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Diorama
VOLTI IN FIORE – I volti dipinti da Fulvia Mendini hanno una parentela con il grande mandala a sfondo viola che vi è stato abbinato, così come con i suoi fiori e farfalle.
IL RISCHIO DEI BERSAGLI – Le mucche mansuete, su prati verdi e gialli, vengono immerse dalla mano di Nicola Vitale.
Comunicato stampa
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VOLTI IN FIORE
I volti dipinti da Fulvia Mendini, hanno una parentela con il grande «mandala» a sfondo viola che vi è stato abbinato, così come con i suoi fiori e farfalle. La fisionomia umana viene tornita, smussata e levigata per entrare in uno schema magico, che si ripete, dove ogni linea, contorno, colore e sfumatura è condotta con il rigore limpido dell’armonia. I volti di Fulvia, così snaturalizzati, ci appaiono affacciati a una finestra di splendore, che ricorda la struttura delle icone bizantine, figure sottomesse alle geometrie del sacro. Lo stesso sguardo mistico si posa su una curiosa flora e fauna, reinventate attraverso i giochi astratti, come in un caleidoscopio di simmetrie colorate, di forme simboliche in bilico tra visibile e invisibile.
IL RISCHIO DEI BERSAGLI
Le mucche mansuete, su prati verdi e gialli, vengono immerse, dalla mano felice di Nicola Vitale, in uno spettacolo del paesaggio che sembra alludere a una tradizione bucolica, ma nel contempo la rivoluziona. Riposano infatti tra bersagli centrati da frecce che ne sfiorano i massicci corpi viola, o tra strane rocce che ricordano denti, in una natura imprevedibile dai colori vivaci. Il tratto allucinato di queste fiabe per intellettuali regrediti, sembra partire dal dato più comune di stereotipi figurativi per stravolgerlo in un’esperienza dell’altro mondo. Dove in vasi di fiori abnormi e meravigliosi, si aprono scorci di paesaggi, mondi paralleli che coesistono senza destare sospetti. O ancora nell’angolo intimo di un caminetto rarefatto, acceso di contrasti cromatici, si anima una minima comunità di piccole figure dedite alla pesca, sollevamento pesi, baby sitting. L’ovvio, il banale non esistono là dove ogni abitudine percettiva è cancellata dalla intensità dell’immagine, attivata da rapporti sapienti di forma e colore e da decontestualizzazioni spiazzanti. Il mondo visivo riappare come se fosse ogni volta la prima volta.
Antiveduto Gramatica
I volti dipinti da Fulvia Mendini, hanno una parentela con il grande «mandala» a sfondo viola che vi è stato abbinato, così come con i suoi fiori e farfalle. La fisionomia umana viene tornita, smussata e levigata per entrare in uno schema magico, che si ripete, dove ogni linea, contorno, colore e sfumatura è condotta con il rigore limpido dell’armonia. I volti di Fulvia, così snaturalizzati, ci appaiono affacciati a una finestra di splendore, che ricorda la struttura delle icone bizantine, figure sottomesse alle geometrie del sacro. Lo stesso sguardo mistico si posa su una curiosa flora e fauna, reinventate attraverso i giochi astratti, come in un caleidoscopio di simmetrie colorate, di forme simboliche in bilico tra visibile e invisibile.
IL RISCHIO DEI BERSAGLI
Le mucche mansuete, su prati verdi e gialli, vengono immerse, dalla mano felice di Nicola Vitale, in uno spettacolo del paesaggio che sembra alludere a una tradizione bucolica, ma nel contempo la rivoluziona. Riposano infatti tra bersagli centrati da frecce che ne sfiorano i massicci corpi viola, o tra strane rocce che ricordano denti, in una natura imprevedibile dai colori vivaci. Il tratto allucinato di queste fiabe per intellettuali regrediti, sembra partire dal dato più comune di stereotipi figurativi per stravolgerlo in un’esperienza dell’altro mondo. Dove in vasi di fiori abnormi e meravigliosi, si aprono scorci di paesaggi, mondi paralleli che coesistono senza destare sospetti. O ancora nell’angolo intimo di un caminetto rarefatto, acceso di contrasti cromatici, si anima una minima comunità di piccole figure dedite alla pesca, sollevamento pesi, baby sitting. L’ovvio, il banale non esistono là dove ogni abitudine percettiva è cancellata dalla intensità dell’immagine, attivata da rapporti sapienti di forma e colore e da decontestualizzazioni spiazzanti. Il mondo visivo riappare come se fosse ogni volta la prima volta.
Antiveduto Gramatica
27
gennaio 2018
Diorama
Dal 27 gennaio al 24 febbraio 2018
arte contemporanea
Location
DUETART GALLERY
Varese, Via Albuzzi, 27, (Varese)
Varese, Via Albuzzi, 27, (Varese)
Orario di apertura
Su appuntamento
Vernissage
27 Gennaio 2018, ore 18.00
Autore