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Neve. Sport invernali a Oropa 1920-1960
Il progetto espositivo è nato con l’obiettivo di valorizzare il Fondo grafico Piero Bora, artista e grafico biellese, attivo negli anni Trenta e morto giovane sul fronte greco-albanese nel 1941. Una storia raccontata attraverso la grafica pubblicitaria, fotografie, filmati e materiali d’epoca.
Comunicato stampa
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Il progetto espositivo è nato con l’obiettivo di valorizzare il Fondo grafico Piero Bora, artista e grafico biellese, attivo negli anni Trenta e morto giovane sul fronte greco-albanese nel 1941. Per l’occasione verranno esposti alcuni bozzetti pubblicitari realizzati negli anni Trenta, che bene si inseriranno in un percorso costruito attraverso fotografie, documenti, filmati e oggetti d’epoca che testimoniano il diffondersi degli sport invernali nell’area alpina di Oropa, a partire dagli anni Venti ed entro la fine degli anni Sessanta.
La montagna per i Biellesi è stata, a partire dai primi del Novecento luogo di attrazione e di svago e, con il tempo, la costruzione di nuovi impianti e servizi ha contribuito a rafforzarne il richiamo turistico e sportivo. Numerose sono le testimonianze che permettono di ricostruire le fasi di trasformazione della conca di Oropa da luogo di pellegrinaggio religioso a meta dalla forte attrattiva turistica durante tutto l’anno e, in particolare, durante la stagione invernale, grazie alle abbondanti nevicate di un tempo.
A Oropa si inizierà a sciare nei primi anni del Novecento e a partire dagli anni
Venti verranno organizzate le prime gare di fondo e di salto di richiamo nazionale
e internazionale. Dal 1926, con la costruzione della funivia, si inizierà a sciare e disputare gare di discesa e slalom in prossimità del Lago del Mucrone e dalla cima del Camino, dando impulso alla costruzione di nuovi impianti di risalita e di strutture ricettive. Moltissimo il materiale storico che verrà esposto per l’occasione: reperito attraverso un capillare lavoro di ricerca negli archivi biellesi, messi generosamente a disposizione, tra cui quello della APD Pietro Micca, del C.A.I. e dello Sci Club Biella, della Fondazione Sella, della Fondazione Piacenza, del Santuario di Oropa, della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e della Biblioteca Civica, concorrerà a restituire l’immagine di una società viva, partecipe ed entusiasta nei confronti di uno sport relativamente “giovane”.
La mostra verrà arricchita da postazioni video in cui verranno proiettati filmati d’epoca e interviste raccolte per l’occasione tra chi ha vissuto la conca di Oropa nel periodo di massimo splendore. L’esposizione sarà inoltre accompagnata da materiali d’epoca messi a disposizione dalla “Mostra dello Sci” di Alberto Vineis, Fabrizio Corbetta e Piero Ramella.
Quella dello sci a “Oropa sport” è una storia - sebbene per molti aspetti molto diversa dagli inizi - che vive ancora oggi, con tempi e modalità differenti da quelle che sono gli standard attuali di altri ben noti e frequentatissimi comprensori sciistici delle Alpi. La mostra concorrerà a storicizzare e restituire un’eccellenza del territorio biellese che ha precorso i tempi e ha fatto di Oropa una tra le prime stazioni sciistiche piemontesi, con pioneristici impianti di risalita e servizi utili all’accoglienza turistica.
L’esposizione non restituirà soltanto uno spaccato dell'epoca ma i materiali esposti riporteranno anche al contesto storico-artistico e culturale dell'epoca: le fotografie selezionate sono realizzate da professionisti che hanno operato sul territorio, da Vittorio Sella a Franco Bogge, da Antonio Tosso a Cesare Valerio, da Pietro Minoli a Lino Cremon, così come non mancano opere di artisti biellesi come Giuseppe Bozzalla, Piero Bora e Giancarlo Cori. La visita potrà inoltre proseguire ammirando la “neve dipinta” nelle opere di Emilio Longoni, Lorenzo Delleani, Giuseppe Bozzalla, Silvio Allason, e Cesare Maggi, esposte nelle collezioni permanenti del Museo.
L’ingente quantità dei materiali reperiti e la ricchezza di vicende e personaggi che hanno animato per un cinquantennio la conca di Oropa, inevitabilmente, non sono potuti confluire massivamente in mostra. E’ per questo motivo che per tutto il periodo della mostra, i fine settimana saranno animati da incontri ed eventi che porteranno ad approfondire tematiche ed aspetti connessi all’esposizione.
La montagna per i Biellesi è stata, a partire dai primi del Novecento luogo di attrazione e di svago e, con il tempo, la costruzione di nuovi impianti e servizi ha contribuito a rafforzarne il richiamo turistico e sportivo. Numerose sono le testimonianze che permettono di ricostruire le fasi di trasformazione della conca di Oropa da luogo di pellegrinaggio religioso a meta dalla forte attrattiva turistica durante tutto l’anno e, in particolare, durante la stagione invernale, grazie alle abbondanti nevicate di un tempo.
A Oropa si inizierà a sciare nei primi anni del Novecento e a partire dagli anni
Venti verranno organizzate le prime gare di fondo e di salto di richiamo nazionale
e internazionale. Dal 1926, con la costruzione della funivia, si inizierà a sciare e disputare gare di discesa e slalom in prossimità del Lago del Mucrone e dalla cima del Camino, dando impulso alla costruzione di nuovi impianti di risalita e di strutture ricettive. Moltissimo il materiale storico che verrà esposto per l’occasione: reperito attraverso un capillare lavoro di ricerca negli archivi biellesi, messi generosamente a disposizione, tra cui quello della APD Pietro Micca, del C.A.I. e dello Sci Club Biella, della Fondazione Sella, della Fondazione Piacenza, del Santuario di Oropa, della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e della Biblioteca Civica, concorrerà a restituire l’immagine di una società viva, partecipe ed entusiasta nei confronti di uno sport relativamente “giovane”.
La mostra verrà arricchita da postazioni video in cui verranno proiettati filmati d’epoca e interviste raccolte per l’occasione tra chi ha vissuto la conca di Oropa nel periodo di massimo splendore. L’esposizione sarà inoltre accompagnata da materiali d’epoca messi a disposizione dalla “Mostra dello Sci” di Alberto Vineis, Fabrizio Corbetta e Piero Ramella.
Quella dello sci a “Oropa sport” è una storia - sebbene per molti aspetti molto diversa dagli inizi - che vive ancora oggi, con tempi e modalità differenti da quelle che sono gli standard attuali di altri ben noti e frequentatissimi comprensori sciistici delle Alpi. La mostra concorrerà a storicizzare e restituire un’eccellenza del territorio biellese che ha precorso i tempi e ha fatto di Oropa una tra le prime stazioni sciistiche piemontesi, con pioneristici impianti di risalita e servizi utili all’accoglienza turistica.
L’esposizione non restituirà soltanto uno spaccato dell'epoca ma i materiali esposti riporteranno anche al contesto storico-artistico e culturale dell'epoca: le fotografie selezionate sono realizzate da professionisti che hanno operato sul territorio, da Vittorio Sella a Franco Bogge, da Antonio Tosso a Cesare Valerio, da Pietro Minoli a Lino Cremon, così come non mancano opere di artisti biellesi come Giuseppe Bozzalla, Piero Bora e Giancarlo Cori. La visita potrà inoltre proseguire ammirando la “neve dipinta” nelle opere di Emilio Longoni, Lorenzo Delleani, Giuseppe Bozzalla, Silvio Allason, e Cesare Maggi, esposte nelle collezioni permanenti del Museo.
L’ingente quantità dei materiali reperiti e la ricchezza di vicende e personaggi che hanno animato per un cinquantennio la conca di Oropa, inevitabilmente, non sono potuti confluire massivamente in mostra. E’ per questo motivo che per tutto il periodo della mostra, i fine settimana saranno animati da incontri ed eventi che porteranno ad approfondire tematiche ed aspetti connessi all’esposizione.
02
dicembre 2017
Neve. Sport invernali a Oropa 1920-1960
Dal 02 dicembre 2017 al 04 marzo 2018
fotografia
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MUSEO DEL TERRITORIO BIELLESE – CHIOSTRO DI SAN SEBASTIANO
Biella, Via Quintino Sella, (Biella)
Biella, Via Quintino Sella, (Biella)
Biglietti
Intero € 6,00, ridotto € 3,00
Orario di apertura
Da mercoledì a venerdì 10-12.30 / 15-18.30, sabato e domenica 15-18.30
Vernissage
2 Dicembre 2017, Ore 18.00
Autore