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«Tanto sono sublimi e maestosi che nulla più». La didattica dell’architettura all’Accademia di Belle Arti di Venezia ai tempi di Giacomo Quarenghi
Saranno esposti al pubblico, alcuni per la prima volta, preziosi disegni del Quarenghi e di famosi docenti e alunni, come Giannantonio Selva, insieme a tavole e trattati che testimoniano la didattica e la vita culturale della Scuola d’Architettura dell’Accademia tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, influenzata dall’opera del celebre architetto bergamasco
Comunicato stampa
Segnala l'evento
«Tanto sono sublimi e maestosi che nulla più»
La didattica dell’architettura all’Accademia di Belle Arti di Venezia
ai tempi di Giacomo Quarenghi
Evento inserito all’interno delle Celebrazioni del bicentenario della morte
di Giacomo Quarenghi sotto l’egida
dell’Osservatorio Quarenghi di Bergamo
Accademia di Belle Arti di Venezia
Magazzino del Sale n. 3, Venezia
15 dicembre 2017 - 28 febbraio 2018
Vernice per la stampa: giovedì 14 dicembre 2017, ore 11/13
Inaugurazione: giovedì 14 dicembre 2017, ore 17.00
Nell’ambito delle Celebrazioni del bicentenario della morte di Giacomo Quarenghi, l’Accademia di
Belle Arti di Venezia, diretta dal Prof. Giuseppe La Bruna e presieduta dalla Dott.ssa Luana Zanella,
dedica una mostra alla didattica e alla vita culturale della Scuola d’Architettura dell’Accademia tra
la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, influenzata dall’opera del celebre architetto
bergamasco e partecipe, nel nome di Palladio, a quel movimento che unì illustri architetti,
intellettuali, docenti e grandi personalità della cultura e delle istituzioni. La mostra è a cura di
Alberto Giorgio Cassani, con la collaborazione di Angela Munari ed Evelina Piera Zanon.
IL PERCORSO DELLA MOSTRA
La mostra si sviluppa lungo un percorso costituito complessivamente da 14 teche dove per la
prima volta sono esposti al pubblico i preziosi materiali didattici di quel periodo, conservati
dall’Accademia veneziana. Complessivamente i disegni esposti sono 73.
I DISEGNI DEL QUARENGHI
Tre sono le teche dedicate al Quarenghi contenenti 20 disegni: Giacomo Quarenghi, il “Canaletto”
dell’architettura; Un maestro nel disegno delle planimetrie; L’architettura celebrativa.
Soprattutto grazie alla volontà del suo Presidente Leopoldo Cicognara e del Segretario Antonio
Diedo, l’Accademia acquistò nel 1824, a scopi didattici, 602 disegni di Quarenghi (che si
aggiungeranno a quelli già acquisiti nel 1822). Oltre che arricchire il patrimonio artistico
dell’Istituzione veneziana, le vedute, i capricci e i progetti architettonici di Quarenghi dovevano
soprattutto servire alla didattica e alla formazione degli allievi, in particolare a quelli della Scuola di
Architettura, quali perfetti esemplari del “buon gusto”, contribuendo così all’ammodernamento
della Scuola, prima della svolta neogotica avvenuta poi con Pietro Selvatico. Degli oltre 600 fogli
originari, oggi, nel Fondo storico dell’Accademia, se ne conservano venti (due, non esposti in
mostra, dati temporaneamente alle Gallerie per la loro prossima mostra, sono sostituiti da due
prestati dalle Gallerie). La riduzione del fondo avvenne con la separazione istituzionale tra scuola e
museo, decisa dallo Stato italiano nel 1882, che sancì che i dipinti e i disegni antichi confluissero
nelle collezioni delle Gallerie. Nel 1983 ci si accorse che non tutti i disegni erano stati consegnati e
si provvide dunque a farlo; ma, evidentemente, i disegni di Quarenghi volevano restare in qualche
modo nella loro vecchia sede se ne rimasero, appunto, “dimenticati in un cassetto”, quella
ventina. Che la cosa fosse stata del tutto frutto del caso, lo dimostra il loro carattere composito.
DOCENTI E ALUNNI FAMOSI
Tra i lavori di docenti e di alunni famosi dell’Accademia, una teca è dedicata a Giannantonio Selva,
amico fraterno di Quarenghi; altre figure di spicco presenti sono Lorenzo Santi, ancora poco
studiato, Francesco [Wcowich] Lazzari, Luigi Trezza e Antonio Diedo, Segretario per quarant’anni,
una delle figure centrali dell’Accademia veneziana, con il presidente Leopoldo Cicognara, della
prima metà dell’Ottocento.
I CONCORSI
Cinque teche sono dedicate ai Concorsi di Architettura, in particolare: I temi e le prove; Dai primi
anni fino al Settecento; Dalla fine del Settecento all’Accademia riformata (1807); Tra fedeltà ai
modelli e scelte personali; L’influsso di Quarenghi e la fine di un’epoca.
Infine, due teche sono dedicate all’Alunnato romano dell’architetto Filippo Antolini.
DALL’ANTICA BIBLIOTECA
Un ampio tavolo esibisce alcuni trattati d’architettura e testi tratti dalla preziosa Biblioteca
dell’Accademia che ebbe un ruolo centrale nella didattica grazie a Leopoldo Cicognara. I volumi di
architettura, di prospettiva e di antichità greche e romane provenienti dai fondi librari dei
monasteri soppressi di San Michele in Isola e dei padri domenicani alla Zattere, detti Gesuati,
furono impiegati dagli studenti come oggetti di studio e di ricerca, ma ancor più come modelli da
cui attingere e su cui potersi esercitare. Alcuni documenti, inoltre, testimoniano come l’Accademia
fosse una grande officina editoriale, in cui docenti e alunni partecipavano a grandi imprese
intellettuali.
INSTALLAZIONI MULTIMEDIALI
Completano la mostra un’installazione multimediale e video che illustrano il contenuto della
mostra e alcune fasi del restauro dei disegni.
L’ALLESTIMENTO E GLI STUDENTI DI OGGI
L’allestimento e tutti i materiali della comunicazione sono frutto di un lavoro che ha visto
protagonisti gli odierni studenti, coordinati dal docente Gaetano Mainenti. La mostra dunque è
un’ulteriore occasione di approfondimento didattico dell’attiva Accademia veneziana che mette in
diretto contatto gli studenti di oggi con quelli del passato e con i visitatori della mostra.
CONTRIBUTI
All’ideazione della mostra, oltre al curatore e alle collaboratrici, hanno contribuito in modo
decisivo tutti gli altri membri del Fondo storico dell’Accademia (proff. Francesca Di Gioia, Diana
Ferrara e Marina Manfredi), con l’aiuto determinante della dott.ssa Chiara Gasparini e del prof.
Gaetano Cataldo; la sua realizzazione, invece, è stata possibile grazie al fondamentale lavoro dei
proff. Gaetano Mainenti, Mauro Zocchetta e Giulia Buono, coadiuvati dall’Ing. Francesco Mattiazzo
e dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Il restauro dei disegni è stato realizzato
dalla dott.ssa Luana Franceschet.
CATALOGO
Il catalogo comprende testi di Alberto Giorgio Cassani, Gaetano Cataldo, Elena Catra, Francesca Di
Gioia, Marina Manfredi, Lara Marchese, Katia Martignago, Angela Munari, Valeria Poletto, Sara
Rago, Evelina Piera Zanon. L’uscita è prevista per l’inizio del prossimo anno, edito da Silvana
Editoriale.
INFORMAZIONI
Titolo - «Tanto sono sublimi e maestosi che nulla più». La didattica dell’architettura all’Accademia
di Belle Arti di Venezia ai tempi di Giacomo Quarenghi
Mostra progettata e realizzata da Accademia di Belle Arti di Venezia, a cura di Alberto Giorgio
Cassani con la collaborazione di Angela Munari ed Evelina Piera Zanon
Con la collaborazione di:
Gallerie dell’Accademia
Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto e del Trentino Alto Adige
Contributo di
Intesa San Paolo
Sede - Accademia di Belle Arti di Venezia, Magazzino del Sale n. 3,
Dorsoduro 264 (Zattere), Venezia
Date/orari - Apertura dal 15 dicembre 2017 al 28 febbraio 2018
Ore 11:00-18:00, chiuso il martedì
Ingresso libero
Info: Tel. +39 041 2413752
UFFICIO STAMPA
Anna Zemella
Tel. 041 5208493 / 335 5426548
annazemella@annazeta.it
La didattica dell’architettura all’Accademia di Belle Arti di Venezia
ai tempi di Giacomo Quarenghi
Evento inserito all’interno delle Celebrazioni del bicentenario della morte
di Giacomo Quarenghi sotto l’egida
dell’Osservatorio Quarenghi di Bergamo
Accademia di Belle Arti di Venezia
Magazzino del Sale n. 3, Venezia
15 dicembre 2017 - 28 febbraio 2018
Vernice per la stampa: giovedì 14 dicembre 2017, ore 11/13
Inaugurazione: giovedì 14 dicembre 2017, ore 17.00
Nell’ambito delle Celebrazioni del bicentenario della morte di Giacomo Quarenghi, l’Accademia di
Belle Arti di Venezia, diretta dal Prof. Giuseppe La Bruna e presieduta dalla Dott.ssa Luana Zanella,
dedica una mostra alla didattica e alla vita culturale della Scuola d’Architettura dell’Accademia tra
la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, influenzata dall’opera del celebre architetto
bergamasco e partecipe, nel nome di Palladio, a quel movimento che unì illustri architetti,
intellettuali, docenti e grandi personalità della cultura e delle istituzioni. La mostra è a cura di
Alberto Giorgio Cassani, con la collaborazione di Angela Munari ed Evelina Piera Zanon.
IL PERCORSO DELLA MOSTRA
La mostra si sviluppa lungo un percorso costituito complessivamente da 14 teche dove per la
prima volta sono esposti al pubblico i preziosi materiali didattici di quel periodo, conservati
dall’Accademia veneziana. Complessivamente i disegni esposti sono 73.
I DISEGNI DEL QUARENGHI
Tre sono le teche dedicate al Quarenghi contenenti 20 disegni: Giacomo Quarenghi, il “Canaletto”
dell’architettura; Un maestro nel disegno delle planimetrie; L’architettura celebrativa.
Soprattutto grazie alla volontà del suo Presidente Leopoldo Cicognara e del Segretario Antonio
Diedo, l’Accademia acquistò nel 1824, a scopi didattici, 602 disegni di Quarenghi (che si
aggiungeranno a quelli già acquisiti nel 1822). Oltre che arricchire il patrimonio artistico
dell’Istituzione veneziana, le vedute, i capricci e i progetti architettonici di Quarenghi dovevano
soprattutto servire alla didattica e alla formazione degli allievi, in particolare a quelli della Scuola di
Architettura, quali perfetti esemplari del “buon gusto”, contribuendo così all’ammodernamento
della Scuola, prima della svolta neogotica avvenuta poi con Pietro Selvatico. Degli oltre 600 fogli
originari, oggi, nel Fondo storico dell’Accademia, se ne conservano venti (due, non esposti in
mostra, dati temporaneamente alle Gallerie per la loro prossima mostra, sono sostituiti da due
prestati dalle Gallerie). La riduzione del fondo avvenne con la separazione istituzionale tra scuola e
museo, decisa dallo Stato italiano nel 1882, che sancì che i dipinti e i disegni antichi confluissero
nelle collezioni delle Gallerie. Nel 1983 ci si accorse che non tutti i disegni erano stati consegnati e
si provvide dunque a farlo; ma, evidentemente, i disegni di Quarenghi volevano restare in qualche
modo nella loro vecchia sede se ne rimasero, appunto, “dimenticati in un cassetto”, quella
ventina. Che la cosa fosse stata del tutto frutto del caso, lo dimostra il loro carattere composito.
DOCENTI E ALUNNI FAMOSI
Tra i lavori di docenti e di alunni famosi dell’Accademia, una teca è dedicata a Giannantonio Selva,
amico fraterno di Quarenghi; altre figure di spicco presenti sono Lorenzo Santi, ancora poco
studiato, Francesco [Wcowich] Lazzari, Luigi Trezza e Antonio Diedo, Segretario per quarant’anni,
una delle figure centrali dell’Accademia veneziana, con il presidente Leopoldo Cicognara, della
prima metà dell’Ottocento.
I CONCORSI
Cinque teche sono dedicate ai Concorsi di Architettura, in particolare: I temi e le prove; Dai primi
anni fino al Settecento; Dalla fine del Settecento all’Accademia riformata (1807); Tra fedeltà ai
modelli e scelte personali; L’influsso di Quarenghi e la fine di un’epoca.
Infine, due teche sono dedicate all’Alunnato romano dell’architetto Filippo Antolini.
DALL’ANTICA BIBLIOTECA
Un ampio tavolo esibisce alcuni trattati d’architettura e testi tratti dalla preziosa Biblioteca
dell’Accademia che ebbe un ruolo centrale nella didattica grazie a Leopoldo Cicognara. I volumi di
architettura, di prospettiva e di antichità greche e romane provenienti dai fondi librari dei
monasteri soppressi di San Michele in Isola e dei padri domenicani alla Zattere, detti Gesuati,
furono impiegati dagli studenti come oggetti di studio e di ricerca, ma ancor più come modelli da
cui attingere e su cui potersi esercitare. Alcuni documenti, inoltre, testimoniano come l’Accademia
fosse una grande officina editoriale, in cui docenti e alunni partecipavano a grandi imprese
intellettuali.
INSTALLAZIONI MULTIMEDIALI
Completano la mostra un’installazione multimediale e video che illustrano il contenuto della
mostra e alcune fasi del restauro dei disegni.
L’ALLESTIMENTO E GLI STUDENTI DI OGGI
L’allestimento e tutti i materiali della comunicazione sono frutto di un lavoro che ha visto
protagonisti gli odierni studenti, coordinati dal docente Gaetano Mainenti. La mostra dunque è
un’ulteriore occasione di approfondimento didattico dell’attiva Accademia veneziana che mette in
diretto contatto gli studenti di oggi con quelli del passato e con i visitatori della mostra.
CONTRIBUTI
All’ideazione della mostra, oltre al curatore e alle collaboratrici, hanno contribuito in modo
decisivo tutti gli altri membri del Fondo storico dell’Accademia (proff. Francesca Di Gioia, Diana
Ferrara e Marina Manfredi), con l’aiuto determinante della dott.ssa Chiara Gasparini e del prof.
Gaetano Cataldo; la sua realizzazione, invece, è stata possibile grazie al fondamentale lavoro dei
proff. Gaetano Mainenti, Mauro Zocchetta e Giulia Buono, coadiuvati dall’Ing. Francesco Mattiazzo
e dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Il restauro dei disegni è stato realizzato
dalla dott.ssa Luana Franceschet.
CATALOGO
Il catalogo comprende testi di Alberto Giorgio Cassani, Gaetano Cataldo, Elena Catra, Francesca Di
Gioia, Marina Manfredi, Lara Marchese, Katia Martignago, Angela Munari, Valeria Poletto, Sara
Rago, Evelina Piera Zanon. L’uscita è prevista per l’inizio del prossimo anno, edito da Silvana
Editoriale.
INFORMAZIONI
Titolo - «Tanto sono sublimi e maestosi che nulla più». La didattica dell’architettura all’Accademia
di Belle Arti di Venezia ai tempi di Giacomo Quarenghi
Mostra progettata e realizzata da Accademia di Belle Arti di Venezia, a cura di Alberto Giorgio
Cassani con la collaborazione di Angela Munari ed Evelina Piera Zanon
Con la collaborazione di:
Gallerie dell’Accademia
Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto e del Trentino Alto Adige
Contributo di
Intesa San Paolo
Sede - Accademia di Belle Arti di Venezia, Magazzino del Sale n. 3,
Dorsoduro 264 (Zattere), Venezia
Date/orari - Apertura dal 15 dicembre 2017 al 28 febbraio 2018
Ore 11:00-18:00, chiuso il martedì
Ingresso libero
Info: Tel. +39 041 2413752
UFFICIO STAMPA
Anna Zemella
Tel. 041 5208493 / 335 5426548
annazemella@annazeta.it
14
dicembre 2017
«Tanto sono sublimi e maestosi che nulla più». La didattica dell’architettura all’Accademia di Belle Arti di Venezia ai tempi di Giacomo Quarenghi
Dal 14 dicembre 2017 al 28 febbraio 2018
architettura
Location
MAGAZZINO DEL SALE 3 – ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI VENEZIA
Venezia, Dorsoduro, 264, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 264, (Venezia)
Orario di apertura
11:00-18:00, chiuso il martedì
Vernissage
14 Dicembre 2017, h 17
Curatore