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Salvatore Sciarrino – Il segno e il suono
Partiture e documenti d’Archivio svelano la scrittura e la tecnica del compositore a cui è dedicata la 26° edizione del Festival Milano Musica.
Comunicato stampa
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In occasione della 26° edizione del Festival Milano Musica, quest’anno interamente dedicato al compositore Salvatore Sciarrino, la mostra Salvatore Sciarrino - il segno e il suono, promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Archivio Storico Ricordi, in collaborazione con Fondazione Paul Sacher, Festival Milano Musica, Teatro alla Scala – in programma a Palazzo Reale dal 23 ottobre al 3 dicembre 2017 –, presenta una selezione di documenti provenienti dall’Archivio Storico Ricordi e dalla Fondazione Paul Sacher di Basilea (Collezione Salvatore Sciarrino), insieme a contributi musicali, in un percorso visivo, parallelo all’ascolto delle partiture eseguite durante il Festival, per scoprire la figura del compositore anche attraverso la sua scrittura.
In esposizione materiali diversi come diagrammi musicali, bozze, appunti e disegni, caratterizzati dal particolare tratto grafico del compositore, oggetti che accompagnati dagli ascolti raccontano come il segno diventa suono nel modus operandi di Sciarrino: un percorso che dalla parola, passando attraverso i simboli dei diagrammi, arriva alla musica.
La mostra mette in luce una delle peculiarità della scrittura di Sciarrino, quella che permette alla sua musica che può e deve essere percepita non solo attraverso l'udito ma anche attraverso la vista. I segni e i suoni dell'opera Come vengono prodotti gli incantesimi? (1985) conducono alla Sala dei Ministri di Palazzo Reale, in cui i documenti nel loro insieme rendono le fasi attraverso cui le idee musicali prendono forma.
L'immagine del suono è testimoniata dai diagrammi di flusso tracciati per Come vengono prodotti gli incantesimi? (1985), III Sonata (1987), Morte di Borromini (1988), Trovare un equilibrio, è necessario? (2015), pagine testimoni del processo creativo che da più di cinquant’anni Sciarrino compie prima di passare alla notazione tradizionale.
Si procede con i documenti dedicati all’ultima opera composta Ti vedo, ti sento, mi perdo (2017) messa in scena in prima assoluta al Teatro alla Scala, contemporaneamente alla mostra; alla visualizzazione di un «serbatoio di segni» tratti dai materiali genetici di Sonata da camera (1971); alla scoperta delle varie fasi di definizione del testo verbale di Vanitas (1981); alle pagine di una delle prime grandi (e incompiute) prove orchestrali di Sciarrino, Da a da da (1970); fino alla scoperta di una dimensione privata dello scrivere attraverso le sue pagine di diario, riprodotte in successione anche grazie all’approntamento di un blocknotes di appunti non solo musicali.
In mostra anche il documento Addio di Sciarrino alla Tavola, supporto che fino al 2010 ha permesso a Sciarrino di creare la sua musica ovunque si trovasse e su cui lui ha scritto una poesia di addio. Per tutta la mostra i visitatori sono guidati dalla voce dello stesso compositore che, in un video appositamente registrato per l’occasione, si sofferma su alcuni degli aspetti più importanti del suo orizzonte creativo.
Una mostra Comune di Milano – Cultura Palazzo Reale, Archivio Storico Ricordi
In collaborazione con Fondazione Paul Sacher, Festival Milano Musica, Teatro alla Scala
A cura di Angela Ida De Benedictis e Gabriele Dotto
In esposizione materiali diversi come diagrammi musicali, bozze, appunti e disegni, caratterizzati dal particolare tratto grafico del compositore, oggetti che accompagnati dagli ascolti raccontano come il segno diventa suono nel modus operandi di Sciarrino: un percorso che dalla parola, passando attraverso i simboli dei diagrammi, arriva alla musica.
La mostra mette in luce una delle peculiarità della scrittura di Sciarrino, quella che permette alla sua musica che può e deve essere percepita non solo attraverso l'udito ma anche attraverso la vista. I segni e i suoni dell'opera Come vengono prodotti gli incantesimi? (1985) conducono alla Sala dei Ministri di Palazzo Reale, in cui i documenti nel loro insieme rendono le fasi attraverso cui le idee musicali prendono forma.
L'immagine del suono è testimoniata dai diagrammi di flusso tracciati per Come vengono prodotti gli incantesimi? (1985), III Sonata (1987), Morte di Borromini (1988), Trovare un equilibrio, è necessario? (2015), pagine testimoni del processo creativo che da più di cinquant’anni Sciarrino compie prima di passare alla notazione tradizionale.
Si procede con i documenti dedicati all’ultima opera composta Ti vedo, ti sento, mi perdo (2017) messa in scena in prima assoluta al Teatro alla Scala, contemporaneamente alla mostra; alla visualizzazione di un «serbatoio di segni» tratti dai materiali genetici di Sonata da camera (1971); alla scoperta delle varie fasi di definizione del testo verbale di Vanitas (1981); alle pagine di una delle prime grandi (e incompiute) prove orchestrali di Sciarrino, Da a da da (1970); fino alla scoperta di una dimensione privata dello scrivere attraverso le sue pagine di diario, riprodotte in successione anche grazie all’approntamento di un blocknotes di appunti non solo musicali.
In mostra anche il documento Addio di Sciarrino alla Tavola, supporto che fino al 2010 ha permesso a Sciarrino di creare la sua musica ovunque si trovasse e su cui lui ha scritto una poesia di addio. Per tutta la mostra i visitatori sono guidati dalla voce dello stesso compositore che, in un video appositamente registrato per l’occasione, si sofferma su alcuni degli aspetti più importanti del suo orizzonte creativo.
Una mostra Comune di Milano – Cultura Palazzo Reale, Archivio Storico Ricordi
In collaborazione con Fondazione Paul Sacher, Festival Milano Musica, Teatro alla Scala
A cura di Angela Ida De Benedictis e Gabriele Dotto
23
ottobre 2017
Salvatore Sciarrino – Il segno e il suono
Dal 23 ottobre al 03 dicembre 2017
Location
PALAZZO REALE DI MILANO
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Orario di apertura
Lun 14.30-22.30 Mar Mer Dom 9.30-20.00 Gio Ven Sab 9.30-22.30 Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura – Chiusura anticipata alle 20.00 il 23 ottobre
Vernissage
23 Ottobre 2017, su invito
Sito web
www.archivioricordi.com
Autore
Curatore