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LaCittàIntorno: Simona Da Pozzo – Glocary
Durante Rompiamo le righe!, per LaCittàIntorno di Fondazione Cariplo, verrà creata un’installazione di grandi dimensioni.
Simona da Pozzo allestirà un ambiente di lavoro che coinvolgerà i presenti nella creazione di una installazione di grandi dimensioni.
Comunicato stampa
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Sabato 14 ottobre, all’interno di Rompiamo le righe!, festa di lancio del programma triennale intersettoriale Lacittàintorno di Fondazione Cariplo, dedicato alla rigenerazione urbana e volto a trasformare le periferie, a partire da Milano, in luoghi di aggregazione sociale attraverso, tra l’altro, interventi culturali e creativi, e in concomitanza con la XIII Giornata del Contemporaneo, il network Non Riservato con la collaborazione di Ex-Voto Radical Public Culture, presenta una tappa del progetto Glocary dell’artista Simona da Pozzo.
Glocary, ovvero Global Local Glossary, è un glossario multidisciplinare collaborativo.
Simona da Pozzo raccoglie, cataloga e rende pubbliche in forma d’arte parole private, quelle parole che tutti inventano incidentalmente per definire emozioni, situazioni e azioni estremamente specifiche per le quali non esiste una definizione nei dizionari.
Simona da Pozzo cerca i termini che Natalia Ginzburg racconta in Lessico Familiare, termini nati a volte per caso, a volte per bisogno, termini che hanno creato complicità con una persona speciale, divenuta unica detentrice di un significato unico.
Con gli interventi di Glocary, Da Pozzo declina ed espande il concetto di libro mettendo l'accento sul carattere temporale e programmato che la lettura innesta nella percezione visiva.
Attraverso differenti media che vanno dal disegno all’installazione, Glocary cristallizza, rende memoria tattile, queste parole di un momento, fa emergere visivamente i significati ignoti di queste parole che si annidano intorno a un suono, come un film si sviluppa intorno ad un titolo.
Glocary forza i limiti fra sfera privata e sfera pubblica; crea complicità tra gli sconosciuti che adottano i suoi termini. Attraverso la diffusione di “parole segrete”, di “lessici familiari” altrui, diventa uno strumento per rendere la lingua un mezzo di comunicazione più confortevole, accattivante e intimo.
Glocary è già stato a Milano - Viafarini VIR – con uno studio preparativo, Münster - prodotto del Kunstlerdorf di Schöppingen -, Beirut - prodotto dall'Istituto di Cultura Francese de Libano -, Reggia di Venaria Reale – con il progetto META (DGEAC – Culture program).
Durante Rompiamo le righe!, la festa di lancio di LaCittàIntorno in Largo Bigatti, verrà creata un’installazione di grandi dimensioni.
Simona da Pozzo allestirà un ambiente di lavoro che coinvolgerà i presenti nella scelta di un termine Glocary, ovvero del termine che passerà dalla dimensione privata a quella pubblica (tra le ore 14 e le ore 15).
Attraverso un dispositivo tecnico che s'inspira liberamente ai caratteri mobili della stampa tipografica e ai libri in bambù della tradizione cinese, essa verrà trasformata in una installazione ambientale costruita con il pubblico (dalle ore 15 alle 19).
Come nei suoi lavori precedenti, Da Pozzo rinnova il legame tra la dimensione cognitiva e quella fisica attraverso una azione di spostamento. L’installazione vivrà infatti in modo nomade: dopo Largo Bigatti migrerà in altri luoghi ripercorrendo a ritroso l'azione di ricerca realizzata nella fase precedente di lavoro, 30 settembre, 1 e 2 ottobre.
Prima dell’arrivo in Largo Bigatti infatti si svolgerà l’azione A volte, le immagini si annidano intorno a un suono (30 settembre, 1 e 2 ottobre): Simona Da Pozzo sospingerà una sfera scultorea nera del diametro di 1,3 m che, come “lavagna” incisa con alcune parole di Glocary, attraverserà Milano. Partirà dal Parco della Martesana ed in tre giorni realizzerà una linea chiusa che passerà da Via Padova e dal Largo Bigatti, nel Quartiere Adriano. Simbolicamente passerà da un’area della città identificata con il lavoro ad una, quella della Martesana, identificata con il tempo libero.
Durante il suo percorso Simona Da Pozzo svolgerà un lavoro territoriale coinvolgendo gli abitanti, di vecchia e nuova data; in particolare coinvolgerà le realtà che lavorano sull'insegnamento della lingua italiana e su forme di scambio linguistico, come quella al numero 15 di Via Esterle, traversa di Via Padova e di Villa Pallavicini.
L'artista intervisterà i passanti incuriositi sul proprio rapporto con il linguaggio in generale e con le lingue parlate in particolare, ripercorrerà le esperienze personali di ognuno per individuare un termine idoneo al progetto, volta per volta sulla sfera verranno incisi i nuovi termini che andranno ad implementare l'archivio di Glocary.
Glocary è realizzato da Ex-voto e Non Riservato per Rompiamo le righe!, festa aperta a tutta la città per cominciare a vivere, respirare e toccare con mano lo spirito del programma LaCittàIntorno: creare occasioni di incontro e scambio fra i cittadini, rafforzare il senso di appartenenza a un luogo e alla comunità che lo abita, favorire il benessere nelle aree più fragili delle grandi città creando nuove mappe culturali, artistiche e sociali.
Glocary, ovvero Global Local Glossary, è un glossario multidisciplinare collaborativo.
Simona da Pozzo raccoglie, cataloga e rende pubbliche in forma d’arte parole private, quelle parole che tutti inventano incidentalmente per definire emozioni, situazioni e azioni estremamente specifiche per le quali non esiste una definizione nei dizionari.
Simona da Pozzo cerca i termini che Natalia Ginzburg racconta in Lessico Familiare, termini nati a volte per caso, a volte per bisogno, termini che hanno creato complicità con una persona speciale, divenuta unica detentrice di un significato unico.
Con gli interventi di Glocary, Da Pozzo declina ed espande il concetto di libro mettendo l'accento sul carattere temporale e programmato che la lettura innesta nella percezione visiva.
Attraverso differenti media che vanno dal disegno all’installazione, Glocary cristallizza, rende memoria tattile, queste parole di un momento, fa emergere visivamente i significati ignoti di queste parole che si annidano intorno a un suono, come un film si sviluppa intorno ad un titolo.
Glocary forza i limiti fra sfera privata e sfera pubblica; crea complicità tra gli sconosciuti che adottano i suoi termini. Attraverso la diffusione di “parole segrete”, di “lessici familiari” altrui, diventa uno strumento per rendere la lingua un mezzo di comunicazione più confortevole, accattivante e intimo.
Glocary è già stato a Milano - Viafarini VIR – con uno studio preparativo, Münster - prodotto del Kunstlerdorf di Schöppingen -, Beirut - prodotto dall'Istituto di Cultura Francese de Libano -, Reggia di Venaria Reale – con il progetto META (DGEAC – Culture program).
Durante Rompiamo le righe!, la festa di lancio di LaCittàIntorno in Largo Bigatti, verrà creata un’installazione di grandi dimensioni.
Simona da Pozzo allestirà un ambiente di lavoro che coinvolgerà i presenti nella scelta di un termine Glocary, ovvero del termine che passerà dalla dimensione privata a quella pubblica (tra le ore 14 e le ore 15).
Attraverso un dispositivo tecnico che s'inspira liberamente ai caratteri mobili della stampa tipografica e ai libri in bambù della tradizione cinese, essa verrà trasformata in una installazione ambientale costruita con il pubblico (dalle ore 15 alle 19).
Come nei suoi lavori precedenti, Da Pozzo rinnova il legame tra la dimensione cognitiva e quella fisica attraverso una azione di spostamento. L’installazione vivrà infatti in modo nomade: dopo Largo Bigatti migrerà in altri luoghi ripercorrendo a ritroso l'azione di ricerca realizzata nella fase precedente di lavoro, 30 settembre, 1 e 2 ottobre.
Prima dell’arrivo in Largo Bigatti infatti si svolgerà l’azione A volte, le immagini si annidano intorno a un suono (30 settembre, 1 e 2 ottobre): Simona Da Pozzo sospingerà una sfera scultorea nera del diametro di 1,3 m che, come “lavagna” incisa con alcune parole di Glocary, attraverserà Milano. Partirà dal Parco della Martesana ed in tre giorni realizzerà una linea chiusa che passerà da Via Padova e dal Largo Bigatti, nel Quartiere Adriano. Simbolicamente passerà da un’area della città identificata con il lavoro ad una, quella della Martesana, identificata con il tempo libero.
Durante il suo percorso Simona Da Pozzo svolgerà un lavoro territoriale coinvolgendo gli abitanti, di vecchia e nuova data; in particolare coinvolgerà le realtà che lavorano sull'insegnamento della lingua italiana e su forme di scambio linguistico, come quella al numero 15 di Via Esterle, traversa di Via Padova e di Villa Pallavicini.
L'artista intervisterà i passanti incuriositi sul proprio rapporto con il linguaggio in generale e con le lingue parlate in particolare, ripercorrerà le esperienze personali di ognuno per individuare un termine idoneo al progetto, volta per volta sulla sfera verranno incisi i nuovi termini che andranno ad implementare l'archivio di Glocary.
Glocary è realizzato da Ex-voto e Non Riservato per Rompiamo le righe!, festa aperta a tutta la città per cominciare a vivere, respirare e toccare con mano lo spirito del programma LaCittàIntorno: creare occasioni di incontro e scambio fra i cittadini, rafforzare il senso di appartenenza a un luogo e alla comunità che lo abita, favorire il benessere nelle aree più fragili delle grandi città creando nuove mappe culturali, artistiche e sociali.
14
ottobre 2017
LaCittàIntorno: Simona Da Pozzo – Glocary
14 ottobre 2017
performance - happening
Location
SEDI VARIE – Milano
Milano, (Milano)
Milano, (Milano)
Vernissage
14 Ottobre 2017, dalle 14:00 alle 19:00
Autore
Curatore