Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Io sono Verticale
La mostra si propone , grazie alle opere degli artisti presenti, di far emergere il senso delle parole confessate nella poesia di Sylvia Plath “Io sono verticale” , esplorando la poesia attraverso immagini ed opere che possano rievocare lo sguardo verso la vita della poetessa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
IO SONO VERTICALE
Io sono verticale
Ma preferirei essere orizzontale.
Non sono un albero con radici nel suolo
succhiante minerali e amore materno
cosi’ da poter brillare di foglie a ogni marzo,
ne’ sono la beltà di un’aiuola
ultradipinta che susciti grida di meraviglia,
senza sapere che presto dovrò perdere i miei petali. Confronto a me, un albero e’ immortale
e la cima di un fiore, non alta, ma più clamorosa: dell’uno la lunga vita, dell’altra mi manca l’audacia.
Stasera, all’infinitesimo lume delle stelle,
alberi e fiori hanno sparso i loro freddi profumi.
Ci passo in mezzo ma nessuno di loro ne fa caso.
A volte io penso che mentre dormo
forse assomiglio a loro nel modo più perfetto
con i miei pensieri andati in nebbia.
Stare sdraiata e’ per me più naturale.
Allora il cielo ed io siamo in aperto colloquio,
e sarò utile il giorno che resto sdraiata per sempre:
finalmente gli alberi mi toccheranno, i fiori avranno tempo per me.
Sylvia Plath nasce a Boston nel 1932 è stata una poetessa e scrittrice statunitense.
Conosciuta principalmente per le sue poesie, ha scritto il romanzo autobiografico La campana di Vetro , sotto lo pseudonimo di Victori Lucas.
Assieme ad Anne Sexton, Plath è stata l'autrice che più ha contribuito allo sviluppo del genere della poesia confessionale, iniziato da Robert Lowell e William De Witt Snodgrass.
La sua vita intensa se pur breve è il ricordo di una donna che ha saputo cogliere ciò che risiede oltre la realtà immergendosi con umile sensibilità in quello che la nostra anima .
La mostra si propone , grazie alle opere degli artisti presenti, di far emergere il senso delle parole confessate nella poesia , esplorando la poesia attraverso immagini ed opere che possano rievocare lo sguardo verso la vita della poetessa.
a sottigliezza della poesia è l umiltà che trapela, quando la poetessa si paragona ad un albero ed a un fiore e de l uno manca la lunga vita dell'altro l'audacia.
La poesia di Sylvia Plath può esser paragonata alla fotografia e alle immagini che Francesca Woodman ha immortalato diventando entrambe il limite tra vita terrena e sogno.
Il suo sguardo dolce e il sorriso appena accennato, nelle immagini in bianco e nero che la ritraggono, sono lo specchio di un animo che osserva la vita da un punto lontano, ultraterreno, un punto quasi distaccato, essere spettatore della vita stessa.
Io sono verticale
Ma preferirei essere orizzontale.
Non sono un albero con radici nel suolo
succhiante minerali e amore materno
cosi’ da poter brillare di foglie a ogni marzo,
ne’ sono la beltà di un’aiuola
ultradipinta che susciti grida di meraviglia,
senza sapere che presto dovrò perdere i miei petali. Confronto a me, un albero e’ immortale
e la cima di un fiore, non alta, ma più clamorosa: dell’uno la lunga vita, dell’altra mi manca l’audacia.
Stasera, all’infinitesimo lume delle stelle,
alberi e fiori hanno sparso i loro freddi profumi.
Ci passo in mezzo ma nessuno di loro ne fa caso.
A volte io penso che mentre dormo
forse assomiglio a loro nel modo più perfetto
con i miei pensieri andati in nebbia.
Stare sdraiata e’ per me più naturale.
Allora il cielo ed io siamo in aperto colloquio,
e sarò utile il giorno che resto sdraiata per sempre:
finalmente gli alberi mi toccheranno, i fiori avranno tempo per me.
Sylvia Plath nasce a Boston nel 1932 è stata una poetessa e scrittrice statunitense.
Conosciuta principalmente per le sue poesie, ha scritto il romanzo autobiografico La campana di Vetro , sotto lo pseudonimo di Victori Lucas.
Assieme ad Anne Sexton, Plath è stata l'autrice che più ha contribuito allo sviluppo del genere della poesia confessionale, iniziato da Robert Lowell e William De Witt Snodgrass.
La sua vita intensa se pur breve è il ricordo di una donna che ha saputo cogliere ciò che risiede oltre la realtà immergendosi con umile sensibilità in quello che la nostra anima .
La mostra si propone , grazie alle opere degli artisti presenti, di far emergere il senso delle parole confessate nella poesia , esplorando la poesia attraverso immagini ed opere che possano rievocare lo sguardo verso la vita della poetessa.
a sottigliezza della poesia è l umiltà che trapela, quando la poetessa si paragona ad un albero ed a un fiore e de l uno manca la lunga vita dell'altro l'audacia.
La poesia di Sylvia Plath può esser paragonata alla fotografia e alle immagini che Francesca Woodman ha immortalato diventando entrambe il limite tra vita terrena e sogno.
Il suo sguardo dolce e il sorriso appena accennato, nelle immagini in bianco e nero che la ritraggono, sono lo specchio di un animo che osserva la vita da un punto lontano, ultraterreno, un punto quasi distaccato, essere spettatore della vita stessa.
03
giugno 2017
Io sono Verticale
Dal 03 al 17 giugno 2017
arte contemporanea
Location
ONART GALLERY
Firenze, Via Della Pergola, 61/R, (Firenze)
Firenze, Via Della Pergola, 61/R, (Firenze)
Orario di apertura
da Martedì a Sabato dalle 14.00 alle 19.00
Vernissage
3 Giugno 2017, ore 18.00
Autore
Curatore