Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Ramak Fazel / Joe Zaldivar – Unmap me
I viaggi all’interno della metropoli di Chicago, intrapresi dagli artisti Ramak Fazel e Joe Zaldivar, sono il tema di Unmap me, la mostra organizzata dallo Studio CCRZ
in concomitanza con la Biennale dell’Immagine di Chiasso – tema di quest’anno Borderlines. Città divise/Città plurali – ed allestita presso la loro sede svizzera: un ex mulino, immerso nella natura, alle porte della cittadina ticinese
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I viaggi all’interno della metropoli di Chicago, intrapresi dagli artisti Ramak Fazel
e Joe Zaldivar, sono il tema di Unmap me, la mostra organizzata dallo Studio CCRZ
in concomitanza con la Biennale dell’Immagine di Chiasso –tema di quest’anno Borderlines.
Città divise/Città plurali– ed allestita presso la loro sede svizzera: un ex mulino, immerso
nella natura, alle porte della cittadina ticinese.
Davanti ad un disegno di Joe Zaldivar, una riproduzione in scala della mappa di Chicago,
Ramak Fazel e Studio CCRZ hanno iniziato a pensare questa mostra, decidendo di commissionare
all’artista un lavoro sulla città, da accostare alle immagini di Chicago Project,
un rilievo fotografico trasversale realizzato da Fazel nel 2015, per la Biennale di Architettura
di Chicago.
Fazel e Zaldivar ci raccontano la metropoli americana attraverso due ricerche parallele,
che, pur condotte con strumenti, linguaggi e sensibilità differenti, escludono qualunque idea
stereotipata, qualunque immagine convenzionale di Chicago.
Come il titolo suggerisce, i due artisti s’immergono nel ventre della città, valicando le barriere
fisiche ed i confini socio-politici che delimitano i neighborhoods di questa metropoli
multietnica, dove le strade tracciano il perimetro di communities omogenee dal punto di vista
etnico e sociale, collegando ciò che è distante ma ha una radice comune, separando
ciò che è vicino ma estraneo.
Joe Zaldivar viaggia senza mai lasciare il suo studio di Claremont in California. Percorre le
strade con Google Street View, cattura dal flusso d’immagini singoli luoghi e momenti
e dà loro una nuova forma personale attraverso i suoi disegni.
La realtà che Zaldivar ci restituisce deformata dal suo sguardo, la sua versione dei luoghi,
evidenzia certi aspetti e volutamente ne omette altri. È densa di allusioni sottili, riferimenti
culturali, dettagli acuti, frutto di un accurato lavoro di ricerca e approfondimento
del contesto che sceglie di raccontare.
Il fotografo Ramak Fazel attraversa la Chicago dei quartieri ricchi a Nord e dei sobborghi
poveri a Sud con l’attitudine del flaneur, senza meta apparente ma con l’obiettivo di raccontare
i luoghi attraverso le persone che incontra sul cammino. Le fotografie di questo lavoro
sono legate da un’evidente coerenza tecnica e stilistica e da uno stesso atteggiamento
verso i soggetti. Si tratti del fattorino di Fed-Ex, del rabbino che entra in sinagoga, della
famiglia afroamericana in un momento di relax davanti casa, tutti sono ritratti con lo stesso
rispetto e con un’ empatia in grado di annullare distanze fisiche e sociali.
Unmap me è per Studio CCRZ il primo di una serie di appuntamenti pensati per aprire lo
studio a nuove esperienze di condivisione che lo sottraggano alla logica stretta del luogo
votato al lavoro. Studio CCRZ e Ramak Fazel hanno lavorato insieme in passato
e la mostra è un’altra felice occasione d’incontro e collaborazione. >
Temi centrali della produzione di Ramak Fazel sono l’effetto della dislocazione geografica
e le contraddizioni intrinseche dell’identità culturale. A volte seguendo le tradizioni della
fotografia e dell’installazione, altre volte forzandole o rompendole, Ramak si è concentrato
sull’idea d’individuo come riflesso dei luoghi ed espressione di influenze.
Nel 2008 il suo progetto 49 Capitols, un resoconto fotografico del suo viaggio in 49 edifici
congressuali americani, è stato esposto allo Storefront for Art and Architecture di New York.
Nel 2014 un’installazione del suo progetto in continua evoluzione The Business of People
è stata presentata alla 14a Biennale di Architettura di Venezia. Nel 2016 la casa editrice
Quodlibet-Humboldt pubblica Absolutely Nothing, racconto di un viaggio nei deserti
americani con Giorgio Vasta.
Fazel si è diplomato in Belle Arti alla CalArts e ha conseguito una laurea in Ingegneria
Meccanica alla Purdue University. Attualmente è visiting lecturer al San Francisco Art
Institute. Nato in Iran nel 1965 e cresciuto a Fort Wayne, Indiana, vive e lavora a New York,
Milano e Claremont, California.
I lavori di Joe Zaldivar reinventano immagini dimenticate o foto stock in un connubio
tra idealismo e permanenza. Tra le sue opere vi sono grandi mappe dettagliate disegnate
a mano, interni intricati e paesaggi tratti da Google Street View, disegni con riferimenti
a volantini di attività locali, loghi, pubblicità e fotogrammi televisivi. Lo sguardo dell’artista sulla
tecnologia contemporanea e sullo scenario urbano viene restituito attraverso un linguaggio
visivo di matrice fumettistica. Spazio e tempo sono distorti sulla carta e concettualmente.
Nato con sindrome autistica nel 1989 a Rosemead, California, Joe Zaldivar realizza ed
espone i suoi lavori presso First Street Gallery Art Center (parte della Fondazione Tierra
del Sol) a Claremont, California, dal 2011.
CCRZ è uno studio multidisciplinare di comunicazione, design e architettura con competenze
che comprendono la direzione artistica, la progettazione, la creazione di strategie per
la comunicazione e l’identità visiva.
Tra i suoi clienti, CCRZ annovera istituzioni culturali, enti pubblici e aziende private.
Lo studio, fondato e diretto da Eugenio Castiglioni, Paolo Cavalli e Marco Zürcher, è strutturato
in due sedi operative, in Svizzera e in Italia. Al suo interno conta un organico di dieci persone
con competenze complementari. Lo studio ha guadagnato una reputazione internazionale
e ha ottenuto diversi riconoscimenti.
La sede svizzera dello studio CCRZ è situata all’estremo sud del Canton Ticino all’interno del
Parco geologico delle Gole della Breggia, a pochi chilometri dalla città di Chiasso e dalla
frontiera con l’Italia. Il mulino che dal 2007 ospita gli spazi operativi dello studio, è stato
costruito alla fine dell’800. Nato come complesso industriale per la lavorazione delle calci
è stato trasformato nei primi anni ottanta in officina di eliche per imbarcazioni dall’ingegnere
Philip Rolla che, assieme agli architetti Michael Dolinski e Paolo Brambilla, ne ha curato
l’attenta riqualifica architettonica.
—
Ramak Fazel
Joe Zaldivar
Studio CCRZ
Unmap
me
Ramak Fazel
Joe Zaldivar
14 oc
e Joe Zaldivar, sono il tema di Unmap me, la mostra organizzata dallo Studio CCRZ
in concomitanza con la Biennale dell’Immagine di Chiasso –tema di quest’anno Borderlines.
Città divise/Città plurali– ed allestita presso la loro sede svizzera: un ex mulino, immerso
nella natura, alle porte della cittadina ticinese.
Davanti ad un disegno di Joe Zaldivar, una riproduzione in scala della mappa di Chicago,
Ramak Fazel e Studio CCRZ hanno iniziato a pensare questa mostra, decidendo di commissionare
all’artista un lavoro sulla città, da accostare alle immagini di Chicago Project,
un rilievo fotografico trasversale realizzato da Fazel nel 2015, per la Biennale di Architettura
di Chicago.
Fazel e Zaldivar ci raccontano la metropoli americana attraverso due ricerche parallele,
che, pur condotte con strumenti, linguaggi e sensibilità differenti, escludono qualunque idea
stereotipata, qualunque immagine convenzionale di Chicago.
Come il titolo suggerisce, i due artisti s’immergono nel ventre della città, valicando le barriere
fisiche ed i confini socio-politici che delimitano i neighborhoods di questa metropoli
multietnica, dove le strade tracciano il perimetro di communities omogenee dal punto di vista
etnico e sociale, collegando ciò che è distante ma ha una radice comune, separando
ciò che è vicino ma estraneo.
Joe Zaldivar viaggia senza mai lasciare il suo studio di Claremont in California. Percorre le
strade con Google Street View, cattura dal flusso d’immagini singoli luoghi e momenti
e dà loro una nuova forma personale attraverso i suoi disegni.
La realtà che Zaldivar ci restituisce deformata dal suo sguardo, la sua versione dei luoghi,
evidenzia certi aspetti e volutamente ne omette altri. È densa di allusioni sottili, riferimenti
culturali, dettagli acuti, frutto di un accurato lavoro di ricerca e approfondimento
del contesto che sceglie di raccontare.
Il fotografo Ramak Fazel attraversa la Chicago dei quartieri ricchi a Nord e dei sobborghi
poveri a Sud con l’attitudine del flaneur, senza meta apparente ma con l’obiettivo di raccontare
i luoghi attraverso le persone che incontra sul cammino. Le fotografie di questo lavoro
sono legate da un’evidente coerenza tecnica e stilistica e da uno stesso atteggiamento
verso i soggetti. Si tratti del fattorino di Fed-Ex, del rabbino che entra in sinagoga, della
famiglia afroamericana in un momento di relax davanti casa, tutti sono ritratti con lo stesso
rispetto e con un’ empatia in grado di annullare distanze fisiche e sociali.
Unmap me è per Studio CCRZ il primo di una serie di appuntamenti pensati per aprire lo
studio a nuove esperienze di condivisione che lo sottraggano alla logica stretta del luogo
votato al lavoro. Studio CCRZ e Ramak Fazel hanno lavorato insieme in passato
e la mostra è un’altra felice occasione d’incontro e collaborazione. >
Temi centrali della produzione di Ramak Fazel sono l’effetto della dislocazione geografica
e le contraddizioni intrinseche dell’identità culturale. A volte seguendo le tradizioni della
fotografia e dell’installazione, altre volte forzandole o rompendole, Ramak si è concentrato
sull’idea d’individuo come riflesso dei luoghi ed espressione di influenze.
Nel 2008 il suo progetto 49 Capitols, un resoconto fotografico del suo viaggio in 49 edifici
congressuali americani, è stato esposto allo Storefront for Art and Architecture di New York.
Nel 2014 un’installazione del suo progetto in continua evoluzione The Business of People
è stata presentata alla 14a Biennale di Architettura di Venezia. Nel 2016 la casa editrice
Quodlibet-Humboldt pubblica Absolutely Nothing, racconto di un viaggio nei deserti
americani con Giorgio Vasta.
Fazel si è diplomato in Belle Arti alla CalArts e ha conseguito una laurea in Ingegneria
Meccanica alla Purdue University. Attualmente è visiting lecturer al San Francisco Art
Institute. Nato in Iran nel 1965 e cresciuto a Fort Wayne, Indiana, vive e lavora a New York,
Milano e Claremont, California.
I lavori di Joe Zaldivar reinventano immagini dimenticate o foto stock in un connubio
tra idealismo e permanenza. Tra le sue opere vi sono grandi mappe dettagliate disegnate
a mano, interni intricati e paesaggi tratti da Google Street View, disegni con riferimenti
a volantini di attività locali, loghi, pubblicità e fotogrammi televisivi. Lo sguardo dell’artista sulla
tecnologia contemporanea e sullo scenario urbano viene restituito attraverso un linguaggio
visivo di matrice fumettistica. Spazio e tempo sono distorti sulla carta e concettualmente.
Nato con sindrome autistica nel 1989 a Rosemead, California, Joe Zaldivar realizza ed
espone i suoi lavori presso First Street Gallery Art Center (parte della Fondazione Tierra
del Sol) a Claremont, California, dal 2011.
CCRZ è uno studio multidisciplinare di comunicazione, design e architettura con competenze
che comprendono la direzione artistica, la progettazione, la creazione di strategie per
la comunicazione e l’identità visiva.
Tra i suoi clienti, CCRZ annovera istituzioni culturali, enti pubblici e aziende private.
Lo studio, fondato e diretto da Eugenio Castiglioni, Paolo Cavalli e Marco Zürcher, è strutturato
in due sedi operative, in Svizzera e in Italia. Al suo interno conta un organico di dieci persone
con competenze complementari. Lo studio ha guadagnato una reputazione internazionale
e ha ottenuto diversi riconoscimenti.
La sede svizzera dello studio CCRZ è situata all’estremo sud del Canton Ticino all’interno del
Parco geologico delle Gole della Breggia, a pochi chilometri dalla città di Chiasso e dalla
frontiera con l’Italia. Il mulino che dal 2007 ospita gli spazi operativi dello studio, è stato
costruito alla fine dell’800. Nato come complesso industriale per la lavorazione delle calci
è stato trasformato nei primi anni ottanta in officina di eliche per imbarcazioni dall’ingegnere
Philip Rolla che, assieme agli architetti Michael Dolinski e Paolo Brambilla, ne ha curato
l’attenta riqualifica architettonica.
—
Ramak Fazel
Joe Zaldivar
Studio CCRZ
Unmap
me
Ramak Fazel
Joe Zaldivar
14 oc
13
ottobre 2017
Ramak Fazel / Joe Zaldivar – Unmap me
Dal 13 ottobre al 12 novembre 2017
arte contemporanea
Location
EX OFFICINA ROLLA – STUDIO CCRZ
Balerna, Via Carlo Silva, 5, (Mendrisio)
Balerna, Via Carlo Silva, 5, (Mendrisio)
Orario di apertura
lu–do 10.00–18.00
Vernissage
13 Ottobre 2017, ore 18
Autore