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Anna Rita Barbieri
Personale di Anna Rita Barbieri. Dal 2015 avvia un’intensa e vivace attività espositiva, ottenendo premi e menzioni della critica. Al suo attivo numerose mostre collettive e personali, tra queste ultime, una a Milano e due Bologna.
Comunicato stampa
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"Perché la bellezza quando appare, sposta tutti i sensi e si sa anche far ascoltare. No, la cecità non è un problema. Il problema è avere occhi e non saper vedere, non guardare le cose che accadono, nemmeno l’ordito minimo della realtà. Occhi chiusi. Occhi che non vedono più. Che non sono più curiosi. Che non si aspettano che accada più niente. Forse perché non credono che la bellezza esiste. Ma sul deserto delle nostre strade, Lei passa, rompendo il finito limite e riempiendo i nostri occhi di infinito desiderio.” Patrizio Barbaro
Anna Rita Barbieri dal 2000 studia con il Maestro Antonio Dallomo, dal 2010 approfondisce la tecnica con i Maestri Wolfango Peretti Poggi e Davide Peretti. Ha partecipato allo stage di iperrealismo del Maestro Emanuele Dascanio.
"Bologna un tempo. Città da amare, da patire, poi, in un chissà quando, partire da lei con una nostalgia neppur troppo nascosta. Bologna è stata votata silenziosamente all’arte. Milano, Firenze, Roma rispondono all’appello con più foga, convinzione. Un tempo, scrivevo, Capitale italica di un’Informale già formata adulta. E là Morandi e qui Morlotti, Moreni, Mandelli in un abbraccio arcangeliano convinto. Privo di retorica. Ultimi naturalisti, quando la natura entra nei visceri e inonda il cervello e le sue circonvoluzioni e fa divenire la civiltà futura già arcaica. Potenza di un sospiro di libeccio. E Anna Rita? Nasce dopo, quando i venti di novità hanno spirato in tutte le direzioni possibili ed impossibili. Ma lei non si accontenta, avverte da subito un’esigenza che la chiama a sé, terribile ed amato despota. Arte, possibilità unica di vita. Se la si asseconda si diventa succubi felici, straniati, umoralmente incatenati a lei. E Anna Rita accondiscende, interpreta il richiamo come possibilità di linguaggio universale. Niente parole, solo tratti e colori. Eloquio di pregio. Ci penseranno le sue tele ad instaurare un dialogo con coloro i quali comprendo il silenzioso parlare di esse. Spiriti eletti. Se Bologna artisticamente fu, fortunatamente ancora è, grazie ad artisti come Anna Rita che rinnovano la tradizione emiliana che fu di Wiligelmo, Carracci, Reni, traghettandola verso una spiaggia policroma che si chiama speranza. Il professor Arcangeli ne sarebbe entusiasta". Maurizio Messori
Anna Rita Barbieri dal 2000 studia con il Maestro Antonio Dallomo, dal 2010 approfondisce la tecnica con i Maestri Wolfango Peretti Poggi e Davide Peretti. Ha partecipato allo stage di iperrealismo del Maestro Emanuele Dascanio.
"Bologna un tempo. Città da amare, da patire, poi, in un chissà quando, partire da lei con una nostalgia neppur troppo nascosta. Bologna è stata votata silenziosamente all’arte. Milano, Firenze, Roma rispondono all’appello con più foga, convinzione. Un tempo, scrivevo, Capitale italica di un’Informale già formata adulta. E là Morandi e qui Morlotti, Moreni, Mandelli in un abbraccio arcangeliano convinto. Privo di retorica. Ultimi naturalisti, quando la natura entra nei visceri e inonda il cervello e le sue circonvoluzioni e fa divenire la civiltà futura già arcaica. Potenza di un sospiro di libeccio. E Anna Rita? Nasce dopo, quando i venti di novità hanno spirato in tutte le direzioni possibili ed impossibili. Ma lei non si accontenta, avverte da subito un’esigenza che la chiama a sé, terribile ed amato despota. Arte, possibilità unica di vita. Se la si asseconda si diventa succubi felici, straniati, umoralmente incatenati a lei. E Anna Rita accondiscende, interpreta il richiamo come possibilità di linguaggio universale. Niente parole, solo tratti e colori. Eloquio di pregio. Ci penseranno le sue tele ad instaurare un dialogo con coloro i quali comprendo il silenzioso parlare di esse. Spiriti eletti. Se Bologna artisticamente fu, fortunatamente ancora è, grazie ad artisti come Anna Rita che rinnovano la tradizione emiliana che fu di Wiligelmo, Carracci, Reni, traghettandola verso una spiaggia policroma che si chiama speranza. Il professor Arcangeli ne sarebbe entusiasta". Maurizio Messori
02
ottobre 2017
Anna Rita Barbieri
Dal 02 ottobre al 31 dicembre 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA FARINI
Bologna, Via Luigi Carlo Farini, 26/d, (Bologna)
Bologna, Via Luigi Carlo Farini, 26/d, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a domenica, ore 15-19
Vernissage
2 Ottobre 2017, h 16,30
Autore
Curatore