Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Veronica Chessa – Ermellino sintetico
L’illustratrice Veronica Chessa, reinterpreta il capolavoro leonardesco: “La dama con ermellino” con piglio surreale, realizzandone ben sessanta versioni.
Un progetto “site specific” incentrato sulla figura di Cecilia Gallerani, nel periodo in cui visse a Villa Medici del Vascello.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
testo introduttivo a cura di Sara Filippi
Ci sono due storie in questa mostra, da queste ne nascono altre due, poi dieci, poi venti, poi cinquanta e poi ancora ce ne saranno, chissà quante.
La prima storia racconta di Leonardo di ser Piero da Vinci che a Milano per Ludovico il Moro dipinge il ritratto di una bellissima e fiera giovane donna destinata a diventare nel tempo, icona, senza confronti ne paragoni.
La seconda storia è quella di Veronica Chessa. Veronica è una “pintora” di principesse ed è l’unica che conosco; l’unica che riesce sempre a creare quell’atmosfera poco descrivibile a parole, di poesia, mistero e raffinatezza.
La sua Dama con l’ermellino è allo stesso tempo diversa e uguale a quella di Leonardo. È uguale in personalità: fiera, altezzosa, misteriosa. È diversa perché è/sono tante, perché può e riesce a trasformarsi, moltiplicarsi addirittura.
Per Veronica la trasformazione è moderna, anzi contemporanea, si avvicina a quel che fanno certi artisti che modificano il proprio corpo, che parlano di alterazione, di contaminazione e di mutazioni genetiche, di natura sovvertita e della presunzione di romperne gli equilibri. Per noi che guardiamo, la trasformazione è un gioco, è lo stimolo a immaginare una variante che non c’è. È il piacere di scegliere la propria versione preferita, è la curiosità di riconoscere un dettaglio, un rimando, una citazione.
Per godere di questa mostra dovete solo avere uno spirito curioso e se non l’avete per natura, lasciate che siano tutti gli infiniti dettagli di questi lavori a stimolarvi. Trovate la vostra traduzione preferita, la più bella, la più ambigua, quella che vi ricorda qualcuno o qualcosa…
sarà la scoperta di tutte le storie, sarà la scoperta di un mondo del tutto nuovo.
E alla fine, saprete come dipinge una “pintora” di principesse.
Ci sono due storie in questa mostra, da queste ne nascono altre due, poi dieci, poi venti, poi cinquanta e poi ancora ce ne saranno, chissà quante.
La prima storia racconta di Leonardo di ser Piero da Vinci che a Milano per Ludovico il Moro dipinge il ritratto di una bellissima e fiera giovane donna destinata a diventare nel tempo, icona, senza confronti ne paragoni.
La seconda storia è quella di Veronica Chessa. Veronica è una “pintora” di principesse ed è l’unica che conosco; l’unica che riesce sempre a creare quell’atmosfera poco descrivibile a parole, di poesia, mistero e raffinatezza.
La sua Dama con l’ermellino è allo stesso tempo diversa e uguale a quella di Leonardo. È uguale in personalità: fiera, altezzosa, misteriosa. È diversa perché è/sono tante, perché può e riesce a trasformarsi, moltiplicarsi addirittura.
Per Veronica la trasformazione è moderna, anzi contemporanea, si avvicina a quel che fanno certi artisti che modificano il proprio corpo, che parlano di alterazione, di contaminazione e di mutazioni genetiche, di natura sovvertita e della presunzione di romperne gli equilibri. Per noi che guardiamo, la trasformazione è un gioco, è lo stimolo a immaginare una variante che non c’è. È il piacere di scegliere la propria versione preferita, è la curiosità di riconoscere un dettaglio, un rimando, una citazione.
Per godere di questa mostra dovete solo avere uno spirito curioso e se non l’avete per natura, lasciate che siano tutti gli infiniti dettagli di questi lavori a stimolarvi. Trovate la vostra traduzione preferita, la più bella, la più ambigua, quella che vi ricorda qualcuno o qualcosa…
sarà la scoperta di tutte le storie, sarà la scoperta di un mondo del tutto nuovo.
E alla fine, saprete come dipinge una “pintora” di principesse.
17
aprile 2017
Veronica Chessa – Ermellino sintetico
Dal 17 aprile al 28 maggio 2017
arte contemporanea
Location
VILLA MEDICI DEL VASCELLO
San Giovanni In Croce, Via Giuseppina, 8, (Cremona)
San Giovanni In Croce, Via Giuseppina, 8, (Cremona)
Orario di apertura
Aperto tutte le domeniche e festivi, dalle 10 alle 19. Visitabile su prenotazione telefonando al 3403379804
Autore
Curatore