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Idioti
Un omaggio al testo di Dostoyevsky, concepito come una grande mostra-installazione dove si alternano lavori appositamente realizzati dai quattro artisti coinvolti.
Comunicato stampa
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La galleria Giovanni Bonelli è lieta di presentare il nuovo progetto espositivo firmato da Francesco Lauretta.
La mostra presenta le opere di quattro artisti - Maurizio Cannavacciuolo, Fulvio Di Piazza, Marco Pace e lo stesso Francesco Lauretta - geograficamente distanti, ma uniti dalla comune dedizione alla pittura e ai suoi tempi peculiari.
Come scrive il curatore-artista: “Quando ho pensato ai pittori possibili da invitare ho pensato subito ad artisti che bastano a se stessi, non sottomessi a nulla, alla loro singolarità (…) Questi artisti sono artisti dolci, cresciuti responsabilmente e in completa beatitudine in spazi del silenzio, della solitudine, della quiete (…)”.
Ad ognuno di loro è stata dedicata una parete espositiva, con l’aggiunta di un neon “introduttivo” –concepito dal curatore- in totale libertà di espressione e senza un tema pre-ordinato.
Il risultato è un percorso, di circa una ventina di opere, che si articola come un racconto per creare “un’opera totale” che possa esser vista ma anche ascoltata ed apprezzata in momenti successivi -dei cd messi in appositi totem, ad esempio, renderanno concreti i riferimenti musicali dei vari artisti.
In merito al titolo della mostra il curatore ricorda: “Per Deleuze essere un “idiota” significa semplicemente non sapere quello che tutti sanno o quanto meno non darlo per scontato (…) L'idiota, che non da’ nulla per scontato, è forse una delle persone più rivoluzionarie di sempre (…)”.
Opere di:
Maurizio Cannavacciuolo, Fulvio Di Piazza, Francesco Lauretta, Marco Pace.
Maurizio Cannavacciuolo (Napoli, 1954 - vive e lavora a Roma).
L’artista costruisce opere estremamente elaborate in cui la fitta trama dello sfondo spesso nasconde successivi livelli di narrazione. Predilige l’uso alternato dei colori primari o del bianco nero. Ha tenuto personali in moltissime gallerie ed istituzioni pubbliche italiane ed internazionali. Tra le principali segnaliamo: Sprovieri Progetti, Londra (2006-09); Spazio Millesimato, Montalcino, Siena (2006); Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead (2005); Suzy Shammah, Milano (2004); Isabella Stewart Gardner Museum, Boston (2004-2016); Museo de Arte Contemporaneo, Santiago de Chile (2003); Museu da Repubblica-Galeria Catete, Rio de Janeiro (2002); Franco Noero, Torino (2001); Galleria Cardi, Milano (2000), Gian Enzo Sperone, Roma (1993-97), Sperone Westeater, New York (1996).
Fulvio Di Piazza (Siracusa, 1969 - vive e lavora a Palermo).
Le tele dense dai colori brillanti di Di Piazza raffigurano visioni oniriche composte spesso da elementi naturali (animali, alberi, nuvole, montagne, colate laviche) trasfigurati. Tra le principali mostre personali si segnalano: Jonathan Levine Gallery, New York (2017 e 2012); Studio D’arte Raffaelli, Treno (2015); GAM - Galleria d’Arte Moderna, Palermo (2014); Galleria Giovanni Bonelli, Milano (2014); Spazio Arte di CUBO, Centro Unipol, Bologna (2013); Galerie Binz & Kraemer, Colonia (2012); Riso - Museo di Arte Contemporanea della Sicilia, Palermo (2011); Palazzo Elti, Gemona del Friuli, Udine (2011). Tra le mostre collettive si segnalano quelle di: Galleria Giovanni Bonelli, Milano (2014); Arsenale Nord, Venezia (2013); Cella Gallery, Los Angeles (2013); Royal West of England Academy, Bristol (2012).
Francesco Lauretta (Ispica- Ragusa, 1964 - vive e lavora a Torino).
Artista poliedrico, spazia dalla pittura alle installazioni, utilizzando spesso materiali eterogenei e di recupero e seguendo di volta in volta il filo rosso di un progetto che quasi mai si esaurisce entro lo spazio della tela. Tra le principali mostre personali si segnalano: Galleria Z2o, Roma (2015); GAM – Galleria d’Arte Moderna di Palermo (2013); Ex-Cavallerizza di Palazzo Sant’Elia, Palermo (2011); Galleria Laveronica, Modica (2010 e 2008); Galleria Carbone.to, Torino (2005, 2003 e 2000). Tra le mostre collettive si segnalano quelle di: Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno (2015); Chiostro di Santa Maria delle Grazie, Milano (2014); Riso – Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, Palermo (2011), Red Bull Hangar, Salisburgo (2010).
Marco Pace (Lanciano – Chieti, 1977 - vive e lavora a Firenze).
Predilige la pittura ad olio e il disegno, pur non disdegnando incursioni nella scultura. I suoi soggetti sono spesso raffigurati in ambienti architettonicamente iconici, o in balìa di una natura dominatrice che li avvolge completamente. Tra le principali mostre si segnalano: Galleria Giovanni Bonelli, Milano (2017 e 2014); Palazzo della Cultura, Catania (2015); Spazio Venerio Project, Palermo (2015); Casa del Mantegna, Mantova (2014); VII Biennale d’arte Postumia Giovani, MAM – Gazoldo degli Ippoliti, Mantova (2014).
La mostra presenta le opere di quattro artisti - Maurizio Cannavacciuolo, Fulvio Di Piazza, Marco Pace e lo stesso Francesco Lauretta - geograficamente distanti, ma uniti dalla comune dedizione alla pittura e ai suoi tempi peculiari.
Come scrive il curatore-artista: “Quando ho pensato ai pittori possibili da invitare ho pensato subito ad artisti che bastano a se stessi, non sottomessi a nulla, alla loro singolarità (…) Questi artisti sono artisti dolci, cresciuti responsabilmente e in completa beatitudine in spazi del silenzio, della solitudine, della quiete (…)”.
Ad ognuno di loro è stata dedicata una parete espositiva, con l’aggiunta di un neon “introduttivo” –concepito dal curatore- in totale libertà di espressione e senza un tema pre-ordinato.
Il risultato è un percorso, di circa una ventina di opere, che si articola come un racconto per creare “un’opera totale” che possa esser vista ma anche ascoltata ed apprezzata in momenti successivi -dei cd messi in appositi totem, ad esempio, renderanno concreti i riferimenti musicali dei vari artisti.
In merito al titolo della mostra il curatore ricorda: “Per Deleuze essere un “idiota” significa semplicemente non sapere quello che tutti sanno o quanto meno non darlo per scontato (…) L'idiota, che non da’ nulla per scontato, è forse una delle persone più rivoluzionarie di sempre (…)”.
Opere di:
Maurizio Cannavacciuolo, Fulvio Di Piazza, Francesco Lauretta, Marco Pace.
Maurizio Cannavacciuolo (Napoli, 1954 - vive e lavora a Roma).
L’artista costruisce opere estremamente elaborate in cui la fitta trama dello sfondo spesso nasconde successivi livelli di narrazione. Predilige l’uso alternato dei colori primari o del bianco nero. Ha tenuto personali in moltissime gallerie ed istituzioni pubbliche italiane ed internazionali. Tra le principali segnaliamo: Sprovieri Progetti, Londra (2006-09); Spazio Millesimato, Montalcino, Siena (2006); Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead (2005); Suzy Shammah, Milano (2004); Isabella Stewart Gardner Museum, Boston (2004-2016); Museo de Arte Contemporaneo, Santiago de Chile (2003); Museu da Repubblica-Galeria Catete, Rio de Janeiro (2002); Franco Noero, Torino (2001); Galleria Cardi, Milano (2000), Gian Enzo Sperone, Roma (1993-97), Sperone Westeater, New York (1996).
Fulvio Di Piazza (Siracusa, 1969 - vive e lavora a Palermo).
Le tele dense dai colori brillanti di Di Piazza raffigurano visioni oniriche composte spesso da elementi naturali (animali, alberi, nuvole, montagne, colate laviche) trasfigurati. Tra le principali mostre personali si segnalano: Jonathan Levine Gallery, New York (2017 e 2012); Studio D’arte Raffaelli, Treno (2015); GAM - Galleria d’Arte Moderna, Palermo (2014); Galleria Giovanni Bonelli, Milano (2014); Spazio Arte di CUBO, Centro Unipol, Bologna (2013); Galerie Binz & Kraemer, Colonia (2012); Riso - Museo di Arte Contemporanea della Sicilia, Palermo (2011); Palazzo Elti, Gemona del Friuli, Udine (2011). Tra le mostre collettive si segnalano quelle di: Galleria Giovanni Bonelli, Milano (2014); Arsenale Nord, Venezia (2013); Cella Gallery, Los Angeles (2013); Royal West of England Academy, Bristol (2012).
Francesco Lauretta (Ispica- Ragusa, 1964 - vive e lavora a Torino).
Artista poliedrico, spazia dalla pittura alle installazioni, utilizzando spesso materiali eterogenei e di recupero e seguendo di volta in volta il filo rosso di un progetto che quasi mai si esaurisce entro lo spazio della tela. Tra le principali mostre personali si segnalano: Galleria Z2o, Roma (2015); GAM – Galleria d’Arte Moderna di Palermo (2013); Ex-Cavallerizza di Palazzo Sant’Elia, Palermo (2011); Galleria Laveronica, Modica (2010 e 2008); Galleria Carbone.to, Torino (2005, 2003 e 2000). Tra le mostre collettive si segnalano quelle di: Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno (2015); Chiostro di Santa Maria delle Grazie, Milano (2014); Riso – Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, Palermo (2011), Red Bull Hangar, Salisburgo (2010).
Marco Pace (Lanciano – Chieti, 1977 - vive e lavora a Firenze).
Predilige la pittura ad olio e il disegno, pur non disdegnando incursioni nella scultura. I suoi soggetti sono spesso raffigurati in ambienti architettonicamente iconici, o in balìa di una natura dominatrice che li avvolge completamente. Tra le principali mostre si segnalano: Galleria Giovanni Bonelli, Milano (2017 e 2014); Palazzo della Cultura, Catania (2015); Spazio Venerio Project, Palermo (2015); Casa del Mantegna, Mantova (2014); VII Biennale d’arte Postumia Giovani, MAM – Gazoldo degli Ippoliti, Mantova (2014).
22
giugno 2017
Idioti
Dal 22 giugno al 29 luglio 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIOVANNI BONELLI
Milano, Via Luigi Porro Lambertenghi, 6, (Milano)
Milano, Via Luigi Porro Lambertenghi, 6, (Milano)
Orario di apertura
martedì-sabato 11-19
Vernissage
22 Giugno 2017, ore 19.00
Autore
Curatore