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Umberto Faini – I colori dell’infinito
Una piccola retrospettiva incentrata sulla ricerca del colore dell’artista milanese la cui è da sempre incentrata sui tre colori primari e le infinite declinazioni degli stessi
Comunicato stampa
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Da anni l’attività artistica di Umberto Faini è caratterizzata da un lavoro sul puro segno-colore in rapporto alla sua variabilità percettiva. Il segno colore nel suo diradarsi, sovrapporsi o infittirsi verso l’alto può evocare orizzonti infiniti sempre diversi, in apparente movimento e un orizzonte può mutare di livello con il mutare della qualità della luce. Si può così assistere simultaneamente alla fusione e al contrasto, con la prevalenza dell’una o dell’altro, secondo la possibilità di lettura dei segni perché la percezione può continuamente variare, anche per la distanza dell’osservazione.
Il colore può vivere esaltato nel contrasto con i suoi complementari o confermato tra i suoi colori adiacenti. I colori contrari tra di loro se si mescolano materialmente si annullano, dando un neutro chiaro o un neutro scuro, secondo il loro grado di saturazione. Questo anche se si fondono otticamente.
Umberto Faini non si definisce un pittore astratto, né la sua è una pittura astratta perché un giallo o un blu non sono elementi astratti. Neppure le loro varie mutazioni sono fatti astratti ma vicende che avvengono nella realtà, con la complicità dei contesti. E’ superfluo aggiungere che i riscontri col mondo reale sono infiniti: dai petali dei fiori alle carnagioni, ai cieli e a tutto…
In questa mostra i tre colori primari, con le loro oscillazioni, sono i protagonisti di tutto il lavoro e meritano un piccolo spazio privilegiato.
Un occhio di riguardo viene riservare ai momenti luminosi dati dalle vicissitudini del giallo. Così come un certo spazio è dedicato al tanto amato Oltremare di certi cieli prenotturni.
Il colore può vivere esaltato nel contrasto con i suoi complementari o confermato tra i suoi colori adiacenti. I colori contrari tra di loro se si mescolano materialmente si annullano, dando un neutro chiaro o un neutro scuro, secondo il loro grado di saturazione. Questo anche se si fondono otticamente.
Umberto Faini non si definisce un pittore astratto, né la sua è una pittura astratta perché un giallo o un blu non sono elementi astratti. Neppure le loro varie mutazioni sono fatti astratti ma vicende che avvengono nella realtà, con la complicità dei contesti. E’ superfluo aggiungere che i riscontri col mondo reale sono infiniti: dai petali dei fiori alle carnagioni, ai cieli e a tutto…
In questa mostra i tre colori primari, con le loro oscillazioni, sono i protagonisti di tutto il lavoro e meritano un piccolo spazio privilegiato.
Un occhio di riguardo viene riservare ai momenti luminosi dati dalle vicissitudini del giallo. Così come un certo spazio è dedicato al tanto amato Oltremare di certi cieli prenotturni.
07
novembre 2017
Umberto Faini – I colori dell’infinito
Dal 07 al 25 novembre 2017
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE RENZO CORTINA
Milano, Via Mac Mahon, 14, (Milano)
Milano, Via Mac Mahon, 14, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10.00-12.30 16.30-19.30
lunedi 16.30-19.30
Vernissage
7 Novembre 2017, h 18.30
Autore
Curatore