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Eugenia Vanni – Ogni colore dipinge se stesso e anche gli altri
La Galleria presenta la prima personale di Eugenia Vanni a Siena. Un ciclo di opere che segue coerentemente la recente produzione dell’artista sviluppando la relazione tra supporto e figurazione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria FuoriCampo di Siena è lieta di presentare sabato 30 Settembre alle ore 19.00 la prima personale di Eugenia Vanni dal titolo Ogni colore dipinge se stesso e anche gli altri.
Un ciclo di opere che segue coerentemente la recente produzione dell’artista sviluppando la relazione tra supporto e figurazione.
Eugenia Vanni ritrae la realtà (dell’arte) nel suo farsi, ponendosi nella posizione liminale che asseconda la tecnica al proprio volere. Questo stare tra la volontà ed il caso permette una lettura trasversale (comparata) del procedimento artistico che misura l’artificiosità della realtà, poiché solo la pittura esiste.
La capacità di porsi contemporaneamente fuori e dentro il processo, tra la necessità di impadronirsi del soggetto, la superficie come campo di esistenza e significanza, ed il formale disinteresse per l’immagine, avvicina la sua ricerca a certe soluzioni analitiche ma con obiettivi ben diversi.
All’intensione del ritratto, come incontro tra l’oggetto e il soggetto che lo raffigura, si affianca il bisogno di una resa oggettiva, minuziosa, fotografica, dei particolari, che conducono verso gli esiti surreali di un’arte che riflette (su) se stessa.
Le stesse categorie di astratto e figurativo perdono la loro consistenza, non essendo interamente applicabili al caso in questione, e si alternano nel circuito virtuoso del paradosso. I Ritratti di Eugenia Vanni sfuggono le stesse categorie riassumendole tutte senza identificarsi in nessuna, esibendo piuttosto la relatività di tutte le teorie e i manifesti dell’arte che hanno intessuto con la realtà rapporti episodici, quasi pretestuosi, che avvalorassero le proprie convinzioni.
Ritratti compiuti che non hanno nessun oggetto prima di loro, stati di cose (stadi di realizzazione, tappe intermedie di un processo), compiuti e incompleti come istanti della catena temporale. Una dialettica mimetica che sfuma l’oggetto nel soggetto, e viceversa, come a voler ricondurre al momento in cui l’arte incontra se stessa; oltre la metapittura quasi osservando con pretese divine il circolo vizioso di ordine e caos di una pittura che dipinge ciò che sta prima di lei con gli strumenti suoi propri.
Uno sdoppiamento di riferimento che coinvolge anche la tecnica ed i materiali avvolti nella spirale del significato della didascalia che svela la realtà del titolo, rivelando l’artificio nascosto in un ritratto di pittura astratta, o nell’imitazione del supporto elevato a soggetto della figurazione, come nel Ritratto di tela (2017 tempera all’uovo su tavola) in cui ritrae il supporto “tela” su un supporto ligneo dipingendo con la tecnica della tempera all’uovo, caratteristica della pittura su tavola, in un gioco di inversione e sostituzione dei supporti artistici.
La tela stessa diventa un confine imposto estremamente vulnerabile imitando se stesso, contemporaneamente oggetto e soggetto della composizione; come per voler nobilitare tutti i passaggi di preparazione nascosti e funzionali solo alla rappresentazione, così sfuggente quando l’immagine sta nella preparazione del supporto.
La mostra sarà visibile fino all’11 Novembre 2017.
Eugenia Vanni (Italia, 1980; vive e lavora a Siena), si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze per poi proseguire a Milano per il biennio specialistico Arti Visive e Studi Curatoriali presso la NABA.
Tra i musei che hanno accolto sue mostre personali si ricorda: “Il Vero colore de cielo” museo MAN, Nuoro, 2015; “Rinviai la mia partenza” Museo internazionale e biblioteca della musica, Bologna, 2015; “Sturm und drang” Museo Marino Marini, Firenze, 2012; mentre collettive sono ospitate al “Che il vero possa confutare il falso”, a cura di Alberto Salvadori e Luigi Fassi, Museo del Santa Maria della Scala, Siena; Cartabianca-Firenze, a cura di Lorenzo Bruni, Museo di Villa Croce, Genova, 2012; PLAY-START, Museo Pecci, Milano, 2011.
Ha esposto inoltre in numerosi spazi espotivi e gallerie private, tra questi si ricorda: “La lama di Procopio”, works from AGI Collection Verona, Casso (Pn), Dolomiti Contemporanee, a cura di Gianluca d’Incà Levis e Giovanna Repetto; Senza titolo (la pittura come modello), Casa Masaccio | Arte Contemporanea, San Giovanni Val d’Arno, a cura di Saretto Cincinelli e Cristiana Collu, 2016; An archaeology of the Oath, con Oscar Abraham Pabòn, Galleria Fuoricampo, Siena, a cura di Lorenzo Bruni; “La sottile linea del tempo, works from AGI collection”, Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo, Verona, a cura di Marinella Paderni, 2015; FuoriCampo Temporary Space, Brussels, Belgio, 2014; Oltre il Giardino, Palazzo Fabroni, Pistoia, a cura di Ludovico Pratesi, 2013.
Da febbraio 2016 è direttrice, con l’artista Francesco Carone, del Museo D’inverno (seasonal contemporary art events) a Siena ospitato nella Contrada della Lupa.
Eng
The FuoriCampo Gallery in Siena is pleased to present, on Saturday 30 September at 19.00 hrs, the first one-man show by Eugenia Vanni, entitled “Every Colour Paints Itself and Others Too” (Ogni Colore Dipinge Se Stesso e Anche Gli Altri).
A cycle of works which is a direct continuation of the artist's recent output, developing the relationship between the support and the figurative element.
The artist depicts reality (the reality of art) in its production, positioning herself in the border space which puts technique in the service of her will. This position between intention and chance allows a transverse (comparative) understanding of the artistic process which measures the artificiality of reality, since only painting exists.
The ability to stand both outside and within the process, at one and the same time, between the need to take possession of the subject, the surface as a field of existence and meaning, and the formal lack of interest in the image, likens her investigations to certain analytical solutions, but with very different objectives.
The intensity of the portrait, as the encounter between the object and the subject who depicts it, goes hand-in-hand with the need for an objective, minutely-observed, and somewhat photographic representation of the details, which lead to the surreal results of an art which reflects (on) itself.
The very categories of abstract and figurative themselves lose their validity, since they are not wholly applicable to the case in hand, and they alternate in the virtuous circle of the paradoxical. Eugenia Vanni's Portraits elude these same categories, summing up all of them without identifying with any of them, but rather displaying the relativeness of all art theories and manifestos which have established episodic relations with reality, almost specious relations, such as to confirm and back up her beliefs.
The canvas itself becomes an extremely vulnerable, imposed border, imitating itself, both object and subject of the composition, at one and the same time; as if to ennoble all the hidden stages of preparation which only serve the purposes of representation, which is so elusive when the image lies in the preparation of the support.
The exhibition will be on view until 11 November 2017.
Eugenia Vanni (Italy, 1980, lives and works in Siena), graduates at the Academy of Fine Arts, Florence and at NABA, Milan. Her previous exhibitions were hosted in institutions as Museo MAN, Nuoro Italy; Museo Marino Marini, Florence; Museo di Villa Croce, Genoa; Museo del Santa Maria della Scala, Siena; Museo Internazionale e biblioteca della Musica, Bologna; Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo, Verona; Museo MAC di Lissone, Museo Pecci, Milan.
Her work has been presented within group exhibitions at the : “La lama di Procopio”, works by AGI Collection Verona, Casso (Pn), Dolomiti Contemporanee, curated by Gianluca d’Incà Levis and Giovanna Repetto; Untitled (La pittura come modello), Casa Masaccio | Contemporary Art, San Giovanni Val d’Arno, curated by Saretto Cincinelli and Cristiana Collu, 2016; An Archeology of the Oath, with Oscar Abraham Pabòn, Galleria Fuoricampo, Siena, curated by Lorenzo Bruni; “La sottile linea del tempo, works from AGI collection”, Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo, Verona, curated by Marinella Paderni, 2015; FuoriCampo Temporary Space, Brussels, Belgium, 2014; Oltre il Giardino, Palazzo Fabroni, Pistoia, curated by Ludovico Pratesi, 2013.
She directes the Museo d’Inverno (seasonal contemporary art events), with Francesco Carone; the museum is hosted in the Contrada della Lupa in Siena since febraury 2016
Un ciclo di opere che segue coerentemente la recente produzione dell’artista sviluppando la relazione tra supporto e figurazione.
Eugenia Vanni ritrae la realtà (dell’arte) nel suo farsi, ponendosi nella posizione liminale che asseconda la tecnica al proprio volere. Questo stare tra la volontà ed il caso permette una lettura trasversale (comparata) del procedimento artistico che misura l’artificiosità della realtà, poiché solo la pittura esiste.
La capacità di porsi contemporaneamente fuori e dentro il processo, tra la necessità di impadronirsi del soggetto, la superficie come campo di esistenza e significanza, ed il formale disinteresse per l’immagine, avvicina la sua ricerca a certe soluzioni analitiche ma con obiettivi ben diversi.
All’intensione del ritratto, come incontro tra l’oggetto e il soggetto che lo raffigura, si affianca il bisogno di una resa oggettiva, minuziosa, fotografica, dei particolari, che conducono verso gli esiti surreali di un’arte che riflette (su) se stessa.
Le stesse categorie di astratto e figurativo perdono la loro consistenza, non essendo interamente applicabili al caso in questione, e si alternano nel circuito virtuoso del paradosso. I Ritratti di Eugenia Vanni sfuggono le stesse categorie riassumendole tutte senza identificarsi in nessuna, esibendo piuttosto la relatività di tutte le teorie e i manifesti dell’arte che hanno intessuto con la realtà rapporti episodici, quasi pretestuosi, che avvalorassero le proprie convinzioni.
Ritratti compiuti che non hanno nessun oggetto prima di loro, stati di cose (stadi di realizzazione, tappe intermedie di un processo), compiuti e incompleti come istanti della catena temporale. Una dialettica mimetica che sfuma l’oggetto nel soggetto, e viceversa, come a voler ricondurre al momento in cui l’arte incontra se stessa; oltre la metapittura quasi osservando con pretese divine il circolo vizioso di ordine e caos di una pittura che dipinge ciò che sta prima di lei con gli strumenti suoi propri.
Uno sdoppiamento di riferimento che coinvolge anche la tecnica ed i materiali avvolti nella spirale del significato della didascalia che svela la realtà del titolo, rivelando l’artificio nascosto in un ritratto di pittura astratta, o nell’imitazione del supporto elevato a soggetto della figurazione, come nel Ritratto di tela (2017 tempera all’uovo su tavola) in cui ritrae il supporto “tela” su un supporto ligneo dipingendo con la tecnica della tempera all’uovo, caratteristica della pittura su tavola, in un gioco di inversione e sostituzione dei supporti artistici.
La tela stessa diventa un confine imposto estremamente vulnerabile imitando se stesso, contemporaneamente oggetto e soggetto della composizione; come per voler nobilitare tutti i passaggi di preparazione nascosti e funzionali solo alla rappresentazione, così sfuggente quando l’immagine sta nella preparazione del supporto.
La mostra sarà visibile fino all’11 Novembre 2017.
Eugenia Vanni (Italia, 1980; vive e lavora a Siena), si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze per poi proseguire a Milano per il biennio specialistico Arti Visive e Studi Curatoriali presso la NABA.
Tra i musei che hanno accolto sue mostre personali si ricorda: “Il Vero colore de cielo” museo MAN, Nuoro, 2015; “Rinviai la mia partenza” Museo internazionale e biblioteca della musica, Bologna, 2015; “Sturm und drang” Museo Marino Marini, Firenze, 2012; mentre collettive sono ospitate al “Che il vero possa confutare il falso”, a cura di Alberto Salvadori e Luigi Fassi, Museo del Santa Maria della Scala, Siena; Cartabianca-Firenze, a cura di Lorenzo Bruni, Museo di Villa Croce, Genova, 2012; PLAY-START, Museo Pecci, Milano, 2011.
Ha esposto inoltre in numerosi spazi espotivi e gallerie private, tra questi si ricorda: “La lama di Procopio”, works from AGI Collection Verona, Casso (Pn), Dolomiti Contemporanee, a cura di Gianluca d’Incà Levis e Giovanna Repetto; Senza titolo (la pittura come modello), Casa Masaccio | Arte Contemporanea, San Giovanni Val d’Arno, a cura di Saretto Cincinelli e Cristiana Collu, 2016; An archaeology of the Oath, con Oscar Abraham Pabòn, Galleria Fuoricampo, Siena, a cura di Lorenzo Bruni; “La sottile linea del tempo, works from AGI collection”, Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo, Verona, a cura di Marinella Paderni, 2015; FuoriCampo Temporary Space, Brussels, Belgio, 2014; Oltre il Giardino, Palazzo Fabroni, Pistoia, a cura di Ludovico Pratesi, 2013.
Da febbraio 2016 è direttrice, con l’artista Francesco Carone, del Museo D’inverno (seasonal contemporary art events) a Siena ospitato nella Contrada della Lupa.
Eng
The FuoriCampo Gallery in Siena is pleased to present, on Saturday 30 September at 19.00 hrs, the first one-man show by Eugenia Vanni, entitled “Every Colour Paints Itself and Others Too” (Ogni Colore Dipinge Se Stesso e Anche Gli Altri).
A cycle of works which is a direct continuation of the artist's recent output, developing the relationship between the support and the figurative element.
The artist depicts reality (the reality of art) in its production, positioning herself in the border space which puts technique in the service of her will. This position between intention and chance allows a transverse (comparative) understanding of the artistic process which measures the artificiality of reality, since only painting exists.
The ability to stand both outside and within the process, at one and the same time, between the need to take possession of the subject, the surface as a field of existence and meaning, and the formal lack of interest in the image, likens her investigations to certain analytical solutions, but with very different objectives.
The intensity of the portrait, as the encounter between the object and the subject who depicts it, goes hand-in-hand with the need for an objective, minutely-observed, and somewhat photographic representation of the details, which lead to the surreal results of an art which reflects (on) itself.
The very categories of abstract and figurative themselves lose their validity, since they are not wholly applicable to the case in hand, and they alternate in the virtuous circle of the paradoxical. Eugenia Vanni's Portraits elude these same categories, summing up all of them without identifying with any of them, but rather displaying the relativeness of all art theories and manifestos which have established episodic relations with reality, almost specious relations, such as to confirm and back up her beliefs.
The canvas itself becomes an extremely vulnerable, imposed border, imitating itself, both object and subject of the composition, at one and the same time; as if to ennoble all the hidden stages of preparation which only serve the purposes of representation, which is so elusive when the image lies in the preparation of the support.
The exhibition will be on view until 11 November 2017.
Eugenia Vanni (Italy, 1980, lives and works in Siena), graduates at the Academy of Fine Arts, Florence and at NABA, Milan. Her previous exhibitions were hosted in institutions as Museo MAN, Nuoro Italy; Museo Marino Marini, Florence; Museo di Villa Croce, Genoa; Museo del Santa Maria della Scala, Siena; Museo Internazionale e biblioteca della Musica, Bologna; Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo, Verona; Museo MAC di Lissone, Museo Pecci, Milan.
Her work has been presented within group exhibitions at the : “La lama di Procopio”, works by AGI Collection Verona, Casso (Pn), Dolomiti Contemporanee, curated by Gianluca d’Incà Levis and Giovanna Repetto; Untitled (La pittura come modello), Casa Masaccio | Contemporary Art, San Giovanni Val d’Arno, curated by Saretto Cincinelli and Cristiana Collu, 2016; An Archeology of the Oath, with Oscar Abraham Pabòn, Galleria Fuoricampo, Siena, curated by Lorenzo Bruni; “La sottile linea del tempo, works from AGI collection”, Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo, Verona, curated by Marinella Paderni, 2015; FuoriCampo Temporary Space, Brussels, Belgium, 2014; Oltre il Giardino, Palazzo Fabroni, Pistoia, curated by Ludovico Pratesi, 2013.
She directes the Museo d’Inverno (seasonal contemporary art events), with Francesco Carone; the museum is hosted in the Contrada della Lupa in Siena since febraury 2016
30
settembre 2017
Eugenia Vanni – Ogni colore dipinge se stesso e anche gli altri
Dal 30 settembre all'undici novembre 2017
arte contemporanea
Location
FUORICAMPO
Siena, Via Di Salicotto, 1/3, (Siena)
Siena, Via Di Salicotto, 1/3, (Siena)
Orario di apertura
Mercoledi - sabato 16.00 - 19.00
o su appuntamento.
Vernissage
30 Settembre 2017, h 19.00
Autore