Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Supercella ss115
Supercella SS115, un progetto del duo Genuardi/Ruta, a cura di Daniela Bigi, che interesserà sia la navata centrale che le cappelle laterali della Chiesa del Gesù di Modica, due ambienti un tempo comunicanti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MODICA (RG) – Una riflessione sulla luce al centro dell’ultimo evento del progetto “Mas – Modica Art System” che in questi lunghi mesi, sotto la direzione artistica di Francesco Lucifora, è riuscito a creare una rete di sinergia culturale tra tre centri di espressione artistica di Modica, il Museo Civico Belgiorno, il Teatro Garibaldi e il CoCA.
Venerdì 30 giugno alle ore 19.00 viene inaugurato Supercella SS115, un progetto del duo Genuardi/Ruta, a cura di Daniela Bigi, che interesserà sia la navata centrale che le cappelle laterali della Chiesa del Gesù, due ambienti un tempo comunicanti che la storia ha successivamente restituito come spazi separati, cristallini nella ritmica costruttiva, regolari nella tessitura muraria, pervasi da una materia luminosa calda generata dall’incontro della luce naturale diurna con l’oro e il rosa della pietra di Modica.
“Il progetto, di natura pittorica, è una riflessione sulla luce. Con il procedere sintetico che caratterizza il loro fare, i due artisti, da tempo riuniti in una sola individualità, analizzano le componenti strutturali dello spazio, ne registrano le caratteristiche luminose, leggono la posizione del luogo in rapporto al tessuto urbano, evidenziandone le relazioni con gli altri poli religiosi intorno ai quali, lungo i secoli, si è organizzata la vita cittadina. Ne derivano delle forme geometriche. ‘Ci sono tre punti cardine religiosi e mistici nella città – affermano Genuardi Ruta –, le Chiese di San Giovanni, San Giorgio e San Pietro. Viste dall’alto, partendo dalla chiesa di Santa Maria del Gesù, si nota che seguono una traiettoria che ha una struttura a onda’.
Poi guardano alla tensione simbolica espressa dalla luce nella relazione con gli elementi della costruzione, progettano di coagularla su superfici pittoriche che nel frattempo hanno deciso di sagomare secondo andamenti suggeriti da quella stessa traiettoria che hanno rintracciato sulla mappa.
Continuano a ragionare sulla luce. La pittura non può prescindere dalla relazione con il fenomeno luminoso, è essa stessa questione luminosa. Decidono dunque di introdurre la pittura nella dinamica simbolica che anima questo luogo, le conferiscono una posizione precaria, cercano un’inclinazione.
La luce continua a rivelarsi protagonista del registro tutto terreno dell’articolazione spaziale dell’edificio ma al contempo non smette di rimandare al pensiero simbolico che ha orientato, in origine, le scelte di chi l’ha voluto e di chi l’ha progettato. È volano spirituale mentre, fisicamente, agisce come motore nella costruzione di una dimensione percettiva. La spinta che essa è in grado di generare travalica i credi, attraversa gli steccati delle storie… diventa un pneuma, un soffio. Intorno a questo seme ideativo prende forma il lavoro.
‘Un soffio misterioso – raccontano gli artisti – gonfia e sagoma delle grandi strutture facendole diventare simili a delle vele. Un fascio di raggi di luce, come venuti dall’alto, si manifesta su di esse e ne assorbe i colori, restituendoli per radiazione riflessa’.
Il titolo di questo intervento, Supercella SS115, non descrive tutto questo, anzi. Apre un altro fronte di riflessioni, lavorando con metafore e sineddoche.
Contiene la giustapposizione di un termine di origine meteoreologica, la supercella, che è un fenomeno atmosferico raro, un grande e spettacolare evento temporalesco animato da un mesociclone (un grande soffio appunto), con una sigla toponomastica, SS115, che sta per Strada Statale 115 Sud Occidentale Sicula.
Di fronte agli eventi naturali imprevedibili e spaventosi l’uomo delle origini ha cercato delle risposte nella religione. E quando i greci cominciarono a interrogarsi sulle relazioni dell’uomo con gli eventi naturali nacque la filosofia.
Rimandare all’Occidentale Sicula significa pensare ad un territorio specifico, concreto, sul quale si è scritta una parte significativa della storia del Mediterraneo”.
Genuardi/Ruta compongono, in un equilibrio mobile e sempre riscrivibile, la vocazione per il colore dell’una con la tensione segnica dell’altro; indagano i fattori costitutivi dello spazio attraverso la pittura, ridefiniscono, ridisegnano l'architettura attraverso l'introduzione di tensioni di natura e temperatura pittorica, esprimono istanze proiettive che traducono l'incontro della luce con i volumi del costruito, mantenendo sempre al limite l'equilibrio tra la geometria effettiva che struttura la realtà e la geometria visionaria che di quella stessa realtà legge le possibili e infinite estensioni.
Bio GENUARDI/RUTA
Antonella Genuardi (Sciacca 1986)
Formazione: Accademia di Belle Arti di Palermo - Corso di I livello in Decorazione (2008); Accademia di Belle Arti di Palermo - Corso di II livello in Decorazione (2012)
Leonardo Ruta (Ragusa 1990)
Formazione: Accademia di Belle Arti di Palermo - Corso di I livello in Grafica d'arte (2013); Accademia di Belle Arti di Palermo - Corso di II livello in Pittura (2016)
Mostre recenti: 2017, La vita della mente, a cura di Giuliana Benassi, Istituto Svizzero, Roma; Imago Mundi – Rotte Mediterranee, ZAC-Zisa Arti Contemporanee, Palermo; Attraverso i punti #2 - Traiettorie dall’Osservatorio dell’Accademia di Palermo, a cura di Toni Romanelli, Daniela Bigi e Gianna Di Piazza, Palazzo Ziino, Palermo; 2016, Rilevamenti 1, idea e progetto di Bruno Corà in collaborazione con Daniela Bigi, Tommaso Evangelista, Aldo Iori, Federico Sardella e Marco Tonelli, Museo Camusac, Cassino (FR); Attraverso i punti #1 - Traiettorie dall’Osservatorio dell’Accademia di Palermo, a cura di Toni Romanelli, Daniela Bigi e Gianna Di Piazza, Palazzo Ziino, Palermo; 30 opere per una Collezione, a cura di Mauro Cappotto, La Stanza della Seta, Ficarra (ME); La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso, a cura di Daniela Bigi, Fondazione per l’arte, Roma; Fuori Uso-Avviso di Garanzia, a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Simone Ciglia, Ex Tribunale, Pescara; Previsioni II, a cura di Daniela Bigi, Fondazione Puglisi Cosentino, Catania; INquadrato, a cura di Daniela Bigi, Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo (mostra personale); 2015, Learning what you already know, un progetto di Stefania Galegati Shines, Caffè Internazionale, Palermo; FICARRA_CONTEMPORARY DIVAN, residency/summer school con Lois Weinberger, a cura di Lorand Hegyi, direttore artistico Mauro Cappotto, Ficarra (ME); Ce l’ho, mi manca, a cura di Agata Polizzi, Museo Mandralisca, Cefalù (PA); DebuT, progetto di Stefania Galegati Shines, a cura di Roberta Randisi, Galleria del Teatro Garibaldi, Palermo; Il senso del corpo, FISAD, In Partnership con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Accademia Albertina, Torino; LATI, a cura dell’Osservatorio Arti Visive Palermo (Toni Romanelli, Daniela Bigi, Gianna Di Piazza), Cappella dell’Incoronazione-Riso Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, Palermo (mostra personale).
Venerdì 30 giugno alle ore 19.00 viene inaugurato Supercella SS115, un progetto del duo Genuardi/Ruta, a cura di Daniela Bigi, che interesserà sia la navata centrale che le cappelle laterali della Chiesa del Gesù, due ambienti un tempo comunicanti che la storia ha successivamente restituito come spazi separati, cristallini nella ritmica costruttiva, regolari nella tessitura muraria, pervasi da una materia luminosa calda generata dall’incontro della luce naturale diurna con l’oro e il rosa della pietra di Modica.
“Il progetto, di natura pittorica, è una riflessione sulla luce. Con il procedere sintetico che caratterizza il loro fare, i due artisti, da tempo riuniti in una sola individualità, analizzano le componenti strutturali dello spazio, ne registrano le caratteristiche luminose, leggono la posizione del luogo in rapporto al tessuto urbano, evidenziandone le relazioni con gli altri poli religiosi intorno ai quali, lungo i secoli, si è organizzata la vita cittadina. Ne derivano delle forme geometriche. ‘Ci sono tre punti cardine religiosi e mistici nella città – affermano Genuardi Ruta –, le Chiese di San Giovanni, San Giorgio e San Pietro. Viste dall’alto, partendo dalla chiesa di Santa Maria del Gesù, si nota che seguono una traiettoria che ha una struttura a onda’.
Poi guardano alla tensione simbolica espressa dalla luce nella relazione con gli elementi della costruzione, progettano di coagularla su superfici pittoriche che nel frattempo hanno deciso di sagomare secondo andamenti suggeriti da quella stessa traiettoria che hanno rintracciato sulla mappa.
Continuano a ragionare sulla luce. La pittura non può prescindere dalla relazione con il fenomeno luminoso, è essa stessa questione luminosa. Decidono dunque di introdurre la pittura nella dinamica simbolica che anima questo luogo, le conferiscono una posizione precaria, cercano un’inclinazione.
La luce continua a rivelarsi protagonista del registro tutto terreno dell’articolazione spaziale dell’edificio ma al contempo non smette di rimandare al pensiero simbolico che ha orientato, in origine, le scelte di chi l’ha voluto e di chi l’ha progettato. È volano spirituale mentre, fisicamente, agisce come motore nella costruzione di una dimensione percettiva. La spinta che essa è in grado di generare travalica i credi, attraversa gli steccati delle storie… diventa un pneuma, un soffio. Intorno a questo seme ideativo prende forma il lavoro.
‘Un soffio misterioso – raccontano gli artisti – gonfia e sagoma delle grandi strutture facendole diventare simili a delle vele. Un fascio di raggi di luce, come venuti dall’alto, si manifesta su di esse e ne assorbe i colori, restituendoli per radiazione riflessa’.
Il titolo di questo intervento, Supercella SS115, non descrive tutto questo, anzi. Apre un altro fronte di riflessioni, lavorando con metafore e sineddoche.
Contiene la giustapposizione di un termine di origine meteoreologica, la supercella, che è un fenomeno atmosferico raro, un grande e spettacolare evento temporalesco animato da un mesociclone (un grande soffio appunto), con una sigla toponomastica, SS115, che sta per Strada Statale 115 Sud Occidentale Sicula.
Di fronte agli eventi naturali imprevedibili e spaventosi l’uomo delle origini ha cercato delle risposte nella religione. E quando i greci cominciarono a interrogarsi sulle relazioni dell’uomo con gli eventi naturali nacque la filosofia.
Rimandare all’Occidentale Sicula significa pensare ad un territorio specifico, concreto, sul quale si è scritta una parte significativa della storia del Mediterraneo”.
Genuardi/Ruta compongono, in un equilibrio mobile e sempre riscrivibile, la vocazione per il colore dell’una con la tensione segnica dell’altro; indagano i fattori costitutivi dello spazio attraverso la pittura, ridefiniscono, ridisegnano l'architettura attraverso l'introduzione di tensioni di natura e temperatura pittorica, esprimono istanze proiettive che traducono l'incontro della luce con i volumi del costruito, mantenendo sempre al limite l'equilibrio tra la geometria effettiva che struttura la realtà e la geometria visionaria che di quella stessa realtà legge le possibili e infinite estensioni.
Bio GENUARDI/RUTA
Antonella Genuardi (Sciacca 1986)
Formazione: Accademia di Belle Arti di Palermo - Corso di I livello in Decorazione (2008); Accademia di Belle Arti di Palermo - Corso di II livello in Decorazione (2012)
Leonardo Ruta (Ragusa 1990)
Formazione: Accademia di Belle Arti di Palermo - Corso di I livello in Grafica d'arte (2013); Accademia di Belle Arti di Palermo - Corso di II livello in Pittura (2016)
Mostre recenti: 2017, La vita della mente, a cura di Giuliana Benassi, Istituto Svizzero, Roma; Imago Mundi – Rotte Mediterranee, ZAC-Zisa Arti Contemporanee, Palermo; Attraverso i punti #2 - Traiettorie dall’Osservatorio dell’Accademia di Palermo, a cura di Toni Romanelli, Daniela Bigi e Gianna Di Piazza, Palazzo Ziino, Palermo; 2016, Rilevamenti 1, idea e progetto di Bruno Corà in collaborazione con Daniela Bigi, Tommaso Evangelista, Aldo Iori, Federico Sardella e Marco Tonelli, Museo Camusac, Cassino (FR); Attraverso i punti #1 - Traiettorie dall’Osservatorio dell’Accademia di Palermo, a cura di Toni Romanelli, Daniela Bigi e Gianna Di Piazza, Palazzo Ziino, Palermo; 30 opere per una Collezione, a cura di Mauro Cappotto, La Stanza della Seta, Ficarra (ME); La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso, a cura di Daniela Bigi, Fondazione per l’arte, Roma; Fuori Uso-Avviso di Garanzia, a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Simone Ciglia, Ex Tribunale, Pescara; Previsioni II, a cura di Daniela Bigi, Fondazione Puglisi Cosentino, Catania; INquadrato, a cura di Daniela Bigi, Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo (mostra personale); 2015, Learning what you already know, un progetto di Stefania Galegati Shines, Caffè Internazionale, Palermo; FICARRA_CONTEMPORARY DIVAN, residency/summer school con Lois Weinberger, a cura di Lorand Hegyi, direttore artistico Mauro Cappotto, Ficarra (ME); Ce l’ho, mi manca, a cura di Agata Polizzi, Museo Mandralisca, Cefalù (PA); DebuT, progetto di Stefania Galegati Shines, a cura di Roberta Randisi, Galleria del Teatro Garibaldi, Palermo; Il senso del corpo, FISAD, In Partnership con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Accademia Albertina, Torino; LATI, a cura dell’Osservatorio Arti Visive Palermo (Toni Romanelli, Daniela Bigi, Gianna Di Piazza), Cappella dell’Incoronazione-Riso Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, Palermo (mostra personale).
30
giugno 2017
Supercella ss115
Dal 30 giugno al 16 luglio 2017
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Modica
Modica, (Ragusa)
Modica, (Ragusa)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 10-18
Vernissage
30 Giugno 2017, ore 19.00
Autore
Curatore