Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Visioni geometriche
Quinto appuntamento del progetto Opere dalla collezione: in mostra 26 opere, tra dipinti e sculture, datate prevalentemente tra i primi anni ’60 e la fine degli anni ’90
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 23 giugno al 22 novembre 2017 si svolge al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea
Roma la mostra Visioni geometriche, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla
Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e curata da Antonia Rita
Arconti e Daniela Vasta.
In occasione della inaugurazione della mostra il 22 giugno, avrà luogo alle ore 19 la
performance sonora di Piero Mottola VOICES, 2016 e CHINESE VOICES, 2017 -
passeggiata emozionale per 16 e 64 voci con il coro di 64 voci del workshop “Ornamento e
Musica Relazionale” dell’Accademia di Belle Arti di Roma (diretto da Piero Mottola) e con il coro
di 16 voci dell’Università Statale del Molise (diretto da Gennaro Continillo). Di Piero Mottola,
artista visivo e compositore, nel percorso di mostra è presente l’opera Sequenza Cromatica
E37, del 1999.
Con la mostra Visioni geometriche si giunge al quinto appuntamento del progetto Opere dalla
collezione, un ciclo pluriennale di mostre che intende valorizzare la collezione permanente del
MACRO, esponendo a rotazione le opere in deposito attraverso percorsi di dialogo tematici tra
le stesse. Il progetto ha preso il via nel maggio 2015 con L’altra metà dell’arte. Un percorso al
femminile nella collezione MACRO dedicato alle donne artiste della collezione, proseguendo
nel novembre 2015 con Egosuperegoalterego. Volto e Corpo Contemporaneo dell’Arte. Nel
maggio 2016 il terzo appuntamento con la mostra Segni, alfabeti, scritture. Percorsi nell’arte
contemporanea attraverso la collezione MACRO, che ha indagato il rapporto tra arti visive e
scrittura, e nell’ottobre 2016, per il quarto appuntamento, la mostra Arte e Politica con una serie
di opere legate al tema dell’impegno politico, sociale e civile.
La mostra Visioni geometriche presenta un totale di 26 opere, tra dipinti e sculture, datate
prevalentemente tra i primi anni ’60 e la fine degli anni ’90. Il percorso espositivo permette, tra le
grandi personalità, di riscoprire artisti e opere forse meno noti, con aperture verso eventuali nuovi
fronti di indagine.
Filo conduttore della mostra è la ricerca artistica astratta – secondo cui l’immagine è svincolata
dalla volontà di rappresentare il reale – che utilizza geometrie e colori come strumenti linguistici
autonomi, partendo da premesse teoriche e modalità operative differenti.
L’esigenza di ricondurre la molteplicità della natura a forme geometriche essenziali appartiene
all’arte di tutti i tempi. Nel Novecento però l’astrazione geometrica si sgancia da ogni riferimento
alla realtà e diventa un linguaggio indipendente, con regole, principi costruttivi e schemi
compositivi propri. Gli studi scientifici sulla percezione visiva portano alla nascita di filoni di ricerca
artistica vicini alle teorie della Gestalt (psicologia della forma), ai modi espressivi dell’Optical Art,
dell’Arte Cinetica e dell’Arte Programmata. Tendenze, queste ultime, che mirano al
coinvolgimento dell’osservatore, anche attraverso illusioni ottiche e di movimento, fino a renderlo
elemento primario del processo creativo (Eventualismo). Più essenziali gli esiti formali
dell’approccio cosiddetto “analitico”, con particolare riferimento alla pittura. Dalla fine degli anni ’60
queste ricerche spesso si abbinano all’uso di materiali nuovi, prodotti industrialmente, con uno
sconfinamento verso il design, e influenzano, in certo modo, la grafica contemporanea e il
linguaggio dei mass-media.
Ventiquattro delle opere in mostra sono esposte nelle Sale Collezione del museo. Si tratta di
lavori di Mario Ballocco, Gastone Biggi, Nicola Carrino, Lia Drei, Francesco Guerrieri,
Tano Festa, Ignazio Gadaleta, Marcolino Gandini, Paolo Cotani, Guido La Regina, Sergio
Lombardo, Carlo Lorenzetti, Teodosio Magnoni, Aldo Mengolini, Piero Mottola, Guido
Strazza, Marco Tirelli, Augusto Vanarelli, Valeria Gramiccia, Giovanni Pizzo, Anna Maria
Vancheri, Franco Cannilla e Osvaldo Calo’.
Fuori dalle Sale Collezioni completano la mostra altre due opere che sono parte degli
allestimenti permanenti degli spazi museali: No Stop di Piero Dorazio, del 1996, una grande
composizione a bande colorate verticali e orizzontali con illusione prospettica e la Danza tra
triangoli e losanghe per tre colori, 2010, del francese Daniel Buren (in Comodato d’uso
pluriennale Unicredit).
La mostra sarà corredata da un catalogo edito da Teseo Editore contente testi critici di Antonia
Arconti e Daniela Vasta.
Roma la mostra Visioni geometriche, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla
Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e curata da Antonia Rita
Arconti e Daniela Vasta.
In occasione della inaugurazione della mostra il 22 giugno, avrà luogo alle ore 19 la
performance sonora di Piero Mottola VOICES, 2016 e CHINESE VOICES, 2017 -
passeggiata emozionale per 16 e 64 voci con il coro di 64 voci del workshop “Ornamento e
Musica Relazionale” dell’Accademia di Belle Arti di Roma (diretto da Piero Mottola) e con il coro
di 16 voci dell’Università Statale del Molise (diretto da Gennaro Continillo). Di Piero Mottola,
artista visivo e compositore, nel percorso di mostra è presente l’opera Sequenza Cromatica
E37, del 1999.
Con la mostra Visioni geometriche si giunge al quinto appuntamento del progetto Opere dalla
collezione, un ciclo pluriennale di mostre che intende valorizzare la collezione permanente del
MACRO, esponendo a rotazione le opere in deposito attraverso percorsi di dialogo tematici tra
le stesse. Il progetto ha preso il via nel maggio 2015 con L’altra metà dell’arte. Un percorso al
femminile nella collezione MACRO dedicato alle donne artiste della collezione, proseguendo
nel novembre 2015 con Egosuperegoalterego. Volto e Corpo Contemporaneo dell’Arte. Nel
maggio 2016 il terzo appuntamento con la mostra Segni, alfabeti, scritture. Percorsi nell’arte
contemporanea attraverso la collezione MACRO, che ha indagato il rapporto tra arti visive e
scrittura, e nell’ottobre 2016, per il quarto appuntamento, la mostra Arte e Politica con una serie
di opere legate al tema dell’impegno politico, sociale e civile.
La mostra Visioni geometriche presenta un totale di 26 opere, tra dipinti e sculture, datate
prevalentemente tra i primi anni ’60 e la fine degli anni ’90. Il percorso espositivo permette, tra le
grandi personalità, di riscoprire artisti e opere forse meno noti, con aperture verso eventuali nuovi
fronti di indagine.
Filo conduttore della mostra è la ricerca artistica astratta – secondo cui l’immagine è svincolata
dalla volontà di rappresentare il reale – che utilizza geometrie e colori come strumenti linguistici
autonomi, partendo da premesse teoriche e modalità operative differenti.
L’esigenza di ricondurre la molteplicità della natura a forme geometriche essenziali appartiene
all’arte di tutti i tempi. Nel Novecento però l’astrazione geometrica si sgancia da ogni riferimento
alla realtà e diventa un linguaggio indipendente, con regole, principi costruttivi e schemi
compositivi propri. Gli studi scientifici sulla percezione visiva portano alla nascita di filoni di ricerca
artistica vicini alle teorie della Gestalt (psicologia della forma), ai modi espressivi dell’Optical Art,
dell’Arte Cinetica e dell’Arte Programmata. Tendenze, queste ultime, che mirano al
coinvolgimento dell’osservatore, anche attraverso illusioni ottiche e di movimento, fino a renderlo
elemento primario del processo creativo (Eventualismo). Più essenziali gli esiti formali
dell’approccio cosiddetto “analitico”, con particolare riferimento alla pittura. Dalla fine degli anni ’60
queste ricerche spesso si abbinano all’uso di materiali nuovi, prodotti industrialmente, con uno
sconfinamento verso il design, e influenzano, in certo modo, la grafica contemporanea e il
linguaggio dei mass-media.
Ventiquattro delle opere in mostra sono esposte nelle Sale Collezione del museo. Si tratta di
lavori di Mario Ballocco, Gastone Biggi, Nicola Carrino, Lia Drei, Francesco Guerrieri,
Tano Festa, Ignazio Gadaleta, Marcolino Gandini, Paolo Cotani, Guido La Regina, Sergio
Lombardo, Carlo Lorenzetti, Teodosio Magnoni, Aldo Mengolini, Piero Mottola, Guido
Strazza, Marco Tirelli, Augusto Vanarelli, Valeria Gramiccia, Giovanni Pizzo, Anna Maria
Vancheri, Franco Cannilla e Osvaldo Calo’.
Fuori dalle Sale Collezioni completano la mostra altre due opere che sono parte degli
allestimenti permanenti degli spazi museali: No Stop di Piero Dorazio, del 1996, una grande
composizione a bande colorate verticali e orizzontali con illusione prospettica e la Danza tra
triangoli e losanghe per tre colori, 2010, del francese Daniel Buren (in Comodato d’uso
pluriennale Unicredit).
La mostra sarà corredata da un catalogo edito da Teseo Editore contente testi critici di Antonia
Arconti e Daniela Vasta.
22
giugno 2017
Visioni geometriche
Dal 22 giugno al 26 novembre 2017
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Biglietti
Tariffa intera: non residenti 10,00 €, residenti 9,00 €.
Tariffa ridotta: non residenti 8,00 €, residenti 7,00 €.)
Orario di apertura
da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Chiuso il lunedì
Vernissage
22 Giugno 2017, h 18 con la performance live di Piero Mottola
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore