo fatto di suoni, oltre che di immagini. Un mondo vivo, parlante, antico. Dire che un dipinto è suggestivo implica che l’opera stimoli la completa cooperazione dei cinque sensi affinché possano percepirla in tutti i suoi echi; in particolare un dipinto è vivo quando esso consente di percepirne le voci. Questo accade nelle opere di Vallifuoco in cui, traendo materia dalle fonti popolari, oltre che da una personalissima e spontanea vena artistica, ci si sente attratti verso quei mondi remoti. “Mondi”, e non più “mondo”, perché ogni opera non solo consente di spiare una circostanza comune, ma dà spa-zio al respiro degli infiniti volti a cui dà luce. I quadri di Vallifuoco, dunque, sono vivi perché re-spirano. (…) Ricordando il fertile sodalizio che lega Vallifuoco a Roberto De Simone, è allora lecito e possibile l'accostamento di musica e pittura. Suoni e immagini si inanellano andando a costituire la trama dei mondi esplorati tramite un processo di scrittura e illustrazione; un connubio che trova felice esito per la prima volta nelle Fiabe campane (Einaudi, 1994) curate da De Simone e illustrate da Vallifuoco, e inserite nella prestigiosa collana «I millenni». L'immagine dipinta coniuga il folclore contadino campano con l’iconografia tradizionale dei tarocchi napoletani. Oltre la vibrante colo-razione acrilica tipica di questo momento artistico, si vede come Vallifuoco fonda immaginario classico e immaginario sacro, il tutto inscritto in un contesto popolare, folclorico di matrice onirica. (…) Le immagini di Gennaro Vallifuoco provengono da un sogno antico che attraversa il tempo, lo stesso sogno attraverso cui giungono le voci remote di De Simone. Nel suo Cunto de li cunti, infatti, nelle parole di Giovan Battista Basile in chiusura della Praefatio di stampo dialogico cinque-secentesco, dando prova di altissima poesia, Roberto De Simone lega ispirazione onirica a ispirazione poetica, che si può considerare relativa tanto all’ambito letterario quanto a quello figurativo, condensando infine il senso dell'inscindibile intreccio tra immagine scritta e parola dipinta: «Il silenzio dei sogni è sublime musica. Per tale motivo noi morti, che non vediamo l'Alba, viviamo ancora nei sogni dei vivi».’
Gennaro Vallifuoco svolge l’attività di scenografo pittore ed Illustratore dal 1990, anno in cui si diploma in Scenografia all’ Accademia di Belle Arti di Firenze.
Ha realizzato numerose pubblicazioni editoriali di prestigio, tra le quali “Fiabe Campane” e “Lo Cunto de li cunti”, “La Canzone napolitana”, tutti e tre compresi nella collana “I Millenni”, della casa editrice Einaudi.
È autore di numerosi allestimenti scenici, tra cui l’opera lirica “Il Re Bello”, di Roberto De Simone, in scena al teatro La Pergola di Firenze nel 2004, e dal 2010, di altri allestimenti scenici all’Auditorium Parco della Musica di Roma, per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, per le opere liriche: “Lo Scoiattolo in gamba”, “Chi rapì la topina Costanza?”, “Così fan tutte”, “La piccola volpe astuta”, “L’ heure espagnole”, di Maurice Ravel, “Gianni Schicchi”. Nel 2008 ha realizzato il sipario dipinto del Teatro Comunale “Carlo Gesualdo” di Avellino. Nel 2012 firma le scene per l’Opera Lirica “Adina”, in scena al Reate Festival e le scene per “L’elisir d’ amore” al Teatro Marrucino di Chieti. Nel 2013 ha firmato le scene per lo spettacolo di Danza Contemporanea “Beltà poi che t’ assenti”, al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino ed al Teatro dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, e per il balletto “La marcia del trionfo” dall’ Aida. Prosegue inoltre la sua attività di pittore con le collettive di pittura al Giffoni Film Festival, la Mostra “Omaggio a De Chirico”, a cura della Galleria d’ Arte Cà d’ Oro di Roma in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa De Chirico di Roma; con le personali al Teatro Olimpico di Roma, alla sede Centrale della Banca Carige di Roma, al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino. Nel mese di maggio del 2017 ha allestito una mostra personale nelle sale di Castel dell’Ovo, in occasione del maggio dei monumenti dedicato a Toto’.
In occasione del Giffoni film Festival di questo stesso anno, ha realizzato un’opera pittorica su muro, prima opera d’ Arte installata nel Parco Artistico della Multimedia Valley, la nuova cittadella del Cinema di Giffoni. Successivamente, ha realizzato un’opera su ceramica per la facciata esterna del Palazzetto dello Sport “Giacomo Del Mauro” di Avellino. Nel mese di dicembre ha allestito una sua personale di pittura, illustrazioni e scenografie, dal titolo “Immaginario”, al Museo PAN di Napoli e alla Galleria Baccaro Art Gallery di Pagani.
Attualmente vive tra Avellino e Napoli, dove insegna Scenografia all’ Accademia di Belle Arti.
Direzione, coordinamento logistico ed organizzativo: Gerardo Fiore
Rassegna stampa: Domenico Russo
Alla serata, moderata da Sabatino Del Regno, interverranno oltre all’artista: il Sindaco Mario Bianchino, l’Assessore alla Cultura Raffaele Guariniello; Salvatore Di Marzo, redattore sezione cultura ‘Eroica Fenice’; il Direttore della rassegna Gerardo Fiore.
Contatti: 389 1629853
Scrive Salvatore Di Marzo: ‘Osservare le illustrazioni di Gennaro Vallifuoco significa affacciarsi su un mondo fatto di suoni, oltre che di immagini. Un mondo vivo, parlante, antico. Dire che un dipinto è suggestivo implica che l’opera stimoli la completa cooperazione dei cinque sensi affinché possano percepirla in tutti i suoi echi; in particolare un dipinto è vivo quando esso consente di percepirne le voci. Questo accade nelle opere di Vallifuoco in cui, traendo materia dalle fonti popolari, oltre che da una personalissima e spontanea vena artistica, ci si sente attratti verso quei mondi remoti. “Mondi”, e non più “mondo”, perché ogni opera non solo consente di spiare una circostanza comune, ma dà spa-zio al respiro degli infiniti volti a cui dà luce. I quadri di Vallifuoco, dunque, sono vivi perché re-spirano. (…) Ricordando il fertile sodalizio che lega Vallifuoco a Roberto De Simone, è allora lecito e possibile l'accostamento di musica e pittura. Suoni e immagini si inanellano andando a costituire la trama dei mondi esplorati tramite un processo di scrittura e illustrazione; un connubio che trova felice esito per la prima volta nelle Fiabe campane (Einaudi, 1994) curate da De Simone e illustrate da Vallifuoco, e inserite nella prestigiosa collana «I millenni». L'immagine dipinta coniuga il folclore contadino campano con l’iconografia tradizionale dei tarocchi napoletani. Oltre la vibrante colo-razione acrilica tipica di questo momento artistico, si vede come Vallifuoco fonda immaginario classico e immaginario sacro, il tutto inscritto in un contesto popolare, folclorico di matrice onirica. (…) Le immagini di Gennaro Vallifuoco provengono da un sogno antico che attraversa il tempo, lo stesso sogno attraverso cui giungono le voci remote di De Simone. Nel suo Cunto de li cunti, infatti, nelle parole di Giovan Battista Basile in chiusura della Praefatio di stampo dialogico cinque-secentesco, dando prova di altissima poesia, Roberto De Simone lega ispirazione onirica a ispirazione poetica, che si può considerare relativa tanto all’ambito letterario quanto a quello figurativo, condensando infine il senso dell'inscindibile intreccio tra immagine scritta e parola dipinta: «Il silenzio dei sogni è sublime musica. Per tale motivo noi morti, che non vediamo l'Alba, viviamo ancora nei sogni dei vivi».’
Gennaro Vallifuoco svolge l’attività di scenografo pittore ed Illustratore dal 1990, anno in cui si diploma in Scenografia all’ Accademia di Belle Arti di Firenze.
Ha realizzato numerose pubblicazioni editoriali di prestigio, tra le quali “Fiabe Campane” e “Lo Cunto de li cunti”, “La Canzone napolitana”, tutti e tre compresi nella collana “I Millenni”, della casa editrice Einaudi.
È autore di numerosi allestimenti scenici, tra cui l’opera lirica “Il Re Bello”, di Roberto De Simone, in scena al teatro La Pergola di Firenze nel 2004, e dal 2010, di altri allestimenti scenici all’Auditorium Parco della Musica di Roma, per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, per le opere liriche: “Lo Scoiattolo in gamba”, “Chi rapì la topina Costanza?”, “Così fan tutte”, “La piccola volpe astuta”, “L’ heure espagnole”, di Maurice Ravel, “Gianni Schicchi”. Nel 2008 ha realizzato il sipario dipinto del Teatro Comunale “Carlo Gesualdo” di Avellino. Nel 2012 firma le scene per l’Opera Lirica “Adina”, in scena al Reate Festival e le scene per “L’elisir d’ amore” al Teatro Marrucino di Chieti. Nel 2013 ha firmato le scene per lo spettacolo di Danza Contemporanea “Beltà poi che t’ assenti”, al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino ed al Teatro dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, e per il balletto “La marcia del trionfo” dall’ Aida. Prosegue inoltre la sua attività di pittore con le collettive di pittura al Giffoni Film Festival, la Mostra “Omaggio a De Chirico”, a cura della Galleria d’ Arte Cà d’ Oro di Roma in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa De Chirico di Roma; con le personali al Teatro Olimpico di Roma, alla sede Centrale della Banca Carige di Roma, al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino. Nel mese di maggio del 2017 ha allestito una mostra personale nelle sale di Castel dell’Ovo, in occasione del maggio dei monumenti dedicato a Toto’.
In occasione del Giffoni film Festival di questo stesso anno, ha realizzato un’opera pittorica su muro, prima opera d’ Arte installata nel Parco Artistico della Multimedia Valley, la nuova cittadella del Cinema di Giffoni. Successivamente, ha realizzato un’opera su ceramica per la facciata esterna del Palazzetto dello Sport “Giacomo Del Mauro” di Avellino. Nel mese di dicembre ha allestito una sua personale di pittura, illustrazioni e scenografie, dal titolo “Immaginario”, al Museo PAN di Napoli e alla Galleria Baccaro Art Gallery di Pagani.
Attualmente vive tra Avellino e Napoli, dove insegna Scenografia all’ Accademia di Belle Arti.
Direzione, coordinamento logistico ed organizzativo: Gerardo Fiore
Rassegna stampa: Domenico Russo
23
marzo 2018
Gennaro Vallifuoco – Rinnovazione
Dal 23 marzo al 18 aprile 2018
arte contemporanea
Location
COMPLESSO MONUMENTALE SANTA MARIA DEGLI ANGELI
Montoro Superiore, Via Municipio, (Avellino)
Montoro Superiore, Via Municipio, (Avellino)
Orario di apertura
Da martedì a sabato ore 19 - 21
Vernissage
23 Marzo 2018, h 19
Autore