Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luigi Grossi – Radici-Roots
Per festeggiare il primo anno delle attività Ottavia Kitzman e Linda Salemme, ideatrici del Centro, hanno organizzato la mostra di Luigi Grossi: attraverso una incessante ricerca interiore e visiva, l’artista adopera diversi linguaggi della modernità per indagare il presente e il futuro
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Professionalità, creatività e passione sono gli “ingredienti“ usati dai docenti madrelingua del
Centro Net (Naples English Team), nato nel cuore del quartiere Chiaia, in via Riviera di
Chiaia 260, dove è possibile prepararsi agli esami di certificazione Trinity, College e Cambridge,
con corsi per tute le età. Per festeggiare il primo anno delle attività Ottavia Kitzman e Linda
Salemme, ideatrici del Centro, hanno organizzato la mostra di Luigi Grossi intitolata “Radici-
Roots” curata da Daniela Ricci. Tra i più interessanti artisti contemporanei, Grossi è poliedrico, e
continua a stupirci con le sue sperimentazioni. Attraverso una incessante ricerca interiore e visiva,
Grossi, adopera diversi linguaggi della modernità per indagare il presente e il futuro. La materia è
sempre la protagonista dei suoi lavori per rappresentare torsioni, equilibri, intersecazione di piani,
leggerezza, movimento, alludendo ai processi naturali e anche al loro trasformarsi nel tempo e nello
spazio. “L’occasione è un altro pretesto per sperimentare diverse tecniche coloristiche- racconta
Daniela Ricci- L’artista napoletano, con lucida consapevolezza guarda il mondo con il proprio
specchio, parlando della vita, e il continuo rimando a se stessa. Mettendo a nudo la materia la fa
rinascere liberandola dalla sua impurità, dalle sue false dottrine, metafora di nuova speranza, di
ricchezza materiale e spirituale nuova, originaria. Attraverso i suoi lavori dissacratori, rivisitati in
maniera minimale, sia per quanto riguarda le immagini che i linguaggi, Grossi compie una sorta di
primordiale atto creativo, recuperando il formalismo dei segni per simboleggiare archetipi
raffiguranti le forze dell’universo.” Nella sua pittura il linguaggio è sempre diverso, dopo le
numerose serie di opere di periodi differenti come: “One by One”,” I neri”, ”I colori del nulla”, ”I
volumi del nulla”, o “I vulcani”, eruzioni infinite, potenti e ironicamente immaginifiche, e qui
presentati, realizza altri lavori come un gioco, indagando i segni dell’origine dedicati ai 12 mesi
dell’anno, ciascuno identificato da un particolare colore. Forme in movimento, graffiate sul
supporto di smalto lucido, per riuscire ancora una volta, a catturare la luce capace di donare
movimento. In mostra anche i “Semi”, già presentati al Pan, realizzati con la penna a sfera biro e
alcuni lavori de “La tavola Strozzi”, un dipinto olio su tavola di autore ignoto, databile al 1472 e
conservato nel Museo Nazionale di San Martino di Napoli che lo ha ispirato. L’idea è quella di
affidare ai momenti indagati di volta in volta, l’anima, il corpo e il pensiero dell’uomo
contemporaneo. “La fame visionaria di Grossi- scrive Aldo Masullo - non assume mai la violenza
di un'ingorda brama, come spesso in altri artisti succede. Essa è sempre temperata da una
discrezione di fondo, che ingentilisce la rottura linguistica attraverso l'estrema purificazione del
lessico (semplici colori, solitario gioco di bianco e nero, lievi increspature di vegetali apparenze,
mai spigolosi geometrismi)”. La mostra, organizzata anche grazie al contributo di Cupiello,
marchio commerciale della Fresystem Spa, leader produttivo sul panorama internazionale
della colazione italiana e di Cantine Stilladei, impresa familiare che da quattro generazione
cura con amore e tradizione le sue terre alle Pendici del Monte Taburno, nel comune di
Bonea, sarà visitabile fino al 10 dicembre. Tentando di vedere l’originario nel gioco delicato di un
accuratissimo calligrafismo d’inedite forme, Grossi presenta circa trenta opere che invaderanno gli
eleganti spazi del Centro Net, ricche di simbolismi che intendono rappresentare il bene e il male.
Tingendosi di nuove speranze spirituali diventano così per Grossi motivo di studio e ricerca
dell’inarrestabile trasformazione, esorcizzata attraverso le emozioni nella rassicurante stabilità del
simbolo stesso.
“Il nostro obiettivo- spiegano Kitzman e Salemme- è avvicinare tutti, piccoli e grandi, alla lingua
straniera in maniera stimolante e mai noiosa, per arrivare a parlare, leggere e scrivere con sempre
maggiore sicurezza. Inoltre come la parola Net ci suggerisce, il nostro obiettivo è mettere in
comunicazione, partendo dall’inglese, diverse discipline, in base alle esigenze di ognuno. Ecco
perché uniamo all’insegnamento delle lingue straniere eventi culturali, che avvicinano tutti all’arte
contemporanea”
Centro Net (Naples English Team), nato nel cuore del quartiere Chiaia, in via Riviera di
Chiaia 260, dove è possibile prepararsi agli esami di certificazione Trinity, College e Cambridge,
con corsi per tute le età. Per festeggiare il primo anno delle attività Ottavia Kitzman e Linda
Salemme, ideatrici del Centro, hanno organizzato la mostra di Luigi Grossi intitolata “Radici-
Roots” curata da Daniela Ricci. Tra i più interessanti artisti contemporanei, Grossi è poliedrico, e
continua a stupirci con le sue sperimentazioni. Attraverso una incessante ricerca interiore e visiva,
Grossi, adopera diversi linguaggi della modernità per indagare il presente e il futuro. La materia è
sempre la protagonista dei suoi lavori per rappresentare torsioni, equilibri, intersecazione di piani,
leggerezza, movimento, alludendo ai processi naturali e anche al loro trasformarsi nel tempo e nello
spazio. “L’occasione è un altro pretesto per sperimentare diverse tecniche coloristiche- racconta
Daniela Ricci- L’artista napoletano, con lucida consapevolezza guarda il mondo con il proprio
specchio, parlando della vita, e il continuo rimando a se stessa. Mettendo a nudo la materia la fa
rinascere liberandola dalla sua impurità, dalle sue false dottrine, metafora di nuova speranza, di
ricchezza materiale e spirituale nuova, originaria. Attraverso i suoi lavori dissacratori, rivisitati in
maniera minimale, sia per quanto riguarda le immagini che i linguaggi, Grossi compie una sorta di
primordiale atto creativo, recuperando il formalismo dei segni per simboleggiare archetipi
raffiguranti le forze dell’universo.” Nella sua pittura il linguaggio è sempre diverso, dopo le
numerose serie di opere di periodi differenti come: “One by One”,” I neri”, ”I colori del nulla”, ”I
volumi del nulla”, o “I vulcani”, eruzioni infinite, potenti e ironicamente immaginifiche, e qui
presentati, realizza altri lavori come un gioco, indagando i segni dell’origine dedicati ai 12 mesi
dell’anno, ciascuno identificato da un particolare colore. Forme in movimento, graffiate sul
supporto di smalto lucido, per riuscire ancora una volta, a catturare la luce capace di donare
movimento. In mostra anche i “Semi”, già presentati al Pan, realizzati con la penna a sfera biro e
alcuni lavori de “La tavola Strozzi”, un dipinto olio su tavola di autore ignoto, databile al 1472 e
conservato nel Museo Nazionale di San Martino di Napoli che lo ha ispirato. L’idea è quella di
affidare ai momenti indagati di volta in volta, l’anima, il corpo e il pensiero dell’uomo
contemporaneo. “La fame visionaria di Grossi- scrive Aldo Masullo - non assume mai la violenza
di un'ingorda brama, come spesso in altri artisti succede. Essa è sempre temperata da una
discrezione di fondo, che ingentilisce la rottura linguistica attraverso l'estrema purificazione del
lessico (semplici colori, solitario gioco di bianco e nero, lievi increspature di vegetali apparenze,
mai spigolosi geometrismi)”. La mostra, organizzata anche grazie al contributo di Cupiello,
marchio commerciale della Fresystem Spa, leader produttivo sul panorama internazionale
della colazione italiana e di Cantine Stilladei, impresa familiare che da quattro generazione
cura con amore e tradizione le sue terre alle Pendici del Monte Taburno, nel comune di
Bonea, sarà visitabile fino al 10 dicembre. Tentando di vedere l’originario nel gioco delicato di un
accuratissimo calligrafismo d’inedite forme, Grossi presenta circa trenta opere che invaderanno gli
eleganti spazi del Centro Net, ricche di simbolismi che intendono rappresentare il bene e il male.
Tingendosi di nuove speranze spirituali diventano così per Grossi motivo di studio e ricerca
dell’inarrestabile trasformazione, esorcizzata attraverso le emozioni nella rassicurante stabilità del
simbolo stesso.
“Il nostro obiettivo- spiegano Kitzman e Salemme- è avvicinare tutti, piccoli e grandi, alla lingua
straniera in maniera stimolante e mai noiosa, per arrivare a parlare, leggere e scrivere con sempre
maggiore sicurezza. Inoltre come la parola Net ci suggerisce, il nostro obiettivo è mettere in
comunicazione, partendo dall’inglese, diverse discipline, in base alle esigenze di ognuno. Ecco
perché uniamo all’insegnamento delle lingue straniere eventi culturali, che avvicinano tutti all’arte
contemporanea”
26
ottobre 2017
Luigi Grossi – Radici-Roots
Dal 26 ottobre al 10 dicembre 2017
arte contemporanea
Location
CENTRO STUDI NET
Napoli, Riviera Di Chiaia, 260, (Napoli)
Napoli, Riviera Di Chiaia, 260, (Napoli)
Vernissage
26 Ottobre 2017, ore 18.30
Autore
Curatore