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Rodin. Un grande scultore al tempo di Monet
Treviso è stata scelta dal Musée Rodin di Parigi per accogliere la mostra conclusiva delle celebrazioni per il primo centenario della scomparsa di Auguste Rodin (1840 – 1917), completando così il programma di grandi esposizioni che quest’anno ha già coinvolto tra gli altri il Grand Palais a Parigi e il Metropolitan a New York. Mostra, quella nel Museo Santa Caterina, che è promossa dal Comune di Treviso e da Linea d’ombra, che la produce e organizza.
Comunicato stampa
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Treviso è stata scelta dal Musée Rodin di Parigi per accogliere la mostra conclusiva delle celebrazioni per il primo centenario della scomparsa di Auguste Rodin (1840 1917), completando così il programma di grandi esposizioni che questanno ha già coinvolto tra gli altri il Grand Palais a Parigi e il Metropolitan a New York. Mostra, quella nel Museo Santa Caterina, che è promossa dal Comune di Treviso e da Linea dombra, che la produce e organizza.
Al di là del rapporto di particolare stima che il museo parigino nutre nei confronti di Marco Goldin, a pesare su questa scelta ha contribuito anche il fatto che Treviso sia la città di Arturo Martini, il gigante della scultura italiana, e non solo, del Novecento, artista che guardò con interesse anche al grande maestro doltralpe.
In Santa Caterina, che per loccasione inaugurerà gli spazi integralmente restaurati della sala ipogea, intitolata a Giovanni Barbisan, saranno riunite oltre una settantina di opere compresi i capolavori fondamentali di Auguste Rodin. In un opportuno confronto tra sculture, anche di grandi dimensioni, e disegni. Perché, comè noto, Rodin iniziò il suo percorso artistico frequentando la Petite Ècole, dove studiò soprattutto il disegno, avvicinandosi poi alla scultura.
In accordo con il Musée Rodin, Marco Goldin ha selezionato per questa ampia rassegna 50 sculture e 25 opere su carta.
Tra le prime saranno presenti tutti i capolavori più noti dello scultore. Dal Bacio (immagine della mostra) al Pensatore, al Monumento a Balzac, allUomo dal naso rotto, allEtà del bronzo, sino alle maquettes, spesso comunque di vasto formato, delle opere monumentali, ovviamente intrasportabili o mai completate. I Borghesi di Calais e la Porta dellInferno, tra le tante.
A essere rappresentate al Santa Caterina sono tutte le tappe del percorso artistico dello scultore, percorso che mette in evidenza il suo fortissimo interesse per Michelangelo e per la scultura rinascimentale italiana. Così come la capacità di Rodin di trasformare la materia, rendendo morbido, sensuale, vibrante il marmo non meno che il gesso, prima delle fusioni in bronzo. Come documenterà anche il catalogo-monografia che accompagnerà la mostra. Inoltre sarà presente in mostra una grande e famosa tela di Edvard Munch, del 1907, che ritrae la statua del Pensatore nel giardino del dottor Linde (importante collezionista sia di Rodin che di Munch) a Lubecca. Non mancherà poi un quadro di Monet, tra gli altri presente nella celeberrima mostra Monet/Rodin che si svolse a Parigi nellestate del 1889 nella galleria di Georges Petit. Esposizione che vide presenti anche tre delle sculture di Rodin comprese nel percorso trevigiano.
Il confronto poi con Arturo Martini rientra a pieno titolo nel progetto che Marco Goldin ha messo a punto per questo importantissimo evento.
La monografica su Rodin in Santa Caterina sarà infatti collegata a un grande Omaggio ad Arturo Martini che coinvolgerà il rinnovato Museo Luigi Bailo.
Al patrimonio del Bailo appartengono oltre cento opere di Martini: molte sculture, ceramiche e incisioni. Un corpus unico per importanza e varietà.
Ai visitatori della mostra di Rodin sarà suggerito, anche grazie alla possibilità di godere di un biglietto ridotto per il Bailo, di ammirare, dopo il francese, il grande maestro di casa.
Per catalizzare ulteriormente linteresse dei visitatori ad aggiungere il Bailo al loro itinerario trevigiano, Goldin ha voluto proporvi anche una densa mostra monografica sullaltro grande artista trevigiano del Novecento europeo, Gino Rossi.
Al nucleo di dieci opere dellartista, patrimonio della Pinacoteca trevigiana, Goldin affiancherà unaltra dozzina di pezzi, a completare una restituzione di Rossi alla sua Treviso. Una retrospettiva su di lui mancava, in città, addirittura dal lontano 1974.
Marco Goldin, curatore della mostra dedicata a Rodin e dellintero progetto trevigiano per la primavera 2018, afferma: Da tempo desideravo proporre al pubblico italiano una mostra dedicata a Rodin, alla sua vita e alla sua opera, anche per il suo interesse tanto forte verso la cultura del nostro Paese. Sono davvero felice che questo possa avvenire nella mia città, Treviso, facendo scattare quella gara di ineguagliabile bellezza con Arturo Martini. E felice che il Musée Rodin abbia aderito alla mia richiesta con entusiasmo, ancor più motivato dal fatto che Treviso sia proprio la città di Martini. Credo non sarà inutile, nella prossima primavera, venire a Treviso per incontrare lopera somma di due giganti della scultura tra XIX e XX secolo.
Dopo il successo dellanno scorso io e Marco Goldin ci eravamo lasciati dicendo che il meglio doveva ancora venire dichiara il sindaco di Treviso Giovanni Manildo - Un anno dopo siamo qui ad annunciarvi una nuova mostra che siamo sicuri saprà emozionarci tutti. Treviso un anno fa ha riabbracciato il suo storico curatore: oggi quellemozione è diventata un rapporto solido e maturo sfociato in un progetto inedito e collettivo. Inedito per la città di Treviso che per la prima volta ospita grandi opere del padre della scultura moderna e collettivo perché vede la partecipazione della città di Treviso, del suo sistema produttivo e del mondo dellimpresa. Ringrazio Marco Goldin per questa nuova avventura, Treviso è pronta.
La mostra è promossa dal Comune di Treviso e da Linea dombra. Prodotta e organizzata da Linea dombra, in collaborazione con il musée Rodin di Parigi.
Main sponsor: Gruppo Baccini srl.
Partner istituzionali: Camera di Commercio di Treviso, Unindustria Treviso, Confartigianato Treviso, Coldiretti Treviso, Confcommercio di Treviso.
Sponsor: Banco BPM, Pinarello spa, Gruppo De Longhi spa, Zanardo servizi logistici spa, AIM Energy, Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata Prosecco, CEV, Numeria sgr, Crich.
Al di là del rapporto di particolare stima che il museo parigino nutre nei confronti di Marco Goldin, a pesare su questa scelta ha contribuito anche il fatto che Treviso sia la città di Arturo Martini, il gigante della scultura italiana, e non solo, del Novecento, artista che guardò con interesse anche al grande maestro doltralpe.
In Santa Caterina, che per loccasione inaugurerà gli spazi integralmente restaurati della sala ipogea, intitolata a Giovanni Barbisan, saranno riunite oltre una settantina di opere compresi i capolavori fondamentali di Auguste Rodin. In un opportuno confronto tra sculture, anche di grandi dimensioni, e disegni. Perché, comè noto, Rodin iniziò il suo percorso artistico frequentando la Petite Ècole, dove studiò soprattutto il disegno, avvicinandosi poi alla scultura.
In accordo con il Musée Rodin, Marco Goldin ha selezionato per questa ampia rassegna 50 sculture e 25 opere su carta.
Tra le prime saranno presenti tutti i capolavori più noti dello scultore. Dal Bacio (immagine della mostra) al Pensatore, al Monumento a Balzac, allUomo dal naso rotto, allEtà del bronzo, sino alle maquettes, spesso comunque di vasto formato, delle opere monumentali, ovviamente intrasportabili o mai completate. I Borghesi di Calais e la Porta dellInferno, tra le tante.
A essere rappresentate al Santa Caterina sono tutte le tappe del percorso artistico dello scultore, percorso che mette in evidenza il suo fortissimo interesse per Michelangelo e per la scultura rinascimentale italiana. Così come la capacità di Rodin di trasformare la materia, rendendo morbido, sensuale, vibrante il marmo non meno che il gesso, prima delle fusioni in bronzo. Come documenterà anche il catalogo-monografia che accompagnerà la mostra. Inoltre sarà presente in mostra una grande e famosa tela di Edvard Munch, del 1907, che ritrae la statua del Pensatore nel giardino del dottor Linde (importante collezionista sia di Rodin che di Munch) a Lubecca. Non mancherà poi un quadro di Monet, tra gli altri presente nella celeberrima mostra Monet/Rodin che si svolse a Parigi nellestate del 1889 nella galleria di Georges Petit. Esposizione che vide presenti anche tre delle sculture di Rodin comprese nel percorso trevigiano.
Il confronto poi con Arturo Martini rientra a pieno titolo nel progetto che Marco Goldin ha messo a punto per questo importantissimo evento.
La monografica su Rodin in Santa Caterina sarà infatti collegata a un grande Omaggio ad Arturo Martini che coinvolgerà il rinnovato Museo Luigi Bailo.
Al patrimonio del Bailo appartengono oltre cento opere di Martini: molte sculture, ceramiche e incisioni. Un corpus unico per importanza e varietà.
Ai visitatori della mostra di Rodin sarà suggerito, anche grazie alla possibilità di godere di un biglietto ridotto per il Bailo, di ammirare, dopo il francese, il grande maestro di casa.
Per catalizzare ulteriormente linteresse dei visitatori ad aggiungere il Bailo al loro itinerario trevigiano, Goldin ha voluto proporvi anche una densa mostra monografica sullaltro grande artista trevigiano del Novecento europeo, Gino Rossi.
Al nucleo di dieci opere dellartista, patrimonio della Pinacoteca trevigiana, Goldin affiancherà unaltra dozzina di pezzi, a completare una restituzione di Rossi alla sua Treviso. Una retrospettiva su di lui mancava, in città, addirittura dal lontano 1974.
Marco Goldin, curatore della mostra dedicata a Rodin e dellintero progetto trevigiano per la primavera 2018, afferma: Da tempo desideravo proporre al pubblico italiano una mostra dedicata a Rodin, alla sua vita e alla sua opera, anche per il suo interesse tanto forte verso la cultura del nostro Paese. Sono davvero felice che questo possa avvenire nella mia città, Treviso, facendo scattare quella gara di ineguagliabile bellezza con Arturo Martini. E felice che il Musée Rodin abbia aderito alla mia richiesta con entusiasmo, ancor più motivato dal fatto che Treviso sia proprio la città di Martini. Credo non sarà inutile, nella prossima primavera, venire a Treviso per incontrare lopera somma di due giganti della scultura tra XIX e XX secolo.
Dopo il successo dellanno scorso io e Marco Goldin ci eravamo lasciati dicendo che il meglio doveva ancora venire dichiara il sindaco di Treviso Giovanni Manildo - Un anno dopo siamo qui ad annunciarvi una nuova mostra che siamo sicuri saprà emozionarci tutti. Treviso un anno fa ha riabbracciato il suo storico curatore: oggi quellemozione è diventata un rapporto solido e maturo sfociato in un progetto inedito e collettivo. Inedito per la città di Treviso che per la prima volta ospita grandi opere del padre della scultura moderna e collettivo perché vede la partecipazione della città di Treviso, del suo sistema produttivo e del mondo dellimpresa. Ringrazio Marco Goldin per questa nuova avventura, Treviso è pronta.
La mostra è promossa dal Comune di Treviso e da Linea dombra. Prodotta e organizzata da Linea dombra, in collaborazione con il musée Rodin di Parigi.
Main sponsor: Gruppo Baccini srl.
Partner istituzionali: Camera di Commercio di Treviso, Unindustria Treviso, Confartigianato Treviso, Coldiretti Treviso, Confcommercio di Treviso.
Sponsor: Banco BPM, Pinarello spa, Gruppo De Longhi spa, Zanardo servizi logistici spa, AIM Energy, Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata Prosecco, CEV, Numeria sgr, Crich.
22
febbraio 2018
Rodin. Un grande scultore al tempo di Monet
Dal 22 febbraio al 03 giugno 2018
arte moderna
Location
MUSEI CIVICI – COMPLESSO DI SANTA CATERINA
Treviso, Piazzetta Mario Botter, 1, (Treviso)
Treviso, Piazzetta Mario Botter, 1, (Treviso)
Vernissage
22 Febbraio 2018, su invito
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore