18 luglio 2001

Anno XVIII, N.201, Luglio/Agosto 2001 Il Giornale Dell’Arte

 
In copertina: il vigile Urbani, riflessioni sul nuovo ministro della cultura. Sono stati consegnati ai Carabinieri i Giotto della collezione De Carlo. La fondazione Cassa Risparmio Venezia acquista metà del Giornale dell’arte...

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Sulla prima pagina del numero estivo dell’austero mensile campeggiano l’affaire Urbani/Sgarbi ed il corsivo dell’editore Umberto Allemandi. Il capo della casa editrice che stampa ‘Il Giornale dell’Arte’ spiega le ragioni che hanno portato la Fondazione Cassa di Risparmio di Venezia nel capitale della sua azienda. La Fondazione lagunare infatti ha acquisito il 43% dell’Allemandi Editore mettendo a segno un colpo tra il mecenatismo e lo spirito imprenditoriale.
Sempre in ‘prima’ inizia un singolare articolo che esamina la figura di Vittorio Sgarbi, neo sottosegretario ai beni culturali, come grande ‘talento sciupato’ a causa del suo indomabile carattere che mal si adatta a ruoli istituzionali.
Non solo la fondazione CRV è indicata come nuovo esempio di mecenatismo, nelle prima pagine del magazine si parla infatti della Packard, statunitense, impegnatissima per il recupero degli scavi ad Ercolano. Un interessante approfondimento è dedicato a Genova dove, per il G8 ed in vista di ‘Genova Capitale della Cultura 2004’, non si sono lesinati restauri e interessanti interventi urbanistici. Il professor Luca Zan analizza in maniera molto approfondita il caso dei musei civici di Venezia, tra gli unici ad essere in attivo ed a creare reddito in Italia.
Molto critico, in un articolo a sua firma, Giorgio de Marchis. E’ stato lui ad ideare la mostra ‘Milano Europa 2000’ che poi però è stata realizzata in maniera opposta alla filosofia iniziale. In una intervista il soprintendente di Roma, Claudio Strinati, difende “Il Genio di Roma”, grandiosa mostra su Caravaggio da lui curata e mira di numerosissime critiche.
A pagina 25 Fabrizio Lemme, il noto avvocato dell’arte, parla della perseguibilità penale dei falsari anche quando costoro sono gli stessi artisti che si pentono di aver inflazionato il loro nome.
Sempre puntuale la sezione sulle gallerie private curata da Franco Fanelli, esce da qui un’interpretazione del rapporto tra la Biennale di Venezia e la fiera ArtBasel diametralmente opposta a quella che, a suo tempo, diede Exibart. Fanelli considera infatti le due istituzioni non sovrapponibili come qualche tempo fa.
Un numero leggermente ridotto nel volume delle notizie ma come al solito interessante. Da non perdere a pagina 16 l’intervento di un restauratore (Bruno Zanardi) che, dissertando sulla situazione romana in un’ipotetica lettera al sindaco Veltroni, addìta la brutta (a suo parere, beninteso!) illuminazione dei ponti tiberini affermando che dovrebbero restare al buio, procede stigmatizzando ogni intervento contemporaneo nella capitale fino a schernire una nota scultura di Consagra affermando che “l’autore si è probabilmente ispirato al Mottarello tuttapanna di moda negli anni ‘60”. L’idea – a nostro parere suicida – che una città come Roma debba restare immobile e non progredire culturalmente può anche essere espressa, da qui a ridicolizzare con metafore culinarie il lavoro di un gigante dell’arte contemporanea come Consagra ce ne corre; scherza con i fanti…
I tre inserti sono dedicati alle mostre d’estate, alla biennale ed alla ceramica.


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Massimiliano Tonelli



Il Giornale dell’Arte. Mensile di informazione, cultura, economia.
Anno XVIII, N. 201, Luglio/Agosto 2001.
Umberto Allemandi & C. editore, via Mancini 8, 10131 Torino, tel 011-819.91.11 fax 011-819.30.90/83.93.771.
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