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Andrea Castro – Historia de mujeres
La direzione di Silvia Oppo ha voluto ospitare questa particolare collezione fotografica, che lascia trasparire la formazione pittorica e accademica di Andrea Castro e nasce da un rigoroso progetto iconografico, per coniugare l’arte contemporanea con l’importante patrimonio artistico del Museo.
Comunicato stampa
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Arborense di Oristano che insieme al B&BArt Museo di arte contemporanea e al Movimento internazionale degli Erranti proporrà al pubblico una mostra dell’artista colombiana Andrea Castro con la curatela di Bianca Laura Petretto. La direzione di Silvia Oppo ha voluto ospitare questa particolare collezione fotografica, che lascia trasparire la formazione pittorica e accademica di Andrea Castro e nasce da un rigoroso progetto iconografico, per coniugare l’arte contemporanea con l’importante patrimonio artistico del Museo.
Sono invitati all’inaugurazione della personale gli organi di stampa, le autorità, i protagonisti, gli amici, i visitatori e i curiosi. La mostra potrà essere visitata dal 20 maggio al 20 giugno 2017. L’artista sarà presente durante il vernissage, introdurranno i suoi lavori la direttrice del museo Silvia Oppo e la curatrice Bianca Laura Petretto. L’attrice Isella Orchis farà visitare la mostra attraverso l’interpretazione della poesia di Giovanni Bernuzzi, da “Trasparenze” (Happy Hour Edizioni). La mostra “Historia de Mujeres” si apre con un libro bianco dove i visitatori possono lasciare una traccia: un messaggio, un pensiero, una riflessione sulle donne. Sulla parete la videoproiezione di una grande opera apre l’esposizione composta da 17 opere fotografiche (100x77) che sono state realizzate attraverso la performance e la costruzione pittorica restituendo l’immagine in bianco e nero. Alcuni riferimenti iconografici saranno raccolti in un libro che il visitatore potrà sfogliare durante il percorso espositivo. Le donne Bibliche e le donne artiste ritratte nelle opere sono: LA MUJER DE PUTIFAR . Constanza Lozano, MADRE DE LOS MACABEOS . Maria Jose Guzman, JUDITH . Maria Clara Piedrahita, RUTH . Maria Jose Guzman, RAQUEL . Carol Brainsky, LA MUJER DE LEVITA . Constanza Lozano, ANA, LA MADRE DE SAMUEL . Chia Devis (2), SEFORA . Yiris Ortega Castellar, DALILA . Karen Guarnizo, BETHSABEE . Marina Carvajal, SARA, LA MUJER DE TOBIAS, Marina Carvajal, REBECA . Jazmin Ortega Rodriguez, MARIA, HERMANA DE MOISES, Adriana Zuluaga, EVA . Andrea Castro, SUSANA . Paola Becerril (proiezione).
L’università del Rosario, fondata nel 1653, è considerata la più antica università della Colombia e conserva collezioni preziose nella sua biblioteca e nell’archivio storico da cui ha attinto la maggior parte dei documenti iconografici l’artista Andrea Castro per sviluppare il suo progetto “Historia de mujeres”. Il secolo XIX fu un momento importante per l’impressionante proliferazione di libri che trattavano l’educazione familiare, religiosa e morale delle donne. In alcuni di questi libri, che evidenziano i valori sociali dell’epoca, figurano i ritratti di Gustave Staal, a cui si è ispirata Lucia Arango Lievano, storica d’arte del centro di Studi di Estetica Ledoux dell’Università di Parigi, Sorbona, che ha condotto un lavoro storico e artistico sulle figure femminili nell’Antico Testamento.
I personaggi rappresentati e le loro storie costituiscono un filo rosso per riflettere su aspetti sociali e culturali del mondo femminile contemporaneo. E’ stato realizzato un vero e proprio percorso espositivo con le immagini originali (16x22), ampliate circa 40 volte, che stimolano il visitatore con una interazione scritta alla riflessione e all’osservazione sulla complessità, l’ambivalenza e sullo stato sociale delle donne, tema di stretta attualità. Rifacendosi ai ritratti di Gustave Staal e al prezioso lavoro della Lievano, Andrea Castro ha indagato e costruito una serie di opere che fanno parte di una collezione dedicata alle donne. La fotografia è un mezzo per dipingere figure femminili contemporanee. Per la maggior parte artiste, si sono prestate come modelle attive, con una performance e la creazione di una sorta di tableau vivant. L’artista ha restituito l’anima, l’inclinazione, il sentimento, l’energia, la storia di ciascuna senza marcare il confine tra donne raccontate, simboliche e reali. Ha usato costumi-non costumi, drappi, ornamenti naturali, contesti antichi, dettagli e oggetti per creare un fulcro che definisce la figura di grande impatto, riconosciuta e riconoscibile in chi guarda. Le letture delle opere di Castro sono su diversi piani, ma l’artista vuole restituire soprattutto il comune sentire dell’umanità, la comune condizione di donne madri, spose, donne libere di esprimersi in tutti gli aspetti della femminilità.
BIO . ANDREA CASTRO
Pittrice, fotografa, performer colombiana, figlia del Maestro Hector Castro con cui apprende le basi artistiche e scopre la sensibilità verso il mestiere. Frequenta per dieci anni lo studio dell’artista Maria Cristina Vallejo, dove perfeziona le tecniche del colore e la composizione. Segue da oltre sette anni lo studio del maestro Jaime Arango Correa a Bogotà e sperimenta la fotografia con le tecniche pittoriche. Dal 2011 fa parte del movimento internazionale degli Erranti e del gruppo degli artisti del B&BArt museo di arte contemporanea Italia. Ha esposto negli Stati Uniti, in Colombia e in Italia. Le sue opere fanno parte di collezioni private internazionali.
Dalla frivolezza dell’abito, dalla fantasia degli accessori, dal fascino che avvolge la figura con un forte riferimento al figurino, l’artista porta l’osservatore al presente, per vedere l’uomo e la donna nel loro contesto sociale, suggerendo le storie dietro i loro volti nascosti, aprendo lo spazio per creare le immagini libere. L’artista afferma: “Da sempre sono interessata al dettaglio degli abiti, escludendo a priori i loro volti per evitare di svelare la loro identità e per suggerire un racconto attraverso gesti sottili, così esacerbati che possono perdere il loro senso della realtà”.
Negli ultimi anni ha intrapreso un lavoro sul simbolo e sul tema della sacralità lavorando con le forme e la composizione pittorica attraverso la performance e l’utilizzo della macchina fotografica, realizzando ritratti di donne che ricreano il libero sentire di figure femminili bibliche e mitologiche.
Note:
B&BArt museo di arte contemporanea . Movimento Erranti . Ainasmagazine
La mostra “Historia de mujeres” di Andrea Castro, a cura di Bianca laura Petretto con la direzione di Silvia Oppo viene proposta nell’ambito delle attività espositive del B&BArt Museo di arte contemporanea che ha sede in Sardegna a Collinas in una antica casa a corte di pietra, ristrutturata e trasformata dal 2009 in museo contemporaneo che lavora con artisti, strutture, musei, università, fondazioni internazionali in diversi Paesi del mondo. Uno spazio espositivo utilizzato da artisti internazionali con una programmazione di mostre, eventi e residenze annuali, un luogo di dialogo e fucina culturale che guarda all’innovazione con nuovi strumenti di dialettica e di politica culturale. Il Museo di arte contemporanea dal 2011 è sede italiana di AFT - Amantes fin de tarde, un movimento d’arte internazionale creato da Pedro Romero Malevini riconosciuto dallo Stato argentino per l’alto valore culturale ed è sede del movimento internazionale degli Erranti di cui fa parte l’artista Andrea Castro. www.bbartontemporanea.com
IL Museo e il Movimento degli Erranti fanno parte della rivista internazionale AINAS MAGAZINE. www.ainasmagazine.com
Il Museo Diocesano Arborense
Il Museo Diocesano Arborense è stato istituito nel 2012 e la sua missione è quella di tutelare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale dell’Arcidiocesi, promovendone la conoscenza attraverso visite guidate, mostre temporanee, convegni, dibattiti. Le ricche collezioni di arte sacra e di preziosi documenti antichi sono una straordinaria testimonianza della storia religiosa, politica, sociale, economica del territorio. Ubicato in prossimità della Cattedrale, il Museo dispone di 1300 metri quadrati di spazio espositivo. Articolato su quattro edifici, la sua ampia corte interna è sia spazio espositivo a cielo aperto, sia elemento di distribuzione dei diversi ambiti del complesso. Un luogo di grande interesse per la moderna struttura architettonica, restituita con un sapiente recupero e per la ricchezze delle opere esposte nelle sale interne.
Sono invitati all’inaugurazione della personale gli organi di stampa, le autorità, i protagonisti, gli amici, i visitatori e i curiosi. La mostra potrà essere visitata dal 20 maggio al 20 giugno 2017. L’artista sarà presente durante il vernissage, introdurranno i suoi lavori la direttrice del museo Silvia Oppo e la curatrice Bianca Laura Petretto. L’attrice Isella Orchis farà visitare la mostra attraverso l’interpretazione della poesia di Giovanni Bernuzzi, da “Trasparenze” (Happy Hour Edizioni). La mostra “Historia de Mujeres” si apre con un libro bianco dove i visitatori possono lasciare una traccia: un messaggio, un pensiero, una riflessione sulle donne. Sulla parete la videoproiezione di una grande opera apre l’esposizione composta da 17 opere fotografiche (100x77) che sono state realizzate attraverso la performance e la costruzione pittorica restituendo l’immagine in bianco e nero. Alcuni riferimenti iconografici saranno raccolti in un libro che il visitatore potrà sfogliare durante il percorso espositivo. Le donne Bibliche e le donne artiste ritratte nelle opere sono: LA MUJER DE PUTIFAR . Constanza Lozano, MADRE DE LOS MACABEOS . Maria Jose Guzman, JUDITH . Maria Clara Piedrahita, RUTH . Maria Jose Guzman, RAQUEL . Carol Brainsky, LA MUJER DE LEVITA . Constanza Lozano, ANA, LA MADRE DE SAMUEL . Chia Devis (2), SEFORA . Yiris Ortega Castellar, DALILA . Karen Guarnizo, BETHSABEE . Marina Carvajal, SARA, LA MUJER DE TOBIAS, Marina Carvajal, REBECA . Jazmin Ortega Rodriguez, MARIA, HERMANA DE MOISES, Adriana Zuluaga, EVA . Andrea Castro, SUSANA . Paola Becerril (proiezione).
L’università del Rosario, fondata nel 1653, è considerata la più antica università della Colombia e conserva collezioni preziose nella sua biblioteca e nell’archivio storico da cui ha attinto la maggior parte dei documenti iconografici l’artista Andrea Castro per sviluppare il suo progetto “Historia de mujeres”. Il secolo XIX fu un momento importante per l’impressionante proliferazione di libri che trattavano l’educazione familiare, religiosa e morale delle donne. In alcuni di questi libri, che evidenziano i valori sociali dell’epoca, figurano i ritratti di Gustave Staal, a cui si è ispirata Lucia Arango Lievano, storica d’arte del centro di Studi di Estetica Ledoux dell’Università di Parigi, Sorbona, che ha condotto un lavoro storico e artistico sulle figure femminili nell’Antico Testamento.
I personaggi rappresentati e le loro storie costituiscono un filo rosso per riflettere su aspetti sociali e culturali del mondo femminile contemporaneo. E’ stato realizzato un vero e proprio percorso espositivo con le immagini originali (16x22), ampliate circa 40 volte, che stimolano il visitatore con una interazione scritta alla riflessione e all’osservazione sulla complessità, l’ambivalenza e sullo stato sociale delle donne, tema di stretta attualità. Rifacendosi ai ritratti di Gustave Staal e al prezioso lavoro della Lievano, Andrea Castro ha indagato e costruito una serie di opere che fanno parte di una collezione dedicata alle donne. La fotografia è un mezzo per dipingere figure femminili contemporanee. Per la maggior parte artiste, si sono prestate come modelle attive, con una performance e la creazione di una sorta di tableau vivant. L’artista ha restituito l’anima, l’inclinazione, il sentimento, l’energia, la storia di ciascuna senza marcare il confine tra donne raccontate, simboliche e reali. Ha usato costumi-non costumi, drappi, ornamenti naturali, contesti antichi, dettagli e oggetti per creare un fulcro che definisce la figura di grande impatto, riconosciuta e riconoscibile in chi guarda. Le letture delle opere di Castro sono su diversi piani, ma l’artista vuole restituire soprattutto il comune sentire dell’umanità, la comune condizione di donne madri, spose, donne libere di esprimersi in tutti gli aspetti della femminilità.
BIO . ANDREA CASTRO
Pittrice, fotografa, performer colombiana, figlia del Maestro Hector Castro con cui apprende le basi artistiche e scopre la sensibilità verso il mestiere. Frequenta per dieci anni lo studio dell’artista Maria Cristina Vallejo, dove perfeziona le tecniche del colore e la composizione. Segue da oltre sette anni lo studio del maestro Jaime Arango Correa a Bogotà e sperimenta la fotografia con le tecniche pittoriche. Dal 2011 fa parte del movimento internazionale degli Erranti e del gruppo degli artisti del B&BArt museo di arte contemporanea Italia. Ha esposto negli Stati Uniti, in Colombia e in Italia. Le sue opere fanno parte di collezioni private internazionali.
Dalla frivolezza dell’abito, dalla fantasia degli accessori, dal fascino che avvolge la figura con un forte riferimento al figurino, l’artista porta l’osservatore al presente, per vedere l’uomo e la donna nel loro contesto sociale, suggerendo le storie dietro i loro volti nascosti, aprendo lo spazio per creare le immagini libere. L’artista afferma: “Da sempre sono interessata al dettaglio degli abiti, escludendo a priori i loro volti per evitare di svelare la loro identità e per suggerire un racconto attraverso gesti sottili, così esacerbati che possono perdere il loro senso della realtà”.
Negli ultimi anni ha intrapreso un lavoro sul simbolo e sul tema della sacralità lavorando con le forme e la composizione pittorica attraverso la performance e l’utilizzo della macchina fotografica, realizzando ritratti di donne che ricreano il libero sentire di figure femminili bibliche e mitologiche.
Note:
B&BArt museo di arte contemporanea . Movimento Erranti . Ainasmagazine
La mostra “Historia de mujeres” di Andrea Castro, a cura di Bianca laura Petretto con la direzione di Silvia Oppo viene proposta nell’ambito delle attività espositive del B&BArt Museo di arte contemporanea che ha sede in Sardegna a Collinas in una antica casa a corte di pietra, ristrutturata e trasformata dal 2009 in museo contemporaneo che lavora con artisti, strutture, musei, università, fondazioni internazionali in diversi Paesi del mondo. Uno spazio espositivo utilizzato da artisti internazionali con una programmazione di mostre, eventi e residenze annuali, un luogo di dialogo e fucina culturale che guarda all’innovazione con nuovi strumenti di dialettica e di politica culturale. Il Museo di arte contemporanea dal 2011 è sede italiana di AFT - Amantes fin de tarde, un movimento d’arte internazionale creato da Pedro Romero Malevini riconosciuto dallo Stato argentino per l’alto valore culturale ed è sede del movimento internazionale degli Erranti di cui fa parte l’artista Andrea Castro. www.bbartontemporanea.com
IL Museo e il Movimento degli Erranti fanno parte della rivista internazionale AINAS MAGAZINE. www.ainasmagazine.com
Il Museo Diocesano Arborense
Il Museo Diocesano Arborense è stato istituito nel 2012 e la sua missione è quella di tutelare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale dell’Arcidiocesi, promovendone la conoscenza attraverso visite guidate, mostre temporanee, convegni, dibattiti. Le ricche collezioni di arte sacra e di preziosi documenti antichi sono una straordinaria testimonianza della storia religiosa, politica, sociale, economica del territorio. Ubicato in prossimità della Cattedrale, il Museo dispone di 1300 metri quadrati di spazio espositivo. Articolato su quattro edifici, la sua ampia corte interna è sia spazio espositivo a cielo aperto, sia elemento di distribuzione dei diversi ambiti del complesso. Un luogo di grande interesse per la moderna struttura architettonica, restituita con un sapiente recupero e per la ricchezze delle opere esposte nelle sale interne.
19
maggio 2017
Andrea Castro – Historia de mujeres
Dal 19 maggio al 20 giugno 2017
arte contemporanea
Location
B&BART – MUSEO INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA
Collinas, Via San Sebastiano, 3, (Medio Campidano)
Collinas, Via San Sebastiano, 3, (Medio Campidano)
Orario di apertura
martedi-domenica ore 16.19
Vernissage
19 Maggio 2017, ore 19
Autore
Curatore