Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fatti di terra
La mostra vuole esplorare e portare all’attenzione l’avventura dell’abitare la terra (“abitare”: verbo non di “stato in”, ma di “moto a luogo”), l’ossimoro della terra come utopia vissuta, la terra come sogno, la “sacralità” della terra come luogo di contemplazione – dove cioè si edificano templi, lo stupore infine del suo tremore, la sua vita indipendente dall’uomo, quelle scosse che hanno turbato e attraversato – e sempre attraverseranno, essendo la naturale espressione di ogni lembo di terra sulla Terra – la terra su cui “sta” la Stanza nella sua nomade stanzialità, nel sud dell’Umbria. L’umano stupore è insito già dal nome nei “fatti di terra”, ex terrae facti, cioè “esterrefatti”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 29 ottobre, dalle ore 12 e per tutta la giornata, si inaugura al centro per le arti Stanza – Ci sono cieli dappertutto a Narni una collettiva che espone opere degli artisti Gianfranco Baruchello, Silvia Bordini, Paolo Canevari, Gea Casolaro, Primarosa Cesarini Sforza, Daniele De Lonti, Costanza Ferrini, Lindo Fiore, Andrea Fogli, Ines Fontenla, Luigi Ghirri, Hans-Hermann Koopmann, Luo Guixia, Salvatore Piermarini, Claudio Pieroni, Silvia Stucky, collettivo Ticon3, Naoya Takahara, Marco Tirelli. .
La mostra vuole esplorare e portare all’attenzione l’avventura dell’abitare la terra (“abitare”: verbo non di “stato in”, ma di “moto a luogo”), l’ossimoro della terra come utopia vissuta, la terra come sogno, la “sacralità” della terra come luogo di contemplazione – dove cioè si edificano templi, lo stupore infine del suo tremore, la sua vita indipendente dall’uomo, quelle scosse che hanno turbato e attraversato – e sempre attraverseranno, essendo la naturale espressione di ogni lembo di terra sulla Terra – la terra su cui “sta” la Stanza nella sua nomade stanzialità, nel sud dell’Umbria. L’umano stupore è insito già dal nome nei “fatti di terra”, ex terrae facti, cioè “esterrefatti”.
All’inaugurazione interverranno, in un reading e seminario collettivo, poeti e scrittori amici della Stanza, in una jam session col sassofono di Stefania Maggio…
Per la durata della mostra Fatti di terra avranno luogo nella Stanza performance, lezioni, conferenze e altri eventi sul tema che coinvolgeranno tra gli altri:
i sismologi Patrizia Tosi e Valerio De Rubeis, ricercatori all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dell’Università di Roma – 3 dicembre – insieme al fisico teorico Ignazio Licata (docente presso l'Institute for Basic Research di Palm Harbor, Florida, Usa e direttore scientifico dell'ISEM, Institute for Scientific Methodology, a Bagheria, Palermo);
il Maestro Zen Fausto Taiten Guareschi, erede di Deshimaru Roshi, autore tra l’altro della trilogia Fatti di terra, Fatti di nebbia, Fatti di fuoco (data da definire);
l’architetto Francesco Careri (gruppo Stalker/Osservatorio nomade), autore di Walkscape, che parlerà su “Il camminare come pratica estetica” (data da definire);
Silvia Bordini, docente di Storia dell’arte contemporanea alla Sapienza di Roma e collaboratrice della Stanza, che parlerà su “Arte, terra, pane” (data da definire); il regista Valerio Jalongo, di cui sarà proiettato in anteprima il film documentario sul CERN di Ginevra.
A partire dal 4 novembre, ogni sabato, si potrà partecipare attivamente al corso di panificazione (dedicato cioè a uno dei principali nutrimenti della Terra) tenuto da Om Guglielmo Venturini dell’associazione “Forme dell’Anima”, che da qualche anno porta avanti un programma esemplare di “agricoltura spirituale”.
Evento straordinario della Stanza: proiezione del film My Italy di Bruno Colella, in presenza del regista e di alcuni artisti e attori del film (18 novembre ore 12, in collaborazione col cinema “Mario Monicelli” di Narni)
La mostra vuole esplorare e portare all’attenzione l’avventura dell’abitare la terra (“abitare”: verbo non di “stato in”, ma di “moto a luogo”), l’ossimoro della terra come utopia vissuta, la terra come sogno, la “sacralità” della terra come luogo di contemplazione – dove cioè si edificano templi, lo stupore infine del suo tremore, la sua vita indipendente dall’uomo, quelle scosse che hanno turbato e attraversato – e sempre attraverseranno, essendo la naturale espressione di ogni lembo di terra sulla Terra – la terra su cui “sta” la Stanza nella sua nomade stanzialità, nel sud dell’Umbria. L’umano stupore è insito già dal nome nei “fatti di terra”, ex terrae facti, cioè “esterrefatti”.
All’inaugurazione interverranno, in un reading e seminario collettivo, poeti e scrittori amici della Stanza, in una jam session col sassofono di Stefania Maggio…
Per la durata della mostra Fatti di terra avranno luogo nella Stanza performance, lezioni, conferenze e altri eventi sul tema che coinvolgeranno tra gli altri:
i sismologi Patrizia Tosi e Valerio De Rubeis, ricercatori all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dell’Università di Roma – 3 dicembre – insieme al fisico teorico Ignazio Licata (docente presso l'Institute for Basic Research di Palm Harbor, Florida, Usa e direttore scientifico dell'ISEM, Institute for Scientific Methodology, a Bagheria, Palermo);
il Maestro Zen Fausto Taiten Guareschi, erede di Deshimaru Roshi, autore tra l’altro della trilogia Fatti di terra, Fatti di nebbia, Fatti di fuoco (data da definire);
l’architetto Francesco Careri (gruppo Stalker/Osservatorio nomade), autore di Walkscape, che parlerà su “Il camminare come pratica estetica” (data da definire);
Silvia Bordini, docente di Storia dell’arte contemporanea alla Sapienza di Roma e collaboratrice della Stanza, che parlerà su “Arte, terra, pane” (data da definire); il regista Valerio Jalongo, di cui sarà proiettato in anteprima il film documentario sul CERN di Ginevra.
A partire dal 4 novembre, ogni sabato, si potrà partecipare attivamente al corso di panificazione (dedicato cioè a uno dei principali nutrimenti della Terra) tenuto da Om Guglielmo Venturini dell’associazione “Forme dell’Anima”, che da qualche anno porta avanti un programma esemplare di “agricoltura spirituale”.
Evento straordinario della Stanza: proiezione del film My Italy di Bruno Colella, in presenza del regista e di alcuni artisti e attori del film (18 novembre ore 12, in collaborazione col cinema “Mario Monicelli” di Narni)
29
ottobre 2017
Fatti di terra
Dal 29 ottobre 2017 al 13 gennaio 2018
arte contemporanea
Location
STANZA
Narni, Via Del Campanile, 13, (Terni)
Narni, Via Del Campanile, 13, (Terni)
Orario di apertura
da venerdì a domenica ore 11-13
oppure su appuntamento
Per info: + 346 6665769
Vernissage
29 Ottobre 2017, h 12
Autore