Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
L’infinita Curiosità. Il computer di Tullio Regge: penna e pennello
L’esposizione celebra la parte più onirica e creativa del genio di Tullio Regge
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“È un fatto noto – scriveva Tullio Regge – che le strutture che hanno un profondo senso geometrico sono anche esteticamente splendide”. A questa meraviglia, a questa ennesima espressione dell’infinita curiosità di Tullio Regge è dedicata la mostra – piccola ma davvero unica – che celebra la parte più onirica e creativa del suo genio: “L’infinita curiosità. Il computer di Regge: penna e pennello”.
Ospitata dal 17 febbraio al 18 marzo alla Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti, l’esposizione è un omaggio agli aspetti più creativi di Tullio Regge, ed è perfetta appendice della mostra “L’infinita curiosità. Un viaggio nell’universo in compagnia di Tullio Regge”, aperta fino al 18 marzo, organizzata dal Sistema Scienza Piemonte e ospitata all’Accademia delle Scienze di Torino.
L’elegante Sala Azzurra dell’Accademia ospita exhibit e disegni che consentono al visitatore di entrare in un’atmosfera visionaria e apprezzare una parte del lavoro del grande fisico forse meno conosciuta ma non meno affascinante.
Regge amava disegnare. Il suo eclettismo quasi leonardesco l’ha portato a cimentarsi con l’arte digitale e con il design, in anni in cui la tecnologia informatica muoveva i primi passi. Il computer – o calcolatore come spesso lo chiamava – gli dava la straordinaria libertà di giocare con forme e colori sfruttando le sue conoscenze matematiche.
Oggi ci resta una produzione di disegni vasta e particolare, custodita dalla famiglia e dagli amici (a cui il grande scienziato spesso li donava), che mescola astrazioni matematiche, computer grafica e senso dell’umorismo. La sua “bricolarte”, come amava chiamarla, è fatta di elaborazioni grafiche tridimensionali per le quali trovava sempre titoli divertenti e provocatori, a volte polemici.
Campeggia al centro della mostra la “scatola di Regge”, riproduzione in scala gigante di uno strumento che lo scienziato usava per realizzare i modelli tridimensionali. Alle quattro pareti laterali di un cubo di legno, Regge applicava il grafico di una curva algebrica e collegava alcuni suoi punti opportunamente scelti con segmenti di fil di ferro, dando vita allo sviluppo di superfici complesse.
In un angolo della sala è ricostruita la scrivania dello scienziato torinese, sui cui è appoggiato il computer con il quale sono stati realizzati tutti i disegni (il visitatore si renderà conto della difficoltà di costruire figure complesse con uno strumento “primitivo” per i nostri standard). In un altro angolo, viene proiettata a ciclo continuo una selezione di opere.
Completa la mostra l’exhibit “Dentro le forme”, un viaggio interattivo nei disegni di Tullio Regge che il visitatore compie a bordo di una bicicletta. Questa installazione, realizzata in occasione dell’edizione 2017 del Festival della Scienza di Genova, permette di esplorare virtualmente una selezione di disegni e di altri progetti del fisico torinese, ricreati come ambienti 3D. Il visitatore inforca una bicicletta e con questo mezzo si aggira in affascinanti, e a volte surreali, ambienti virtuali. In attesa del proprio turno, è possibile riposare su un’altra delle creazioni di Regge: la poltrona Detecma, realizzata sulla base di una curva, la “ciclide di Dupin”, che il fisico considerava particolarmente elegante.
Ospitata dal 17 febbraio al 18 marzo alla Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti, l’esposizione è un omaggio agli aspetti più creativi di Tullio Regge, ed è perfetta appendice della mostra “L’infinita curiosità. Un viaggio nell’universo in compagnia di Tullio Regge”, aperta fino al 18 marzo, organizzata dal Sistema Scienza Piemonte e ospitata all’Accademia delle Scienze di Torino.
L’elegante Sala Azzurra dell’Accademia ospita exhibit e disegni che consentono al visitatore di entrare in un’atmosfera visionaria e apprezzare una parte del lavoro del grande fisico forse meno conosciuta ma non meno affascinante.
Regge amava disegnare. Il suo eclettismo quasi leonardesco l’ha portato a cimentarsi con l’arte digitale e con il design, in anni in cui la tecnologia informatica muoveva i primi passi. Il computer – o calcolatore come spesso lo chiamava – gli dava la straordinaria libertà di giocare con forme e colori sfruttando le sue conoscenze matematiche.
Oggi ci resta una produzione di disegni vasta e particolare, custodita dalla famiglia e dagli amici (a cui il grande scienziato spesso li donava), che mescola astrazioni matematiche, computer grafica e senso dell’umorismo. La sua “bricolarte”, come amava chiamarla, è fatta di elaborazioni grafiche tridimensionali per le quali trovava sempre titoli divertenti e provocatori, a volte polemici.
Campeggia al centro della mostra la “scatola di Regge”, riproduzione in scala gigante di uno strumento che lo scienziato usava per realizzare i modelli tridimensionali. Alle quattro pareti laterali di un cubo di legno, Regge applicava il grafico di una curva algebrica e collegava alcuni suoi punti opportunamente scelti con segmenti di fil di ferro, dando vita allo sviluppo di superfici complesse.
In un angolo della sala è ricostruita la scrivania dello scienziato torinese, sui cui è appoggiato il computer con il quale sono stati realizzati tutti i disegni (il visitatore si renderà conto della difficoltà di costruire figure complesse con uno strumento “primitivo” per i nostri standard). In un altro angolo, viene proiettata a ciclo continuo una selezione di opere.
Completa la mostra l’exhibit “Dentro le forme”, un viaggio interattivo nei disegni di Tullio Regge che il visitatore compie a bordo di una bicicletta. Questa installazione, realizzata in occasione dell’edizione 2017 del Festival della Scienza di Genova, permette di esplorare virtualmente una selezione di disegni e di altri progetti del fisico torinese, ricreati come ambienti 3D. Il visitatore inforca una bicicletta e con questo mezzo si aggira in affascinanti, e a volte surreali, ambienti virtuali. In attesa del proprio turno, è possibile riposare su un’altra delle creazioni di Regge: la poltrona Detecma, realizzata sulla base di una curva, la “ciclide di Dupin”, che il fisico considerava particolarmente elegante.
16
febbraio 2018
L’infinita Curiosità. Il computer di Tullio Regge: penna e pennello
Dal 16 febbraio al 18 marzo 2018
design
arte contemporanea
disegno e grafica
arte contemporanea
disegno e grafica
Location
PINACOTECA ALBERTINA
Torino, Via Dell'accademia Albertina, 8, (Torino)
Torino, Via Dell'accademia Albertina, 8, (Torino)
Orario di apertura
Lun – dom, 10-18. Chiuso mercoledì
Vernissage
16 Febbraio 2018, su invito
Autore