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Mario De Luca – Ri-dare forma
Vecchi ottoni e pezzi di metallo dimenticati, oggetti diventati inutili che nell’opera di De Luca esprimono la forte necessità di ri-dare forma e quindi vita, collocazione e dignità a ciò che nel nostro quotidiano riteniamo dimenticabile e marginale.
Comunicato stampa
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L'immaginario di Mario De Luca è colmo di visioni e suggestioni, tracce di vissuto e realtà remote, sepolte, che implorano di riemergere; sono proprio queste a spingere l'artista a progettare e dare concretezza all'opera d'arte, in un percorso di amorevole dedizione che spazia dalla bidimensione alla tridimensione scultorea.
Dopo la ricerca della forma, il primo momento del processo creativo prevede la definizione della stessa attraverso il disegno su carta della matrice. Il secondo passaggio è quello della saldatura dell'anima perimetrale, ottenuta sul foglio del disegno della matrice, che così segnato rimane come preziosa testimonianza e inizia a vivere di luce propria. L'elaborazione creativa si conclude con la realizzazione materiale delle sculture: borchie, maniglie, pezzi di vecchi lampadari, ottoni riempiono lo spazio; i pieni e i vuoti si alternano legati tra loro da lacci metallici, che come una ragnatela tengono insieme il tutto.
Per Aristotele la materia è indeterminata, priva di concretezza se non incontra la forma, la forma, invece, è ciò che definisce la materia, che ne esprime la natura intima e l'essenza. Così per De Luca la materia – o materiale – di cui sono fatte le sue sculture non è che il mezzo attraverso cui la forma artistica, forgiando l'opera, esprime il suo pensare, per creare un nuovo spazio in cui anche i vuoti hanno una loro materialità, per così dire, e quindi esistono, come eco di parole non pronunciate.
La scelta del materiale utilizzato non è casuale: quei vecchi pezzi di metallo dimenticati, quegli oggetti diventati inutili esprimono la forte necessità di ri-dare forma e quindi vita, collocazione e dignità a ciò che nel nostro quotidiano riteniamo dimenticabile e marginale.
Questa necessità di De Luca di riscattare dall'oblio il dismesso e il dimenticato diventa saggezza, capacità di dar nuova energia alla materia – per sua natura non mortale – attraverso la creazione di magnifiche sculture che hanno, come sottolineato dal Professore Angelo Calabrese, il sapore d'archeologia futura.
Dopo la ricerca della forma, il primo momento del processo creativo prevede la definizione della stessa attraverso il disegno su carta della matrice. Il secondo passaggio è quello della saldatura dell'anima perimetrale, ottenuta sul foglio del disegno della matrice, che così segnato rimane come preziosa testimonianza e inizia a vivere di luce propria. L'elaborazione creativa si conclude con la realizzazione materiale delle sculture: borchie, maniglie, pezzi di vecchi lampadari, ottoni riempiono lo spazio; i pieni e i vuoti si alternano legati tra loro da lacci metallici, che come una ragnatela tengono insieme il tutto.
Per Aristotele la materia è indeterminata, priva di concretezza se non incontra la forma, la forma, invece, è ciò che definisce la materia, che ne esprime la natura intima e l'essenza. Così per De Luca la materia – o materiale – di cui sono fatte le sue sculture non è che il mezzo attraverso cui la forma artistica, forgiando l'opera, esprime il suo pensare, per creare un nuovo spazio in cui anche i vuoti hanno una loro materialità, per così dire, e quindi esistono, come eco di parole non pronunciate.
La scelta del materiale utilizzato non è casuale: quei vecchi pezzi di metallo dimenticati, quegli oggetti diventati inutili esprimono la forte necessità di ri-dare forma e quindi vita, collocazione e dignità a ciò che nel nostro quotidiano riteniamo dimenticabile e marginale.
Questa necessità di De Luca di riscattare dall'oblio il dismesso e il dimenticato diventa saggezza, capacità di dar nuova energia alla materia – per sua natura non mortale – attraverso la creazione di magnifiche sculture che hanno, come sottolineato dal Professore Angelo Calabrese, il sapore d'archeologia futura.
19
ottobre 2017
Mario De Luca – Ri-dare forma
Dal 19 al 28 ottobre 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE LA NICA
Roma, Viale Giuseppe Mazzini, 1, (Roma)
Roma, Viale Giuseppe Mazzini, 1, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 11-13 e 16.30-18.30
sabato su appuntamento
Vernissage
19 Ottobre 2017, ore 18.00
Autore
Curatore