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The Beautiful Trail
Racconto a ritroso nel tempo per immagini, scritti e documenti, dedicato alla figura di Piccinelli, artista, antropologo e viaggiatore, che ha attraversato tutto il Novecento, scegliendo il Monferrato come
campo base per i suoi innumerevoli viaggi in Centro e Sud America
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione del centenario della nascita di Pietro Pit Piccinelli, nato a Torino il 12 gennaio 1917, si inaugura il 21
luglio p.v. alle ore 18,00, presso la Manica Lunga del Castello di Casale Monferrato, la mostra “The Beautiful Trail” –
il meraviglioso cammino – un racconto a ritroso nel tempo per immagini, scritti e documenti, dedicato alla figura di
Piccinelli, artista, antropologo e viaggiatore, che ha attraversato tutto il Novecento, scegliendo il Monferrato come
campo base per i suoi innumerevoli viaggi in Centro e Sud America.
La mostra è organizzata dal Comune di Casale Monferrato in collaborazione con la Consulta Cultura e con il
patrocinio del Comune di Ottiglio. “The Beautiful Trail” è curata da Bona Tolotti, artista e compagna di Pit Piccinelli,
con la collaborazione di Matteo Barbieri, che da alcuni anni segue i lavori di archiviazione e catalogazione delle opere e
della documentazione lasciata dall’artista. L’esposizione non vuole essere soltanto una retrospettiva dedicata al percorso
artistico di Piccinelli, ma una reale testimonianza - attraverso le opere, i documenti, le mappe, le fotografie, i contributi
di artisti e conoscenti che sono entrati in contatto con lui, nel corso di tutto il Novecento - per far conoscere, a tutto
tondo, the Beautiful Trail: il meraviglioso cammino di un ricercatore che ha dedicato buona parte della sua vita allo
studio e alla rappresentazione della cultura degli amerindiani delle Tre Americhe – dal nord del Canada all’estremo sud
della Terra del Fuoco.
“Pit Piccinelli è un unicum nel suo genere, almeno in Italia: ovvero un pittore-etnologo di fama internazionale che ha
consacrato la sua arte, la sua attività (… la sua vita) allo studio di diverse società indigene dell’America del Nord,
Centrale e del Sud, a cavallo degli anni '50-'80 del secolo scorso, con cui ha condiviso stile di vita e valori (difesa della
terra, delle radici, della cultura, delle tradizioni, dell’arte/artigianato tanto per citarne qualcuno) passando lunghi
periodi insieme a loro, intessendo legami e amicizie profonde durate fino alla sua scomparsa. Lontano da accademismi
di sorta, Pit è stato un pittore con uno stile profondamente originale, inoltre meticolosissimo nello scrivere, catalogare e
prendere appunti e schizzi sulla vita quotidiana degli Indios: quaderni che sono ancora custoditi nella casa della Prera di
Ottiglio, dove ha vissuto dal 1970, insieme ad una ricca biblioteca di antropologia-etnologia e a tutta una serie di cimeli
dei suoi viaggi (per lo più manufatti indios), fino al 2002, anno della sua scomparsa. Insieme ai suoi quadri, disegni e
appunti, Pit ha raccolto materiali preziosissimi relativi a oltre una decina di popolazioni Indios (tra cui: Jivaros,
Mosetenes, Chimanes, Ayoreos, TupiGuarani, Tukano, Yanomami, Xavantes, Karajas e altre ancora) oggi scomparse o
quasi del tutto assimilate, divenendo un profondo conoscitore di fenomeni quali la cultura sciamanica così come degli
altri riti, usi e costumi locali e, in parte degli idiomi. “(Michele Weiss)
Il percorso della mostra si snoda attraverso 8 “blocchi”, isole monotematiche dedicate alle tappe salienti della vita
dell’artista: la formazione, i luoghi dove ha vissuto, le mostre, i viaggi e il suo arrivo in Monferrato. Completa il percorso
un’area dedicata ad alcune videoproiezioni - tra cui una breve intervista a Pit del 1985, in cui descrive dettagli dei suoi
viaggi attraverso dei disegni dal vivo e un interessante contributo di Ezio Gribaudo, noto artista torinese, che in una sua
recentissima intervista nello studio di Torino, a cura dell’artista Daniela Vignati, ci racconta del suo incontro con
Piccinelli quando fondarono il gruppo d’artisti “ARTEBORGOPO” nella Torino in grande fermento degli anni
Sessanta.
Completa la presentazione l’intenso scritto di Pietro Gallo, noto storico casalese, fine conoscitore e amico personale
dell’artista e una documentata testimonianza di Roberto Coaloa, giornalista, storico e scrittore casalese, legato a Pit da
una breve ma altrettanto profonda amicizia e frequentazione. Piergiorgio Panelli, artista e critico, presidente della
Consulta della Cultura del Comune di Casale Monferrato, curerà l’approccio al percorso artistico di Piccinelli.
L’esposizione sarà visitabile gratuitamente il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 dal 21 luglio al
24 settembre p.v. (è possibile visitare la mostra durante la settimana su prenotazione – 2 gg. prima – tel. 0142/444330)
Per informazioni: tel. 0142/444330
* Nella serata di sabato 22 luglio, in occasione del concerto nel cortile del Castello, la mostra resterà aperta nell’orario serale dalle ore
21 alle 24.
luglio p.v. alle ore 18,00, presso la Manica Lunga del Castello di Casale Monferrato, la mostra “The Beautiful Trail” –
il meraviglioso cammino – un racconto a ritroso nel tempo per immagini, scritti e documenti, dedicato alla figura di
Piccinelli, artista, antropologo e viaggiatore, che ha attraversato tutto il Novecento, scegliendo il Monferrato come
campo base per i suoi innumerevoli viaggi in Centro e Sud America.
La mostra è organizzata dal Comune di Casale Monferrato in collaborazione con la Consulta Cultura e con il
patrocinio del Comune di Ottiglio. “The Beautiful Trail” è curata da Bona Tolotti, artista e compagna di Pit Piccinelli,
con la collaborazione di Matteo Barbieri, che da alcuni anni segue i lavori di archiviazione e catalogazione delle opere e
della documentazione lasciata dall’artista. L’esposizione non vuole essere soltanto una retrospettiva dedicata al percorso
artistico di Piccinelli, ma una reale testimonianza - attraverso le opere, i documenti, le mappe, le fotografie, i contributi
di artisti e conoscenti che sono entrati in contatto con lui, nel corso di tutto il Novecento - per far conoscere, a tutto
tondo, the Beautiful Trail: il meraviglioso cammino di un ricercatore che ha dedicato buona parte della sua vita allo
studio e alla rappresentazione della cultura degli amerindiani delle Tre Americhe – dal nord del Canada all’estremo sud
della Terra del Fuoco.
“Pit Piccinelli è un unicum nel suo genere, almeno in Italia: ovvero un pittore-etnologo di fama internazionale che ha
consacrato la sua arte, la sua attività (… la sua vita) allo studio di diverse società indigene dell’America del Nord,
Centrale e del Sud, a cavallo degli anni '50-'80 del secolo scorso, con cui ha condiviso stile di vita e valori (difesa della
terra, delle radici, della cultura, delle tradizioni, dell’arte/artigianato tanto per citarne qualcuno) passando lunghi
periodi insieme a loro, intessendo legami e amicizie profonde durate fino alla sua scomparsa. Lontano da accademismi
di sorta, Pit è stato un pittore con uno stile profondamente originale, inoltre meticolosissimo nello scrivere, catalogare e
prendere appunti e schizzi sulla vita quotidiana degli Indios: quaderni che sono ancora custoditi nella casa della Prera di
Ottiglio, dove ha vissuto dal 1970, insieme ad una ricca biblioteca di antropologia-etnologia e a tutta una serie di cimeli
dei suoi viaggi (per lo più manufatti indios), fino al 2002, anno della sua scomparsa. Insieme ai suoi quadri, disegni e
appunti, Pit ha raccolto materiali preziosissimi relativi a oltre una decina di popolazioni Indios (tra cui: Jivaros,
Mosetenes, Chimanes, Ayoreos, TupiGuarani, Tukano, Yanomami, Xavantes, Karajas e altre ancora) oggi scomparse o
quasi del tutto assimilate, divenendo un profondo conoscitore di fenomeni quali la cultura sciamanica così come degli
altri riti, usi e costumi locali e, in parte degli idiomi. “(Michele Weiss)
Il percorso della mostra si snoda attraverso 8 “blocchi”, isole monotematiche dedicate alle tappe salienti della vita
dell’artista: la formazione, i luoghi dove ha vissuto, le mostre, i viaggi e il suo arrivo in Monferrato. Completa il percorso
un’area dedicata ad alcune videoproiezioni - tra cui una breve intervista a Pit del 1985, in cui descrive dettagli dei suoi
viaggi attraverso dei disegni dal vivo e un interessante contributo di Ezio Gribaudo, noto artista torinese, che in una sua
recentissima intervista nello studio di Torino, a cura dell’artista Daniela Vignati, ci racconta del suo incontro con
Piccinelli quando fondarono il gruppo d’artisti “ARTEBORGOPO” nella Torino in grande fermento degli anni
Sessanta.
Completa la presentazione l’intenso scritto di Pietro Gallo, noto storico casalese, fine conoscitore e amico personale
dell’artista e una documentata testimonianza di Roberto Coaloa, giornalista, storico e scrittore casalese, legato a Pit da
una breve ma altrettanto profonda amicizia e frequentazione. Piergiorgio Panelli, artista e critico, presidente della
Consulta della Cultura del Comune di Casale Monferrato, curerà l’approccio al percorso artistico di Piccinelli.
L’esposizione sarà visitabile gratuitamente il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 dal 21 luglio al
24 settembre p.v. (è possibile visitare la mostra durante la settimana su prenotazione – 2 gg. prima – tel. 0142/444330)
Per informazioni: tel. 0142/444330
* Nella serata di sabato 22 luglio, in occasione del concerto nel cortile del Castello, la mostra resterà aperta nell’orario serale dalle ore
21 alle 24.
21
luglio 2017
The Beautiful Trail
Dal 21 luglio al 24 settembre 2017
Location
CASTELLO DEL MONFERRATO
Casale Monferrato, Piazza Castello, (Alessandria)
Casale Monferrato, Piazza Castello, (Alessandria)
Orario di apertura
sabato e domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
Vernissage
21 Luglio 2017, ore 18
Curatore