Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pietro Ricucci – Prima Vera Collection
Artista sensibile, elegante ci presenta nella sua mostra personale dal titolo, “Prima Vera Collection”, una vera e propria produzione di scarpe confezionate e presentate da un packaging che incornicia l’oggetto estetico in una fusione vincente tra moda e arte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 16 febbraio nei locali della galleria Creo, in via Lustro 3 a Foggia, alle ore 18.30, sarà inaugurata la mostra personale di Pietro Ricucci, artista sensibile, elegante ci presenta nella sua mostra personale dal titolo, “Prima Vera Collection”, una vera e propria produzione di scarpe confezionate e presentate da un packaging che incornicia l’oggetto estetico in una fusione vincente tra moda e arte che da sempre si sono contaminate a vicenda, delineando un novo profilo estetico della mercificazione di massa, in cui, l’apparire prende immeritatamente il posto dell’essere.
Il titolo ironico Prima Vera collection, non è la prima produzione di oggetti caratterizzanti dello stile di quest’artista, con un ready made che priva l’oggetto dal suo stato funzionale e lo eleva allo status di arte, il suo è un fare arte con un atteggiamento ludico a volte ironico, che persegue con coerenza tutta la sua ricerca; le sue opere assumono un segno unico e da artista autentico, come un couturier verbo-visivo ne reinventa una nuova sintassi, in un new dada, che pone l’accento brioso per una nuova ed esclusiva primavera dell’arte. Fiori dai brillanti colori, come in antichi arazzi che fanno da sfondo campionario di tirelle glamour, catturano la vista e il desiderio dello spettatore, nell’intento concettuale con cui Ricucci, cantore della felicità, cerca di commentare il bisogno di una vita più sana, dove la primavera è intesa anche come rinascita umana e culturale, cercando di resistere ai vari tentativi di mistificazione.
La bellezza è una realtà nella quale la verità e il bene prendono corpo, cioè diventano veramente esistenti nella loro concretezza sensibile. Dunque è su un principio interattivo soggettivo e oggettivo che la bellezza è intrinsecamente legata alla vita e alla forza creatrice della trasfigurazione della realtà. Per Ricucci la bellezza non è solo riflesso di una idea assoluta e nemmeno una semplice incarnazione di essa, ma è la realizzazione della verità e del bene.
A questo proposito come non ricordare l’opera di uno dei più importanti rappresentanti dell’arte povera, l’artista JANNIS KOUNELLIS che ha come tema il viaggio, inteso come condizione esistenziale presente nella stazione della metropolitana di Napoli, nella fermata di Dante, l’artista greco ha fissato su una striscia di lamiere una successione di putrelle, simili a spezzoni di binari e tra le putrelle e le lamiere sono incastrati numerose paia di scarpe consumate e di altri indumenti nel transito perenne della condizione umana dei viaggiatori.
In questo sorprendente viaggio ai confini con la memoria, la poetica della pelle come nella visione di Friedensreich Hundertwasser, arrivano a sinestesie che completano e arricchiscono le opere di Pietro Ricucci con le vibrazioni di più linguaggi, in modo interdisciplinare, in un fluxus che lo porteranno ad irrompere a felici approdi e ad istallazioni di carattere ambientale come nell’ evocativa istallazione presentata da Michelangelo Pistoletto nel Castello di Rivoli a Sanremo intitolata, “Terzo Paradiso”.
Questa mostra di fashion art sarà arricchita da delle sagome, che abiteranno lo spazio della galleria creo, conferendo dinamicità e moderni spunti di riflessione per una nuova ed interessante primavera fiorita.
Info:
Artista / Pietro Ricucci
Curatela/ Angelo Pantaleo
Contributo critico/ Paolo delli Carri
Vernissage/ 16-02-2018 ore 18.30
Finissage/ 02-03-2018
Dal lun.al sab. dalle 17.30 – 20.30
Fineart.creo@gmail.com
Il titolo ironico Prima Vera collection, non è la prima produzione di oggetti caratterizzanti dello stile di quest’artista, con un ready made che priva l’oggetto dal suo stato funzionale e lo eleva allo status di arte, il suo è un fare arte con un atteggiamento ludico a volte ironico, che persegue con coerenza tutta la sua ricerca; le sue opere assumono un segno unico e da artista autentico, come un couturier verbo-visivo ne reinventa una nuova sintassi, in un new dada, che pone l’accento brioso per una nuova ed esclusiva primavera dell’arte. Fiori dai brillanti colori, come in antichi arazzi che fanno da sfondo campionario di tirelle glamour, catturano la vista e il desiderio dello spettatore, nell’intento concettuale con cui Ricucci, cantore della felicità, cerca di commentare il bisogno di una vita più sana, dove la primavera è intesa anche come rinascita umana e culturale, cercando di resistere ai vari tentativi di mistificazione.
La bellezza è una realtà nella quale la verità e il bene prendono corpo, cioè diventano veramente esistenti nella loro concretezza sensibile. Dunque è su un principio interattivo soggettivo e oggettivo che la bellezza è intrinsecamente legata alla vita e alla forza creatrice della trasfigurazione della realtà. Per Ricucci la bellezza non è solo riflesso di una idea assoluta e nemmeno una semplice incarnazione di essa, ma è la realizzazione della verità e del bene.
A questo proposito come non ricordare l’opera di uno dei più importanti rappresentanti dell’arte povera, l’artista JANNIS KOUNELLIS che ha come tema il viaggio, inteso come condizione esistenziale presente nella stazione della metropolitana di Napoli, nella fermata di Dante, l’artista greco ha fissato su una striscia di lamiere una successione di putrelle, simili a spezzoni di binari e tra le putrelle e le lamiere sono incastrati numerose paia di scarpe consumate e di altri indumenti nel transito perenne della condizione umana dei viaggiatori.
In questo sorprendente viaggio ai confini con la memoria, la poetica della pelle come nella visione di Friedensreich Hundertwasser, arrivano a sinestesie che completano e arricchiscono le opere di Pietro Ricucci con le vibrazioni di più linguaggi, in modo interdisciplinare, in un fluxus che lo porteranno ad irrompere a felici approdi e ad istallazioni di carattere ambientale come nell’ evocativa istallazione presentata da Michelangelo Pistoletto nel Castello di Rivoli a Sanremo intitolata, “Terzo Paradiso”.
Questa mostra di fashion art sarà arricchita da delle sagome, che abiteranno lo spazio della galleria creo, conferendo dinamicità e moderni spunti di riflessione per una nuova ed interessante primavera fiorita.
Info:
Artista / Pietro Ricucci
Curatela/ Angelo Pantaleo
Contributo critico/ Paolo delli Carri
Vernissage/ 16-02-2018 ore 18.30
Finissage/ 02-03-2018
Dal lun.al sab. dalle 17.30 – 20.30
Fineart.creo@gmail.com
16
febbraio 2018
Pietro Ricucci – Prima Vera Collection
Dal 16 febbraio al 02 marzo 2018
arte contemporanea
Location
APSCREO
Foggia, Via Lustro, 3, (Foggia)
Foggia, Via Lustro, 3, (Foggia)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 17.30 - 20.30
Vernissage
16 Febbraio 2018, ore 18.30
Autore
Curatore