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Quanto ha pagato dal governo spagnolo per finanziare un’opera realizzata in Svizzera? Ed è vero che i fondi sono stati prelevati dagli stanziamenti destinati agli aiuti ai paesi in via di sviluppo? Queste le domande oggi sulla bocca di molti spagnoli, decisi a vederci chiaro su uno scandalo che coinvolge Miquel Barceló, uno dei campioni dell’arte contemporanea iberica. Oggetto della questione l’enorme cupola ellissoidale che sovrasta la Camera dei Diritti umani dell’ONU, una delle sale da convegno più ampie e moderne di tutto il Palais des Nations di Ginevra. Oltre 1300m2 decorati dal cinquantunenne artista supportato da un team di venti elementi tra cui fisici delle particelle, ingegneri, architetti e restauratori. Ma molti non hanno digerito che il 40 per cento del costo totale dell’opera – che sarà inaugurata il 18 novembre da re Juan Carlos con Sofia, dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon e dal premier José Luis Zapatero – sia stato a carico dei contribuenti spagnoli, per una cifra pare di circa 500mila euro. E soprattutto con denaro destinato a progetti nel Terzo Mondo…
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Cento tonnellate di pittura. È il capolavoro di Barceló alla sede Onu di Ginevra
[exibart]
che scandalo… e’tutto uno scandalo! il mondo non si meraviglia piu.
l’arte e’ malsana!tutto rovinato adesso! bravi!
Scommetto che l’accaduto darà origine ad atroci commenti su BArcelò da parte di tutti quei concettualoidi nostrani che “ortodossi del pensiero” demonizzano chiunque si sporchi ancora le mani con la pittura e con la materia.
Non c’è dubbio sullo scandalo dei soldi ma
prendetevela con la politica !