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Giuseppe Oliva – Il colore, il confessionale dell’anima
L’Artista Giuseppe Oliva come in una pratica rituale, da un trascorso pittorico e stilistico legato all’Impressionismo, attraverso l’iterazione del segno alternato al colore, avvia un processo di creazione continua.
Comunicato stampa
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Gli scenari da lui creati, spesso quasi mono colore, sono come sospesi in uno spazio annullato e le immagini appena accennate emergono da tali superfici come fossero delle apparizioni.
Il Mono Color per Oliva è come un sinonimo cromatico di massima spazialità che non sperde ma raccoglie.
Oliva frantuma la visione, la parcellizza e trova nell'uso del colore il modo per raccontarne il processo. Notevole l'uso della materia e della sua stratificazione che sintetizza un invito allo spettatore: l'azzurro nelle sue opere, non è solo etereo e inconsistente, ma anche tangibile e concreto . Ed è in questa fusione di elementi, apparentemente contraddittori, che si svela l'universalità che per sua natura non è univoca ma doppia.
Da qui, nelle opere come Percezioni di un bagliore, Nostalgia, Mare l’emozione di un ricorso, Sensazioni e Profondità si insinuano i segni scuri o resi con altro cromatismo che arginano e sottolineano l'esigenza di “esserci” . Il segno dunque come atto testimone di un passaggio, pieno di tutto ciò che il quel momento ha vissuto, dove ogni cosa è essenziale, senza orpelli e falsi stilemi decorativi.
Questa spettacolare azzurrità, confessionale dell’anima, incanta lo sguardo dell’osservatore che fissa l’odore e la profondità di quel colore nella memoria.
Le creazioni artistiche del pittore siciliano sono come un sipario che non si apre ad uno spazio reale, ma che può essere interpretato come porta d’accesso ad una realtà immateriale, cioè nella sua dimensione interiore più profonda.
Anche nella disposizione dei segni Oliva non lascia nulla al caso, le movenze scure dei solchi plumbei o di luce sono in realtà il frutto del suo attento e metodico studio dell’incidenza della luce, la quale produce una pacata armonia cromatica d’insieme. Le sottili allusioni emotive, frutto di un’intensa ispirazione lirica, non sono più un chiaro rimando ai particolari di un corpo o ad un’immagine, infatti l’artista si concentra sul gesto pittorico in se stesso il quale si svela nel ritmo del segno/disegno e negli equilibri con il colore e le sue tonalità.
I suoi dipinti oscillano tra una composizione del tutto astratta di linee e colori e una rappresentazione di cielo e mare quasi uniforme, è proprio qui che si coglie la forza espressiva delle opere di Giuseppe Oliva, ovvero nella capacità di arrivare alla sensibilità dell’osservatore e di incoraggiarne la meditazione.
Il Mono Color per Oliva è come un sinonimo cromatico di massima spazialità che non sperde ma raccoglie.
Oliva frantuma la visione, la parcellizza e trova nell'uso del colore il modo per raccontarne il processo. Notevole l'uso della materia e della sua stratificazione che sintetizza un invito allo spettatore: l'azzurro nelle sue opere, non è solo etereo e inconsistente, ma anche tangibile e concreto . Ed è in questa fusione di elementi, apparentemente contraddittori, che si svela l'universalità che per sua natura non è univoca ma doppia.
Da qui, nelle opere come Percezioni di un bagliore, Nostalgia, Mare l’emozione di un ricorso, Sensazioni e Profondità si insinuano i segni scuri o resi con altro cromatismo che arginano e sottolineano l'esigenza di “esserci” . Il segno dunque come atto testimone di un passaggio, pieno di tutto ciò che il quel momento ha vissuto, dove ogni cosa è essenziale, senza orpelli e falsi stilemi decorativi.
Questa spettacolare azzurrità, confessionale dell’anima, incanta lo sguardo dell’osservatore che fissa l’odore e la profondità di quel colore nella memoria.
Le creazioni artistiche del pittore siciliano sono come un sipario che non si apre ad uno spazio reale, ma che può essere interpretato come porta d’accesso ad una realtà immateriale, cioè nella sua dimensione interiore più profonda.
Anche nella disposizione dei segni Oliva non lascia nulla al caso, le movenze scure dei solchi plumbei o di luce sono in realtà il frutto del suo attento e metodico studio dell’incidenza della luce, la quale produce una pacata armonia cromatica d’insieme. Le sottili allusioni emotive, frutto di un’intensa ispirazione lirica, non sono più un chiaro rimando ai particolari di un corpo o ad un’immagine, infatti l’artista si concentra sul gesto pittorico in se stesso il quale si svela nel ritmo del segno/disegno e negli equilibri con il colore e le sue tonalità.
I suoi dipinti oscillano tra una composizione del tutto astratta di linee e colori e una rappresentazione di cielo e mare quasi uniforme, è proprio qui che si coglie la forza espressiva delle opere di Giuseppe Oliva, ovvero nella capacità di arrivare alla sensibilità dell’osservatore e di incoraggiarne la meditazione.
01
dicembre 2017
Giuseppe Oliva – Il colore, il confessionale dell’anima
Dal primo al 15 dicembre 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL COLLEZIONISTA
Roma, Via Rasella, 132, (Roma)
Roma, Via Rasella, 132, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10.00-12.30 e 16.30-19.00
Vernissage
1 Dicembre 2017, ore 19.00
Autore
Curatore