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Toni Costa – L’essenza del vuoto
Il Vuoto come l’Infinito , come non misurabile capacità di essere e comprendere ogni cosa. L’universo femminile, come lo ritrae l’artista Toni Costa, è l’infinito dove ha origine la fantasia e la creatività dell’altro, che può inventare, vedere e immaginare colei che lo potrà corrispondere. (L.M.)
Comunicato stampa
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Lo scultore Antonio Costa è nato a Verona nell'ottobre del '65.
A metà degli anni novanta inizia a dare forma alle sue fantasie utilizzando il legno.
“Servirebbe ben più di una vita per dare forma a tutto quello che passa per la testa.
Spesso mi chiedo perché scolpire, perché tutto questo impegno, la polvere, l'arduo lavoro di portare a casa tronchi di vari quintali di peso con l'aiuto di amici... la risposta non la saprei dare con esattezza.
Alcune opere sono nate come una sorta di riscatto, per ridare una nuova esistenza a questi esseri viventi abbattuti per qualche motivo più o meno condivisibile.”
Dall'estate del 2012 ha iniziato un percorso nuovo, un'interessante tributo alla bellezza e alla sinuosità del corpo femminile anche se questo, in effetti, non c'è.
“A volte ho una sensazione strana guardando alcuni soggetti appena conclusi, non mi so spiegare da dove arrivino, ed io mi sento “solo” un attuatore, un tramite che ha permesso a questa creatura di materializzarsi”.
Queste sculture sono state interamente svuotate finché non rimane uno spessore di 1-3 centimetri. Rimane così solo “l'abito”, il soggetto non c'è. Uno dei segreti dell’artista Toni Costa per riuscire a portare a termine queste opere è lavorare e soprattutto svuotare il tronco finché il legno è ancora fresco, tenendolo umido e lontano da fonti di calore.
“Con questi lavori sto scoprendo che il vuoto ha una sua magia e ha altrettanta importanza del pieno, anzi lascia spazio all'immaginazione di creare un'identità a piacimento.”
“Durante il processo di creazione di una scultura c'è sempre un momento in cui mi sembra di aver smarrito la lucidità e mi sorgono forti dubbi sul risultato: è molto importante aver fiducia e saper rischiare anche interventi azzardati. Grazie al lavoro eseguito con gli scalpelli, le “sgorbie”. La lentezza di lavorazione a cui si è costretti unita all'assenza del fastidioso frastuono degli attrezzi meccanici, lascia il tempo di osservare il cambiamento graduale che sta subendo l'opera. In effetti è questa la dimensione che prediligo; quando il ritmico martellare si associa, in una sorta di sinfonia nascosta, al respiro, al battito del cuore, all'utensile giusto con la giusta affilatura. Ed è un sottile piacere molto “nutriente”….
Il Vuoto come l’Infinito , come non misurabile capacità di essere e comprendere ogni cosa. L’universo femminile, come lo ritrae l’artista Toni Costa, è l’infinito dove ha origine la fantasia e la creatività dell’altro, che può inventare, vedere e immaginare colei che lo potrà corrispondere. (L.M.)
A metà degli anni novanta inizia a dare forma alle sue fantasie utilizzando il legno.
“Servirebbe ben più di una vita per dare forma a tutto quello che passa per la testa.
Spesso mi chiedo perché scolpire, perché tutto questo impegno, la polvere, l'arduo lavoro di portare a casa tronchi di vari quintali di peso con l'aiuto di amici... la risposta non la saprei dare con esattezza.
Alcune opere sono nate come una sorta di riscatto, per ridare una nuova esistenza a questi esseri viventi abbattuti per qualche motivo più o meno condivisibile.”
Dall'estate del 2012 ha iniziato un percorso nuovo, un'interessante tributo alla bellezza e alla sinuosità del corpo femminile anche se questo, in effetti, non c'è.
“A volte ho una sensazione strana guardando alcuni soggetti appena conclusi, non mi so spiegare da dove arrivino, ed io mi sento “solo” un attuatore, un tramite che ha permesso a questa creatura di materializzarsi”.
Queste sculture sono state interamente svuotate finché non rimane uno spessore di 1-3 centimetri. Rimane così solo “l'abito”, il soggetto non c'è. Uno dei segreti dell’artista Toni Costa per riuscire a portare a termine queste opere è lavorare e soprattutto svuotare il tronco finché il legno è ancora fresco, tenendolo umido e lontano da fonti di calore.
“Con questi lavori sto scoprendo che il vuoto ha una sua magia e ha altrettanta importanza del pieno, anzi lascia spazio all'immaginazione di creare un'identità a piacimento.”
“Durante il processo di creazione di una scultura c'è sempre un momento in cui mi sembra di aver smarrito la lucidità e mi sorgono forti dubbi sul risultato: è molto importante aver fiducia e saper rischiare anche interventi azzardati. Grazie al lavoro eseguito con gli scalpelli, le “sgorbie”. La lentezza di lavorazione a cui si è costretti unita all'assenza del fastidioso frastuono degli attrezzi meccanici, lascia il tempo di osservare il cambiamento graduale che sta subendo l'opera. In effetti è questa la dimensione che prediligo; quando il ritmico martellare si associa, in una sorta di sinfonia nascosta, al respiro, al battito del cuore, all'utensile giusto con la giusta affilatura. Ed è un sottile piacere molto “nutriente”….
Il Vuoto come l’Infinito , come non misurabile capacità di essere e comprendere ogni cosa. L’universo femminile, come lo ritrae l’artista Toni Costa, è l’infinito dove ha origine la fantasia e la creatività dell’altro, che può inventare, vedere e immaginare colei che lo potrà corrispondere. (L.M.)
06
maggio 2017
Toni Costa – L’essenza del vuoto
Dal 06 maggio al 09 giugno 2017
arte contemporanea
presentazione
serata - evento
presentazione
serata - evento
Location
GALLERIA MASSELLA
Verona, Via Dietro Filippini, 13, (Verona)
Verona, Via Dietro Filippini, 13, (Verona)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-12 e 16- 18
Vernissage
6 Maggio 2017, ore 17.30
Autore
Curatore