Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Paola De Rosa – Archè: dipinti e disegni d’architettura
In mostra dipinti di un’Artista che usa il pennello come una biro, riconoscendo che la dialettica, ove capace di farsi interlocuzione fra l’artista e l’osservatore, sia utile ad interpretare l’amore, i sogni, la poesia, la follia dell’arte e della ragione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“L'arte autentica di oggi è legata all'attività sociale rivoluzionaria: la prima, al pari della seconda, tende alla confusione ed alla distruzione della società capitalista” (André Breton).
Gli obblighi sociali hanno fatto il loro tempo. Niente dovrebbe costringere l'uomo a privarsi della libertà, né la guerra né il contributo alla difesa nazionale.
La rivoluzione è nelle idee, scendere in strada con una rivoltella in pugno e sparare a caso tra la gente è una mostruosità che non colpisce più. L'ignavia è espressa dalla tranquilla indifferenza di coloro che per proprio tornaconto ignorano problemi ed ostacoli abdicando alla morale ed alle conseguenti scelte politiche e sociali. Dalla confusione etica che ne discende, si salvano solo talune attività spirituali e qualche paradosso.
Di esperienze esasperate, di prove d'amore, di sacrifici personali, di uomini pronti onorevolmente a morire per le proprie idee, la propria terra, il proprio popolo, nessuna traccia, o forse, raramente, solo un'ombra di esse.
Tutti credono di amare, tutti credono di individuare il nuovo, tutti ritengono di essere artisti. Illusi, o peggio falliti in altro.
Da un certo nichilismo intellettuale è derivata l'universale vigliaccheria di lottare contro i desideri dell'anima, contro l'omologazione, contro un certo sistema dell'arte.
Il Surrealismo non è stato un mezzo d'espressione nuovo o più facile, e neppure una metafisica della poesia; è stato lo strumento di assoluta liberazione dello spirito e di tutto ciò che gli è affine: una vera rivoluzione.
Tutto questo, fa dell'arte contemporanea -la vera arte contemporanea- un grido dello spirito diretto a se stesso, deciso, nella disperazione, a frantumare le sue pastoie.
Paola De Rosa si mette alla prova e, con ingegno, non c'è ostacolo, barricata o proibizione che non riesca a superare o violare; liberato da catene, lo spirito, disordinato e folle, sfida i lenoni della penna e gli animi corrotti della Chiesa cattolica.
Indifferente alle possibili critiche, Paola usa il pennello come una biro, riconoscendo che la dialettica, ove capace di farsi interlocuzione fra l'artista e l'osservatore, sia utile ad interpretare l'amore, i sogni, la poesia, la follia dell'arte e della ragione.
Sorretta dalla fides, Paola si inoltra sulla strada dell'ignoto, convinta che dalla temerarietà non possa prescindersi per il raggiungimento di uno scopo o di un obiettivo.
Il mondo esterno viene negato a vantaggio di quello che l'individuo trova in sé: di qui l'importanza riconosciuta all'inconscio e alle sue manifestazioni, che trovano la loro traduzione in un linguaggio nuovo, in un linguaggio liberato. In base ad una profonda consapevolezza di sé, l'artista contrappone al mondo il proprio essere, pretendendo di piegare il primo al secondo.
Di qui, l'individualismo rivoluzionario insito nel suo pensiero. Paola vive in uno stato di furore, che è la condizione prima di una vera trasformazione della vita e che deve concludersi con la risoluzione delle contraddizioni all'interno di una surrealtà che comprende e supera il conscio e l'inconscio, l'uomo ed il mondo, il naturale e il sovrannaturale. La ricerca di tale stato viene condotta collettivamente e con tutti i crismi dell'esperimento tecnico-artistico.
Danilo Russo
Si ringrazia lo sponsor Bigi
Maggiori info: www.paoladerosa.com
Gli obblighi sociali hanno fatto il loro tempo. Niente dovrebbe costringere l'uomo a privarsi della libertà, né la guerra né il contributo alla difesa nazionale.
La rivoluzione è nelle idee, scendere in strada con una rivoltella in pugno e sparare a caso tra la gente è una mostruosità che non colpisce più. L'ignavia è espressa dalla tranquilla indifferenza di coloro che per proprio tornaconto ignorano problemi ed ostacoli abdicando alla morale ed alle conseguenti scelte politiche e sociali. Dalla confusione etica che ne discende, si salvano solo talune attività spirituali e qualche paradosso.
Di esperienze esasperate, di prove d'amore, di sacrifici personali, di uomini pronti onorevolmente a morire per le proprie idee, la propria terra, il proprio popolo, nessuna traccia, o forse, raramente, solo un'ombra di esse.
Tutti credono di amare, tutti credono di individuare il nuovo, tutti ritengono di essere artisti. Illusi, o peggio falliti in altro.
Da un certo nichilismo intellettuale è derivata l'universale vigliaccheria di lottare contro i desideri dell'anima, contro l'omologazione, contro un certo sistema dell'arte.
Il Surrealismo non è stato un mezzo d'espressione nuovo o più facile, e neppure una metafisica della poesia; è stato lo strumento di assoluta liberazione dello spirito e di tutto ciò che gli è affine: una vera rivoluzione.
Tutto questo, fa dell'arte contemporanea -la vera arte contemporanea- un grido dello spirito diretto a se stesso, deciso, nella disperazione, a frantumare le sue pastoie.
Paola De Rosa si mette alla prova e, con ingegno, non c'è ostacolo, barricata o proibizione che non riesca a superare o violare; liberato da catene, lo spirito, disordinato e folle, sfida i lenoni della penna e gli animi corrotti della Chiesa cattolica.
Indifferente alle possibili critiche, Paola usa il pennello come una biro, riconoscendo che la dialettica, ove capace di farsi interlocuzione fra l'artista e l'osservatore, sia utile ad interpretare l'amore, i sogni, la poesia, la follia dell'arte e della ragione.
Sorretta dalla fides, Paola si inoltra sulla strada dell'ignoto, convinta che dalla temerarietà non possa prescindersi per il raggiungimento di uno scopo o di un obiettivo.
Il mondo esterno viene negato a vantaggio di quello che l'individuo trova in sé: di qui l'importanza riconosciuta all'inconscio e alle sue manifestazioni, che trovano la loro traduzione in un linguaggio nuovo, in un linguaggio liberato. In base ad una profonda consapevolezza di sé, l'artista contrappone al mondo il proprio essere, pretendendo di piegare il primo al secondo.
Di qui, l'individualismo rivoluzionario insito nel suo pensiero. Paola vive in uno stato di furore, che è la condizione prima di una vera trasformazione della vita e che deve concludersi con la risoluzione delle contraddizioni all'interno di una surrealtà che comprende e supera il conscio e l'inconscio, l'uomo ed il mondo, il naturale e il sovrannaturale. La ricerca di tale stato viene condotta collettivamente e con tutti i crismi dell'esperimento tecnico-artistico.
Danilo Russo
Si ringrazia lo sponsor Bigi
Maggiori info: www.paoladerosa.com
22
febbraio 2018
Paola De Rosa – Archè: dipinti e disegni d’architettura
Dal 22 febbraio al 02 marzo 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA SALVATORE SERIO
Napoli, Via Guglielmo Oberdan, 8, (Napoli)
Napoli, Via Guglielmo Oberdan, 8, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10:30 - 13:00 e 16:30 - 19:30
Vernissage
22 Febbraio 2018, h 18:30
Autore
Curatore