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Rachel Schwalm – Fairy Tales
Inaugura il 22 febbraio 2018 Fairy Tales di Rachel Schwalm alla galleria Febo e Dafne. La mostra personale curata da Valentina Rippa presenta per la prima volta a Torino l’artista londinese.
Comunicato stampa
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Torino, 30 gennaio 2018 - La personale Fairy Tales alla galleria Febo e Dafne presenta per la prima volta a Torino l’artista londinese Rachel Schwalm. La mostra, a cura di Valentina Rippa, è una suggestione fiabesca in cui il gusto vintage delle carte da parati originali di inizio ‘900 incontra una raffinatissima pittura figurativa. Il ciclo delle Fairy Tales è una ricerca che l’artista persegue dal 2015, in occasione della mostra a Torino saranno presentati due lavori inediti.
Suggestioni romantiche, gotiche e dark si mescolano tra i protagonisti dei lavori di Rachel Schwalm e, attraverso un variegato bestiario fiabesco, rivelano virtù e vizi degli esseri umani. Questi animali - non principi e principesse, né fanciulli sprovveduti - in qualche modo, ci spingono a guardare dentro noi stessi lasciando emergere complessità sottintese, sensualità, mistero, vanità, ironia.
"Da bambina - racconta l'artista - mi fu donato "Favole francesi” di Charles Perrault, con le illustrazioni di Edmond Dulac, un libro rilegato in pelle appartenuto a mio nonno. Queste storie, derivanti da racconti folkloristici, rappresentavano per me una vera via di fuga. La preziosità del libro e il suo contenuto mi davano la possibilità di evadere dalla realtà e vivere un sogno, evocando mondi ricchi di misteri, personaggi sinistri e altri virtuosi. Mi hanno sempre incuriosita i risvolti più oscuri e gli artefatti che stimolavano la mia immaginazione.”
L’opera della Schwalm è in realtà una ricerca che spazia dalla scultura d’impronta minimalista alla pittura e che l’artista stessa definisce una “collisione di due universi”. Nei suoi lavori pittorici la Schwalm si concede una digressione più intima e meno rigorosa di quanto non faccia nelle sue opere scultoree, spesso costruite sui rigorosi principi di Fibonacci. Nei dipinti su carta presentati in mostra, la ricerca razionale cede il passo alla parte inconscia che lega ancora gli adulti ai loro ricordi d’infanzia, a quelle favole che infinite volte si adorava riascoltare.
“Più tardi fui rapita dalla versione "voluttuosa" dei racconti di Angela Carter, che pur conservando quell'alone di tradizione e convenzione nella loro prosa descrittiva, mettevano in discussione il modo in cui le donne erano state rappresentate nelle fiabe”. L’analisi degli archetipi che le fiabe ci trasmettono sono quindi interpretati in maniera critica dall’artista. In “Curiosity Bluebeard by Charles Perrault” ad esempio un falco custodisce le chiavi che rappresentano il simbolo della via di fuga per le mogli di Barbablù; certo il falco è un animale che può incutere timore, ma qui è posto su di un trespolo che allude alla tradizione della falconeria, è quindi “addomesticato” ed è rimandato ad una dimensione domestica: “l'aspetto della famiglia che viene in aiuto ha sempre avuto un forte impatto su di me. Sentivo il desiderio di trasmettere attraverso il disegno il significato inconscio che ho dato a questi racconti, molti dei quali girano intorno al ruolo delle donne nelle relazioni sociali e sentimentali”.
Parte delle opere del ciclo Fairy Tales è stato esposto, sempre a cura di Valentina Rippa, per la prima volta in Italia a Napoli nel 2017. Alla galleria Febo e Dafne di Torino sono presentati due lavori inediti. Le opere sono realizzate con tecnica gouache su carta da parati originale degli inizi del '900. L'influenza della pittura fiamminga, unita ad una tecnica minuziosa, esalta i dettagli e le sfumature di ogni singolo quadro arricchendolo di preziosità e insoliti accenti. Nella recente produzione artistica della Schwalm convivono più mondi e più storie parallele: il dipinto impeccabile al centro del quadro, il racconto tramandato e poi rivisitato in chiave contemporanea e infine la carta da parati con la sua memoria, il suo passato, la sua anima antica.
Rachel Schwalm vive e lavora a Londra. Le sue opere sono acquisite presso collezioni sia pubbliche (come The Royal Bank of Scotland Collection, Altar for The Venerable Chapel, Winchester Cathedral) che private in Francia, Germania, Italia, Russia, Svizzera, Medio Oriente e Stati Uniti.
Suggestioni romantiche, gotiche e dark si mescolano tra i protagonisti dei lavori di Rachel Schwalm e, attraverso un variegato bestiario fiabesco, rivelano virtù e vizi degli esseri umani. Questi animali - non principi e principesse, né fanciulli sprovveduti - in qualche modo, ci spingono a guardare dentro noi stessi lasciando emergere complessità sottintese, sensualità, mistero, vanità, ironia.
"Da bambina - racconta l'artista - mi fu donato "Favole francesi” di Charles Perrault, con le illustrazioni di Edmond Dulac, un libro rilegato in pelle appartenuto a mio nonno. Queste storie, derivanti da racconti folkloristici, rappresentavano per me una vera via di fuga. La preziosità del libro e il suo contenuto mi davano la possibilità di evadere dalla realtà e vivere un sogno, evocando mondi ricchi di misteri, personaggi sinistri e altri virtuosi. Mi hanno sempre incuriosita i risvolti più oscuri e gli artefatti che stimolavano la mia immaginazione.”
L’opera della Schwalm è in realtà una ricerca che spazia dalla scultura d’impronta minimalista alla pittura e che l’artista stessa definisce una “collisione di due universi”. Nei suoi lavori pittorici la Schwalm si concede una digressione più intima e meno rigorosa di quanto non faccia nelle sue opere scultoree, spesso costruite sui rigorosi principi di Fibonacci. Nei dipinti su carta presentati in mostra, la ricerca razionale cede il passo alla parte inconscia che lega ancora gli adulti ai loro ricordi d’infanzia, a quelle favole che infinite volte si adorava riascoltare.
“Più tardi fui rapita dalla versione "voluttuosa" dei racconti di Angela Carter, che pur conservando quell'alone di tradizione e convenzione nella loro prosa descrittiva, mettevano in discussione il modo in cui le donne erano state rappresentate nelle fiabe”. L’analisi degli archetipi che le fiabe ci trasmettono sono quindi interpretati in maniera critica dall’artista. In “Curiosity Bluebeard by Charles Perrault” ad esempio un falco custodisce le chiavi che rappresentano il simbolo della via di fuga per le mogli di Barbablù; certo il falco è un animale che può incutere timore, ma qui è posto su di un trespolo che allude alla tradizione della falconeria, è quindi “addomesticato” ed è rimandato ad una dimensione domestica: “l'aspetto della famiglia che viene in aiuto ha sempre avuto un forte impatto su di me. Sentivo il desiderio di trasmettere attraverso il disegno il significato inconscio che ho dato a questi racconti, molti dei quali girano intorno al ruolo delle donne nelle relazioni sociali e sentimentali”.
Parte delle opere del ciclo Fairy Tales è stato esposto, sempre a cura di Valentina Rippa, per la prima volta in Italia a Napoli nel 2017. Alla galleria Febo e Dafne di Torino sono presentati due lavori inediti. Le opere sono realizzate con tecnica gouache su carta da parati originale degli inizi del '900. L'influenza della pittura fiamminga, unita ad una tecnica minuziosa, esalta i dettagli e le sfumature di ogni singolo quadro arricchendolo di preziosità e insoliti accenti. Nella recente produzione artistica della Schwalm convivono più mondi e più storie parallele: il dipinto impeccabile al centro del quadro, il racconto tramandato e poi rivisitato in chiave contemporanea e infine la carta da parati con la sua memoria, il suo passato, la sua anima antica.
Rachel Schwalm vive e lavora a Londra. Le sue opere sono acquisite presso collezioni sia pubbliche (come The Royal Bank of Scotland Collection, Altar for The Venerable Chapel, Winchester Cathedral) che private in Francia, Germania, Italia, Russia, Svizzera, Medio Oriente e Stati Uniti.
22
febbraio 2018
Rachel Schwalm – Fairy Tales
Dal 22 febbraio al 31 marzo 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA FEBO E DAFNE
Torino, Via Della Rocca, 17, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 17, (Torino)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato:
mattino 10.30-13.00; pomeriggio 15.30-19.30
Vernissage
22 Febbraio 2018, dalle ore 18.00 alle 21.00
Autore
Curatore