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Francesco Jozzi – Dal fondo buio, il visibile e l’invisibile
mostra antologica di oltre 70 opere che
ripercorre il percorso artistico di Jozzi dal 1978 fino ad oggi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Dal fondo buio, il visibile e l’invisibile” è una mostra antologica di oltre 70 opere che
ripercorre il percorso artistico di Jozzi dal 1978 fino ad oggi.
Dal 27 aprile al 28 maggio 2017, il MARCA - Museo delle Arti di Catanzaro, diretto da
Rocco Guglielmo, ospita la mostra “Dal fondo buio, il visibile e l’invisibile”, una selezione
delle più significative opere prodotte negli ultimi 40 anni da Francesco Jozzi (Catanzaro,
1952), artista catanzarese mosso da un impulso primordiale verso la pittura.
L’esposizione, organizzata dall’associazione Arte In Causa e curata da Altrove, presenta
oltre 70 opere tra oli, collage su tela e tecniche miste su carta, oltre che manifesti raccolti
in strada e pubblicità su riviste commerciali. Vengono raccolti i disegni di uno scenario
fiabesco, ora oscuro ora docile e sereno: i colli e i borghi della sua Calabria, figure
semplici e sincere che racchiudono un'infinita umanità, le campagne che rappresentano
per l'autore l'unico luogo in cui ritrovare la pace con sé stesso, lontano dalle paure di un
mondo che lo disgusta.
Un immaginario continuamente influenzato dal suo percorso di vita.
L'accumulo continuo di oggetti, di fotografie e scarti della società, ritrova in Jozzi un
equilibrio misterioso. I grafismi ossessivi radicati nello stomaco di Francesco Jozzi
costruiscono così le figure della disumanizzazione alla quale è soggetto l'uomo
contemporaneo, una denuncia a questa nostra società, fondata sui solidi pilastri del
consumismo e della tecnologia ora divenuta follemente narcisistica.
La mostra segna il ritorno in chiave espositiva di Francesco Jozzi, dopo il successo ottenuto
nella metà degli anni ’80, quando i suoi giganteschi lavori su manifesti venivano esposti
nelle più importanti fiere e gallerie italiane di arte contemporanea. Da quel momento in
poi l’artista rifiuta il sistema dell’arte, nel quale si era inserito, preferendo una vita isolata e
introspettiva che gli permette di mantenere un punto di osservazione puro, mai inquinato
dagli schemi e dai dogmi commerciali dell’art system.
Proprio in questo distacco, l’espressione di Jozzi trova l’ambiente migliore per
rappresentare una visione del mondo unica e straordinaria.
Parte integrante della mostra sarà l’istallazione sonora del sound artist catanzarese Attilio
Novellino.
Note biografiche
Francesco Jozzi è un artista catanzarese classe 1952.
Durante il periodo post adolescenziale si innamora dei dipinti e della storia di Vincent Van
Gogh, personaggio distaccato dalla società il cui stile di vita lo affascina oltremodo.
Proprio lo studio approfondito della ricerca artistica del famoso pittore di fine ‘800 smuove
fortemente l’animo di Jozzi che decide di intraprendere la strada della pittura. È il 1971
quando Jozzi muove i suoi primi passi da artista recandosi dal vero, en plein air, a
riprodurre i paesaggi della sua terra. In questi anni sviluppa la sua tecnica pittorica, ma
allo stesso tempo sente di non riuscire ad esprimere il suo reale stato d’animo: la morte dei
suoi genitori e la solitudine in una casa che presto trasforma nel suo studio lo spingono a
dipingere continuativamente, ad esprimere quell’impulso primordiale che a fine anni 70 si
manifestò con i primi dipinti su poster, che diverranno iconici nella sua enorme
produzione. L’artista recupera i manifesti pubblicitari dalla strada per modificarne il
messaggio. Disegna diversi personaggi che appaiono in una stratificazione di pennellate
energiche, collage di differenti consistenze e stampe pubblicitarie su manifesto. Svuota le
strutture commerciali dal suo messaggio iniziale e contribuisce ad un’autentica lettura
critica della società del suo tempo.
La freschezza della produzione di Jozzi colpisce fortemente diversi collezionisti bresciani
che nel 1983 promuovono la prima personale dell’artista catanzarese nella città
lombarda: una mostra dal titolo “Primitivus indocilis” nella quale viene esposta per la
prima volta un’opera magnifica di sei metri di larghezza che impressionò la critica del
tempo: Silenzio oggi si uccide. L’arte di Jozzi comincia così ad essere apprezzata dai più
importanti soggetti del mercato dell’arte contemporanea di quegli anni: nell’83 partecipa
ad una collettiva a Spello accanto alle opere di Achille Perilli ed Emilio Scanavino. Nel
1984 il collezionista Giorgio Fogazzi gli dedica l’intera sezione “Giovani artisti” dell’Artexpo
di Brescia, all’interno della quale venivano esposte le opere dei più grandi del 900, da
Depero a Man Ray, da Picabia a Lucio Fontana. È il momento più alto della produzione
dell’artista, i manifesti di enormi dimensioni colpiscono la critica e Jozzi entra in contatto
con diversi illuminati del tempo, come lo scrittore Aldo Busi e l’artista Guglielmo Achille
Cavellini.
Fu quest’ultimo a innamorarsi letteralmente della produzione di Jozzi tanto da inserirlo
nelle sue opere di autostoricizzazione insieme ai più importanti artisti del 900.
ripercorre il percorso artistico di Jozzi dal 1978 fino ad oggi.
Dal 27 aprile al 28 maggio 2017, il MARCA - Museo delle Arti di Catanzaro, diretto da
Rocco Guglielmo, ospita la mostra “Dal fondo buio, il visibile e l’invisibile”, una selezione
delle più significative opere prodotte negli ultimi 40 anni da Francesco Jozzi (Catanzaro,
1952), artista catanzarese mosso da un impulso primordiale verso la pittura.
L’esposizione, organizzata dall’associazione Arte In Causa e curata da Altrove, presenta
oltre 70 opere tra oli, collage su tela e tecniche miste su carta, oltre che manifesti raccolti
in strada e pubblicità su riviste commerciali. Vengono raccolti i disegni di uno scenario
fiabesco, ora oscuro ora docile e sereno: i colli e i borghi della sua Calabria, figure
semplici e sincere che racchiudono un'infinita umanità, le campagne che rappresentano
per l'autore l'unico luogo in cui ritrovare la pace con sé stesso, lontano dalle paure di un
mondo che lo disgusta.
Un immaginario continuamente influenzato dal suo percorso di vita.
L'accumulo continuo di oggetti, di fotografie e scarti della società, ritrova in Jozzi un
equilibrio misterioso. I grafismi ossessivi radicati nello stomaco di Francesco Jozzi
costruiscono così le figure della disumanizzazione alla quale è soggetto l'uomo
contemporaneo, una denuncia a questa nostra società, fondata sui solidi pilastri del
consumismo e della tecnologia ora divenuta follemente narcisistica.
La mostra segna il ritorno in chiave espositiva di Francesco Jozzi, dopo il successo ottenuto
nella metà degli anni ’80, quando i suoi giganteschi lavori su manifesti venivano esposti
nelle più importanti fiere e gallerie italiane di arte contemporanea. Da quel momento in
poi l’artista rifiuta il sistema dell’arte, nel quale si era inserito, preferendo una vita isolata e
introspettiva che gli permette di mantenere un punto di osservazione puro, mai inquinato
dagli schemi e dai dogmi commerciali dell’art system.
Proprio in questo distacco, l’espressione di Jozzi trova l’ambiente migliore per
rappresentare una visione del mondo unica e straordinaria.
Parte integrante della mostra sarà l’istallazione sonora del sound artist catanzarese Attilio
Novellino.
Note biografiche
Francesco Jozzi è un artista catanzarese classe 1952.
Durante il periodo post adolescenziale si innamora dei dipinti e della storia di Vincent Van
Gogh, personaggio distaccato dalla società il cui stile di vita lo affascina oltremodo.
Proprio lo studio approfondito della ricerca artistica del famoso pittore di fine ‘800 smuove
fortemente l’animo di Jozzi che decide di intraprendere la strada della pittura. È il 1971
quando Jozzi muove i suoi primi passi da artista recandosi dal vero, en plein air, a
riprodurre i paesaggi della sua terra. In questi anni sviluppa la sua tecnica pittorica, ma
allo stesso tempo sente di non riuscire ad esprimere il suo reale stato d’animo: la morte dei
suoi genitori e la solitudine in una casa che presto trasforma nel suo studio lo spingono a
dipingere continuativamente, ad esprimere quell’impulso primordiale che a fine anni 70 si
manifestò con i primi dipinti su poster, che diverranno iconici nella sua enorme
produzione. L’artista recupera i manifesti pubblicitari dalla strada per modificarne il
messaggio. Disegna diversi personaggi che appaiono in una stratificazione di pennellate
energiche, collage di differenti consistenze e stampe pubblicitarie su manifesto. Svuota le
strutture commerciali dal suo messaggio iniziale e contribuisce ad un’autentica lettura
critica della società del suo tempo.
La freschezza della produzione di Jozzi colpisce fortemente diversi collezionisti bresciani
che nel 1983 promuovono la prima personale dell’artista catanzarese nella città
lombarda: una mostra dal titolo “Primitivus indocilis” nella quale viene esposta per la
prima volta un’opera magnifica di sei metri di larghezza che impressionò la critica del
tempo: Silenzio oggi si uccide. L’arte di Jozzi comincia così ad essere apprezzata dai più
importanti soggetti del mercato dell’arte contemporanea di quegli anni: nell’83 partecipa
ad una collettiva a Spello accanto alle opere di Achille Perilli ed Emilio Scanavino. Nel
1984 il collezionista Giorgio Fogazzi gli dedica l’intera sezione “Giovani artisti” dell’Artexpo
di Brescia, all’interno della quale venivano esposte le opere dei più grandi del 900, da
Depero a Man Ray, da Picabia a Lucio Fontana. È il momento più alto della produzione
dell’artista, i manifesti di enormi dimensioni colpiscono la critica e Jozzi entra in contatto
con diversi illuminati del tempo, come lo scrittore Aldo Busi e l’artista Guglielmo Achille
Cavellini.
Fu quest’ultimo a innamorarsi letteralmente della produzione di Jozzi tanto da inserirlo
nelle sue opere di autostoricizzazione insieme ai più importanti artisti del 900.
27
aprile 2017
Francesco Jozzi – Dal fondo buio, il visibile e l’invisibile
Dal 27 aprile al 28 maggio 2017
arte contemporanea
Location
MARCA – MUSEO DELLE ARTI CATANZARO
Catanzaro, Via Alessandro Turco, 63, (Catanzaro)
Catanzaro, Via Alessandro Turco, 63, (Catanzaro)
Orario di apertura
Tutti i giorni, 9.30 13.00; 15.30-20.00 Lunedì chiuso
Vernissage
27 Aprile 2017, h 18.30
Autore