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Senza Titolo
La mostra “SENZA TITOLO”, chiama a raccolta alcuni importanti Artisti del Novecento. Essi sono stati protagonisti di preziosi momenti di rinnovamento linguistico nel secolo trascorso, e sono poi approdati, ciascuno da un proprio percorso creativo a raffinate tecniche espressive.
Comunicato stampa
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La mostra “SENZA TITOLO”, chiama a raccolta alcuni importanti Artisti del Novecento.
Essi sono stati protagonisti di preziosi momenti di rinnovamento linguistico nel secolo trascorso, e sono poi approdati, ciascuno da un proprio percorso creativo a raffinate tecniche espressive, che ancora oggi consentono di individuarne le diverse personalità artistiche.
Nella mostra saranno presentate opere dei seguenti autori:
Adami, Griffa, Knap, Gilardi, De Maria, Salvo, Tadini, Pistoletto, Arrigo Lora Totino, Baj.
Valerio Adami
La sua arte espressionista è influenzata dall'opera di Francis Bacon e poi dalla pittura astratta e gestuale, con il recupero della figurazione risolta secondo i moduli della Pop Art americana e in particolare di Roy Lichtenstein. Le sue opere sono una sorta di racconto a fumetti. Lo stile si distingue nell'uso di una materia cromatica in stesure piatte, lisce e continue, dentro le nette recinzioni nere del disegno.
Arrigo Lora Totino
Considerato uno dei padri della poesia sonora italiana, Grande e raffinato interprete.
Nicola DeMaria. artista italiano di consolidata fama internazionale. Grande protagonista, insieme agli altri esponenti della Transavanguardia. Ha esposto in tutto il mondo.
Giorgio Griffa, la sua è una “filosofia parlata” e “numerata” che si teorizza attraverso i “segni”, l’utilizzo del colore, ora tenue, ora vibrante, realizza atmosfere sobrie ed eleganti. Rosa e Indaco del 1972 è il lavoro proposto nella mostra.
Jan Knap è presente con un lavoro dedicato alla sacralità della famiglia.
Il suo lavoro, rispecchia le molteplici esperienze vissute dall’artista, tra Stati Uniti d’America, Giappone e Italia, Germania e Repubblica Ceca, lasciando ben intendere la ricchezza e la straordinarietà del suo background e consentendo, nel contempo, l’esaltazione della sua inimitabile, originalissima figurazione che lo ha portato nelle più importanti collezioni pubbliche e private e gli ha consentito i più ambiti riconoscimenti internazionali.
Piero Gilardi ottenne grande fama fin dal 1965 con opere realizzate in poliuretano, che riproducono, in modo estremamente realistico, frammenti di ambiente naturale, a scopo ludico, ma anche di denuncia verso uno stile di vita che, col passare del tempo, diventa sempre più artificiale.
Sono di Michelangelo Pistoletto, le mollette, serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio anni’70.
I quadri specchianti costituiscono il fondamento dell’opera di Pistoletto. Le caratteristiche essenziali, che l’artista stesso individua in essi, sono principalmente: la dimensione del tempo, non soltanto rappresentato, ma realmente presente; l’inclusione nell’opera dello spettatore e dell’ambiente circostante, che ne fanno “l'autoritratto del mondo”.
Salvo, è presente con Inverno un lavoro del 2000.
Emilio Tadini, con un dipinto appartenente al poetico e coloratissimo ciclo della Fiaba.
Enrico Baj Nella sua ricerca artistica, che si esprime attraverso collages polimaterici e policromatici, si distinguono da un lato un filone ludico, dove prevale il piacere di fare pittura con materiali diversi..e dall’altro un forte impegno civile e una critica della contemporaneità.
In mostra un lavoro del 1984, Dama
Essi sono stati protagonisti di preziosi momenti di rinnovamento linguistico nel secolo trascorso, e sono poi approdati, ciascuno da un proprio percorso creativo a raffinate tecniche espressive, che ancora oggi consentono di individuarne le diverse personalità artistiche.
Nella mostra saranno presentate opere dei seguenti autori:
Adami, Griffa, Knap, Gilardi, De Maria, Salvo, Tadini, Pistoletto, Arrigo Lora Totino, Baj.
Valerio Adami
La sua arte espressionista è influenzata dall'opera di Francis Bacon e poi dalla pittura astratta e gestuale, con il recupero della figurazione risolta secondo i moduli della Pop Art americana e in particolare di Roy Lichtenstein. Le sue opere sono una sorta di racconto a fumetti. Lo stile si distingue nell'uso di una materia cromatica in stesure piatte, lisce e continue, dentro le nette recinzioni nere del disegno.
Arrigo Lora Totino
Considerato uno dei padri della poesia sonora italiana, Grande e raffinato interprete.
Nicola DeMaria. artista italiano di consolidata fama internazionale. Grande protagonista, insieme agli altri esponenti della Transavanguardia. Ha esposto in tutto il mondo.
Giorgio Griffa, la sua è una “filosofia parlata” e “numerata” che si teorizza attraverso i “segni”, l’utilizzo del colore, ora tenue, ora vibrante, realizza atmosfere sobrie ed eleganti. Rosa e Indaco del 1972 è il lavoro proposto nella mostra.
Jan Knap è presente con un lavoro dedicato alla sacralità della famiglia.
Il suo lavoro, rispecchia le molteplici esperienze vissute dall’artista, tra Stati Uniti d’America, Giappone e Italia, Germania e Repubblica Ceca, lasciando ben intendere la ricchezza e la straordinarietà del suo background e consentendo, nel contempo, l’esaltazione della sua inimitabile, originalissima figurazione che lo ha portato nelle più importanti collezioni pubbliche e private e gli ha consentito i più ambiti riconoscimenti internazionali.
Piero Gilardi ottenne grande fama fin dal 1965 con opere realizzate in poliuretano, che riproducono, in modo estremamente realistico, frammenti di ambiente naturale, a scopo ludico, ma anche di denuncia verso uno stile di vita che, col passare del tempo, diventa sempre più artificiale.
Sono di Michelangelo Pistoletto, le mollette, serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio anni’70.
I quadri specchianti costituiscono il fondamento dell’opera di Pistoletto. Le caratteristiche essenziali, che l’artista stesso individua in essi, sono principalmente: la dimensione del tempo, non soltanto rappresentato, ma realmente presente; l’inclusione nell’opera dello spettatore e dell’ambiente circostante, che ne fanno “l'autoritratto del mondo”.
Salvo, è presente con Inverno un lavoro del 2000.
Emilio Tadini, con un dipinto appartenente al poetico e coloratissimo ciclo della Fiaba.
Enrico Baj Nella sua ricerca artistica, che si esprime attraverso collages polimaterici e policromatici, si distinguono da un lato un filone ludico, dove prevale il piacere di fare pittura con materiali diversi..e dall’altro un forte impegno civile e una critica della contemporaneità.
In mostra un lavoro del 1984, Dama
12
dicembre 2017
Senza Titolo
Dal 12 dicembre 2017 al 28 febbraio 2018
arte moderna e contemporanea
Location
GIAMPIERO BIASUTTI NOVECENTO
Torino, Via Della Rocca, 10, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 10, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10.30-12.30 e 15.30-19.30
Vernissage
12 Dicembre 2017, h 18.00
Autore
Curatore