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Sol LeWitt / Ignacio Uriarte – Muro e Parete
La mostra mette a confronto due artisti, Sol LeWitt e Ignacio Uriarte, nell’uso dello spazio e della parete, intesa come superficie di proiezione e immaginazione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Diversamente dall’inglese, il latino, l’italiano e il tedesco (così come molte altre lingue) distinguono
tra “muro” e “parete”. La distinzione sta nel fatto che con “muro” si intende la base fisica portante.
In particolare negli interni, il muro viene rivestito con uno strato di intonaco, dando così vita a una
superficie che finisce per far perdere di vista la sottostante presenza della struttura materiale e
muraria. La parete liscia diventa una superficie di proiezione e immaginazione, su cui possiamo
rappresentare qualsiasi cosa. È lo spazio figurativo che gli artisti dell’antica Roma utilizzavano per
la decorazione delle ricche ville. Sulle pareti potevano raffigurare dei mondi che superavano la
limitatezza degli interni, richiamando architetture esotiche o lussureggianti scene di paradisi
naturali.
In questo senso, i Wall Drawings di Sol LeWitt sono ovviamente qualcosa in più di disegni di
grandi dimensioni. La caratteristica di queste opere è da individuare nel loro stretto collegamento
con lo spazio.
In "Wall Drawing 247" le linee da e verso punti casuali specificati sulla parete sono determinate dal
disegnatore con pastelli neri. Qualsiasi differenza nell'installazione dipende dalle differenze tra le
pareti su cui viene disegnato il pezzo. Il disegno si muove quindi in una sua propria dimensione,
che va al di là dello spazio reale. La parete visibile diventa quindi solo una parte di questa realtà
ulteriore.
Con l’arte di lavorare la carta, Ignacio Uriarte è in grado di trasformare la parete bianca in un
rilievo di fogli di carta del medesimo colore.
L’arte ha il privilegio di non dover necessariamente produrre qualcosa, a volte è sufficiente
ingrandire o portare in primo piano un gesto piccolo e occasionale per rivelarne il potenziale
estetico. All'interno di ogni foglio di carta sono state praticate quattro pieghe che si congiungono in
modo da comporre in modo casuale una figura a forma di rombo; ogni rombo si connette poi con le
analoghe figure dei fogli adiacenti, al di sopra, al di sotto, a sinistra e a destra, tracciando in tal
modo tra i fogli un'ulteriore serie di rombi uguali, che si delineano sullo sfondo rispetto al
rilievo delle pieghe.
Le pieghe da un lato riflettono la luce e dall'altro creano un gioco di ombre. Si vengono così a
determinare anche differenti gradazioni di bianco e di grigio pur in assenza di una reale tecnica di
colorazione.
.Testo di Helmut Friedel
tra “muro” e “parete”. La distinzione sta nel fatto che con “muro” si intende la base fisica portante.
In particolare negli interni, il muro viene rivestito con uno strato di intonaco, dando così vita a una
superficie che finisce per far perdere di vista la sottostante presenza della struttura materiale e
muraria. La parete liscia diventa una superficie di proiezione e immaginazione, su cui possiamo
rappresentare qualsiasi cosa. È lo spazio figurativo che gli artisti dell’antica Roma utilizzavano per
la decorazione delle ricche ville. Sulle pareti potevano raffigurare dei mondi che superavano la
limitatezza degli interni, richiamando architetture esotiche o lussureggianti scene di paradisi
naturali.
In questo senso, i Wall Drawings di Sol LeWitt sono ovviamente qualcosa in più di disegni di
grandi dimensioni. La caratteristica di queste opere è da individuare nel loro stretto collegamento
con lo spazio.
In "Wall Drawing 247" le linee da e verso punti casuali specificati sulla parete sono determinate dal
disegnatore con pastelli neri. Qualsiasi differenza nell'installazione dipende dalle differenze tra le
pareti su cui viene disegnato il pezzo. Il disegno si muove quindi in una sua propria dimensione,
che va al di là dello spazio reale. La parete visibile diventa quindi solo una parte di questa realtà
ulteriore.
Con l’arte di lavorare la carta, Ignacio Uriarte è in grado di trasformare la parete bianca in un
rilievo di fogli di carta del medesimo colore.
L’arte ha il privilegio di non dover necessariamente produrre qualcosa, a volte è sufficiente
ingrandire o portare in primo piano un gesto piccolo e occasionale per rivelarne il potenziale
estetico. All'interno di ogni foglio di carta sono state praticate quattro pieghe che si congiungono in
modo da comporre in modo casuale una figura a forma di rombo; ogni rombo si connette poi con le
analoghe figure dei fogli adiacenti, al di sopra, al di sotto, a sinistra e a destra, tracciando in tal
modo tra i fogli un'ulteriore serie di rombi uguali, che si delineano sullo sfondo rispetto al
rilievo delle pieghe.
Le pieghe da un lato riflettono la luce e dall'altro creano un gioco di ombre. Si vengono così a
determinare anche differenti gradazioni di bianco e di grigio pur in assenza di una reale tecnica di
colorazione.
.Testo di Helmut Friedel
26
maggio 2017
Sol LeWitt / Ignacio Uriarte – Muro e Parete
Dal 26 maggio all'otto settembre 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA GENTILI
Firenze, Borgo Pinti, 80r, (Firenze)
Firenze, Borgo Pinti, 80r, (Firenze)
Orario di apertura
martedì a venerdì ore 10-13 e 14-19
sabato su appuntamento
Vernissage
26 Maggio 2017, ore 18.30
Autore