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Elena Siniscalchi – Tin soldiers
Tin soldiers sono soldatini di piombo che il tempo ha abbandonato in cantine e soffitte, ma essi hanno mantenuto la posizione e il ruolo. Ripresi nella neve e in grotte di ghiaccio, vengono spostati come giocattoli su un campo di battaglia marmoreo senza nome nè senso: un non luogo.
Comunicato stampa
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TIN SOLDIERS Fotografie di Elena Siniscalchi
Dal 31 gennaio al 13 febbraio 2018 si svolgerà, presso lo spazio ideato dall’Arch. Paola Maria Gianotti IDEA4MI – in via Lanzone 23 - la mostra TIN SOLDIERS, personale milanese della fotografa Elena Siniscalchi.
Dopo la serie “Hockey Players” in cui giocatori in movimento erano cristallizzati in movimenti ideogrammatici, la ricerca di Elena Siniscalchi sulla comunicazione non verbale, prosegue con una nuova serie di lavori che a livello estetico mostrano una continuità con gli scatti precedenti, ma in cui è evidente una ancor più marcata ricerca filosofica dove i soggetti rappresentati divengono metafore della vita degli uomini.
Per la fotografa i “Tin soldiers sono soldatini di piombo abbandonati in cantine e soffitte ma che nonostante il passare del tempo hanno mantenuto, nelle loro forme statiche, la posizione e il ruolo per cui erano stati creati. Ripresi nella neve e in grotte di ghiaccio, sono posti come giocattoli su un campo di battaglia marmoreo senza avere più un nome né un senso nella contemporaneità. Estraniati in un non-luogo, i loro corpi sono condannati dalle uniformi ad una rigidità che non lascia loro scampo,
tuttavia in un’ottica più trascendentale i loro gesti divengono archetipi che ci ricordano rituali antichi che li elevano a figure dignitose e onorevoli nella loro eroica accettazione”.
!

Elena Bianchi Siniscalchi, nasce a Kiel in Germania nel 1969 da madre tedesca e padre italiano. Gli studi di letteratura l’avvicinano a mondi di culture diverse e all’introspezione psicologica. L’artista sviluppa prestissimo un profondo interesse per la fotografia e per il ritratto che studia con Giuliana Traverso. Per alcuni anni il lavoro di ritratto in studio si alterna con la passione per il teatro.
In seguito il suo campo di indagine si concentra sulla comunicazione-non-verbale.
Inizia cosí una ricerca focalizzata sulla mimica dei volti e sull’espressività dei gesti che si concentra su vari mondi, spostandosi ad esempio dalla comunicazione infantile al mondo dei sordi, al gioco dell’Hockey. Mondi apparentemente distanti ma uniti dalla loro rappresentazione gestuale, iconica.
Nonverbal Photography é il filo conduttore della ricerca che unisce tutti i progetti fotografici dell’autrice sulla sfera della comunicazione non verbale e il linguaggio mimico e gestuale.
L’autrice mette in luce ció che lega un essere umano all’altro al di là di qualsiasi barriera e crea l’occasione per riflettere sul senso e l’origine della comunicazione ad ampio raggio, senza discriminarne alcuna. Il campo di indagine ruota intorno al misterioso gioco di identificazione - distinzione dall’altro. Il bambino si distingue dalla mamma e comincia a comunicare quando dice io: ma se fosse solo,
!

da chi si distinguerebbe? Come potrebbe avere coscienza di sé senza l’ altro?
#tinsoldiers #elenasiniscalchi #idea4me #lartquotidien
IDEA4MI
Via Lanzone 23, 20123 Milano
Opening: 30 gennaio 2018, ore 18.00-21.00
Durata: 31 gennaio – 13 febbraio 2018
Orari di apertura: tutti i giorni su appuntamento; giovedi e sabto dalle 11.00 alle 19.00
Tel. +39 3351209804 idea4mi@gmail.com
lartquotidien – servizi per l’arte
lartquotidien@gmail.com +39 3406701854 www.lartquotidien.com
RISPECCHIAMENTO E COMUNICAZIONE DEL GESTO
Penso che esista uno specchio invisibile tra noi e il mondo circostante e che ogni rapporto umano vi sia incluso.
Questa riflessione si é imposta in me e mi ha condotto attraverso mondi e microcosmi che mi hanno circondato completamente
e che in qualche modo narrano un'unica storia.
É una storia di rispecchiamento esterno e interno che dá origine alla comunicazione.
Due anni fa ho esposto una serie di immagini di giocatori di Hockey, ripresi all’aperto, in luce naturale.
I loro movimenti fluidi erano in armonia con se stessi e con gli altri giocatori in un gioco di sintonizzazione e contrapposizione che creava una sorta di discorso gestuale; le loro silhouttes stesse sembravano degli ideogrammi.
Quest'anno ho ritratto dei soldatini di piombo nella neve e nel ghiaccio. L'uniforme non lascia molto spazio ai movimenti, eppure i gesti sono potenti. Essi si specchiano costantemente tra loro, e nella propria uniforme, soldato, nel loro ruolo.
Il soldatino come il giocatore di Hockey si riflette perció anche in se stesso, con uno specchio interiore.
Essere soli non cambia l'attitudine al rispecchiamento.
Funziona cosí anche la riflessione. Le mie immagini parlano di questo.
Dal 31 gennaio al 13 febbraio 2018 si svolgerà, presso lo spazio ideato dall’Arch. Paola Maria Gianotti IDEA4MI – in via Lanzone 23 - la mostra TIN SOLDIERS, personale milanese della fotografa Elena Siniscalchi.
Dopo la serie “Hockey Players” in cui giocatori in movimento erano cristallizzati in movimenti ideogrammatici, la ricerca di Elena Siniscalchi sulla comunicazione non verbale, prosegue con una nuova serie di lavori che a livello estetico mostrano una continuità con gli scatti precedenti, ma in cui è evidente una ancor più marcata ricerca filosofica dove i soggetti rappresentati divengono metafore della vita degli uomini.
Per la fotografa i “Tin soldiers sono soldatini di piombo abbandonati in cantine e soffitte ma che nonostante il passare del tempo hanno mantenuto, nelle loro forme statiche, la posizione e il ruolo per cui erano stati creati. Ripresi nella neve e in grotte di ghiaccio, sono posti come giocattoli su un campo di battaglia marmoreo senza avere più un nome né un senso nella contemporaneità. Estraniati in un non-luogo, i loro corpi sono condannati dalle uniformi ad una rigidità che non lascia loro scampo,
tuttavia in un’ottica più trascendentale i loro gesti divengono archetipi che ci ricordano rituali antichi che li elevano a figure dignitose e onorevoli nella loro eroica accettazione”.
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Elena Bianchi Siniscalchi, nasce a Kiel in Germania nel 1969 da madre tedesca e padre italiano. Gli studi di letteratura l’avvicinano a mondi di culture diverse e all’introspezione psicologica. L’artista sviluppa prestissimo un profondo interesse per la fotografia e per il ritratto che studia con Giuliana Traverso. Per alcuni anni il lavoro di ritratto in studio si alterna con la passione per il teatro.
In seguito il suo campo di indagine si concentra sulla comunicazione-non-verbale.
Inizia cosí una ricerca focalizzata sulla mimica dei volti e sull’espressività dei gesti che si concentra su vari mondi, spostandosi ad esempio dalla comunicazione infantile al mondo dei sordi, al gioco dell’Hockey. Mondi apparentemente distanti ma uniti dalla loro rappresentazione gestuale, iconica.
Nonverbal Photography é il filo conduttore della ricerca che unisce tutti i progetti fotografici dell’autrice sulla sfera della comunicazione non verbale e il linguaggio mimico e gestuale.
L’autrice mette in luce ció che lega un essere umano all’altro al di là di qualsiasi barriera e crea l’occasione per riflettere sul senso e l’origine della comunicazione ad ampio raggio, senza discriminarne alcuna. Il campo di indagine ruota intorno al misterioso gioco di identificazione - distinzione dall’altro. Il bambino si distingue dalla mamma e comincia a comunicare quando dice io: ma se fosse solo,
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da chi si distinguerebbe? Come potrebbe avere coscienza di sé senza l’ altro?
#tinsoldiers #elenasiniscalchi #idea4me #lartquotidien
IDEA4MI
Via Lanzone 23, 20123 Milano
Opening: 30 gennaio 2018, ore 18.00-21.00
Durata: 31 gennaio – 13 febbraio 2018
Orari di apertura: tutti i giorni su appuntamento; giovedi e sabto dalle 11.00 alle 19.00
Tel. +39 3351209804 idea4mi@gmail.com
lartquotidien – servizi per l’arte
lartquotidien@gmail.com +39 3406701854 www.lartquotidien.com
RISPECCHIAMENTO E COMUNICAZIONE DEL GESTO
Penso che esista uno specchio invisibile tra noi e il mondo circostante e che ogni rapporto umano vi sia incluso.
Questa riflessione si é imposta in me e mi ha condotto attraverso mondi e microcosmi che mi hanno circondato completamente
e che in qualche modo narrano un'unica storia.
É una storia di rispecchiamento esterno e interno che dá origine alla comunicazione.
Due anni fa ho esposto una serie di immagini di giocatori di Hockey, ripresi all’aperto, in luce naturale.
I loro movimenti fluidi erano in armonia con se stessi e con gli altri giocatori in un gioco di sintonizzazione e contrapposizione che creava una sorta di discorso gestuale; le loro silhouttes stesse sembravano degli ideogrammi.
Quest'anno ho ritratto dei soldatini di piombo nella neve e nel ghiaccio. L'uniforme non lascia molto spazio ai movimenti, eppure i gesti sono potenti. Essi si specchiano costantemente tra loro, e nella propria uniforme, soldato, nel loro ruolo.
Il soldatino come il giocatore di Hockey si riflette perció anche in se stesso, con uno specchio interiore.
Essere soli non cambia l'attitudine al rispecchiamento.
Funziona cosí anche la riflessione. Le mie immagini parlano di questo.
30
gennaio 2018
Elena Siniscalchi – Tin soldiers
Dal 30 gennaio al 13 febbraio 2018
fotografia
Location
IDEA4MI
Milano, Via Lanzone, 23, (Milano)
Milano, Via Lanzone, 23, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni su appuntamento; giovedi e sabato dalle 11.00 alle 19.00
Vernissage
30 Gennaio 2018, ore 18.00-21.00
Autore