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In nome dell’Uomo
Tra installazioni, opere di fotografia, pittura,
scultura e videoarte, “In nome dell’Uomo” affronta il tema della violenza sulle donne affidandosi all’interpretazione di ogni singolo artista, con particolare attenzione alla sua ricaduta sociale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per la prima volta a Treviso l’arte contemporanea fa il suo ingresso nella lotta contro la
violenza sulle donne. E lo fa attraverso un’importante mostra d’arte dal titolo evocativo “In nome
dell’Uomo” che si terrà dal 12 novembre al 2 dicembre 2017 a Villa Guidini (Zero Branco,
Treviso). Un manifesto di denuncia che, grazie ad un importante lavoro di ricerca della curatrice
Barbara Codogno, si propone come momento di riflessione sociale e culturale che suggerisca
soluzione e speranza.
“In nome dell’Uomo” è un progetto d’arte contemporanea fortemente voluto e realizzato grazie
al sostengo della Commissione Intercomunale Pari Opportunità (CPOI), presieduta da
Simona Guardati, e i Comuni di Casale sul Sile, Casier, Preganziol e Zero Branco. Si avvale
dei patrocini della Commissione per la Realizzazione delle Pari Opportunità tra Uomo e
Donna della Regione del Veneto, Commissione per le Pari Opportunità del Comune di
Treviso e dell’Associazione Italiana Donne Medico – Sezione di Treviso; della collaborazione
di Cambiamento Maschile Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti di Montebelluna; e del contributo
di BHR Treviso Hotel, in qualità di main sponsor. “In nome dell’Uomo”, in collaborazione con
Cittadellarte, è realizzata anche grazie al supporto tecnico di EtnoFilm, InPrint Pubblicità e
Tanis Root.
La mostra sarà inaugurata sabato 11 novembre alle ore 17.00 e rimarrà aperta il martedì,
mercoledì e giovedì ore 9.00-13.00 e 15.00-18.00; venerdì e sabato ore 9.00-13.00; domenica ore
15.00-18.00. Ingresso libero.
Si potrebbe quasi dire che alla violenza siamo stati abituati: quotidianamente la cronaca ci mostra
immagini terribili davanti alle quali, addomesticati all'orrore, non sappiamo più reagire. La donna
però è e resta il centro dal quale si dipanano tutte le altre riflessioni sulla violenza. Che la donna
subisca violenza è purtroppo assodato. Che sia l'uomo a infliggerla è purtroppo dato di fatto. Ma di
che uomo stiamo parlando?
Ecco quindi un titolo importate: In nome dell’Uomo. Dove Uomo con la lettera maiuscola
diventa l'Uomo che sceglie di stare al fianco delle donne, dei bambini, dei fragili, incoraggia
la bellezza il talento la giustizia, combatte insieme alle donne per un mondo senza violenza.
Ma Uomo è anche la somma di “uomo e donna”, è il genere umano che fortemente deve lottare
contro la violenza su bambini, animali, ambiente, omofobia.
«In nome dell'Uomo fa un passo in più - spiega la curatrice Barbara Codogno - non solo
rifuggo, condanno e non pratico la violenza, ma in nome dell'Uomo sono chiamato sulla Terra per
fare il bene, per fare il meglio che può fare un Uomo. Se cambiasse l'atteggiamento violento che in
molti assumono, quella violenza subdola e diffusa - una consuetudine che ormai ci ha
anestetizzato - allora saremo di fronte ad un cambiamento culturale epocale, che includerebbe
necessariamente anche la fine della violenza sul corpo della donna».
L'Uomo di domani è un Uomo nuovo. E dice no alla violenza.
ARTISTI
Sedici artisti, tra le eccellenze locali e nazionali che lavorano specificatamente sul tema della
violenza, sono stati chiamati a presentare una loro riflessione che non vuole essere gridata ma
proporre soluzioni, superamento e speranza. Tra installazioni, opere di fotografia, pittura,
scultura e videoarte, “In nome dell’Uomo” affronta il tema affidandosi all'interpretazione di ogni
singolo artista, con particolare attenzione alla sua ricaduta sociale.
Emanuela CALLEGARIN / Adolfina DE STEFANI / KETRA / Antonello MANTOVANI / Stefano
REOLON / Carla RIGATO / Alberto SAKA / Gabriella SANTUARI / Bärbel SCHMIDTMANN /
Elisabetta SGOBBI / Felice TAGLIAFERRI / Andrea TAGLIAPIETRA / Giovanni Oscar URSO /
Marco VECCHIATO / Mariarosa VIO / Grazia ZATTARIN.
EVENTI COLLATERALI
Per analizzare e approfondire le molte sfaccettature legate al tema della violenza contro la donna,
la mostra “In nome dell’Uomo” presenta, oltre all’esposizione d'arte contemporanea, diversi
momenti di riflessione che si terranno a Villa Guidini sempre ad ingresso gratuito.
L’inaugurazione di SABATO 11 NOVEMBRE inizierà alle ore 17.00 con la performance di
Adolfina de Stefani e Antonello Mantovani dal titolo: “Omaggio alla Donna”. I due artisti,
fondatori dell'Associazione Cittadellarte e celebri performer, realizzeranno una performance
castissima, ma potente, commovente ispirata alla poesia “Supplica a mia madre” di Pier Paolo
Pasolini.
Si proseguirà all’interno dell’Auditorium con la proiezione del video “Inside” realizzato dagli
artisti Mariarosa Vio e Andrea Tagliapietra. Una donna-bambina viene costretta a saltare la
corda, sempre più velocemente, anche quando il rosso della violenza le ha coperto il volto, fino a
quando cade, morta, sopraffatta da fatica e dolore. Un’opera molto minimale, casta eppure
sconcertante.
A chiudere la serata di inaugurazione sarà lo spettacolo teatrale “L’età del consenso” con la
regia di Valentina Paronetto, Nicola Mattarollo, Mattia Zorzetto e la partecipazione dei ragazzi
del percorso di teatro del Liceo Duca degli Abruzzi di Treviso coordinato dalla professoressa
Annalisa Dossini. A seguire il monologo “No sta bestemar” di e con Cristiano Contaldo.
Seppure con il tono lieve della commedia, i due brani teatrali, complementari l’uno all’altro,
propongono un messaggio importante contro la violenza di genere. Lo sfondo di riferimento ideale
dello svolgersi delle vicende è la costruzione di un ponte comunicativo fra le generazioni, in cui gli
adulti consegnano ai giovani saperi ed esperienze, e i giovani condividono con gli adulti paure,
speranze e desideri.
MARTEDì 16 NOVEMBRE si terrà una particolare visita guidata a cura di FELICE
TAGLIAFERRI, scultore non vedente noto a livello internazionale, un importante momento di
sensibilizzazione in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si
celebra il 3 dicembre. Un’occasione per tutti i partecipanti di “vedere” l’arte esclusivamente con le
mani. Tagliaferri, che da anni porta avanti il messaggio che l'arte è patrimonio universale e come
tale deve essere accessibile a tutti secondo le proprie possibilità, famosissima la sua riproduzione
della celebre scultura “Il cristo Rivelato” esposta nella Cappella Sansevero resa disponibile alla
fruizione tattile.
Felice Tagliaferri collabora con il Museo Tattile Statale Omero, il Museo di Arte Contemporanea di
Roma, i Musei Vaticani, l'Accademia di Brera, l'Accademia di Roma, la Collezione Guggenheim di
Venezia, Ca' la Ghironda Modern Art Museum. Nel 2014 ha partecipato a un progetto di CBM Italia
Onlus che prevedeva l'avvio di un laboratorio artistico permanente alla Bethany School di Shillong,
in India, che è stato ripreso da Silvio Soldini e Giorgio Garini nel documentario "Un Albero
Indiano".
“In nome dell’Uomo” chiuderà con il FINISSAGE SABATO 2 DICEMBRE dedicato alla proiezione
di due documentari di denuncia contro la violenza sulla donna, ma anche testimonianza
dell’emancipazione da stati di abbrutimento sociale attraverso il lavoro. L’evento, in
collaborazione con l’antropologo Fabio Gemo direttore artistico dell’Etnofilomfest, si terrà
dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso l’Auditorium di Zero Branco, ad ingresso gratuito. I due
documentari presentati saranno: “2 Girls” di Marco Speroni e “Strane straniere” di Elisa
Amorus.
Per tutta la durata della mostra si terranno visite guidate rivolte agli studenti delle medie inferiori e
superiori. Per info e prenotazioni: biblioteca di Zero Branco tel. 0422-485518
violenza sulle donne. E lo fa attraverso un’importante mostra d’arte dal titolo evocativo “In nome
dell’Uomo” che si terrà dal 12 novembre al 2 dicembre 2017 a Villa Guidini (Zero Branco,
Treviso). Un manifesto di denuncia che, grazie ad un importante lavoro di ricerca della curatrice
Barbara Codogno, si propone come momento di riflessione sociale e culturale che suggerisca
soluzione e speranza.
“In nome dell’Uomo” è un progetto d’arte contemporanea fortemente voluto e realizzato grazie
al sostengo della Commissione Intercomunale Pari Opportunità (CPOI), presieduta da
Simona Guardati, e i Comuni di Casale sul Sile, Casier, Preganziol e Zero Branco. Si avvale
dei patrocini della Commissione per la Realizzazione delle Pari Opportunità tra Uomo e
Donna della Regione del Veneto, Commissione per le Pari Opportunità del Comune di
Treviso e dell’Associazione Italiana Donne Medico – Sezione di Treviso; della collaborazione
di Cambiamento Maschile Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti di Montebelluna; e del contributo
di BHR Treviso Hotel, in qualità di main sponsor. “In nome dell’Uomo”, in collaborazione con
Cittadellarte, è realizzata anche grazie al supporto tecnico di EtnoFilm, InPrint Pubblicità e
Tanis Root.
La mostra sarà inaugurata sabato 11 novembre alle ore 17.00 e rimarrà aperta il martedì,
mercoledì e giovedì ore 9.00-13.00 e 15.00-18.00; venerdì e sabato ore 9.00-13.00; domenica ore
15.00-18.00. Ingresso libero.
Si potrebbe quasi dire che alla violenza siamo stati abituati: quotidianamente la cronaca ci mostra
immagini terribili davanti alle quali, addomesticati all'orrore, non sappiamo più reagire. La donna
però è e resta il centro dal quale si dipanano tutte le altre riflessioni sulla violenza. Che la donna
subisca violenza è purtroppo assodato. Che sia l'uomo a infliggerla è purtroppo dato di fatto. Ma di
che uomo stiamo parlando?
Ecco quindi un titolo importate: In nome dell’Uomo. Dove Uomo con la lettera maiuscola
diventa l'Uomo che sceglie di stare al fianco delle donne, dei bambini, dei fragili, incoraggia
la bellezza il talento la giustizia, combatte insieme alle donne per un mondo senza violenza.
Ma Uomo è anche la somma di “uomo e donna”, è il genere umano che fortemente deve lottare
contro la violenza su bambini, animali, ambiente, omofobia.
«In nome dell'Uomo fa un passo in più - spiega la curatrice Barbara Codogno - non solo
rifuggo, condanno e non pratico la violenza, ma in nome dell'Uomo sono chiamato sulla Terra per
fare il bene, per fare il meglio che può fare un Uomo. Se cambiasse l'atteggiamento violento che in
molti assumono, quella violenza subdola e diffusa - una consuetudine che ormai ci ha
anestetizzato - allora saremo di fronte ad un cambiamento culturale epocale, che includerebbe
necessariamente anche la fine della violenza sul corpo della donna».
L'Uomo di domani è un Uomo nuovo. E dice no alla violenza.
ARTISTI
Sedici artisti, tra le eccellenze locali e nazionali che lavorano specificatamente sul tema della
violenza, sono stati chiamati a presentare una loro riflessione che non vuole essere gridata ma
proporre soluzioni, superamento e speranza. Tra installazioni, opere di fotografia, pittura,
scultura e videoarte, “In nome dell’Uomo” affronta il tema affidandosi all'interpretazione di ogni
singolo artista, con particolare attenzione alla sua ricaduta sociale.
Emanuela CALLEGARIN / Adolfina DE STEFANI / KETRA / Antonello MANTOVANI / Stefano
REOLON / Carla RIGATO / Alberto SAKA / Gabriella SANTUARI / Bärbel SCHMIDTMANN /
Elisabetta SGOBBI / Felice TAGLIAFERRI / Andrea TAGLIAPIETRA / Giovanni Oscar URSO /
Marco VECCHIATO / Mariarosa VIO / Grazia ZATTARIN.
EVENTI COLLATERALI
Per analizzare e approfondire le molte sfaccettature legate al tema della violenza contro la donna,
la mostra “In nome dell’Uomo” presenta, oltre all’esposizione d'arte contemporanea, diversi
momenti di riflessione che si terranno a Villa Guidini sempre ad ingresso gratuito.
L’inaugurazione di SABATO 11 NOVEMBRE inizierà alle ore 17.00 con la performance di
Adolfina de Stefani e Antonello Mantovani dal titolo: “Omaggio alla Donna”. I due artisti,
fondatori dell'Associazione Cittadellarte e celebri performer, realizzeranno una performance
castissima, ma potente, commovente ispirata alla poesia “Supplica a mia madre” di Pier Paolo
Pasolini.
Si proseguirà all’interno dell’Auditorium con la proiezione del video “Inside” realizzato dagli
artisti Mariarosa Vio e Andrea Tagliapietra. Una donna-bambina viene costretta a saltare la
corda, sempre più velocemente, anche quando il rosso della violenza le ha coperto il volto, fino a
quando cade, morta, sopraffatta da fatica e dolore. Un’opera molto minimale, casta eppure
sconcertante.
A chiudere la serata di inaugurazione sarà lo spettacolo teatrale “L’età del consenso” con la
regia di Valentina Paronetto, Nicola Mattarollo, Mattia Zorzetto e la partecipazione dei ragazzi
del percorso di teatro del Liceo Duca degli Abruzzi di Treviso coordinato dalla professoressa
Annalisa Dossini. A seguire il monologo “No sta bestemar” di e con Cristiano Contaldo.
Seppure con il tono lieve della commedia, i due brani teatrali, complementari l’uno all’altro,
propongono un messaggio importante contro la violenza di genere. Lo sfondo di riferimento ideale
dello svolgersi delle vicende è la costruzione di un ponte comunicativo fra le generazioni, in cui gli
adulti consegnano ai giovani saperi ed esperienze, e i giovani condividono con gli adulti paure,
speranze e desideri.
MARTEDì 16 NOVEMBRE si terrà una particolare visita guidata a cura di FELICE
TAGLIAFERRI, scultore non vedente noto a livello internazionale, un importante momento di
sensibilizzazione in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si
celebra il 3 dicembre. Un’occasione per tutti i partecipanti di “vedere” l’arte esclusivamente con le
mani. Tagliaferri, che da anni porta avanti il messaggio che l'arte è patrimonio universale e come
tale deve essere accessibile a tutti secondo le proprie possibilità, famosissima la sua riproduzione
della celebre scultura “Il cristo Rivelato” esposta nella Cappella Sansevero resa disponibile alla
fruizione tattile.
Felice Tagliaferri collabora con il Museo Tattile Statale Omero, il Museo di Arte Contemporanea di
Roma, i Musei Vaticani, l'Accademia di Brera, l'Accademia di Roma, la Collezione Guggenheim di
Venezia, Ca' la Ghironda Modern Art Museum. Nel 2014 ha partecipato a un progetto di CBM Italia
Onlus che prevedeva l'avvio di un laboratorio artistico permanente alla Bethany School di Shillong,
in India, che è stato ripreso da Silvio Soldini e Giorgio Garini nel documentario "Un Albero
Indiano".
“In nome dell’Uomo” chiuderà con il FINISSAGE SABATO 2 DICEMBRE dedicato alla proiezione
di due documentari di denuncia contro la violenza sulla donna, ma anche testimonianza
dell’emancipazione da stati di abbrutimento sociale attraverso il lavoro. L’evento, in
collaborazione con l’antropologo Fabio Gemo direttore artistico dell’Etnofilomfest, si terrà
dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso l’Auditorium di Zero Branco, ad ingresso gratuito. I due
documentari presentati saranno: “2 Girls” di Marco Speroni e “Strane straniere” di Elisa
Amorus.
Per tutta la durata della mostra si terranno visite guidate rivolte agli studenti delle medie inferiori e
superiori. Per info e prenotazioni: biblioteca di Zero Branco tel. 0422-485518
11
novembre 2017
In nome dell’Uomo
Dall'undici novembre al 02 dicembre 2017
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
VILLA GUIDINI
Zero Branco, Via Guidini, (Treviso)
Zero Branco, Via Guidini, (Treviso)
Orario di apertura
martedì, mercoledì e giovedì ore 9.00-13.00 e 15.00-18.00; venerdì e sabato ore 9.00-13.00; domenica ore
15.00-18.00
Vernissage
11 Novembre 2017, ore 17
Curatore