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Marco Piantoni – MarKo
MarKo è un progetto ideato da Marco Piantoni, che, partendo dalla sua esperienza personale, ci propone una profonda riflessione sulle umane vicissitudini e sul ruolo che ciascun individuo – l’artista in primis – ha nella società in cui vive.
Comunicato stampa
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“Chi ha capito il gioco non riesce più a ingannarsi; ma chi non riesce più a ingannarsi non può più prendere né gusto né piacere alla vita. Così è.” Luigi Pirandello
MarKo è un progetto ideato da Marco Piantoni, che, partendo dalla sua esperienza personale, ci propone una profonda riflessione sulle umane vicissitudini e sul ruolo che ciascun individuo – l’artista in primis - ha nella società in cui vive. La società determina, modifica, plasma il nostro modo di essere e di stare al mondo. Oppure sono gli individui a determinare, modificare e plasmare la società? Marko ci pone un interrogativo: l’identità è un concetto malleabile?
Marco Piantoni ritiene che “Un artista debba sempre parlare di se stesso e, attraverso se stesso, del contesto che lo circonda, del periodo storico in cui vive. La creazione artistica non è altro che “l’intuizione che si fa espressione” (Benedetto Croce) e non può che nascere dalla situazione, dal contesto e dalle sensazioni che l’artista sta vivendo, in quel preciso momento e luogo utilizzando le informazioni che riceve e che ricerca nella quotidianità.” Da tali presupposti trae origine e forza la ricerca espressiva di Marco Piantoni.
“Il lavoro di consulente – scrive Piantoni - mi permette di ricevere informazioni provenienti da un mondo che è predominante in questo periodo storico ovvero le grandi aziende, le multinazionali. Entrare a contatto con questa realtà ti fa sentire parte integrante di un sistema di grandi dimensioni regolato quasi esclusivamente dal denaro. Essere fonte di un processo artistico in questo contesto, da un lato ti permette di raccontare qualcosa che ha un forte impatto sociale, anche per chi lo conosce solo dall’esterno, dall’altro lato “l’intuizione che fa espressione” avviene attraverso parole, colori, immagini, materiali che non sono in linea con il concetto base di arte che tutti noi, inconsciamente, abbiamo e spesso si allontana dal significato più puro di bellezza. Per questo motivo, nel creare arte, percepisco che l’abbozzo pittorico sta lasciando sempre più spazio ai file word, le immagini che utilizzo sono sempre meno oniriche ma presenti nella mia realtà, i materiali sempre più distanti dalla tela e gli argomenti sempre più appartenenti alla sfera economica e sociale che caratterizza il mio quotidiano il quale, spesso, mi chiude in una scatola proprio come un giocattolo”.
La prospettiva del quotidiano vissuto da MarKo è delineata dallo slang della finanza e dell’economia. Poiché le parole danno senso alla realtà, in quanto la definiscono, Piantoni impone alla nostra attenzione i termini che riempiono le sue giornate. Termini che oramai regolano le nostre esistenze e con i quali ciascuno di noi deve fare i conti, nel crescente e generale fenomeno di metamorfosi aziendale che ha investito ogni aspetto dell’agire umano, compresa l’attività artistica. Marco Piantoni sfrutta i codici e gli strumenti del marketing per proporre le opere maturate grazie al suo capitale creativo (KUNST = KAPITAL, secondo l’equivalenza indicata dal maestro-sciamano Joseph Beuys). Opere che per la società acquistano valore nel momento in cui sono mercificate e commercializzate, ma che prima di tutto sono la concretizzazione in chiave estetica di concetti e valori tesi a scuotere le coscienze.
Quella proposta da Marco Piantoni si configura come un’operazione dai chiari risvolti concettuali che, esaminando la realtà e il modo in cui essa viene percepita, sottolinea il valore salvifico dell’arte. Francesco Santaniello
Marco Piantoni nasce a Terni il 16 Novembre 1987, contemporaneamente agli studi in Economia frequenta l’Accademia delle belle Arti nella quale studia pittura con il maestro Igor Borozan. Subito dopo la laurea in Economia e il diploma all’Accademia d’Arte, viaggia in Inghilterra e in Spagna per studiare e lavorare. Durante i suoi viaggi ha la possibilità di conoscere nuove culture e nuove forme di pensiero che influiranno anche nel suo modo di fare arte. Nel 2012 viene selezionato con il progetto "the death of Peter Pan" al concorso nazionale "Metrocubo" ad Ancona. Il 5 ottobre del 2013 inaugura la sua prima mostra personale "Somewhere" nella Galleria Canovaccio. "Somewhere" è un progetto dedicato all'infanzia creato con le icone che più hanno caratterizzato l'infanzia dell'artista stesso. Dopo Somewhere partecipa a diverse mostre collettive sia in Italia che all’estero e nel 2015 inaugura la sua seconda personale, curata da ideadestroyingmuros, intitolata "Wilkommen" al Microteatre Valencià, in uno dei quartieri più alternativi di Valencia. Tornato in Italia, sempre nel 2015, partecipa allo Stripe festival di Fermo e alla mostra collettiva “Play” alla galleria Canovaccio. Nel 2016 viene selezionato per una mostra al Museo di Arte contemporanea della Sapienza (Mlac) intitolata “No(w) Regrets” curata da Tommaso Zijno e a due mostre collettive la prima all’Ex Dogana di Roma con “Fabrique Du cinéma” e al festival “accenni di Contemporaneo” a San Michele. La sua arte è il risultato di una formazione sia artistica che economico/sociale basata su temi di attualità che hanno impatto nel contemporaneo.
MarKo è un progetto ideato da Marco Piantoni, che, partendo dalla sua esperienza personale, ci propone una profonda riflessione sulle umane vicissitudini e sul ruolo che ciascun individuo – l’artista in primis - ha nella società in cui vive. La società determina, modifica, plasma il nostro modo di essere e di stare al mondo. Oppure sono gli individui a determinare, modificare e plasmare la società? Marko ci pone un interrogativo: l’identità è un concetto malleabile?
Marco Piantoni ritiene che “Un artista debba sempre parlare di se stesso e, attraverso se stesso, del contesto che lo circonda, del periodo storico in cui vive. La creazione artistica non è altro che “l’intuizione che si fa espressione” (Benedetto Croce) e non può che nascere dalla situazione, dal contesto e dalle sensazioni che l’artista sta vivendo, in quel preciso momento e luogo utilizzando le informazioni che riceve e che ricerca nella quotidianità.” Da tali presupposti trae origine e forza la ricerca espressiva di Marco Piantoni.
“Il lavoro di consulente – scrive Piantoni - mi permette di ricevere informazioni provenienti da un mondo che è predominante in questo periodo storico ovvero le grandi aziende, le multinazionali. Entrare a contatto con questa realtà ti fa sentire parte integrante di un sistema di grandi dimensioni regolato quasi esclusivamente dal denaro. Essere fonte di un processo artistico in questo contesto, da un lato ti permette di raccontare qualcosa che ha un forte impatto sociale, anche per chi lo conosce solo dall’esterno, dall’altro lato “l’intuizione che fa espressione” avviene attraverso parole, colori, immagini, materiali che non sono in linea con il concetto base di arte che tutti noi, inconsciamente, abbiamo e spesso si allontana dal significato più puro di bellezza. Per questo motivo, nel creare arte, percepisco che l’abbozzo pittorico sta lasciando sempre più spazio ai file word, le immagini che utilizzo sono sempre meno oniriche ma presenti nella mia realtà, i materiali sempre più distanti dalla tela e gli argomenti sempre più appartenenti alla sfera economica e sociale che caratterizza il mio quotidiano il quale, spesso, mi chiude in una scatola proprio come un giocattolo”.
La prospettiva del quotidiano vissuto da MarKo è delineata dallo slang della finanza e dell’economia. Poiché le parole danno senso alla realtà, in quanto la definiscono, Piantoni impone alla nostra attenzione i termini che riempiono le sue giornate. Termini che oramai regolano le nostre esistenze e con i quali ciascuno di noi deve fare i conti, nel crescente e generale fenomeno di metamorfosi aziendale che ha investito ogni aspetto dell’agire umano, compresa l’attività artistica. Marco Piantoni sfrutta i codici e gli strumenti del marketing per proporre le opere maturate grazie al suo capitale creativo (KUNST = KAPITAL, secondo l’equivalenza indicata dal maestro-sciamano Joseph Beuys). Opere che per la società acquistano valore nel momento in cui sono mercificate e commercializzate, ma che prima di tutto sono la concretizzazione in chiave estetica di concetti e valori tesi a scuotere le coscienze.
Quella proposta da Marco Piantoni si configura come un’operazione dai chiari risvolti concettuali che, esaminando la realtà e il modo in cui essa viene percepita, sottolinea il valore salvifico dell’arte. Francesco Santaniello
Marco Piantoni nasce a Terni il 16 Novembre 1987, contemporaneamente agli studi in Economia frequenta l’Accademia delle belle Arti nella quale studia pittura con il maestro Igor Borozan. Subito dopo la laurea in Economia e il diploma all’Accademia d’Arte, viaggia in Inghilterra e in Spagna per studiare e lavorare. Durante i suoi viaggi ha la possibilità di conoscere nuove culture e nuove forme di pensiero che influiranno anche nel suo modo di fare arte. Nel 2012 viene selezionato con il progetto "the death of Peter Pan" al concorso nazionale "Metrocubo" ad Ancona. Il 5 ottobre del 2013 inaugura la sua prima mostra personale "Somewhere" nella Galleria Canovaccio. "Somewhere" è un progetto dedicato all'infanzia creato con le icone che più hanno caratterizzato l'infanzia dell'artista stesso. Dopo Somewhere partecipa a diverse mostre collettive sia in Italia che all’estero e nel 2015 inaugura la sua seconda personale, curata da ideadestroyingmuros, intitolata "Wilkommen" al Microteatre Valencià, in uno dei quartieri più alternativi di Valencia. Tornato in Italia, sempre nel 2015, partecipa allo Stripe festival di Fermo e alla mostra collettiva “Play” alla galleria Canovaccio. Nel 2016 viene selezionato per una mostra al Museo di Arte contemporanea della Sapienza (Mlac) intitolata “No(w) Regrets” curata da Tommaso Zijno e a due mostre collettive la prima all’Ex Dogana di Roma con “Fabrique Du cinéma” e al festival “accenni di Contemporaneo” a San Michele. La sua arte è il risultato di una formazione sia artistica che economico/sociale basata su temi di attualità che hanno impatto nel contemporaneo.
18
novembre 2017
Marco Piantoni – MarKo
Dal 18 novembre al 02 dicembre 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA GC2 CONTEMPORARY
Terni, Vico San Lorenzo, 5, (Terni)
Terni, Vico San Lorenzo, 5, (Terni)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 9-13 e 16-19.30, domenica su appuntamento
Vernissage
18 Novembre 2017, ore 18.30
Autore
Curatore