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Maria Mastrangelo – Una vita per l’arte
Questa antologica dell’artista italiana riunisce capitoli del suo lavoro pittorico, da quello legato al paesaggio salentino, e in particolar modo alla topografia alessanese e alla campagna circostante, fino alla ritrattistica varia e agli “Ori di Taranto”.
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “Maria Mastrangelo. Una Vita per l’Arte” è promossa dall' ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre lezioni tecniche e teoriche e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani del secondo Novecento. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, che firma anche il testo, dal titolo “Maria Mastrangelo. Una vita per l’arte” riunisce opere dell’artista salentina Maria Mastrangelo, che ne misurano il talento attraverso un registro stilistico vario eppur carico di simbologie, di storie, di realismo, di emozioni e fantasie, e ogni cosa che possa muovere e smuovere lo scenario tra presente e passato. La presenza di artisti affermati e di altri più giovani nel panorama delle scelte che l' ARTESTUDIO 26 propone lascia intendere la capacità di leggere la storicità, di scoprire il nuovo, di rompere con un passato troppo vischioso e riscrivere anche una sorta di taccuino del futuro.
Scrive Carlo Franza: “E’ giunto il tempo di occasionare con questa mostra personale il ritorno della pittrice Maria Mastrangelo nella città di Milano dove io già ebbi modo alla fine degli anni Settanta del Novecento di presentare una sua prima mostra. Questa oggi appare una summa, una vera e propria antologica che riunisce capitoli del suo lavoro pittorico, da quello legato al paesaggio salentino, e in particolar modo alla topografia alessanese e alla campagna circostante, fino alla ritrattistica varia e agli “Ori di Taranto”. Qui oggi il suo lavoro appare chiaro per l’innesto all’interno di quella tradizione che è la scuola napoletana con Gigante, De Gregorio e la Scuola di Resina, Palizzi e Morelli, senza tralasciare il gioco delle influenze più vicine a lei, e cioè la pittura di Gustavo Urro, che già a suo tempo abbiamo analizzato pubblicandone un testo fondamentale. Formidabile l’attenzione all’ambiente locale, a strade e piazze di Alessano, dai vicoli del centro storico alla Chiesa Madre, tutto eseguito con una pittura casta e dimessa, con un guardare con umiltà il vero, e travasarvi una calma poeticità. Vedute cittadine e campagne attraversate da una commossa intuizione dei valori luministici, paesaggi immoti e silenziosi ma anche vissuti da un tempo scandito capace. Della campagna salentina ne coglie le luci e i colori, compreso quel silenzio metafisico, e gli alberi, gli ulivi maestosi, diventano essi stessi personaggi in primo piano. La ritrattistica, soprattutto femminile, incrocia la tecnica scenica del tardo romanticismo, ove vive il culto della bella materia pittorica, nutrita di impasti succosi e di trasparenze, e un penetrante scandaglio del reale. Di notevole spessore le opere “gli Ori di Taranto” uno spettacolare risalto allo splendore di reperti della Magna Grecia e di Taranto, vasi, monili, bracciali, orecchini, coppe, crateri attici, che la Mastrangelo ha inserito in contesti e monumenti tarantini per testarne la storia nobile e antica di un meridione d’Italia, dalla Magna Grecia ad oggi, con la sua cultura e le sue arti. La pittrice alessanese ha trovato poi - e ciò va sottolineato a chiare lettere - la volontà e la forza di portare il suo lavoro artistico oltre ogni localismo, di spaziare con mostre in Italia, di vivere la realtà artistica anche fuori Puglia, io stesso ne sono stato fin dagli anni Settanta attento testimone. La sua arte, la sua pittura, con questa antologica lasciano leggere la sua vita sempre attenta e alla ricerca delle radici della bellezza”.
Cenni biografici dell’artista
Maria Mastrangelo, nata ad Alessano - Lecce nel 1936, qui vive ed opera. Attiva nel figurativo moderno, ha tenuto mostre personali (S. Maria di Leuca/Pro Loco - 1977, Lecce/Il Cavalletto-1979, Milano/Tesio Gallery-1979, Taranto/Il Faro 1979, S.Maria di Leuca/ Pro Loco - 1980, Taranto/Il Faro - 1981, Lecce/Maccagnani -1982, S. Maria di Leuca/Pro Loco - 1982, Taranto/Il Faro - 1984, S.Maria di Leuca/Pro Loco - 1985, Castellaneta Marina/Costa Verde - 1986, Bari/Expoarte - 1987, Alessano/Murano - 1987-1988, Vietri sul Mare/Villa Carosino-1987, Lecce/La Tavolozza-1988, Taranto/Palazzo degli Uffici-1990, Mottola/Galleria Comunale - 1990, S. Maria di Leuca/Pro Loco - 1990, Milano/Treves-1993, Milano/Artestudio 26-2017) e collettive (Mottola, Roma, Frascati, Martina Franca, Cutrufiano, Lecce, Alassio, Londra, Milano, Maglie, Taranto, Spoleto, Pulsano, Gioia del Colle, Acquaviva delle Fonti, Gagliano del Capo, Milano, ecc.). Sue opere si trovano in musei e fondazioni tra cui il MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello/Alessano-Lecce. Tra i tanti Premi e riconoscimenti, la medaglia d’oro per la sua attività che ha ricevuto su segnalazione dell’illustre Prof. Carlo Franza dal Prof. Sandro Fontana Assessore alla Cultura Regione Lombardia nel 1979, e ancora su invito e segnalazione del Prof. Carlo Franza Presidente di Giuria, il Premio della Arti - Premio della Cultura XXVI edizione 2014 e il Premio International Florence Seven Stars nel 2016. Tra i tanti che hanno scritto della sua pittura, in primis l’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea e Critico d’Arte de “Il Giornale” Prof. Carlo Franza, poi Cosimo Fornaro, Pino Lucano, Lella Cusin, Giovanni Amodio, Piero Mandrillo, Antonio Oberti, Mario Spinosa, Rolando Vernaglione e altri.
Biografia del curatore
Carlo Franza, è nato ad Alessano (LE) nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri, infine nel 2012 a tutt’oggi riprende l’attività giornalistica come “opinionista” sul quotidiano “Il Giornale” e la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 vince il Premio Berlino per la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
Scrive Carlo Franza: “E’ giunto il tempo di occasionare con questa mostra personale il ritorno della pittrice Maria Mastrangelo nella città di Milano dove io già ebbi modo alla fine degli anni Settanta del Novecento di presentare una sua prima mostra. Questa oggi appare una summa, una vera e propria antologica che riunisce capitoli del suo lavoro pittorico, da quello legato al paesaggio salentino, e in particolar modo alla topografia alessanese e alla campagna circostante, fino alla ritrattistica varia e agli “Ori di Taranto”. Qui oggi il suo lavoro appare chiaro per l’innesto all’interno di quella tradizione che è la scuola napoletana con Gigante, De Gregorio e la Scuola di Resina, Palizzi e Morelli, senza tralasciare il gioco delle influenze più vicine a lei, e cioè la pittura di Gustavo Urro, che già a suo tempo abbiamo analizzato pubblicandone un testo fondamentale. Formidabile l’attenzione all’ambiente locale, a strade e piazze di Alessano, dai vicoli del centro storico alla Chiesa Madre, tutto eseguito con una pittura casta e dimessa, con un guardare con umiltà il vero, e travasarvi una calma poeticità. Vedute cittadine e campagne attraversate da una commossa intuizione dei valori luministici, paesaggi immoti e silenziosi ma anche vissuti da un tempo scandito capace. Della campagna salentina ne coglie le luci e i colori, compreso quel silenzio metafisico, e gli alberi, gli ulivi maestosi, diventano essi stessi personaggi in primo piano. La ritrattistica, soprattutto femminile, incrocia la tecnica scenica del tardo romanticismo, ove vive il culto della bella materia pittorica, nutrita di impasti succosi e di trasparenze, e un penetrante scandaglio del reale. Di notevole spessore le opere “gli Ori di Taranto” uno spettacolare risalto allo splendore di reperti della Magna Grecia e di Taranto, vasi, monili, bracciali, orecchini, coppe, crateri attici, che la Mastrangelo ha inserito in contesti e monumenti tarantini per testarne la storia nobile e antica di un meridione d’Italia, dalla Magna Grecia ad oggi, con la sua cultura e le sue arti. La pittrice alessanese ha trovato poi - e ciò va sottolineato a chiare lettere - la volontà e la forza di portare il suo lavoro artistico oltre ogni localismo, di spaziare con mostre in Italia, di vivere la realtà artistica anche fuori Puglia, io stesso ne sono stato fin dagli anni Settanta attento testimone. La sua arte, la sua pittura, con questa antologica lasciano leggere la sua vita sempre attenta e alla ricerca delle radici della bellezza”.
Cenni biografici dell’artista
Maria Mastrangelo, nata ad Alessano - Lecce nel 1936, qui vive ed opera. Attiva nel figurativo moderno, ha tenuto mostre personali (S. Maria di Leuca/Pro Loco - 1977, Lecce/Il Cavalletto-1979, Milano/Tesio Gallery-1979, Taranto/Il Faro 1979, S.Maria di Leuca/ Pro Loco - 1980, Taranto/Il Faro - 1981, Lecce/Maccagnani -1982, S. Maria di Leuca/Pro Loco - 1982, Taranto/Il Faro - 1984, S.Maria di Leuca/Pro Loco - 1985, Castellaneta Marina/Costa Verde - 1986, Bari/Expoarte - 1987, Alessano/Murano - 1987-1988, Vietri sul Mare/Villa Carosino-1987, Lecce/La Tavolozza-1988, Taranto/Palazzo degli Uffici-1990, Mottola/Galleria Comunale - 1990, S. Maria di Leuca/Pro Loco - 1990, Milano/Treves-1993, Milano/Artestudio 26-2017) e collettive (Mottola, Roma, Frascati, Martina Franca, Cutrufiano, Lecce, Alassio, Londra, Milano, Maglie, Taranto, Spoleto, Pulsano, Gioia del Colle, Acquaviva delle Fonti, Gagliano del Capo, Milano, ecc.). Sue opere si trovano in musei e fondazioni tra cui il MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello/Alessano-Lecce. Tra i tanti Premi e riconoscimenti, la medaglia d’oro per la sua attività che ha ricevuto su segnalazione dell’illustre Prof. Carlo Franza dal Prof. Sandro Fontana Assessore alla Cultura Regione Lombardia nel 1979, e ancora su invito e segnalazione del Prof. Carlo Franza Presidente di Giuria, il Premio della Arti - Premio della Cultura XXVI edizione 2014 e il Premio International Florence Seven Stars nel 2016. Tra i tanti che hanno scritto della sua pittura, in primis l’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea e Critico d’Arte de “Il Giornale” Prof. Carlo Franza, poi Cosimo Fornaro, Pino Lucano, Lella Cusin, Giovanni Amodio, Piero Mandrillo, Antonio Oberti, Mario Spinosa, Rolando Vernaglione e altri.
Biografia del curatore
Carlo Franza, è nato ad Alessano (LE) nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri, infine nel 2012 a tutt’oggi riprende l’attività giornalistica come “opinionista” sul quotidiano “Il Giornale” e la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 vince il Premio Berlino per la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
04
ottobre 2017
Maria Mastrangelo – Una vita per l’arte
Dal 04 al 27 ottobre 2017
arte contemporanea
Location
ARTESTUDIO 26
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Orario di apertura
Da martedì a sabato ore 16-19; domenica e lunedì chiuso
visitabile in giorni e orari diversi previo appuntamento al 338.9197709
Vernissage
4 Ottobre 2017, ore 18.00
Autore
Curatore