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Un vero e proprio pezzo di storia del costume quello che si può ammirare nelle suggestive sale della Mole Vanvitelliana di Ancona. Inge Schoenthal Feltrinelli espone le sue opere degli anni cinquanta e sessanta, fotografie scattate a personaggi famosi durante la sua attività di fotoreporter. Un carattere forte e deciso, una donna che con la sua determinatezza, affatto offuscata dal passare degli anni, è riuscita a ritrarre personaggi famosissimi e quasi inavvicinabili. La caratteristica principale delle foto della Feltrinelli sono la freschezza ed il carattere di immediatezza che propongono. Non sono quasi mai foto di posa, ma al contrario sono fotografie còlte, come direbbe il grande maestro Cartier Bresson, nel luogo e nel momento giusto, che più che un risultato di perfezione formale propongono una visione intima del personaggio ritratto. La prima foto che Inge Schoental riuscì a vendere fu quella di Grata Garbo, fotografata nel 1952 ad un semaforo di Madison Avenue a New York, pubblicata da Life le fruttarono cinquanta dollari, i primi per una sua foto. La fama Internazionale arrivò però con il servizio su Hemingway, foto che fecero il giro del mondo apparendo tra gli altri sul Paris Match e sul Picture Post.
La foto più interessanti sono sicuramente quelle inedite, quelle che per il loro carattere personale non fecero mai il giro dei grandi rotocalchi, come ad esempio , quella che ritrae Heminguay ubriaco fradicio addormentato appoggiato su dei cuscini a terra, nel soggiorno della sua casa Cubana. I grandi personaggi politici, i miti del cinema, acquistano agli occhi della gente comune un’aura di sacralità che li pone al limite della leggenda, Inge con il suo obbiettivo con la sua capacità di cogliere o creare il momento giusto, ne ritrae l’aspetto umano quasi ironico , quello che difficilmente appare nelle fotografie ufficiali. Un esempio calzante è la foto di Fidel Castro ritratto non nella solita divisa ormai passata alla storia ma in un “elegantissimo” pigiama, oppure la foto che ritrae il geniale editore tedesco Ernst Rohwolt , tra i primi a pubblicare Kafka , Sartre, Camus mentre indossando un grembiule asciuga un bicchiere. Ma la galleria dei personaggi della Felrtinelli è quasi infinita, scrittori, artisti, uomini politici , compaiono, Simonne de Beuvoir sorridente davanti al suo tavolo da lavoro, Picasso nella sua casa di Cannes, Elio Vittorini, il giovane Umberto Eco, Marc Chagall, Kahnweiler il più celebre mercante d’arte Parigino. La vita di Inge Schoental cambia quando incontra Giangiacomo Feltrinelli, i sui interessi si spostano infatti dalla fotografia all’editoria, ma come lei stessa afferma questo spostamento di interessi è in realtà soltanto una continuazione, l’editoria infatti come il mestiere di fotoreporter le consente comunque di essere in contatto con quel mondo di cultura , fatto di intellettuali e pensatori che tanto ha amato ed ama ancora . La signora Inge Schoental Feltrinelli è attualmente la presidentessa della omonima casa editrice.
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Mostra visitata il 3.VII.2001
Fino al 2.IX.2001
Inge Fotoreporter – Inge Schoental Feltrinelli
Ancona, Mole Vanvitelliana
Orario: dal martedì alla domenica 10-13/17-23 . Lunedì chiuso.
Curatela: Daniela Facchinato
Ingresso Libero
Catalogo Feltrinelli, L.13000
Tempo di Visita 40 minuti
Info: 0713589025
Ufficio Stampa : Economia&Cultura 0713589035
[exibart]
IL sito è stato strutturato molto bene,complimenti.Io sono un fotografo alle prime armi e sono molto interessato alle mostre fotografiche o conferenze sull’argomento;il reportage è il tema che preferisco.Fatemi sapere.Grazie!!!
Caro Marco di Bologna,
anzitutto Benvenuto tra noi.
Il fatto che questo sito incontra i tuoi gusti ci fa piacere e mi permetto, con umiltà a me inusuale, di esprimerti buon approdo anche a nome del Direttore, dei Redattori e dei Collaboratori del sito, nonchè dei Lettori, che sono molti e di cui faccio parte.
Questo corrobora anche la nostra scelta.
Purtroppo io m’intendo di fotografia come un’iguana s’intende di pizzo delle Fiandre, ma sono certo che col tuo aiuto e la tua passione potrò imparare qualcosa anche di questa forma d’Arte, a volte lirica, a volte cruda, ma sempre affascinante.
Non ne conosco i segreti o le tecniche, la storia o le sue implicazioni, sviluppi e influssi.
Ma fortunatamente gli dei mi hanno donato la sensibilità di apprezzare l’Arte e, forse, il suo Aretè, compresa la fotografia.
Ti saluto.
Ciao, Biz.