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Alessia Iannetti – Cyclothymia
la Dorothy Circus Gallery presenterà la nuova produzione dell’artista. Per quest’ultima serie di lavori speciali, la DCG dedicherà una vetrina della galleria all’esposizione di cinque quadri sorprendenti che richiamano il book project “The Little Boy and the Glowing Globe”
Comunicato stampa
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In seguito al suo recente progetto “The Little Boy and the Glowing Globe”, storia scritta da Anna e Maria von Hausswolff e illustrata dall’artista stessa Alessia Iannetti per il Book Project “Stories for Ways and Means” – editato da Waxploitation Records- la Dorothy Circus Gallery presenterà la nuova produzione dell’artista. Per quest’ultima serie di lavori speciali, la DCG dedicherà una vetrina della galleria all’esposizione di cinque quadri sorprendenti che richiamano il book project.
Ancora una volta incentrati sulla tematica del vago, i disegni iper dettagliati a grafite della Iannetti rivelano un’intima visione da sogno, di cui i colori illuminano paesaggi notturni.
Questi sono spazi fuori dal tempo, frazioni di buio racchiuse nella superficie limitata della tavola che impedisce allo spettatore l’accesso a ciò che vi è oltre.
Nel silenzio delle tenebre, figure pallide, dagli occhi vuoti e spalancati, fissano il vuoto come statue di marmo.
Lunghe linee di colore, simili a flebo, cingono i loro corpi e fuoriescono dalle loro labbra per tenere in vita corpi pietrificati in un’azione incompiuta.
Gli unici elementi in movimento provengono dall’alto; questi sono fiocchi di luce che fluttuano nell’aria con farfalle e foglie, nella magica atmosfera di una Boule-de-neige.
Cyclothymia è una sincera introspezione dell’artista che si concentra su uno specifico stato mentale, un leggero disordine dell’umore che diventa imprevedibilmente mutevole, e che l’artista riesce a personificare attraverso una serie di inquadrature delicate e altamente espressive. Cyclothymia oscilla tra due stati mentali opposti, una malinconia cronica che improvvisamente diventa ipertimia, inspiegabile senso di eccitazione che si esprime attraverso scie multicolore di farfalle.
Questo è ciò che i bambini della Iannetti cercano di comunicarci, mentre giacciono in spazi vuoti, dove ogni sensazione e pensiero diventa piatto, mentre i loro corpi restano pietrificati come se un muro trasparente li dividesse dal resto del mondo, e dividesse la dimensione dell’opera dallo spettatore. Nelle frazioni senza tempo della ciclotimia, ogni decisione diventa difficile, ogni azione cruciale, anche il tocco di una farfalla. Quest’ultima, insetto diurno, qui diventa una falena vagante nella notte in cerca di una luce che non troverà. Essa enfatizza il contrasto di luci e ombre, di felicità e malinconia che tormentano le figure nella loro perpetua meditazione.
“In Bloom” esprime lo stesso concetto attraverso il linguaggio organico degli elementi naturali. In questo scenario boccioli rosa fuoriescono dalle labbra della bambina; questi sono fiori di pesco giapponese, o meglio, segni di rinascita e quiete che germogliano dentro di lei per sconfiggere il pallore dello spazio statico.
“Crying Rainbows”, ci mostra la stessa natura effimera delle emozioni attraverso lo scorrere di lacrime iridescenti dalle tonalità arcobaleno, accenni di speranza negli occhi del triste bambino, segni di umore mutevole.
Le figure immobilizzate soggette a ciclotimia rivelano un’abilità di osservazione considerevole che emerge nei disegni dagli sguardi concentrati dei bambini e dall’enfasi meticolosa che l’artista applica per rendere i contorni marcati e un chiaroscuro bilanciato, che riflettono il modo unico in cui tali personaggi percepiscono la realtà. I disegni a grafite di Alessia Iannetti che di solito presentano scenari in bicanco e nero, qui danno spazio ai colori per coinvolgere lo spettatore in una dimensione che non gli appartiene, ma che l’artista gentilmente ci invita af esplorare e comprendere, seguendo le ali di una farfalla, cogliendo il respiro di un bambino vagante.
Ancora una volta incentrati sulla tematica del vago, i disegni iper dettagliati a grafite della Iannetti rivelano un’intima visione da sogno, di cui i colori illuminano paesaggi notturni.
Questi sono spazi fuori dal tempo, frazioni di buio racchiuse nella superficie limitata della tavola che impedisce allo spettatore l’accesso a ciò che vi è oltre.
Nel silenzio delle tenebre, figure pallide, dagli occhi vuoti e spalancati, fissano il vuoto come statue di marmo.
Lunghe linee di colore, simili a flebo, cingono i loro corpi e fuoriescono dalle loro labbra per tenere in vita corpi pietrificati in un’azione incompiuta.
Gli unici elementi in movimento provengono dall’alto; questi sono fiocchi di luce che fluttuano nell’aria con farfalle e foglie, nella magica atmosfera di una Boule-de-neige.
Cyclothymia è una sincera introspezione dell’artista che si concentra su uno specifico stato mentale, un leggero disordine dell’umore che diventa imprevedibilmente mutevole, e che l’artista riesce a personificare attraverso una serie di inquadrature delicate e altamente espressive. Cyclothymia oscilla tra due stati mentali opposti, una malinconia cronica che improvvisamente diventa ipertimia, inspiegabile senso di eccitazione che si esprime attraverso scie multicolore di farfalle.
Questo è ciò che i bambini della Iannetti cercano di comunicarci, mentre giacciono in spazi vuoti, dove ogni sensazione e pensiero diventa piatto, mentre i loro corpi restano pietrificati come se un muro trasparente li dividesse dal resto del mondo, e dividesse la dimensione dell’opera dallo spettatore. Nelle frazioni senza tempo della ciclotimia, ogni decisione diventa difficile, ogni azione cruciale, anche il tocco di una farfalla. Quest’ultima, insetto diurno, qui diventa una falena vagante nella notte in cerca di una luce che non troverà. Essa enfatizza il contrasto di luci e ombre, di felicità e malinconia che tormentano le figure nella loro perpetua meditazione.
“In Bloom” esprime lo stesso concetto attraverso il linguaggio organico degli elementi naturali. In questo scenario boccioli rosa fuoriescono dalle labbra della bambina; questi sono fiori di pesco giapponese, o meglio, segni di rinascita e quiete che germogliano dentro di lei per sconfiggere il pallore dello spazio statico.
“Crying Rainbows”, ci mostra la stessa natura effimera delle emozioni attraverso lo scorrere di lacrime iridescenti dalle tonalità arcobaleno, accenni di speranza negli occhi del triste bambino, segni di umore mutevole.
Le figure immobilizzate soggette a ciclotimia rivelano un’abilità di osservazione considerevole che emerge nei disegni dagli sguardi concentrati dei bambini e dall’enfasi meticolosa che l’artista applica per rendere i contorni marcati e un chiaroscuro bilanciato, che riflettono il modo unico in cui tali personaggi percepiscono la realtà. I disegni a grafite di Alessia Iannetti che di solito presentano scenari in bicanco e nero, qui danno spazio ai colori per coinvolgere lo spettatore in una dimensione che non gli appartiene, ma che l’artista gentilmente ci invita af esplorare e comprendere, seguendo le ali di una farfalla, cogliendo il respiro di un bambino vagante.
20
maggio 2017
Alessia Iannetti – Cyclothymia
Dal 20 al 21 maggio 2017
arte contemporanea
Location
DOROTHY CIRCUS GALLERY
Roma, Via Dei Pettinari, 76, (Roma)
Roma, Via Dei Pettinari, 76, (Roma)
Orario di apertura
sabato e domenica ore 11,30 e 19,30
Vernissage
20 Maggio 2017, ore 11,30
Autore
Curatore