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Fabio Iemmi / Aldo Palazzolo – I Santissimi
Scatti unici, inediti, analogici, rielaborati manualmente, di dieci dei più importanti testimoni dell’ambito culturale internazionale dalla seconda metà del XX secolo
Comunicato stampa
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Una mostra suggestiva quanto particolare è quella che propone dal 29 aprile al 14 maggio nel salone dell’atrio
d’onore del palazzo della Provincia di Arezzo, che ha anche concesso il Patrocinio, l’associazione La Fortezza. “I
Santissimi”, questo il titolo della rassegna firmata da Fabio Iemmi e Aldo Palazzolo, che propongono scatti unici,
inediti, analogici, rielaborati manualmente, di dieci dei più importanti testimoni dell’ambito culturale internazionale
dalla seconda metà del XX secolo ad oggi: Rudolf Nureyev (ballerino coreografo scenografo), Patty Smith (cantante
poetessa) , Adonis (poeta), Giuseppe Sinopoli (compositore e direttore d'orchestra), Gesualdo Bufalino (scrittore),
Julian Beck (Living Theatre), Gina Lagorio (scrittrice), Manlio Sgalambro, (filosofo, scrittore, poeta), Philip Glass
(compositore), Allegra Chang (architetto, manager).
Si tratta di Opere del fotografo siciliano Aldo Palazzolo e materie sensibili, fulgidamente degenerate, instabili,
continuità del repertorio della pittura su muro di Fabio Iemmi.
Un progetto di allestimento che non solo convive, ma entra in interrelazione con le superfici murali che connotano
l’ambito dell’esposizione. Le opere esposte sono immagini di derivazione analogica impressionate su amalgama di calci
e inerti. L’affinità materica con l’affresco antico è coerente, così la restituzione deframmentata dell’immagine impressa
sulle malte.
Le dieci opere, cm 140x110, sono composte da intonaco naturale su tela iuta grezza o tessuti scelti in base a trame e
orditi e riportati su telaio ligneo, peso indicativo kg 3,50.
L’Allestimento è completato dalla “undicesima” opera, Opera in projection mapping di Luigi Bertogalli e Fabio Iemmi
che rielabora le dieci immagini che costituiscono il corpus espositivo della mostra I Santissimi.
Projection mapping è una tecnica di proiezione su superfici non convenzionali, nello specifico una scultura pensile
polimaterica (ferro, pannelli alleggeriti, intonaci). Oltre alle immagini delle dieci opere, nella proiezione in realtà
aumentata rientrano gli autori delle stesse, col loro lavoro sulla materia, l’immagine e la luce.
Effetti in compositing rimandano agli artisti, alla manipolazione delle immagini, a percezioni fluide che alludono al
lavoro della materia e dei liquidi di sviluppo delle foto analogiche.
Le proiezioni interagiscono con superfici scultoree intonacate, in coerenza con le opere esposte, impressioni
fotografiche su intonaco.
Gli intonaci che caratterizzano la scultura polimaterica pensile sono aromatizzati con oli essenziali a distillazione
naturale a base di incensi e di mirra.
L’Undicesima Opera, diffondendo percezioni olfattive d’ambiente, assume valenze plurisensoriali.
E’ il risultato di un Progetto di Ricerca, finalizzato all'utilizzo delle ultime tecnologie nel mondo dell’Arte.
Il concept su cui si basa il Progetto si ripromette di introdurre strumenti che amplino e attualizzino la
fruizione dell’Opera d’Arte. Non ha assolutamente il fine di indagare la “sostituibilità” dell’Opera d’Arte con la sua
rappresentazione tecnologica, ma di esplorare l’ipotesi dell’introduzione di una forma d’arte “partecipata” tra Arte e
Tecnologia.
SCHEDA
Titolo: I Santissimi di Fabio Iemmi e Aldo Palazzolo
A cura di: Associazione La Fortezza
Luogo: Arezzo – Atrio d’Onore del Palazzo della Provincia, via Ricasoli
Periodo: 29 aprile – 14 maggio 2017
Orario: Lunerdì/Venerdi 16,00-19,30 – Sabato e Domenica e festivi 10.00-12.30 /16,00-20.00 (ingresso libero)
Ufficio Stampa: Antonella di Tommaso
d’onore del palazzo della Provincia di Arezzo, che ha anche concesso il Patrocinio, l’associazione La Fortezza. “I
Santissimi”, questo il titolo della rassegna firmata da Fabio Iemmi e Aldo Palazzolo, che propongono scatti unici,
inediti, analogici, rielaborati manualmente, di dieci dei più importanti testimoni dell’ambito culturale internazionale
dalla seconda metà del XX secolo ad oggi: Rudolf Nureyev (ballerino coreografo scenografo), Patty Smith (cantante
poetessa) , Adonis (poeta), Giuseppe Sinopoli (compositore e direttore d'orchestra), Gesualdo Bufalino (scrittore),
Julian Beck (Living Theatre), Gina Lagorio (scrittrice), Manlio Sgalambro, (filosofo, scrittore, poeta), Philip Glass
(compositore), Allegra Chang (architetto, manager).
Si tratta di Opere del fotografo siciliano Aldo Palazzolo e materie sensibili, fulgidamente degenerate, instabili,
continuità del repertorio della pittura su muro di Fabio Iemmi.
Un progetto di allestimento che non solo convive, ma entra in interrelazione con le superfici murali che connotano
l’ambito dell’esposizione. Le opere esposte sono immagini di derivazione analogica impressionate su amalgama di calci
e inerti. L’affinità materica con l’affresco antico è coerente, così la restituzione deframmentata dell’immagine impressa
sulle malte.
Le dieci opere, cm 140x110, sono composte da intonaco naturale su tela iuta grezza o tessuti scelti in base a trame e
orditi e riportati su telaio ligneo, peso indicativo kg 3,50.
L’Allestimento è completato dalla “undicesima” opera, Opera in projection mapping di Luigi Bertogalli e Fabio Iemmi
che rielabora le dieci immagini che costituiscono il corpus espositivo della mostra I Santissimi.
Projection mapping è una tecnica di proiezione su superfici non convenzionali, nello specifico una scultura pensile
polimaterica (ferro, pannelli alleggeriti, intonaci). Oltre alle immagini delle dieci opere, nella proiezione in realtà
aumentata rientrano gli autori delle stesse, col loro lavoro sulla materia, l’immagine e la luce.
Effetti in compositing rimandano agli artisti, alla manipolazione delle immagini, a percezioni fluide che alludono al
lavoro della materia e dei liquidi di sviluppo delle foto analogiche.
Le proiezioni interagiscono con superfici scultoree intonacate, in coerenza con le opere esposte, impressioni
fotografiche su intonaco.
Gli intonaci che caratterizzano la scultura polimaterica pensile sono aromatizzati con oli essenziali a distillazione
naturale a base di incensi e di mirra.
L’Undicesima Opera, diffondendo percezioni olfattive d’ambiente, assume valenze plurisensoriali.
E’ il risultato di un Progetto di Ricerca, finalizzato all'utilizzo delle ultime tecnologie nel mondo dell’Arte.
Il concept su cui si basa il Progetto si ripromette di introdurre strumenti che amplino e attualizzino la
fruizione dell’Opera d’Arte. Non ha assolutamente il fine di indagare la “sostituibilità” dell’Opera d’Arte con la sua
rappresentazione tecnologica, ma di esplorare l’ipotesi dell’introduzione di una forma d’arte “partecipata” tra Arte e
Tecnologia.
SCHEDA
Titolo: I Santissimi di Fabio Iemmi e Aldo Palazzolo
A cura di: Associazione La Fortezza
Luogo: Arezzo – Atrio d’Onore del Palazzo della Provincia, via Ricasoli
Periodo: 29 aprile – 14 maggio 2017
Orario: Lunerdì/Venerdi 16,00-19,30 – Sabato e Domenica e festivi 10.00-12.30 /16,00-20.00 (ingresso libero)
Ufficio Stampa: Antonella di Tommaso
29
aprile 2017
Fabio Iemmi / Aldo Palazzolo – I Santissimi
Dal 29 aprile al 14 maggio 2017
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA PROVINCIA
Arezzo, Via Ricasoli, 27, (Arezzo)
Arezzo, Via Ricasoli, 27, (Arezzo)
Orario di apertura
Lunedì - Venerdì 16,00-19,30 – Sabato e Domenica e festivi 10.00-12.30 /16,00-20.00
Vernissage
29 Aprile 2017, h 18
Autore