Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
14
dicembre 1998
San Quirico d’Orcia dal 6dic98 al 10gen99 “Di cotto e di crudo” Personale di Claudio Maccari
altrecittà
La mostra si tiene a palazzo Chigi recuperato come spazio espositivo dopo lunghi anni di restauro. Colpito dai bombardamenti della seconda guerra mondiale era stato abbandonato.
Con la mostra di Claudio Maccari recupera ora un'importante funzione nel centro della Valdorcia, contraltare degli Horti Leonini che ogni anno ospitano la rassegna "Forme nel verde"
Con la mostra di Claudio Maccari recupera ora un'importante funzione nel centro della Valdorcia, contraltare degli Horti Leonini che ogni anno ospitano la rassegna "Forme nel verde"
di redazione
“Di cotto e di crudo” è una divertita ironia tra il “cotto” (molte opere sono realizzate in terracotta, con argilla della Valdorcia) e una delle opere presentate (il prosciutto in marmo, “crudo” per l’appunto).
“La poetica di Maccari è tutta qui, nel proporre attraverso la dialettica fra parola e immagine, fra testo e figura, fra titolo e opera, un’idea di gioco, soprattutto intelettuale, del tutto privo di una posta” scrive Omar Calabrese in un’intervento pubblicato sul catalogo della mostra edito da “Maschietto e Musolino” di Firenze.
La mostra è aperta col seguente orario:
tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19
chiusura il lunedì