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Victoria DeBlassie – Afterimage
La mostra personale di Victoria DeBlassie per la SRISA Project Space indaga sull’ afterimage, ovvero l’impronta positiva o l’impressione negativa osservata quando si guarda lontano da un’immagine originale è un’esperienza che ci porta a riflettere su come percepiamo il mondo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La parte successiva di una serie intitolata Gestalt of a Crate, un'installazione a tre stanze e un'immersione tridimensionale di successive dimensioni realizzate con varie casse di plastica coordinate a colori in base a ciascuna stanza. Quando si sposta nello spazio inizialmente, il bianco, cioè l'assenza di colore, è la prima immersione, seguita da una sommersione in colori vivaci che colpiscono, procedendo dalla stanza finale che è prevalentemente nera, vale a dire. la concentrazione di tutti i colori, e come un immagine negativa, questo processo è invertito quando lascia l'installazione. Questo passaggio attraverso lo spazio consente al visitatore di sperimentare intensamente come stimoli vengono percepiti prima e dopo aver lasciato ogni stanza e come l'immagine successiva di colore o di qualsiasi stimolo su diversi colori o stimoli diversi, sia bianco sul colore, vari colori su nero e vice- versa è visto e sentito attraversando ogni campo di colore specifico. Riflettendo sull'assenza e la presenza di ogni incontro percettivo, e come la compensazione visiva di cercare di comprendere il nostro ambiente e di come ci muoviamo nello spazio e nel tempo, questa 'processione' attraverso i campi di colore deve attirare l'attenzione per renderci consapevoli dei nostri corpi e il nostro rapporto con il mondo e come i nostri corpi funzionano come interpreti delle realtà che affrontiamo.
Come l’iniziale Gestalt of a Crate l'installazione di casse vengono impiegate come materiale perché esiste una connessione intrinseca alla terra in quanto erano una volta contenitori di prodotti ortofrutticolo, e poiché vengono riciclati, esiste anche una connessione intrinseca alla responsabilità ecologica. Con le implicazioni concettuali del contenitore a come i corpi, gli edifici e la terra stessa sono contenitori di vita in combinazione con il modo in cui vengono modificati e messi insieme nell'installazione Afterimage, il lavoro mira a creare una consapevolezza corporea che riflette sul nostro impatto sull'ambiente e promuovere uno spostamento delle priorità culturali, elevando bisogni fondamentali e il riutilizzo creativo dei materiali invece di sprechi eccessi.
Come l’iniziale Gestalt of a Crate l'installazione di casse vengono impiegate come materiale perché esiste una connessione intrinseca alla terra in quanto erano una volta contenitori di prodotti ortofrutticolo, e poiché vengono riciclati, esiste anche una connessione intrinseca alla responsabilità ecologica. Con le implicazioni concettuali del contenitore a come i corpi, gli edifici e la terra stessa sono contenitori di vita in combinazione con il modo in cui vengono modificati e messi insieme nell'installazione Afterimage, il lavoro mira a creare una consapevolezza corporea che riflette sul nostro impatto sull'ambiente e promuovere uno spostamento delle priorità culturali, elevando bisogni fondamentali e il riutilizzo creativo dei materiali invece di sprechi eccessi.
24
ottobre 2017
Victoria DeBlassie – Afterimage
Dal 24 ottobre al 18 novembre 2017
arte contemporanea
Location
SRISA PROJECT SPACE
Firenze, Via Santa Reparata, 19r, (Firenze)
Firenze, Via Santa Reparata, 19r, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedi a venerdi 10-21
Vernissage
24 Ottobre 2017, h 18:30
Autore
Curatore