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Elisa Strinna – The multiple landscape
AlbumArte presenta all’interno dei programmi continuativi AlbumArte | Residenze – ciclo di approfondimento sulle residenze d’artista – e AlbumArte | VideoArtForum – ciclo di proiezioni di video con dibattito – Ascar dell’artista Elisa Strinna. A seguire: talk.
Comunicato stampa
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AlbumArte presenta all’interno dei programmi continuativi AlbumArte | Residenze – ciclo di approfondimento sulle residenze d’artista – e AlbumArte | VideoArtForum – ciclo di proiezioni di video con dibattito – Ascar dell’artista Elisa Strinna (Padova, 1982), opera video realizzata durante un periodo di residenza presso il Seoul Art Space Geumcheon (aprile-giugno 2017).
Il lavoro di Elisa Strinna esplora i sistemi di relazione in senso ampio, indagando le modalità attraverso cui strutturiamo la nostra percezione del mondo e i diversi campi del sapere. Analizzando la natura dei conflitti tra entità considerate distanti, l’artista interroga il rapporto dell’uomo contemporaneo con il mondo.
Naturale ed artificiale, ideale ed esperienza, materiale e virtuale, istantaneità e tempo profondo, paesaggio tecnologico e paesaggio geologico, sono alcuni dei rapporti, degli aspetti e dei temi al centro della sua ricerca.
Il lavoro di Strinna può essere interpretato come una cartografia estesa dove l’artista esamina in profondità le informazioni intrinseche a molteplici documenti prodotti attraverso l’attività dell’uomo e della natura. Penetrando in profondità la sostanza di tali informazioni, nuove narrazioni prendono vita. Narrazioni in cui viene messa in discussione ogni visione limitata sia dei processi culturali che naturali, nel tentativo di attivare nuovi sistemi di relazione.
«Ascar è una realtà in cui materiale e virtuale si mescolano, per dare vita a un paesaggio in cui i confini tra finzione e verità si perdono. Il territorio di Seoul, il suo villaggio antico, i nuovi centri finanziari, le montagne che circondando la città, il confine tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, esistono in compresenza agli stessi territori riprodotti nei mondi virtuali dei videogames. La voce di una giovane donna ci accompagna attraverso questi luoghi, alternandosi a quella di uno scienziato il quale racconta l’origine dell’Universo e di alcuni dei minerali che compongono le tecnologie digitali. Ascar è un mondo i cui confini non si possono attraversare, una realtà dove la lotta per la realizzazione è costante e l’affermazione del sé avviene unicamente attraverso la sconfitta del proprio avversario. La contemplazione di questo universo magnifico e brutale, è il solo momento di pace in una costante lotta darwiniana per la sopravvivenza. Il film nasce dal desiderio di indagare l’interesse diffuso delle giovani generazioni per i mondi virtuali dei videogiochi e la relazione di questi mondi con quello concreto. Interviste a videogamer, esperti di Virtual Reality, e a referenti di un centro di disintossicazione da internet nei pressi di Seoul (Corea del Sud), assieme alle interviste realizzate ad alcuni ricercatori di mineralogia presso il Muséum National d’Histoire Naturelle de la Ville de Paris, sono il materiale da cui trae vita il cortometraggio». (Elisa Strinna)
La proiezione sarà seguita da un dibattito nel quale Francesco Buonerba e Nicoletta Guglielmucci (progetto Wonderlust #rome) dialogheranno insieme a Elisa Strinna e all’artista sud coreano Junghun Kim, focalizzandone affinità, riferimenti e sensibilità comuni per lo studio dei rapporti che intercorrono tra mondi materiali e virtuali.
Il lavoro di Elisa Strinna esplora i sistemi di relazione in senso ampio, indagando le modalità attraverso cui strutturiamo la nostra percezione del mondo e i diversi campi del sapere. Analizzando la natura dei conflitti tra entità considerate distanti, l’artista interroga il rapporto dell’uomo contemporaneo con il mondo.
Naturale ed artificiale, ideale ed esperienza, materiale e virtuale, istantaneità e tempo profondo, paesaggio tecnologico e paesaggio geologico, sono alcuni dei rapporti, degli aspetti e dei temi al centro della sua ricerca.
Il lavoro di Strinna può essere interpretato come una cartografia estesa dove l’artista esamina in profondità le informazioni intrinseche a molteplici documenti prodotti attraverso l’attività dell’uomo e della natura. Penetrando in profondità la sostanza di tali informazioni, nuove narrazioni prendono vita. Narrazioni in cui viene messa in discussione ogni visione limitata sia dei processi culturali che naturali, nel tentativo di attivare nuovi sistemi di relazione.
«Ascar è una realtà in cui materiale e virtuale si mescolano, per dare vita a un paesaggio in cui i confini tra finzione e verità si perdono. Il territorio di Seoul, il suo villaggio antico, i nuovi centri finanziari, le montagne che circondando la città, il confine tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, esistono in compresenza agli stessi territori riprodotti nei mondi virtuali dei videogames. La voce di una giovane donna ci accompagna attraverso questi luoghi, alternandosi a quella di uno scienziato il quale racconta l’origine dell’Universo e di alcuni dei minerali che compongono le tecnologie digitali. Ascar è un mondo i cui confini non si possono attraversare, una realtà dove la lotta per la realizzazione è costante e l’affermazione del sé avviene unicamente attraverso la sconfitta del proprio avversario. La contemplazione di questo universo magnifico e brutale, è il solo momento di pace in una costante lotta darwiniana per la sopravvivenza. Il film nasce dal desiderio di indagare l’interesse diffuso delle giovani generazioni per i mondi virtuali dei videogiochi e la relazione di questi mondi con quello concreto. Interviste a videogamer, esperti di Virtual Reality, e a referenti di un centro di disintossicazione da internet nei pressi di Seoul (Corea del Sud), assieme alle interviste realizzate ad alcuni ricercatori di mineralogia presso il Muséum National d’Histoire Naturelle de la Ville de Paris, sono il materiale da cui trae vita il cortometraggio». (Elisa Strinna)
La proiezione sarà seguita da un dibattito nel quale Francesco Buonerba e Nicoletta Guglielmucci (progetto Wonderlust #rome) dialogheranno insieme a Elisa Strinna e all’artista sud coreano Junghun Kim, focalizzandone affinità, riferimenti e sensibilità comuni per lo studio dei rapporti che intercorrono tra mondi materiali e virtuali.
15
novembre 2017
Elisa Strinna – The multiple landscape
15 novembre 2017
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
ALBUMARTE
Roma, Via Flaminia, 122, (Roma)
Roma, Via Flaminia, 122, (Roma)
Orario di apertura
ore 19.00-21.30
Vernissage
15 Novembre 2017, ore 19.00
Autore