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Arcipelago Peretti
Non è raro che la vita insulare, per un artista, si traduca in un’ideale dimensione creativa. Quella particolare fibrillazione dello spirito indotta da una prossimità del mare, che dona una vacanza del pensiero e del corpo, predispone in molti casi l’attitudine alla libertà dai trattenimenti, dalle briglie della ragione o da quelle della professione
Comunicato stampa
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Non è raro che la vita insulare, per un artista, si traduca in un'ideale dimensione creativa. Quella particolare fibrillazione dello spirito indotta da una prossimità del mare, che dona una vacanza del pensiero e del corpo, predispone in molti casi l'attitudine alla libertà dai trattenimenti, dalle briglie della ragione o da quelle della professione.
Per Matteo Peretti l'isola è un tema sociale, politico. La sequenza delle istallazioni, che occupa tutto il piano terreno della FAR, traccia la sua coordinata spaziotemporale sull'immensa isola di plastica che si è formata nell'oceano Pacifico (chiamata anche Pacific Trash Vortex), ormai grande quanto la Francia.
Attraverso un innesto di oggetti che produce metafore, veri e propri aforismi filosofici, la sfinge dell'artista ci accompagna a riflettere sulle ipocrisie del mondo contemporaneo. Le strutture enigmatiche, quasi a rebus, che si dispiegano lungo la visita, assumono esse stesse la forma di un arcipelago significante. Come un Edipo che dopo la cecità si trasforma in un oracolo, in un profeta, anche il nostro predatorio consumo, ci spingerà a una coscienza postuma.
Per Ferdinando Peretti i soggiorni a Cuba e quelli a Giannutri hanno ispirato serie di opere tra loro differenti per materia e tema. La fisicità della terra caraibica ha portato l'artista a comporre sculture, anche di grande formato, che mettono in dialogo il corpo con la materia, dove l'immanenza delle forme geometriche trova impasto con lo spirito dell'umano.
Il ciclo più recente di dipinti e disegni realizzati a Giannutri, l'isola più meridionale dell'arcipelago toscano, è invece interamente dedicato alla parola come forma simbolica. Entro strutture aperte, che evocano faglie del terreno, si accatastano i caratteri e i fonemi di una lingua smarrita, da ritrovare. La dimensione comunicativa che ha caratterizzato l'alfabeto pittorico della Pop italiana ed europea, riemerge ora in un gioco di memoria, in una danza dei segni e dei significati. (Massimo Pulini)
Per Matteo Peretti l'isola è un tema sociale, politico. La sequenza delle istallazioni, che occupa tutto il piano terreno della FAR, traccia la sua coordinata spaziotemporale sull'immensa isola di plastica che si è formata nell'oceano Pacifico (chiamata anche Pacific Trash Vortex), ormai grande quanto la Francia.
Attraverso un innesto di oggetti che produce metafore, veri e propri aforismi filosofici, la sfinge dell'artista ci accompagna a riflettere sulle ipocrisie del mondo contemporaneo. Le strutture enigmatiche, quasi a rebus, che si dispiegano lungo la visita, assumono esse stesse la forma di un arcipelago significante. Come un Edipo che dopo la cecità si trasforma in un oracolo, in un profeta, anche il nostro predatorio consumo, ci spingerà a una coscienza postuma.
Per Ferdinando Peretti i soggiorni a Cuba e quelli a Giannutri hanno ispirato serie di opere tra loro differenti per materia e tema. La fisicità della terra caraibica ha portato l'artista a comporre sculture, anche di grande formato, che mettono in dialogo il corpo con la materia, dove l'immanenza delle forme geometriche trova impasto con lo spirito dell'umano.
Il ciclo più recente di dipinti e disegni realizzati a Giannutri, l'isola più meridionale dell'arcipelago toscano, è invece interamente dedicato alla parola come forma simbolica. Entro strutture aperte, che evocano faglie del terreno, si accatastano i caratteri e i fonemi di una lingua smarrita, da ritrovare. La dimensione comunicativa che ha caratterizzato l'alfabeto pittorico della Pop italiana ed europea, riemerge ora in un gioco di memoria, in una danza dei segni e dei significati. (Massimo Pulini)
17
febbraio 2018
Arcipelago Peretti
Dal 17 febbraio al 02 aprile 2018
arte contemporanea
Location
FAR – FABBRICA ARTE RIMINI
Rimini, Piazza Cavour, (Rimini)
Rimini, Piazza Cavour, (Rimini)
Vernissage
17 Febbraio 2018, h 16
Autore