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Gabriel Secchin – Stracciatella/Flocos
GC 2 Contemporary è lieta di presentare Stracciatella /Flocos, la prima mostra personale italiana dell’artista brasiliano Gabriel Secchin. (Rio de Janeiro, 1989)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Artista giovanissimo, Gabriel si esprime principalmente attraverso la pittura, che ha studiato dal 2011 al 2015 presso la Escola de Artes Visuais do Parque Lage - EAV, Rio de Janeiro, RJ.
Flocos è un gusto di gelato, quello che in Italia viene chiamato comunemente stracciatella ed è il titolo che Gabriel utilizza per identificare l'ultimo ciclo di dipinti della sua ricerca pittorica, che verrà presentato in Galleria dal 14 ottobre al 28 ottobre 2017.
Questo gruppo di dipinti rappresenta per Gabriel l'idea di un non luogo i cui abitanti sono in continuo divenire e soggetti processi di trasfigurazione. L’artista utilizza differenti approcci stilistici e grandi campiture lasciate bianche sulla tela come un metodo per creare tensione e dialogo tra elementi catturati in contesti eterogenei. Ma la sua non è soltanto una ricerca stilistica, è una totale allegoria dei nostri giorni e il suo lavoro propone un'intensa riflessione. All'interno dei luoghi/non luoghi che egli crea sulla tela attraverso l'utilizzo del bianco va in scena una danza di conflitti, contraddizioni e riavvicinamenti tra identità in continua evoluzione.
"La mia tela è un luogo" dice Secchin "in cui il cliché dell'ambiente tropicale si dissolve in una atmosfera digitale con cui figure robotiche ed altri aspetti dell'umana incongruità entrano in collisione”.
La pittura di Gabriel Secchin è caratterizzata da una cura minuziosa del dettaglio, affiancata a gestualità che appaiono di stampo espressionista anche se in realtà l'artista studia e progetta al millimetro ogni segno che appone sulla tela, anche quelli che appaiono più liberi.
In questo modo riesce a controllare la tensione che intende creare tra le figure ricordando i metodi utilizzati da Kandinsky che come un attento direttore d'orchestra faceva suonare colori, forme e linee secondo spartiti perfettamente chiari nella sua mente.
E se l'orchestra di Kandinsky era una filarmonica classica, quella di Secchin è una band metal di robot, eumanoidi ed animali tropicali che suona nella Mata Atlantica di Rio de Janeiro trapiantata in un mondo digitale che ricorda le prime grafiche e i bugs di second life.
Il doppio titolo in portoghese e in italiano sta ad indicare come Gabriel voglia far contaminare il suo lavoro dal paese che lo ospita, infatti ha scelto di ultimare i suoi dipinti in Italia, lavorando a Roma per tutto il mese di settembre. Il vernissage è fissato per sabato 14 ottobre. Mostra è inserita nel programma della giornata del contemporaneo A.M.A.C.I.
Flocos è un gusto di gelato, quello che in Italia viene chiamato comunemente stracciatella ed è il titolo che Gabriel utilizza per identificare l'ultimo ciclo di dipinti della sua ricerca pittorica, che verrà presentato in Galleria dal 14 ottobre al 28 ottobre 2017.
Questo gruppo di dipinti rappresenta per Gabriel l'idea di un non luogo i cui abitanti sono in continuo divenire e soggetti processi di trasfigurazione. L’artista utilizza differenti approcci stilistici e grandi campiture lasciate bianche sulla tela come un metodo per creare tensione e dialogo tra elementi catturati in contesti eterogenei. Ma la sua non è soltanto una ricerca stilistica, è una totale allegoria dei nostri giorni e il suo lavoro propone un'intensa riflessione. All'interno dei luoghi/non luoghi che egli crea sulla tela attraverso l'utilizzo del bianco va in scena una danza di conflitti, contraddizioni e riavvicinamenti tra identità in continua evoluzione.
"La mia tela è un luogo" dice Secchin "in cui il cliché dell'ambiente tropicale si dissolve in una atmosfera digitale con cui figure robotiche ed altri aspetti dell'umana incongruità entrano in collisione”.
La pittura di Gabriel Secchin è caratterizzata da una cura minuziosa del dettaglio, affiancata a gestualità che appaiono di stampo espressionista anche se in realtà l'artista studia e progetta al millimetro ogni segno che appone sulla tela, anche quelli che appaiono più liberi.
In questo modo riesce a controllare la tensione che intende creare tra le figure ricordando i metodi utilizzati da Kandinsky che come un attento direttore d'orchestra faceva suonare colori, forme e linee secondo spartiti perfettamente chiari nella sua mente.
E se l'orchestra di Kandinsky era una filarmonica classica, quella di Secchin è una band metal di robot, eumanoidi ed animali tropicali che suona nella Mata Atlantica di Rio de Janeiro trapiantata in un mondo digitale che ricorda le prime grafiche e i bugs di second life.
Il doppio titolo in portoghese e in italiano sta ad indicare come Gabriel voglia far contaminare il suo lavoro dal paese che lo ospita, infatti ha scelto di ultimare i suoi dipinti in Italia, lavorando a Roma per tutto il mese di settembre. Il vernissage è fissato per sabato 14 ottobre. Mostra è inserita nel programma della giornata del contemporaneo A.M.A.C.I.
14
ottobre 2017
Gabriel Secchin – Stracciatella/Flocos
Dal 14 al 28 ottobre 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA GC2 CONTEMPORARY
Terni, Vico San Lorenzo, 5, (Terni)
Terni, Vico San Lorenzo, 5, (Terni)
Orario di apertura
martedì a sabato 9.30-13 e 16-19.30, Domenica su appuntamento
Vernissage
14 Ottobre 2017, ore 18
Autore
Curatore