In occasione della tredicesima edizione della Giornata del
Contemporaneo istituita dall’associazione Amaci , l’ Atelier Plurale - sabato
14 ottobre ore 18.00 – è lieto di ospitare “Xenia” un progetto di Pietro De
Stefani realizzato in collaborazione con il laboratorio siciliano “ Ceramica
sciclitana “ di Scicli.

Pietro De Stefani (Adria, 1966), è raffinato indagatore delle trame profonde che
legano tradizione artigianale, storia, mito e leggenda siciliana.

Nel suo lavoro di ricerca, affronta la tradizione affidando alla sua sensibilità
l’onere di modellare l’argilla e risolvere le sue riflessioni in momenti scultorei.

Con una suggestiva e toccante rilettura delle “Teste di Moro”, icona quasi
metonimica delle scuole di ceramisti, l’artista ci restituisce il dialogo fra
leggenda, storia e contemporaneità.
Con il ceramista Dario Magro del laboratorio di “Ceramica Sciclitana “a Scicli,
Pietro De Stefani comincia il suo percorso di rilettura e di disamina. Ed è qui che,
comincia a mescolare l’argilla alle sue intuizioni eteree, cariche di lirismo
introspettivo.
Pietro De Stefani approda a sculture che, pure onorando l’esuberante carica
decorativa, nel tradizionale fregio siciliano delle “teste” , ne dissolvono la
vitalità.

L’immagine del teschio si sostituisce, infatti, ai forti connotati del moro
leggendario. Sarà una storia di morte quella che queste teste racconteranno, non
più la storia di un amore tradito.
Sulla sofisticata vetratura, che la tradizione dei vasisti ha acquisito proprio
dalle dominazioni arabe, non riemergeranno più i bei lineamenti del moro che
l’amore offeso della sua dama ha eternato.

La storia dei rapporti di ospitalità fra i popoli, non è più una storia di reciproca
generosità culturale. La nostra storia sarà inesorabilmente segnata da luttuose e
strazianti storie di morte.
Saranno le “Teste di Moro” di Pietro De Stefani a custodirne la memoria.